Cosa sapere prima di acquistare un box doccia

La scelta di un box doccia può risultare piuttosto difficile perché le proposte disponibili in commercio sono veramente numerose e variegate.

Box doccia Kinedo (photo credit Blu Wom Milano)

Come scegliere il box doccia

Potresti aver bisogno di acquistare un box doccia sia se stai costruendo un nuovo bagno sia se stai ristrutturando quello vecchio e magari vuoi sostituire la vecchia vasca con una doccia.

La scelta può risultare difficile perché le proposte disponibili in commercio sono davvero numerose e variegate.
La decisione finale dipenderà però dalle caratteristiche del bagno in cui devi inserirlo oltre che ovviamente dal tuo gusto personale. Ricordati in ogni caso di non farti influenzare dalle belle immagini viste sulle riviste di arredamento o sui blog come questo, ma valuta attentamente tutti gli aspetti che ti descriverò.

Parti allora dalla predisposizione di una planimetria del tuo bagno dove segnerai non solo le misure principali ma anche la posizione della porta e di eventuali sporadicafinestre. Tieni anche in considerazione la possibilità di dover eseguire lavori elettrici o idraulici per poter inserire il box nella posizione migliore.

Chiaramente, se il box doccia che devi acquistare andrà a sostituire uno preesistente, ti consiglio di metterlo nella stessa posizione (se è sufficientemente comoda ed ergonomica). Questo infatti farà sì che siano ridotti al minimo i lavori da affrontare.

Se invece devi effettuare la ristrutturazione completa di un vecchio bagno, avrai maggiore libertà di scelta perché gli eventuali lavori impiantistici, la sostituzione dei sanitari e il rifacimento di pavimenti e rivestimenti, già preventivati, non incideranno più di tanto.

Come posizionare il box doccia

Il box doccia può essere posizionato in diversi modi all’interno di un bagno:
contro una parete
ad angolo
in nicchia.

A seconda della posizione, cambierà la forma del box da acquistare che presenterà rispettivamente tre, due o un solo lato. Il numero di ante inciderà naturalmente sul costo finale del prodotto.

Nella posizione ad angolo si può optare anche per un box curvo, scelta preferibile per bagni non troppo ampi. Il box curvo non è però solo una soluzione salvaspazio perché si rivela anche esteticamente gradevole.

Molto apprezzata nei più recenti progetti di interior design la soluzione walk in, di cui ti ho parlato in un articolo dedicato.
Questo tipo di box, caratterizzato da un vetro fisso e senza porte, è una scelta applicabile però solo ai bagni dalle dimensioni sufficientemente generose.

Dai un’occhiata alle proposte di Amazon sulle varie tipologie:
Box porta scorrevole per nicchia
Kiamami Valentina
Box Doccia Semicircolare.

Il tipo di vetro per il box doccia

Il vetro per le ante del box si può scegliere di diversi spessori. Uno spessore troppo piccolo rappresenta una scelta economica e di scarsa qualità ma tieni presente che, all’aumentare dello spessore, dovrai verificare che la struttura del telaio e dei profili sia adeguata a supportarne il relativo peso.

La scelta preferibile è sicuramente il cristallo temperato, più costoso ma sicuramente migliore perché, per poterlo utilizzare per le cabine doccia, i produttori devono rispettare severe normative.

Quando un cristallo di questo tipo si rompe, la lastra si frantuma infatti in una miriade di frammenti molto piccoli, senza punte e non taglienti, in modo da ridurre il più possibile la pericolosità.

A tale proposito, ti ricordo che puoi trovare in commercio anche box doccia con pareti in acrilico. Si tratta di una tipologia più economica ma, essendo il materiale molto leggero, non si pensa alla sua pericolosità. In realtà, se il pannello si rompe in caso di cadute, forma schegge molto taglienti.

Il vetro può essere sottoposto a diversi trattamenti di finitura: quello completamente trasparente è sicuramente più bello ma meno pratico. Oltre a lasciare intravedere tutto quanto c’è all’interno (detergenti, spugne, ecc.) rende evidente ogni minima traccia di calcare. Molto più pratici da questo punto di vista sono i vetri satinati.

Puoi anche optare per una soluzione di compromesso, un misto di satinato e trasparente. La finitura satinata sarà presente ad esempio fino a una certa altezza, oppure a formare strisce o ancora un disegno.

Una tendenza più recente è quella del vetro fumé, sempre trasparente ma con una colorazione che può virare dal grigio al nero. Attenzione però: questo tipo di finitura fa risaltare ancor più le macchie di calcare.

Trattamento anticalcare per il vetro del box doccia

A questo punto, visto che ho accennato più volte alla seccatura del calcare, mi corre l’obbligo di parlarti di un trattamento che molte case produttrici prevedono per evitare questo problema: il trattamento anticalcare, appunto.

Il vetro, anche se apparentemente sembra perfettamente liscio, ha in realtà una superficie porosa che trattiene le gocce di acqua.
Questo trattamento prevede l’impiego di nanoparticelle per rendere la superficie più levigata e idrorepellente, in modo da scongiurare la formazione di tracce di calcare sulle pareti.

È però doveroso ricordare che il trattamento anticalcare presenta anche alcuni svantaggi.
Per la pulizia, anche se avverrà in maniera meno frequente, dovrai utilizzare detersivi specifici e la doccia andrà sempre asciugata dopo l’utilizzo.
Inoltre il trattamento ha una durata di una decina di anni, dopodiché dovrà essere ripetuto.

Sistemi di apertura per il box doccia

Un box doccia può avere diversi sistemi di apertura:
• le ante scorrevoli sono quelle ideali per gli spazi ristretti perché non hanno alcun ingombro quando sono aperte
• le ante a soffietto offrono lo stesso tipo di funzionalità ma sono una scelta decisamente meno elegante dal punto di vista estetico e più economica
• le ante a battente possono aprirsi all’esterno o all’interno della cabina come una comune porta; la prima soluzione è ovviamente poco pratica a causa del gocciolamento che potrebbe provocare sul pavimento.

Queste tipologie di apertura le possiamo trovare tanto nei box quadrati e rettangolari che in quelli curvi.

Per le porte a battente esiste anche una soluzione di compromesso: l’apertura pivotante. In questo caso il perno su cui ruota l’anta non è all’estremità, come di consueto, ma al centro della stessa. In questo modo, quando la porta è aperta l’ingombro sarà dimezzato.

Conclusioni

Per finire, al momento della scelta valuta anche la frequenza con cui la doccia verrà utilizzata.

Sì, perché se si tratta di quella che tutta la famiglia utilizzerà ogni mattina, un aspetto importante da considerare sarà la facilità di pulizia. Una doccia pulita spesso, oltre che essere naturalmente più bella, si manterrà in buono stato più a lungo.
Quindi, in questo caso, evita di scegliere il modello da rivista o esposizione e punta sulla praticità.

Se invece la doccia servirà ad arredare il bagno degli ospiti o un bagno padronale usato in maniera sporadica, allora potrai concederti qualche lusso in più e pazienza se la pulizia del box richiederà un impegno maggiore, visto che sarà meno frequente.




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