Quanto costa una pratica edilizia?

Nei commenti del blog, gli utenti mi chiedono spesso quale sia il costo di una determinata pratica edilizia: in questo articolo, provo a darvi una risposta.

Pratica edilizia ©

Come stimare il costo di una pratica edilizia

Nei commenti del blog, voi utenti mi chiedete spesso quale sia il costo di una determinata pratica edilizia.

In realtà, non è possibile dare una risposta univoca e precisa, per diversi motivi:
• da tempo non esistono più i minimi tariffari di riferimento per la parcella del tecnico e ogni professionista è libero di stabilire il proprio onorario
• le spese accessorie (oneri, diritti, bolli, ecc.) variano da Comune a Comune
• l’entità del lavoro (e quindi della documentazione da predisporre) può essere molto diversa da un immobile all’altro, anche per la stessa pratica.

Ciò premesso, ho provato comunque a definire un costo medio delle più comuni pratiche amministrative, a cui bisognerà comunque sommare tutti gli altri costi e oneri che via via vi illustrerò nella trattazione.

In ogni caso, vi ricordo sempre di richiedere al professionista a cui vi rivolgete un preventivo dettagliato con l’elenco di tutte le prestazioni da svolgere, i rispettivi prezzi e le spese accessorie da aggiungere.
Per chiedermi un preventivo su prestazioni professionali di mia competenza, potete cliccare qui.

Costo di una pratica edilizia

Partiamo da un’avvertenza: i costi successivamente elencati sono puramente indicativi e li ho ricavati da una ricerca di mercato effettuata tra professionisti del settore e in base a informazioni tratte dalla Rete.

Queste sono le più diffuse pratiche edilizie e i loro costi medi:
• Comunicazione di Inizio Lavori (CILA): 800 euro
• Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): 1.500 euro
Permesso di Costruire: 1.500 – 2.500 euro
Segnalazione Certificata di Agibilità: 1.000 euro
Attestato di Prestazione Energetica (APE): 180 euro
• redazione Capitolato d’Appalto: 200 euro
• redazione Computo Metrico Estimativo: 200 euro
• perizia estimativa: 300 euro
• consulenza tecnica di parte (CTP): a partire da 300 euro
• verifica di legittimità: 150 – 400 euro.

La Direzione dei Lavori, invece, viene solitamente contabilizzata in percentuale dell’importo dei lavori, di solito compresa tra il 4% e il 7%.

Poi ci sono le pratiche catastali, come:
• variazione catastale: 350 euro
• nuovo accatastamento: 500 euro.

Cosa comprende il costo di una pratica edilizia

I costi sopra indicati riguardano unicamente la predisposizione della pratica, vale a dire dei grafici e degli elaborati documentali da redigere. Insomma, di quello che qualcuno volgarmente definisce le scartoffie, ma che costano al tecnico tempo e lavoro, oltre che studio e aggiornamento continuo sulle normative di settore.

Tale documentazione comprende tra l’altro:
restituzione grafica del rilievo dell’immobile interessato dall’intervento
• compilazione dell’istanza o comunicazione
• redazione della relazione tecnica asseverata.

Cosa NON comprende il costo di una pratica edilizia

Nel caso in cui l’intervento preveda una progettazione (ad esempio una CILA per diversa distribuzione interna), il costo della pratica non comprende:
• numero variabile di soluzioni progettuali
• viste tridimensionali e render
• dettagli esecutivi.

Per giungere a una soluzione di progetto, infatti, può essere necessario predisporre numerose varianti ed elaborare render di più viste dell’immobile.
Gli immobili sono inoltre di metrature differenti, per cui l’entità del lavoro sarà sicuramente diversa, ad esempio, tra un monolocale e una villa.

Lo stesso dicasi per la progettazione strutturale. Una cosa è progettare un foro in un solaio, altra progettare un edificio di 10 piani.
Quindi, in questi casi, sarà necessario richiedere al professionista un preventivo personalizzato in base al lavoro da realizzare e bisognerà aggiungere l’importo al costo della pratica.

Non sono inoltre compresi i costi per la predisposizione di istanze di nulla osta, autorizzazioni e atti di assenso di vario genere eventualmente necessari, ad esempio per la presenza di vincoli.

Oneri fiscali per una pratica edilizia

All’onorario del tecnico bisogna aggiungere gli oneri fiscali:
• 22% di IVA
• 4% di contributo previdenziale.

Alcuni professionisti aderiscono a un regime fiscale agevolato, per cui l’IVA non è dovuta. Facendo un esempio con un importo di 1.000 euro, potreste avere quindi due diversi tipi di fattura, a seconda del professionista a cui vi rivolgete:

Professionista in regime ordinario
Onorario: 1.000,00 €
cassa 4% su 1.000,00: 40,00 €
IVA 22% su 1.040,00: 228,80 €
Totale da corrispondere: 1.268,80 €

Professionista in regime agevolato
Onorario: 1.000,00 €
cassa 4% su 1.000,00: 40,00 €
Totale da corrispondere: 1.040,40 €.

Vi ricordo invece che non esistono agevolazioni sull’IVA per il committente. Pertanto, l’IVA agevolata che potete richiedere per lavori di ristrutturazione o per la costruzione della prima casa, non si estende alla parcella professionale.

Spese varie per una pratica edilizia

Ai costi da pagare al professionista bisogna infine aggiungere le spese per oneri vari.

Al Comune bisogna ad esempio pagare:
oneri concessori (per gli interventi cosiddetti onerosi)
diritti di segreteria
diritti di istruttoria
marche da bollo.

Gli oneri concessori variano, come detto, in base al Comune. Gli importi dei diritti variano anche in base al tipo di pratica e alle dimensioni dell’immobile oggetto di intervento.
Tutte le informazioni relative, comunque, potete trovarle sul sito del vostro Comune.

Agli importi ordinari vanno aggiunte anche le eventuali sanzioni per sanare situazioni di irregolarità.
Per la CILA tardiva, presentata cioè dopo l’esecuzione dei lavori, la sanzione è di 1.000 euro, ridotta di 2/3 nel caso in cui gli interventi siano denunciati quando ancora in corso di esecuzione.
Per accertamenti di conformità, la sanzione parte da 516 euro fino ad arrivare al doppio degli oneri concessori.
In verità, le Regioni hanno facoltà, in virtù della loro autonomia in materia di legislazione urbanistica, di aumentare le sanzioni.

Infine, per le pratiche catastali, i diritti ammontano a 50 euro per ciascuna unità immobiliare.

Tutte queste spese devono essere effettuate dal committente. Nel caso in cui siano anticipate, in base ad accordo contrattuale, dal tecnico, questi potrà rivalersene in fattura, ma su esse non andranno calcolati gli oneri fiscali.




Iscriviti alla Newsletter

Potrebbe interessarti anche
Guarda gli ultimi video

Dello stesso argomento

145 Commenti. Nuovo commento

  • Buonasera Architetto, ho ereditato un immobile di due appartamenti, dovendo vendere ho dato incarico ad un geometra per l accesso agli atti da cui sono venute fuori alcune difformità sanabili con scia. Per rilievi, nuove planimetrie e disegni cad immobile, nuona disposizione di alcuni locali, cantine e portico con documentazione DOCFA in quanto le cantine sono inglobate al primo appartamento mi stato chiesto 5500€ solo per spese geometra. Mi sembra un po’ troppo… Gli abusi poi sanano senza dover seguire dei lavori… Grazie mille per il consiglio.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      27 Aprile 2023 15:31

      Sì, ma non ho capito quale sarebbe il consiglio richiesto… 🙂

    • Ok, forse mi sono espresso male… Mi avrebbe fatto piacere la, sua oppinione sulla congruità del preventivo rispetto al peso dei lavori… Grazie e buona giornata

    • arch. Carmen Granata
      28 Aprile 2023 9:08

      Il preventivo mi sembra congruo. Consideri che stiamo parlando di un fabbricato di due appartamenti più pertinenze. Il problema non sono tanto i “disegni al cad”, non è questo che fa il prezzo, ma le responsabilità di una pratica di sanatoria con tutte le normative di settore da rispettare. In più c’è la sistemazione della parte catastale.
      Lei è stato già previdente a voler sistemare prima di mettere in vendita (cosa che in tanti non fanno), e questa è già una cosa buona, in più si ritroverà tutto sistemato e non rischierà brutte sorprese nei prossimi anni. Stia tranquillo, sono soldi ben investiti.

  • Buona sera.
    Ho dato l’ incarico a un geometra per fare la relazione tecnica e lui mi ha detto che dovrò anche allegare una mia autocertificazione .
    Ho comprato nel 2003 un appartamento nuovo e ad oggi ho saputo che ha delle difformità e dovrò pagare per sanatoria. Gli imprenditori edili che hanno costruito il palazzo ,dell’ appartamento dove abito , hanno dichiarato il fallimento subito dopo avere venduto l’ ultimo appartamento e ho saputo che il comune non è venuto a controllare la fine dei lavori così mi sono trovata con un appartamento pieno di difformità.
    Ma la domanda e’: devo fare una autocertificazione per dichiarare lo stato del mio appartamento?
    Grazie mille per la sua disponibilità

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      24 Gennaio 2023 17:49

      Dovrebbe chiedere al geometra per cosa serve l’autocertificazione…. Potrebbe essere, ad esempio, per dichiarare che lei ha acquistato in quello stato di fatto, ma è solo un’ipotesi.

  • per il completamento della pratica di sanatoria con perizia giurata ai sensi della L. R. 16/2016 R.S mi è stato fatto un preventivo da parte di un ingegniere di euro 3.200 oltre iva e ncpaia. Cosi ripartito: rilievo interno e calcolo superficie prospetto e sezioni 700,00; elaborati sugli scarichi 350,00;relazione tecnica 400;dichiarazione conformità igienico sanitaria 250,00; dich. possesso e disponibilità immobile, dich. reg. contributiva; dich. assenza proc. penali; dichiarazione su impossibilità di reperire intera area da vincolare a parcheggio; euro 400. Perizia Giurata ai sensi dell’art.28 della L.R. n.16/2016 EURO 1500. In detto preventivo non sono compresi oneri e conguagli oblazione, marche da bollo, diritti di istruttoria e segreteria. Le chiedo è congruo deto preventivo, la vari voci che lo compogono in parte non dovrebbero essere insetite nella spesa di perizia giurata che da sola è 1500,00 euro. Grazie per l’eventuale risposta

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      16 Agosto 2022 12:41

      I costi per “oneri e conguagli oblazione, marche da bollo, diritti di istruttoria e segreteria” non sono compresi nell’onorario perchè non ne fanno parte, sono spese a carico del committente.
      Le prestazioni preventivate a parte sono propedeutiche alla relazione della perizia, per questo hanno un onorario a parte. Non posso esprimermi sulla congruità perchè ovviamente dovrei conoscere il manufatto da sanare: una cosa è una villa di due piani, altra cosa la verandina abusiva.

  • GIANCARLO GUACCI
    26 Luglio 2022 12:55

    ho un piccolo giardino che misura 16,60 mq c.ca fronte casa e vorrei chiuderlo con un muretto in mattoni e una recinzione in ferro il tutto alto mt. 1,75 c.ca ed una parziale pavimentazione.
    Vorrei sapere se è un intervento di edilizia libera senza presentare nessun tipo di comunicazione e senza intervento di un tecnico (geometra o altro).
    grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      26 Luglio 2022 16:38

      Una recinzione come quella descritta richiede la presentazione di una Scia e quindi l’intervento di un tecnico.

  • Buongiorno,
    Ho appena acquistato casa e vorrei fare alcuni lavori di ristrutturazione (revisione degli impianti, rifacimento bagno, …) e ho deciso di abbattere la parete tra sala e cucina. Visti i costi dei materiali, ho deciso di fare una cila anche per registrare in comune la nuova configurazione degli spazi. Il geometra ha chiesto 3200 euro per:
    “CILA che comprende rilievo progetto, direzione lavori, certificazione asseverazione, adeguamento catastale con divisione diversa distribuzione variazione e redazione elaborato planimetrico.”. Le sembra una cifra ragionevole per quanto deve fare il geometra? È necessaria la direzione lavori? La ringrazio per la disponibilità.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      9 Giugno 2022 10:07

      Una premessa: per i lavori che intende fare, la Cila è OBBLIGATORIA, non è che sia una sua scelta “visti i costi dei materiali”…
      Ciò premesso, la parcella del geometra mi sembra congrua. Per la Cila, a livello nazionale, la direzione lavori non è obbligatoria, salvo diverse disposizioni locali. A parte gli obblighi, gliela consiglio cmq caldamente.

  • Salve,
    un architetto mio conoscente mi ha chiesto 3000 euro per poter installare una protezione frangivento (non chiusura totale a veranda) su un balcone di circa 6 m2 la seguente cifra:
    – RICHIESTA AUTORIZZATIVA COCQUE = 1500 euro
    – SCISA = 1000 euro
    – FINE LAVORI = 500 euro
    + oneri e diritti di segreteria
    + 4% inarcassa
    Mi sembra davvero una spesa enorme se paragonata al costo della protezione frangivento che si aggira sui 2500-3000 euro.
    Lei che ne pensa?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      23 Maggio 2022 12:22

      Il problema è che la nostra burocrazia spesso chiede gli stessi adempimenti (e quindi la stessa mole di lavoro e le stesse responsabilità) per lavori grandi e per lavori di modesta entità. Il risultato è che non si può chiedere di meno.
      L’unica cosa che mi stupisce è quel 500 euro per “fine lavori”… La comunicazione di fine lavori è solo una “lettera” in cui si comunica la conclusione… A meno che non si tratti invece di un collaudo.

  • LONARDONI LUIGINA
    28 Marzo 2022 17:24

    Buonasera
    Ho un appartamento di 100 mq e devo demolire un tramezzo, ricostruzione di un altro per diversa distribuzione spazio. Saranno inoltre rifatti i pavimenti e il bagno.
    Un geometra mi ha chiesto per la CILA + variazione catastale e tutto ciò che c’è da fare in questi casi 4500€ circa + oneri ed iva. Secondo lei è congruo? Sinceramente mi sembra esagerato.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      29 Marzo 2022 19:21

      “Tutto ciò che c’è da fare in questi casi” presuppone come minimo la direzione lavori, il coordinamento per la sicurezza, eventuali atti di assenso, eventuali pratiche per bonus edilizi…. se è così, il prezzo è assolutamente congruo. Le consiglio di farsi mettere bene in chiaro nel preventivo quel “Tutto ciò che c’è da fare”, per chiarezza e per evitare sorprese.

  • Buongiorno
    il saldo parcella del professionista può essere svolgo anche dopo la chiusura lavori CILA o il saldo parcella deve essere allegato o dichiarato nella chiusura lavori CILA?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      23 Novembre 2021 19:08

      In teoria il saldo può avvenire in qualunque momento. Tuttavia alcune normative regionali prevedono che il tecnico dichiari di aver ricevuto il pagamento già all’atto della presentazione.

  • Buongiorno!
    Vorremmo comprare un cascinale in collina (a Rocca Susella in provincia di Pavia) e trasformarlo in abitazione
    Per cortesia potrebbe dirci quale sono i passaggi da fare prima e dopo la ristrutturazione stessa, ed i prezzi approssimativi?
    ( il cascinale è su 2 piani di cca 70 mq ciascuno)

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      20 Luglio 2021 19:09

      Le consiglio di rivolgersi a un architetto del posto, perchè solo dopo aver visionato l’immobile e la relativa documentazione potrà stilarle un preventivo.

  • Buon giorno Arch Granata, ho concluso un preliminare per l’acquisto di un vecchio laboratorio artigianale-C3 di circa 80 mq con tetto in capriate legno. Vorrei trasformarlo per uso abitativo conservandone la sagoma ma ampliando le finestre che ora sono toppo piccole. Inoltre il tetto a quota 5 mt è superfluo in quanto non mi serva una soffitta da 2 mt. – IN SCIA cosa posso fare (solo i lavori su finestre o anche abbassare la quota del tetto ?
    VOlendo anche coibentare l’ edificio con cappotto esterno e poi fare altri lavori all’interno
    (vespaio al terreno + massetto + riscaldamento pavimento + pavim. Gres +nuovi infissi) a quale credito d’imposta potrò accedere ? E’ invece più opportuno un permesso di costruire, accollandomi un allungamento dei tempi e una pratica più complessa ?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      29 Aprile 2021 19:26

      Questi aspetti si possono valutare solo facendo un sopralluogo e analizzando i documenti.

  • Orazio Locorotondo
    19 Aprile 2021 12:40

    Buongiorno Arch. Granata .
    Desidero chiederle un chiarimento in merito al saldo degli onorari professionali dovuti per redigere una nuova pratica di ristrutturazione e sopraelevazione con recupero del sottotetto abitativo .
    In pratica, il tecnico mi ha presentato la sua parcella prima di emettere FT, al momento della presentazione della pratica in Comune .
    Così facendo, qualora la pratica fosse respinta, io avrei buttato via il mio denaro senza ottenere il permesso di costruzione .
    Penso sia più corretto accordare un eventuale acconto prestazioni (30%) ora e rinviando poi il saldo una volta ottenuto il “Titolo abilitativo” .
    In questo modo, attraverso un contratto sottoscritto e pattuito, il tecnico sarà maggiormente stimolato alla stesura del progetto senza trascurare alcun dettaglio per l’approvazione ed il cliente (come nel mio caso) potrà sentirsi più tutelato senza riservarsi ulteriori perdite di tempo e brutte sorprese finali ,
    Le sarei davvero grato se potesse offrirmi i dovuti chiarimenti richiesti, magari supportati dagli adeguati riferimenti normativi .
    Ringrazio e Saluto molto Cordialmente .
    Orazio Locorotondo

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      23 Aprile 2021 18:02

      Per legge è necessario firmare un disciplinare prima di conferire l’incarico. In questo, oltre agli onorari, devono essere indicate le eventuali tranches di pagamento. Se un tecnico le presenta un preventivo scrivendo che vuole la fattura completamente saldata prima della presentazione, lei può rifiutarsi di firmare. Ma, a quanto pare, nel suo caso la prestazione è già stata eseguita senza mettere queste cose nero su bianco.

  • Buongiorno, dovrei sostituire gli infissi presso la mia abitazione al mare e vorrei usufruire del bonus casa 50% per ristrutturazione edilizia. Gli infissi sono di legno e verrebbero sostituiti con materiale in pvc a taglio termico di colore diverso rispetto a quello attuale. In questo caso la manutenzione è ordinaria o straordinaria? Occorre presentare la cila?

    Rispondi
  • Vorrei sapere se per mettere una rete metallica alta 1,75 metri, sostenuta da pali tassellati, sopra un preesistente muretto in mattoni altro 1 metro, che delimita il giardinetto di una villetta a schiera, occorre chiedere l’autorizzazione al comune o basta una comunicazione per edilizia libera.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      1 Marzo 2021 19:52

      Di solito è in edilizia libera, ma localmente possono esserci prescrizioni diverse, quindi si informi presso il comune.

  • Sergio Murru
    19 Gennaio 2021 13:45

    Buongiorno Arch. Granata,
    potrebbe darmi un idea di quanto far pagare per istruire e presentare una pratica di autorizzazione definitiva allo scarico con finalità di riutilizzo irriguo?
    Cordialità
    Ing. Sergio Murru

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      21 Gennaio 2021 12:00

      Gen.le ig. Murru, in tutta onestà non ho mai fatto una pratica simile, per cui non saprei nemmeno quali parametri considerare per quantificare un importo. Mi dispiace, ma non posso esserle d’aiuto.

  • Buonasera, grazie anticipatamente per l’attenzione, vorrei sapere quali spese devo affrontare e a cosa si riferiscono per sanare due diversi abusi edilizi. Dispongo di due appartamenti, nel comune di Bologna, al piano terra e al primo piano accorpati uno all’altro da una scala (1ºabuso). Inoltre l’appartamento superiore è stato frazionato in due da un muro di cartongesso (2ºabuso). I lavori sono stati effettuati da diversi anni.
    Cordiali saluti

    Rispondi
  • Buongiorno, è mia intenzione sostituire la copertura in lamiera zincata con lamiera grecata coibentata e la sostituzione del tavolame in una piccola porzione di casetta a schiera sita in una paese di montagna, questo per rientrare nel super bonus 110%.
    Mi sono rivolto ad un architetto che prima di iniziare mi ha trasmesso l’impegno di spesa:
    nello specifico:
    – sopralluogo per misurazioni e rilievi dello stato di fatto;
    – redazione attestato di prestazione Energetica ante intervento;
    – redazione attestato di prestazione Energetica post intervento;
    – trasmissione pratica ad ENEA;
    Il preventivo del costo delle opere assunto a riferimento è di €. 15.000,00 (quindicimila/00)
    con esclusione di IVA, contributi amministrativi, corrispettivi professionali, oneri fiscali e previdenziali.
    Poi da un altro architetto che lavora assieme:
    nello specifico:
    – accesso agli atti;
    – sopralluogo per misurazioni e rilievi dello stato di fatto;
    – accesso e acquisizione delle planimetrie catastali;
    – disegno in cad dell’immobile oggetto di lavori;
    – redazione e presentazione pratica SCIA
    – comunicazione di inizio e fine lavori;
    – direzione lavori;
    – redazione Piano di Sicurezza e di Coordinamento ;
    – coordinamento per la Sicurezza in fase di Progettazione e di Esecuzione;
    Il preventivo del costo delle opere assunto a riferimento è di €. 20.000,00 (ventimila/00)
    Il tutto con esclusione di IVA, contributi amministrativi, corrispettivi professionali, oneri fiscali e previdenziali.
    Da notare che l’impresa che dovrebbe effettuare il lavoro mi chiede 7500.00 euro iva inclusa del tetto che misura 6,70X5,50m.
    Volevo sapere un Vostro parere di quanto su scritto.
    Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      11 Novembre 2020 12:45

      Premetto che non capisco la dicitura “Il tutto con esclusione di IVA, contributi amministrativi, corrispettivi professionali, oneri fiscali e previdenziali.”. I “corrispettivi professionali” non sarebbero proprio quelli di cui ai preventivi???
      Ciò premesso, capisco che a lei gli importi possano sembrare esagerati, ma consideri anche gli oneri e le assunzioni di responsabilità richieste ai tecnici dalla normativa sul superbonus e dalle precedenti.

    • Buongiorno Arch. Granata,
      per quanto riguarda le responsabilità è previsto la stipula di una polizza assicurativa.
      Della soma bisogna aggiungere l’iva.
      Quello che non mi va giù è che per un lavoro di circa 7500 euro ce ne vogliono 42.700 di spese netti per un tetto in lamiera coibentata.
      Credo che non effettuerò tale lavoro.
      La ringrazio

  • Buongiorno,
    sono un architetto alle prime armi, mi è stato richiesto un preventivo per sanare la difformità prospettica di una palazzina in cui 6 unità immobiliari presentano sul progetto delle finestre che un realtà non ci sono, inoltre la zona ha vincolo paesaggistico, quanto devo chiedere per pratica nulla osta paesaggistico, scia in alternativa al pdc, e accatastamenti di tutti e 6 gli appartamenti?
    grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      18 Ottobre 2020 17:28

      Per fare un calcolo, le consiglio di prendere a riferimento la tariffa per le opere pubbliche e applicare lo sconto che ritiene opportuno.

  • Buonasera,
    dovrei sanare un immobile. il tecnico mi ha detto che il metodo più veloce è tramite perizia giurata da presentare al comune, qual è orientativamente la parcella del tecnico? così mi regolo se sta esagerando

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      31 Agosto 2020 12:58

      Se veramente le ha detto così, le ha detto una sciocchezza. Per sanare un immobile è necessario presentare un titolo autorizzativo in sanatoria. La parcella parte dai prezzi qui indicati, a cui si aggiungono altri costi relativi a rilievo, ricerca della documentazione, eventuali altri atti necessari come la perizia giurata appunto.

    • Giancarlo Massi
      1 Ottobre 2020 9:31

      Innanzi tutto si deve verificare che tipo di abuso è: se è sanabile o meno!!!!! Poi si vedranno i costi.

    • arch. Carmen Granata
      1 Ottobre 2020 19:28

      …e se sarà sanabile sicuramente non lo sarà con una perizia giurata. 🙂

  • Alessaandro
    3 Agosto 2020 16:54

    Buongiorno Architetto,
    Mi trovo a dover rilasciare dei preventivi per la compilazione di pratiche relative ai lavori di realizzazione cappotto termico di abitazioni in condominio, soggetti a superbonus 110%. Premetto che non sono io a dover curare la parte energetica dell’edificio, ma è già stato nominato un termotecnico. Devo solo seguire la progettazione, la direzione dei lavori e la sicurezza. Inoltre dovrò accertare per ciascun immobile la conformità edilizia (pratica a parte). Mi saprebbe dare delle indicazioni sulla tariffa da applicare per l’accertamento delle conformità edilizia? Grazie.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      4 Agosto 2020 16:26

      Beh, i criteri sono gli stessi che utilizza solitamente per pratiche di questo tipo.
      Nell’articolo ho indicato un prezzo a partire da 150-400 euro ma il tutto dipenderà ovviamente dalla documentazione da reperire e dai sopralluoghi-visite che dovrà effettuare.

  • Salve architetto, ho versato una caparra per l’acquisto di un terreno su cui sto cercando di realizzare una villetta unifamiliare in bioedilizia in legno (casa passiva). L’appezzamento di terreno fa parte di un lotto di quattro e purtroppo non ho potuto scegliere l’architetto a cui affidare il progetto. Stiamo attendendo le concessioni edilizie, ma l’architetto non mi ha fornito ancora un preventivo per tutte le spese (compreso il suo onorario). Mi ha parlato di circa 20-25keuro. Non riesco a capire se questa cifra è congrua. Mi ha detto che questa cifra comprende anche gli altri professionisti come ingegnere, geologo… Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      13 Luglio 2020 12:22

      Per la costruzione di un nuovo edificio mi sembra anche buono.
      Però non è assolutamente corretto prendere prima l’incarico e poi presentare il preventivo! Il committente deve conoscere esattamente le spese per tutte le prestazioni e per i vari professionisti prima di affidare l’incarico.

    • La ringrazio per la celere risposta. Visto la sua professionalità e vasta conoscenza dell’argomento, sto valutando di chiederle una consulenza a pagamento per vedere quali strade ci sono per ottenere detrazioni e scomputi

    • arch. Carmen Granata
      13 Luglio 2020 12:33

      Resto a disposizione. 🙂

  • Salve, avrei una domanda da porle. Ho contattato un geometra nella provincia di Milano per l’abbattimento di un muro non portante in un trilocale in modo da renderlo un bilocale. L’importo da lui richiesto è di €1700 per tutto (costi della pratica + onorario). Volevo sapere se secondo lei il prezzo è congruo, grazie

    Rispondi
  • Buonasera
    Ho un appartamento di 70 mq e devo demolire due tramezzi e costruirne uno nuovo trasformando così un bilocale in un trilocale.
    Un architetto mi ha chiesto per la CILA + variazione catastale è tutto ciò che c’è da fare in questi casi 2000€ circa. Secondo lei è congruo? Quale è il prezzo medio?

    Rispondi
  • Piacentini Valeria
    4 Luglio 2020 13:00

    Salve, sto valutando la richiesta di un cliente che intende ristrutturare un appartamento da trasformare in casa vacanze.
    Ignoro il compenso che spetta al tecnico per elaborare la pratica per la SCIA turistica.
    Potete aiutarmi?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      5 Luglio 2020 12:24

      Io la valuterei allo stesso modo della Scia commerciale, visto che la quantità di documentazione da produrre è simile.

  • Buongiorno,
    Ho richiesto un preventivo per rendere abitabile un sottotetto di circa 28 mq. collegato alla mia abitazione da una scala a chiocciola. L’architetto mi ha chiesto 1.500,00 euro per redazione e presentazione di pratica edilizia di inizio attività senza opere atte al recupero ai fini abitativi, 900,00 euro per direzione lavori di inizio attività senza opere atte al recupero ai fini abitativi, 400,00 euro per redazione scheda catastale, 300,00 euro per redazione e presentazione di richiesta di agibilità, più spese di 600,00 euro, iva e cassa previdenza. Le sembra una cifra adeguata? Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      8 Giugno 2020 19:39

      Sì, assolutamente adeguata, anche se non capisco come si possa fare questo intervento senza opere. Tra l’altro, se le opere non ci sono, a cosa serve la direzione lavori???

    • Le opere erano già state fatte ma non era stata presentata una richiesta in Comune. In realtà il tecnico mi ha consigliato questa soluzione per risolvere l’irregolarità dello stato.
      Anch’io ho trovato strana la voce direzione lavori. Quindi alla luce della mia precisazione trova che comunque il preventivo sia adeguato? Grazie

    • arch. Carmen Granata
      9 Giugno 2020 9:23

      Due sono le cose: o si tratta di una pratica in sanatoria, o il tecnico “farà finta” che i lavori non siano ancora stati realizzati.
      Nel primo caso, cmq non sarebbe giustificata la direzione dei lavori.
      Nel secondo, oltre a essere una cosa illecita, il tecnico dovrebbe chiedere almeno dieci volte tanto per la responsabilità che si assume.

  • Buonasera ho assunto un tecnico per presentare una scia in sanatoria con rilievo completo e richiesta di cambio destinazione lavori per circa 25 k ed una cicla per piccola sistemazione pavimento fondo 5k. il tecnico è anche direttore dei lavori. Ho già anticipato per spese cancelleria bolli e rimborso vari per euro 2100,00. Che richiesta devo aspettarmi? grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      13 Maggio 2020 10:06

      Prima dell’affidamento dell’incarico, il professionista è tenuto per legge a presentarle un preventivo del suo onorario. Quindi lei non dovrebbe attendersi nessuna “sorpresa”.

  • Buonasera, dovrei redigere tramite sua una richiesta x nulla osta paesaggistico per un cliente che vorrebbe semplicemente tinteggiare l’edificio.
    Quanto potrei chiedere, oltre alle spese anticipate di diritti di segreteria e marche da bollo?
    ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      6 Maggio 2020 10:32

      Dipende ovviamente dalla documentazione da produrre, ma comunque non meno di 800 euro.

  • Salve risiedo nel comune di Lonate Ceppino (Va) vorrei sapere il costo di una scia per l’esecuzione di una tettoia 6x4mt.
    l’abitazione è al piano terra e la tettoia verrà eseguita sopra un terrazzo pavimentato.
    Grazie per il gentile riscontro.
    Enrica

    Rispondi
  • Buongiorno Architetto, sono una collega alla prima esperienza e mi hanno richiesto di presentare CILA in comune per un vecchio stabile di macellazione che vorrebbero parzialmente convertire in negozio. Parliamo di circa 300 metri quadri di negozio. Sono già in possesso del rilievo. Quanto ritiene congruo richiedere per indagini ASL, vigili del fuoco, predisposizione della pratica, asseverazioni e CILA? Nel prezzo che farò vanno inclusi anche variazione catastale (che non so fare), agibilità e SCIA amministrativa oppure posso riservarmi di preventivarle successivamente? Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      17 Febbraio 2020 11:13

      Potrebbe chiedere 8.000 – 9.000 euro, escluso catasto, agibilità e Scia commerciale. Per queste prestazioni potrebbe rivolgersi a qualche collega più esperto, in modo da fare esperienza per il futuro.

  • Salve. Volevo chiedere informazioni relative al cambio di destinazione di un mio immobile ad uso abitativo a studio odontoiatrico per mio figlio. Premetto che non verranno eseguiti lavori di muratura ma solo applicato nella camera operativa il pavimento in pvc monolitico adesivo soprapposto a quello già esistente. Inoltre volevo sapere se era possibile fare studio abitazione.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      21 Novembre 2019 10:10

      Per rispondere occorre conoscere la strumentazione urbanistica locale. In genere è consentito anche l’uso promiscuo abitazione-studio, ma anche qui occorre andare nel merito della normativa locale.

  • Buonasera, una veranda costruita 23 anni fa non fu condonata, per causa morte, ho ereditato, mi hanno chiesto l’abbattimento in 90 giorni… come devo fare, grazie mille… pratica per abbattimento ho personalmente la devo togliere non ho idea. Buona serata.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      10 Luglio 2019 12:05

      Se ha un’ordinanza di demolizione può precedere all’abbattimento senza presentare alcuna pratica.
      In alternativa, può rivolgersi a un architetto del posto per sapere se il manufatto è sanabile.

  • Buonasera, sono architetto, mi hanno chiesto di predisporre scia amministrativa per inizio attività produttiva tramite portale suap/star… qual è l’importo più congruo da richiedere?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      24 Giugno 2019 11:45

      Lei dovrebbe sapere meglio di me che non si può dare una risposta così… dipende dalla grandezza dell’esercizio, dalla difficoltà del rilievo, dalla mole di documenti da produrre, ecc. Cmq mai al di sotto dei 1.000 euro.

    • Ho già tutti i disegni perché mi sono già occupata della pratica edilizia e paesaggistica per l’insegna. Il committente inoltre mi sta chiedendo di predisporre l’avvio attività produttiva tramite portale suap/star e notifica asl per regolamento di igiene. si tratta di attività di parrucchiere di 50mq… per quest’ultima parte di lavoro vorrei sapere quanto chiedere… grazie

    • arch. Carmen Granata
      25 Giugno 2019 17:17

      Potrebbe chiedere intorno ai 400 euro, ma molto dipende anche dal mercato locale.

  • ma stiamo scherzando!!!!!!!!!!!!! un permesso a costruire a 1.500,0 euro….. con tutto quello che c’è da produrre…… da 6 mesi ad un anno di lavori, in certi casi….. a prezzo da fame!!!!!!!!!!!!!

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      3 Aprile 2019 12:31

      Ma lei ha letto solo i numeri o anche tutte le spiegazioni date? E’ ben specificato che il costo indicato riguarda solo la pratica, e non il progetto e tutte le eventuali autorizzaizoni, nulla osta, ecc. che vanno prodotte insieme alla richiesta. E’ chiaro che si tratta di un prezzo “a partire da”. Purtroppo il lettore vuole delle cifre, se legge molti miei articoli non fanno altro che chiedere “quanto costa un cambio di destinazione d’uso” e cose del genere. Stanca di dover dare sempre le stesse spiegazioni ho cercato di raccoglierle in un solo articolo dando anche qualche cifra con tutte le avvertenze del caso.

  • Buongiorno Architetto,
    ho effettuato una ristrutturazione del mio appartamento nel 2011, con demolizione di metà muro e apertura di tre porte.
    Per regolarizzare la situazione, devo effettuare la CILA in sanatoria.
    In questo caso, la sanzione di 1000 euro è prescritta essendo passati più di 5 anni dall’inizio dei lavori di ristrutturazione?
    grazie per la collaborazione

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      15 Marzo 2019 19:26

      No, le sanzioni amministrative per abuso edilizio non si prescrivono, come può leggere anche da questo articolo: https://www.guidaxcasa.it/rischio-illecito-edilizio/

    • Salve Sig. Luca,
      come già espresso dall’arch. Granata, le sanzioni non si prescrivono… se relative proprio ad abusi edilizi, sanabili, appunto, con relativa sanzione a sanatoria (presentazione di SCIA in sanatoria).
      Diverso, a mio avviso, è il caso della “CILA tardiva”, per la quale viene disposta una sanzione amministrativa non per “sanare i lavori”, ma solo per il fatto di non aver presentata la CILA prima di eseguire i lavori.
      Pertanto, similmente col DOCFA (procedura di deposito telematico al Catasto Fabbricati per nuove costruzioni o loro variazioni, la quale contempla l’obbligo di indicare il termine di ultimazione lavori e sopratutto di effettuarne deposito entro i trenta giorni. In caso contrario scattano le relative sanzioni pecuniarie, la cui PRESCRIZIONE è indicata dall’art. 28 della L. 689/1981, pari a CINQUE ANNI dal giorno in cui è stata commessa la violazione), non si vede per quale motivo anche la CILA tardiva, trattandosi pur sempre di sanzione amministrativa per mancata presentazione di una comunicazione formale e non di sanatoria, non debba sottostare anch’essa alla prescrizione di legge.

  • Buongiorno Architetto,
    avremmo bisogno di uno suo gentile riscontro.
    Abbiamo necessità di ristrutturare il bagno (sanitari, piastrelle, intonaco) con intervento sugli scarichi e quindi sulle tubature idrauliche.
    Da quello che ho letto, l’intervento rientrerebbe nelle manutenzioni straordinarie e quindi richiederebbe la CILA.
    In tal caso, la CILA la potremmo presentare in Comune anche come privati, ma servirebbe comunque una relazione tecnica che dettagli i lavori. Per la relazione tecnica a quale professionista dobbiamo rivolgerci? E, secondo lei, che tipo di costi potrebbe avere questo tipo di pratica?
    Grazie infinite,
    Serena

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      5 Marzo 2019 12:35

      La Cila potete anche consegnarla voi “materialmente”, ma il lavoro del tecnico non si limita alla redazione di una relazione tecnica (non so chi ve l’abbia detto). Il tecnico deve “asseverare” ovvero autocertificare assumendosi tutte le responsabilità penali, la regolarità dell’intervento edilizio e la conformità dell’immobile. Dovrà in ogni caso redigere degli elaborati grafici.
      Il costo della pratica per lavori semplici come questo può aggirarsi sugli 800 – 1.000 euro e vi consiglio di rivolgervi a un architetto.

  • Buongiorno.
    Ho acquistato un vecchio immobile indipendente. Devo sostituire la vecchia canna fumaria esterna (attualmente non in uso) installando una nuova canna fumaria per lo scarico fumi di una stufa a pellet.
    Volevo eseguire l’intervento godendo degli incentivi fiscali.
    Poiché l’impresa coinvolta è soltanto una credevo fosse sufficiente una semplice dichiarazione al comune o un’autocertificazione.
    Mi sono rivolto all’ufficio tecnico del comune che mi riferisce che ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni fiscali previste devo presentare una CILA in alternativa l’agenzia delle entrate (siamo in Regione Lombardia) potrebbe non ritenere valide altri tipi di dichiarazioni.
    E’ proprio necessaria una CILA per questo intervento?
    Costo stimato dell’opera Euro 1.200 e da quanto leggo qui costo stimato della CILA Euro 800.
    Grazie.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      8 Febbraio 2019 16:47

      L’ufficio le ha dato un’informazione fuorviante: non è che la detrazione si può avere in base al titolo autorizzativo. La detrazione si può avere se l’intervento rientra tra quelli detraibili. Definito ciò, si vede qual è il titolo autorizzativo necessario.
      L’AdE chiede solo la conformità urbanistica dell’intervento, in pratica che sia realizzato secondo le norme urbanistiche ed edilizia previste.
      Allora la domanda è questa: normalmente, per installare una canna fumaria, il suo Comune quale titolo richiede, la Cila? Allora serve la Cila.
      Normalmente, non richiede nessun titolo? Allora a lei basterà un’autocertificazione.
      Il tecnico comunale deve dirle quale titolo serve, non cosa fare per avere le detrazioni! Mi dispiace dirlo, ma i tecnici comunali non sono preparati sull’argomento, perché giustamente hanno altre competenze.
      Ciò premesso, entriamo nel merito dell’intervento, per capire se è detraibile: sostituzione canna fumaria. L’intervento è detraibile solo se la nuova canna fumaria avrà caratteristiche diverse da quella preesistente.

  • Salve, ho acquistato un appartamento indipendente (no condominio) al pian terreno, vorrei ristrutturarlo, modificare alcuni ambienti interni demolendo i muri divisori (non portanti) e ricostruendone di nuovi, inoltre rifacimento pavimenti e servizi igienici.
    Non aumento la volumetria esistente di nemmeno un centimetro, non sono previsti lavori all’esterno. Sapete dirmi di quale autorizzazione mi dovrei dotare? SCIA, CILA o permesso di costruire? Grazie

    Rispondi
  • Francesca Zennaro
    30 Agosto 2018 13:44

    Volevo sapere se sapete quanto può costare la pratica di un professionista all’autorizzazione allo scarico grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      31 Agosto 2018 12:23

      Per l’architetto dai 300 euro in su. Per l’onorario del geologo non so dirle.

  • arch. Carmen Granata
    30 Maggio 2018 15:54

    La domanda non è molto chiara: cosa intende per “volume eccedente”?

    Rispondi
  • Buongiorno,
    da poco ho iniziato a collaborare con un architetto e principalmente redigo pratiche edilizie, premetto che ho il diploma da geometra e a breve mi laureo in architettura (triennale), secondo lei quanto dovrei farmi pagare? non ho partita iva, ma contratto a “progetto”. Dovrei farmi pagare a ore o a pratica edilizia? ovviamente essendo all’inizio ho bisogno di un supporto, quindi non pretendo un compenso pieno, mi interessa solo sapere quale sarebbe un compenso giusto.
    grazie.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      25 Maggio 2018 15:48

      Non sono un’esperta in materia (un consulente del lavoro sarebbe più adatto a consigliarla). Personalmente, se dovessi pagare un collaboratore gli proporrei una percentuale a pratica. Penso che sia il modo giusto per incentivare al raggiungimento del risultato.
      In bocca al lupo.

      P.S.: se dice di avere già un “contratto a progetto”, la domanda sorge spontanea: cosa c’è scritto sul contratto?

  • Salve ho fatto la richiesta per la scia di inizio attività, e nella scia mi è stato inserito oltre agli spazi interni anche un terrazzo.
    Premetto che, non ho nessun certificato di agibilità del terrazzo, lo potrei usare anche senza di essa?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      24 Maggio 2018 12:07

      Non ho ben chiara la domanda, ma comunque è ovvio che il terrazzo è stato inserito nella Scia. Nei grafici va inserito tutto ciò che fa parte dell’unità immobiliare.

  • Gentile architetto.
    Sto realizzando una veranda sul mio balcone della cucina con permesso di costruire rilasciato dal comune. L’architetto mi ha chiesto 2800 + iva per la pratica amministrativa e per la modifica all’ufficio del territorio.
    L’importo richiesto è equilibrato?
    Grazie per suo feedback

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      18 Maggio 2018 12:22

      L’importo richiesto è congruo.
      P.S.: il commento “spariva” semplicemente perchè non viene pubblicato finchè non è approvato. 🙂

  • Gentile architetto.
    Vorrei un suo consulto in merito ai costi per pratica di permesso di costruire una verandina sul mio terrazzo. L’immobile si trova nel Salento. L’architetto chiede 2700 euro + iva e contributo di previdenza per la pratica amministrativa e per variazione al catasto. L’importo richiesto è secondo lei plausibile? Ovviamente gli oneri da pagare al comune sono a parte.
    La ringrazio

    Rispondi
  • Buonasera architetto.
    Ho ottenuto permesso per costruire una veranda chiudendo un terrazzo secondo la legge regionale Puglia 14/2009. Siamo in provincia di Lecce.
    L’architetto che mi segue la pratica mi ha chiesto, per detta pratica, compresa la variazione catastale una volta ottenuto il pdc e realizzata l’opera, euro 2200 + cassa previdenziale (4%) + Iva. Vorrei sapere, essendo io a digiuno di queste nozioni, se l’importo richiesto solo per la pratica amministrativa (oneri comunali ovviamente a parte) è congruo.
    Grazie

    Rispondi
  • Buongiorno Architetto.
    Il titolare dell’impresa a cui ho affidato i lavori di ristrutturazione del mio appartamento (rifacimento completo del bagno, della cucina, dell’impianto elettrico generale) sostiene che potrò usufruire della detrazione fiscale del 50% pur non avendo presentato (né lui come titolare della ditta, né io come committente) alcuna pratica presso gli enti preposti (Comune, Asl,..). Niente di niente.
    Io non sono convinto di questa sua tesi in base a quello che leggo in rete documentandomi.
    Abbiamo iniziato i lavori già da 15 giorni e pagato (a mezzo di bonifici “parlanti”) alcune fatture di acconto (iva al 10%).
    Visto che abbiamo fatto ricavare in corso d’opera un ripostiglio stringendo una camera, ho chiesto alla ditta di regolarizzare il tutto predisponendo una CILA (con l’obiettivo che questa possa anche risolvere la questione dubbiosa di prima).
    E’ corretto questo approccio? Quali consigli può darmi?
    Per la CILA, con l’aggiornamento catastale, il costo preventivato dalla ditta ammonterebbe a 1900 Euro + IVA.
    Lo ritiene un importo congruo? Siamo nel comune di Corsico (Milano). Grazie.

    Rispondi
  • È stato realizzato un garage abusivamente, non sanabile, ma comunque dichiarato al Catasto e su cui si pagano tasse e tributi. Se viene demolito di propria iniziativa è necessario:
    1) richiedere autorizzazione all’ufficio tecnico?
    2) si paga comunque una sanzione?
    Se decidessi, di mia iniziativa, di ripristinare lo stato delle cose come da Licenza Edilizia sarei comunque soggetto a pagare una sanzione?
    Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      16 Aprile 2018 9:54

      E’ necessario comunque presentare comunicazione al comune e pagare la sanzione.

  • Salve, avrei una domanda: L’informativa della agenzia delle entrate, relativamente alle
    RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE:, LE AGEVOLAZIONI FISCALI, pubblicata a Febbraio 2018, recita riguardo al RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO:
    Sono compresi in questa tipologia gli interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili.
    Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo: interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado.
    In caso di lavori di questo tipo, la normativa precede che si puà anche usufuire dei bonus per l’acquisto di mobili o elettrodomestici.
    Per queste attività di RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO è necessaria la CILA? o ci sono formule diverse?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      4 Aprile 2018 10:25

      E’ sufficiente la Cila se non ci sono interventi sulle parti strutturali e l’immobile non è vincolato, altrimenti occorre una Scia.

  • Buongiorno architetto,
    devo sanare delle modifiche sul prospetto di una casa in un comune in provincia di Brindisi . Nello specifico:
    1) e’ stata chiusa una porta;
    2) aperta una porta dove esisteva una finestra;
    3) aperta una serranda.
    Puo’ dirmi che pratica edilizia è prevista e che costi medi dovrò sopportare sia per il tecnico che per le sanzioni?
    Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      29 Marzo 2018 8:44

      Innanzitutto occorre verificare che l’intervento sia sanabile. La sanzione per una Scia in sanatoria prevede un minimo di 516 euro a cui occorre sommare diritti di segreteria e di istruttoria. La parcella del tecnico è di almeno 1.000 euro.

    • Buongiorno,
      solo per precisare. Gli abusi delle nuove aperture sono stati fatti sulla facciata esterna che da sulla strada comunale. Le aperture sono -una porta 90×210 al posto di una finestra;
      -una serranda 150x200h;
      -una muratura di una porta 90×210.
      Mi conferma dunque la necessità di una Scia in sanatoria e l’importo della sanzione è spese tecniche? Serve fare i calcoli statici?
      Grazie

    • arch. Carmen Granata
      29 Marzo 2018 14:58

      Le confermo la necessità della Scia in sanatoria. Gli importi non posso confermarli, sono puramente indicativi. Sanzioni e diritti sono decisi dai comune, mentre per la parcella, non essendoci tariffe obbligatorie, il tecnico è libero di farle il lavoro gratis quanto di chiederle molto di più.
      I calcoli sono necessari se le aperture sono state praticate in pareti portanti.

  • Buongiorno sono nel comune di Camogli, ho fatto richiesta di attuare la legge del piano casa per demolire un magazzino agricolo e ricostruzione con il 35per cento di volumetria in più. Il rustico si trova su un terreno di 2 ettari e mezzo, parte boschivo e seminativo. Il comune per rilascio della Scia mi ha chiesto il pagamento degli oneri di 16,800,00 euro su una superficie di circa 70 Mq della nuova costruzione. Volevo sapere da lei se la cifra richiesta è giusta.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      19 Marzo 2018 10:40

      Bisognerebbe conoscere gli oneri previsti dal Comune di Camogli, vedere il progetto ed effettuare un calcolo.
      Ma posso dirle che il calcolo fatto dal comune difficilmente è “sbagliato”.

  • Francesca
    17 Marzo 2018 0:40

    Buona sera architetto! Mi trovo nel comune di Rho (MI) e dovrei presentare una cila per sanatoria, in quanto un’unica camera da letto é stata divisa in due Cameretta. Innanzitutto vorrei sapere intorno a quale costo potrebbe aggirarsi il tutto e poi volevo chiederle… dato che la Cameretta più piccola (comprensiva di finestra) è di 7mq, come può essere accatastata? Ci sono dei mq minimi? Grazie mille

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      19 Marzo 2018 10:38

      Sì, il minimo per una cameretta per una persona è di 9 mq. Un locale di 7mq con finestra può essere utilizzato come studiolo.
      Una cila in sanatoria a Milano costa a partire da 750 euro.

  • Ai costi delle pratiche edilizie di cui sopra bisogna aggiungere anche l’I.V.A.?
    Grazie.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      16 Marzo 2018 16:56

      Non solo l’Iva, ma anche la quota di cassa professionale, pari in genere al 4%.

  • predisposizione di un forno al legna all interno di uno stabilimento balneare, prezzo su per giu di una pratica?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      13 Marzo 2018 10:49

      Dipende da qual è la pratica richiesta dal suo Comune.

  • gentile architetto prima di vendere un immobile di 135 mq su due piani e un terzo piano di 100 mq ho dovuto completare l’accatastamento che avevo iniziato circa otto anni prima non portandola a termine. Ora ho dato la pratica ad un altro geometra che mi ha detto che era a buon punto in quanto mancava solo l’accatastamento dell’ultimo piano, il ritiro del progetto e il certificato di agibilità. Oltre a degli oneri per il comune pagati da me personalmente mi ha chiesto x il suo lavoro 3600 euro cifra da me ritenuta esorbitante perchè la pratica era ben avviata. Inoltre ha giustificato tale cifra in quanto il 2×100 del valore dell immobile stimato 160000 euro. Le sembra giusto? La ringrazio anticipatamente per la cortesia di una risposta.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      5 Marzo 2018 12:37

      Da quando sono state abolite le tarrife, ogni professionista è libero di calcolare la propria parcella come meglio crede. Per giudicare però se l’importo è congruo dovrei sapere esattamente qual è stato il lavoro di cui il geometra si è occupato.
      Da quello che lei scrive, il tecnico si è occupato ben più di un semplice accatastamento.

  • Buongiorno, sono straniero e quindi sbaglio grammaticalmente. Un geometra mi ha dato un preventivo di 622 EUR per una CILA.
    I lavori da fare si tratta di rimuovere un muro non portante, 7m2.
    Lei pensa che questa e giusto?

    Rispondi
  • cambio destinazione d’uso immobile anno costruzione 1912 ctg A/4 a uso commerciale comune di Palermo mq. 85 quanto può costare il tutto.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      26 Febbraio 2018 16:26

      Circa 3.000-3.500 euro, compresa la variazione catastale ed escluso la direzione lavori.

  • buongiorno Architetto
    quale costo potrebbe avere un permesso per “lavori in economia” mi trovo nel comune di Canosa di puglia.
    Grazie

    Rispondi
  • Buongiorno, vorrei sapere se possibile, quali spese devo affrontare e a che importo arrivo, per ampliare un balcone ad L, costruendo un solaio di circa 3 X 5, facendo un unico terrazzo, parliamo di un appartamento a piano rialzato a quota 1 mt. dal sup.Cortile.
    Spese tecniche più comunali; Spese materiali X costruire.
    Grazie anticipatamente
    Luigi

    Rispondi
  • Buongiorno,
    Il certificato di agibilità va presentato in caso di lievi modifiche interne con l’ampliamento della cucina (spostamento planimetrico di un tramezzo), con conseguente riduzione della camera confinante e chiusura di un balcone (comunicante con la cucina stessa) con il “piano Casa”?
    Cordiali saluti.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      24 Gennaio 2018 12:26

      L’intervento che rende necessaria una nuova agibilità è unicamente l’ampliamento volumetrico dovuto alla chiusura del balcone.

  • Armando Gelardi
    14 Gennaio 2018 9:44

    Grazie architetto, finalmente una voce chiara ed esaustiva nel difficile settore delle pratiche edilizie.
    Ho presentato una scia in alternativa al permesso a costruire per rifare il solaio malandato di un monolocale di 38 mq. con altezza interna di circa 4 metri, coperto parzialmente, per 20 mq., da un soprastante suppenno o mansarda, ribassare il livello del solaio in sede di rifacimento, allo scopo di recuperare ulteriore altezza nel suppenno. Il Comune di Pagani (SA) ha sospeso la pratica richiedendo il permesso a costruire. Le chiedo se il Comune ha ragione o meno, considerato che la cosa non è molto chiara. In caso positivo il costo delle competenze tecniche per tale permesso dovrebbe essere grossomodo quello da Lei indicato sopra, giusto? Grazie di cuore per l’attenzione che mi vorrà prestare.
    Cordialmente
    Avv. Armando Gelardi

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      15 Gennaio 2018 11:27

      Il Comune ha motivato la sospensione della Scia e la richiesta di pdc?
      Per quanto riguarda i costi, ricordo che quelli indicati sono prezzi base della SOLA PRATICA, escluso il progetto ed eventuali altri atti, nulla osta, autorizzazioni varie necessarie, oltre agli oneri e spese.
      Inoltre variano da professionista a professionista, come lei che è avvocato ben sa. 🙂

  • Gennaro Senatore
    26 Dicembre 2017 22:55

    Salve , io devo cambiare gli infissi e le finestre (3 in tutto) di un appartamento. Da quello che ho letto in giro, devo fare una Cila. Quanto potrebbe costare una cila per questo intervento?
    Grazie
    Gennaro

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      27 Dicembre 2017 9:24

      Dipende dalla tariffa applicata dal tecnico a cui si rivolgerà e dagli oneri previsti nel suo comune.
      Le consiglio di farsi fare uno o più preventivi.

  • Fabio Cerato
    5 Dicembre 2017 12:20

    Non vorrei essere stato scortese Architetto, non era mia intenzione offenderla, semplicemente volevo puntualizzare alcune cose proprio dopo aver letto quanto anche correttamente da lei indicato e dopo aver attentamente letto le richieste degli utenti. I prezzi così indicati (visti con una lettura esterna) sembrano catalogati, mi spiego meglio esempio lei ha indicato come prezzo di una SCIA euro 1000 (correttamente per delle opere lievi), bisogna tener presente che con la stessa pratica oggi è possibile ristrutturare completamente internamente una fabbricato (demolire e ricostruire solai anche su più piani, demolire e ricostruire un tetto) al pari di un PDC, il mio appunto era solo per far capire che la materia è complessa e non standarizzata. Anche la direzione lavori può essere svolta in tanti modi, alcuni clienti magari hanno poco tempo e chiedono che si occupi di tutto il professionista, altri invece si cercano le imprese artigiane e vogliono comunque decidere in prima persona seguendo i lavori meno tecnici. In ogni caso per quanto mi riguarda sul discorso dei prezzi oggi io vedo il marasma più completo. Ci sono professionisti che chiedono 2000 euro per una pratica di apertura di una porta interna e altri 400,00 euro. Attestati di prestazione energetica a 400,00 euro e altri a 100,00 (Anche lì, certificare un appartamento costerà ben meno che certificare una villetta su tre piani). Non era mia intenzione contestarla.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      5 Dicembre 2017 17:17

      Per carità nessuna offesa. 🙂 Le sue spiegazioni possono essere molto utili per far capire ai lettori come non si possa dare un prezzo preciso. Purtroppo, però, vogliono i numeri e io ho deciso di darli, pur con tutte le avvertenze del caso.
      Concordo con lei che il costo di una pratica (ad es. Scia) può variare in base all’entità dell’intervento, ma io ho cercato di risolvere in questo modo: la pratica intesa come compilazione della modulistica, prediposizione dei modelli di pagamento, invio telematico o consegna a mano, ecc., può avere un certo range di prezzo, ma a questo occorre aggiungere quello della progettazione, variabile in funzione dell’intervento. Spero questo si evinca dal paragrafo “Cosa NON comprende il costo di una pratica edilizia”.

  • I prezzi così come indicati non hanno nessun senso, tutto dipende dal tipo di lavoro che deve essere realizzato, non possiamo mica paragonare la ristrutturazione di un appartamento alla ristrutturazione di un intero fabbricato. I prezzi così indicati non hanno nessun criterio, POSSONO ESSERE UTILIZZATI COME PREZZI BASE, E’ un pò come chiedere ad un commercialista cosa costa tenere la contabilità, dipenderà ben dalla quantità di fatture che vengono mediamente emesse durante l’anno e dalla mole di lavoro che dovrà sviluppare, tenere la contabilità di un piccolo artigiano avrà ben un prezzo diverso da una ditta di costruzioni che fattura milioni di euro. Geometra CERATO

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      5 Dicembre 2017 10:13

      Caro geometra Cerato, mi pare che su questo punto sia stata abbastanza chiara e lo abbia ripetuto più volte. Guardi cosa rispondo alle centinaia di persone che mi chiedono quanto costa un cambio d’uso:
      https://www.guidaxcasa.it/come-cambiare-destinazione-duso/
      Purtroppo un minimo di risposta bisogna darla, sempre specificando che ci sono tante variabili in gioco da tenere in consideraizone.

  • Salve,
    il mio architetto mi dopo aver percepito la parcella x direzione lavori e pratiche edilizie comunali, mi chiede altri 1000 euro x l’accatastamento.
    vi sembra una cifra giusta?
    L’accatastamento non è compreso nelle pratiche edilizie comunali?
    Grazie in anticipo x la risposta

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      9 Novembre 2017 16:49

      L’accatastamento non è compreso nelle pratiche comunali.
      L’architetto è tenuto a presentare un preventivo, che lei è libero di non accettare se ritiene l’importo troppo elevato.

  • Buongiorno, il mio geometra mi ha chiesto 6000 euro (seimila) più iva, per aver richiesto ed ottenuto il permesso di costruire nel comune di San Giuliano Milanese per una ristrutturazione di una villa. Vorrei precisare che il versamento di circa 300 euro per oneri comunali l’ho pagato io a parte. Vi sembra una cifra adeguata? Molti mi hanno detto che è quasi il doppio del dovuto. Mi potrbbe aiutare a capire? Grazie
    Maurizio

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      16 Ottobre 2017 12:35

      Il costo dipende da tante cose, come l’entità dei lavori, la quantità di documentaizone da preparare, ecc..
      L’unico appunto che posso fare al professionista è che esiste un obbligo di preventivo da presentare al cliente, che può accettarlo o meno. Le spese non si comunicano dopo.

  • Salve ma per buttare un muro tramezzo e cambiare l impianto idraulico ed elettrico quanto mi costerebbe?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      16 Ottobre 2017 9:44

      Si riferisce all’importo dei lavori o a quello della pratica edilizia?

  • Descrizione esauriente e dettagliata molto utile per farsi un’idea di quelli che sono gli adempimenti necessari per dare inizio ad un’intervento edilizio.
    Spesso i clienti sono ignari di quanto sia articolato e di quali siano le responsabilità del tecnico nel redigere una pratica edilizia

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.