Gli infissi esterni si possono scegliere in base al materiale con cui sono costruiti, alle caratteristiche tecniche, all’apertura e al vetro.
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Gli infissi esterni si possono scegliere in base al materiale con cui sono costruiti, alle caratteristiche tecniche, all’apertura e al vetro.
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Con il termine infissi si indicano in edilizia gli elementi di chiusura dei vani presenti nelle murature, sia di separazione tra l’interno e l’esterno di un edificio sia tra le varie stanze di un immobile.
Possiamo quindi distinguere tra infissi interni (porte) ed esterni (finestre e porte – finestre), questi ultimi più correttamente detti serramenti.
Gli infissi esterni sono composti da due parti distinte:
• una parte fissa ancorata alla muratura (il telaio)
• una parte mobile, e quindi apribile, costituita da una o più ante.
Spesso è poi presente un elemento che funge da schermatura dalla luce e controllo della radiazione solare, come le tapparelle, le persiane o gli scuri.
Le variabili tra le tipologie di infissi esterni sono numerose e riguardano sia il materiale con cui sono realizzati che le caratteristiche tecniche, il tipo di apertura e il vetro.
Un buon infisso esterno deve soddisfare precisi requisiti tecnici per garantire le adeguate condizioni di sicurezza e comfort richieste dal suo uso. Impariamo a leggere la scheda tecnica di prodotto per capire quali sono queste caratteristiche e come valutarle.
Le finestre devono assicurare il controllo del flusso luminoso, cioè permettere alla luce naturale di entrare per illuminare in maniera adeguata i locali. La quantità di luce in ingresso è proporzionale ovviamente alla grandezza dell’apertura, oltre che al grado di trasparenza del vetro. Un buon livello di illuminazione è garantito in genere da un’apertura la cui grandezza sia pari ad almeno 1/8 della superficie di pavimento (parametro minimo richiesto dai regolamenti edilizi).
La disposizione, oltre alla grandezza del serramento, è fondamentale per garantire un’adeguata ventilazione dei locali, importante non solo per la loro corretta aerazione, ma anche per allontanare fumo, vapore e cattivi odori.
Negli immobili posti a quote superiori a un metro gli infissi devono assicurare la protezione da cadute accidentali. Per questo è necessario che il parapetto abbia un’altezza di almeno 90 cm; in caso contrario sarà necessario interporre una grata o un’inferriata di protezione.
La manovrabilità dell’infisso deve essere assicurata da un peso non eccessivo dell’anta che ne renda facile l’apertura e la chiusura. In ogni caso, le ante scorrevoli possono essere più pesanti di quelle a battente.
I serramenti esterni devono avere buone caratteristiche di robustezza per resistere a tentativi di effrazione operati con strumenti di modesta efficienza. Ovviamente, la tipologia di serramenti blindati è progettata per resistere a tentativi più efficaci di scassinamento.
La tenuta all’aria è garantita sia dalla giunzione tra telaio e muratura sia dalla guarnizione della battuta anta telaio.
La tenuta all’acqua è assicurata allo stesso modo di quella all’aria. In più, è importante inclinare i davanzali in modo che favoriscano il deflusso dell’acqua e munirli di gocciolatoi.
Invece, la resistenza al vento è fondamentale per permettere la tenuta di un infisso all’acqua piovana e all’aria.
Per evitare la formazione di condensa e l’appannamento dei vetri, gli infissi, nel caso in cui siano in alluminio, devono essere del tipo a taglio termico.
Gli infissi esterni devono isolare adeguatamente l’abitazione dai rumori provenienti dall’esterno. Il parametro che sulla scheda tecnica indica questa capacità è indicato con le lettere Rw.
In caso di incendio, gli infissi esterni devono garantire una certa resistenza al fuoco, in modo da assicurare stabilità, tenuta e isolamento termico per un tempo necessario a mettersi in salvo. Nelle schede tecniche queste caratteristiche sono indicate con le lettere R, E, I seguite da un numero che indica in minuti il tempo in cui il serramento è in grado di resistere rimanendo integro. Ad esempio, la sigla REI60 indica che l’infisso può resistere al fuoco per un’ora.
Gli infissi esterni possono avere differenti configurazioni:
• le finestre assolvono al ruolo di illuminare, aerare e ventilare correttamente i locali, oltre che consentire alle persone di mettersi in comunicazione visiva con l’esterno
• le porte – finestre hanno lo stesso ruolo delle finestre ma, in più, consentono il transito delle persone tra interno ed esterno, servono quindi per collegare l’abitazione con balconi, terrazzi, giardini e cortili
• si defiscono infine luci fisse gli infissi esterni che, pur consentendo l’illuminazione naturale degli ambienti e la visione verso l’esterno, non possono essere aperti e per questo non assolvono alla funzione di aerazione e ventilazione.
La scelta dell’infisso può essere fatta in base a diverse caratteristiche, una delle quali è il sistema di apertura:
• ad anta fissa
• a battente
• a bilico
• scorrevole
• a saliscendi
• a libro.
Un’altra distinzione può essere fatta a seconda dei materiali con cui sono costruiti:
• legno
• alluminio
• PVC
• legno – alluminio
• legno – PVC
• alluminio – PVC.
Scegliere gli infissi esterni non è così semplice come scegliere quelli interni. Per prima cosa infatti bisogna rispettare il contesto in cui è ubicato l’immobile:
• una casa al mare non potrà avere gli stessi infissi di una in montagna
• un edificio storico avrà molto probabilmente dei vincoli da rispettare e dei divieti per l’utilizzo di determinati materiali, come l’alluminio
• in condominio, bisognerà rispettare le caratteristiche degli infissi esistenti per mantenere l’uniformità della facciata.
Considera poi che la sostituzione degli infissi non è un intervento che si opera di frequente, ma la loro installazione dovrà durare per molti anni. Quindi, pur senza eccedere nella spesa sforando il budget a disposizione, cerca di non scegliere prodotti a prezzo troppo basso, perché l’eccessiva economicità potrebbe essere sintomo di scarsa qualità.
(Prima pubblicazione 30 ottobre 2015)
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