Guida alla scelta degli infissi esterni

Gli infissi esterni si possono scegliere in base al materiale con cui sono costruiti, alle caratteristiche tecniche, all’apertura e al vetro.

Navello Seta 2 0 Slim Ph mekit (photo credit Threesixty Torino)

Cosa sono gli infissi esterni?

Con il termine infissi si indicano in edilizia gli elementi di chiusura dei vani presenti nelle murature, sia di separazione tra l’interno e l’esterno di un edificio sia tra le varie stanze di un immobile.

Possiamo quindi distinguere tra infissi interni (porte) ed esterni (finestre e porte – finestre), questi ultimi più correttamente detti serramenti.

Gli infissi esterni sono composti da due parti distinte:
• una parte fissa ancorata alla muratura (il telaio)
• una parte mobile, e quindi apribile, costituita da una o più ante.
Spesso è poi presente un elemento che funge da schermatura dalla luce e controllo della radiazione solare, come le tapparelle, le persiane o gli scuri.

Le variabili tra le tipologie di infissi esterni sono numerose e riguardano sia il materiale con cui sono realizzati che le caratteristiche tecniche, il tipo di apertura e il vetro.

Caratteristiche degli infissi esterni

Un buon infisso esterno deve soddisfare precisi requisiti tecnici per garantire le adeguate condizioni di sicurezza e comfort richieste dal suo uso. Impariamo a leggere la scheda tecnica di prodotto per capire quali sono queste caratteristiche e come valutarle.

Le finestre devono assicurare il controllo del flusso luminoso, cioè permettere alla luce naturale di entrare per illuminare in maniera adeguata i locali. La quantità di luce in ingresso è proporzionale ovviamente alla grandezza dell’apertura, oltre che al grado di trasparenza del vetro. Un buon livello di illuminazione è garantito in genere da un’apertura la cui grandezza sia pari ad almeno 1/8 della superficie di pavimento (parametro minimo richiesto dai regolamenti edilizi).

La disposizione, oltre alla grandezza del serramento, è fondamentale per garantire un’adeguata ventilazione dei locali, importante non solo per la loro corretta aerazione, ma anche per allontanare fumo, vapore e cattivi odori.

Negli immobili posti a quote superiori a un metro gli infissi devono assicurare la protezione da cadute accidentali. Per questo è necessario che il parapetto abbia un’altezza di almeno 90 cm; in caso contrario sarà necessario interporre una grata o un’inferriata di protezione.

La manovrabilità dell’infisso deve essere assicurata da un peso non eccessivo dell’anta che ne renda facile l’apertura e la chiusura. In ogni caso, le ante scorrevoli possono essere più pesanti di quelle a battente.

I serramenti esterni devono avere buone caratteristiche di robustezza per resistere a tentativi di effrazione operati con strumenti di modesta efficienza. Ovviamente, la tipologia di serramenti blindati è progettata per resistere a tentativi più efficaci di scassinamento.

Altre caratteristiche tecniche

La tenuta all’aria è garantita sia dalla giunzione tra telaio e muratura sia dalla guarnizione della battuta anta telaio.

La tenuta all’acqua è assicurata allo stesso modo di quella all’aria. In più, è importante inclinare i davanzali in modo che favoriscano il deflusso dell’acqua e munirli di gocciolatoi.

Invece, la resistenza al vento è fondamentale per permettere la tenuta di un infisso all’acqua piovana e all’aria.

Per evitare la formazione di condensa e l’appannamento dei vetri, gli infissi, nel caso in cui siano in alluminio, devono essere del tipo a taglio termico.

Gli infissi esterni devono isolare adeguatamente l’abitazione dai rumori provenienti dall’esterno. Il parametro che sulla scheda tecnica indica questa capacità è indicato con le lettere Rw.

In caso di incendio, gli infissi esterni  devono garantire una certa resistenza al fuoco, in modo da assicurare stabilità, tenuta e isolamento termico per un tempo necessario a mettersi in salvo. Nelle schede tecniche queste caratteristiche sono indicate con le lettere R, E, I seguite da un numero che indica in minuti il tempo in cui il serramento è in grado di resistere rimanendo integro. Ad esempio, la sigla REI60 indica che l’infisso può resistere al fuoco per un’ora.

Tipologie di infissi esterni

Gli infissi esterni possono avere differenti configurazioni:
• le finestre assolvono al ruolo di illuminare, aerare e ventilare correttamente i locali, oltre che consentire alle persone di mettersi in comunicazione visiva con l’esterno
• le porte – finestre hanno lo stesso ruolo delle finestre ma, in più, consentono il transito delle persone tra interno ed esterno, servono quindi per collegare l’abitazione con balconi, terrazzi, giardini e cortili
• si defiscono infine luci fisse gli infissi esterni che, pur consentendo l’illuminazione naturale degli ambienti e la visione verso l’esterno, non possono essere aperti e per questo non assolvono alla funzione di aerazione e ventilazione.

La scelta dell’infisso può essere fatta in base a diverse caratteristiche, una delle quali è il sistema di apertura:
• ad anta fissa
• a battente
• a bilico
• scorrevole
• a saliscendi
• a libro.

Un’altra distinzione può essere fatta a seconda dei materiali con cui sono costruiti:
• legno
• alluminio
PVC
• legno – alluminio
• legno – PVC
• alluminio – PVC.

Come scegliere gli infissi esterni

Scegliere gli infissi esterni non è così semplice come scegliere quelli interni. Per prima cosa infatti bisogna rispettare il contesto in cui è ubicato l’immobile:
• una casa al mare non potrà avere gli stessi infissi di una in montagna
• un edificio storico avrà molto probabilmente dei vincoli da rispettare e dei divieti per l’utilizzo di determinati materiali, come l’alluminio
• in condominio, bisognerà rispettare le caratteristiche degli infissi esistenti per mantenere l’uniformità della facciata.

Considera poi che la sostituzione degli infissi non è un intervento che si opera di frequente, ma la loro installazione dovrà durare per molti anni. Quindi, pur senza eccedere nella spesa sforando il budget a disposizione, cerca di non scegliere prodotti  a prezzo troppo basso, perché l’eccessiva economicità potrebbe essere sintomo di scarsa qualità.

(Prima pubblicazione 30 ottobre 2015)




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