Isolamento acustico degli edifici

Progettare un buon isolamento acustico degli edifici è importante per il benessere psico fisico di chi lo abita: vediamo quali materiali bisogna utilizzare.

Isolamento acustico degli edifici©

Perché è importante un buon isolamento acustico degli edifici?

Progettare un buon isolamento acustico degli edifici è fondamentale per il benessere psico – fisico di chi lo abita: rumori molesti come quelli provenienti del traffico stradale, dai vicini di casa o dal funzionamento degli impianti tecnologici, possono a lungo andare nuocere alla salute degli individui.

Infatti, il rumore è un segnale di disturbo provocato da onde sonore percepite dalle nostre orecchie come fastidiose e sgradevoli.

Per questo motivo è importante isolare adeguatamente:
• le pareti perimetrali dell’edificio
• le pareti di separazione tra le varie unità immobiliari
• i pavimenti
• i soffitti
• gli alloggiamenti degli impianti.

Isolamento acustico degli edifici: cosa prevedono le norme in vigore

In Italia la progettazione dell’isolamento acustico degli edifici è regolata dalle seguenti norme:
legge 447 del 1995 sull’isolamento acustico
DPCM 5 dicembre 1997, Requisiti acustici passivi degli edifici.

Le norme prescrivono i requisiti minimi a cui gli edifici devono attenersi a seconda:
• della destinazione d’uso del fabbricato (ad esempio che si tratti di abitazioni, scuole, ospedali, ecc.)
• del luogo di provenienza del rumore (dal solaio, dai muri perimetrali, dagli impianti, ecc.).

In particolare, fissano dei valori minimi e massimi in Decibel per gli edifici, riguardanti:
• il rumore prodotto tra differenti unità immobiliari
• il rumore esterno
• il rumore da calpestio
• il rumore dovuto al funzionamento di impianti.

Regole di progettazione per l’isolamento acustico

Per isolare nel modo giusto un edificio, bisogna capire innanzitutto in che modo si propagano le onde sonore.
Quando un’onda sonora colpisce una superficie, ad esempio una parete, parte della sua energia si dissipa sottoforma di energia termica, parte viene trasmessa attraverso di essa e parte viene riflessa nello stesso ambiente da cui è partita.

Quest’ultima continua a rimbalzare da una parete all’altra del locale in cui si è generata, finché non verrà completamente assorbita. Quanto più è fonoassorbente il materiale da cui è composta, tanto più velocemente avviene la completa dissipazione delle onde sonore.

Per ostacolare completamente il propagarsi del rumore, però, i materiali, oltre che fonoassorbenti, devono essere anche fonoisolanti, ovvero impedire il diffondersi del rumore dall’esterno, riflettendolo verso la fonte di provenienza.

Esiste infatti una fondamentale differenza tra materiali fonoassorbenti e materiali fonoisolanti:
• i primi migliorano la qualità acustica di un ambiente
• i secondi invece proteggono soprattutto dai rumori provenienti dall’esterno.
Il miglior isolamento acustico si ottiene in una progettazione combinando entrambi i tipi di materiali.

Parametri importanti nella scelta di un materiale isolante sono:
• il tempo di riverberazione (più è alto, più l’eco è lunga)
• il coefficiente di assorbimento: valore compreso tra 0 e 1, quanto più è vicino a 1, tanto più il materiale è fonoassorbente.

Per ottenere una buona qualità acustica in una casa, però, oltre a combinare adeguatamente questi materiali, bisogna curare di adottarli nei punti opportuni.
Se ad esempio si isola acusticamente solo una parete, bisogna considerare che le onde sonore possono trovare un’altra via di propagazione, per cui l’isolamento deve essere pensato come sistema completo.

Materiali per isolamento acustico

Esistono diversi tipi di materiali fonoassorbenti utilizzabili per l’isolamento acustico:
• materiali minerali
• materiali vegetali
• materiali sintetici.

Materiali in fibre naturali come la lana di vetro e la lana di roccia sono fonoassorbenti perché molto porosi e pertanto le onde sonore, incontrando attrito all’interno di essi, vengono dissipate trasformando la loro energia in calore. Questi materiali offrono anche un ottimo isolamento termico e sono venduti sottoforma di rotoli, materassini o pannelli.

Sono ideali per l’isolamento da rumori esterni, per cui vanno impiegati in particolare per pareti perimetrali, di confine con altri appartamenti o solai.

Anche i materiali vegetali sono porosi e fibrosi e assicurano un ottimo assorbimento acustico.

In particolare, il sughero è apprezzato per la possibilità di poter accoppiare alla fonoassorbenza ottime doti di isolamento termico.

Molto utilizzate sono anche le fibre di legno, ottenute dall’unione di scarti di lavorazione del legno con tessuti naturali come lana, linoleum, canapa, juta e fibra di cocco.

Sono utilizzati per l’isolamento dei tetti dall’interno, per pareti interne ed esterne e per solai. Siccome sono particolarmente idonei a ridurre il rumore da calpestio, vengono frequentemente impiegati sottoforma di moquette in alberghi e luoghi in cui è importante il comfort acustico.

Gli isolanti sintetici sono prodotti chimici come il polistirene e il poliuretano espanso, derivati dalla lavorazione del petrolio, e sono materiali a celle aperte.

A differenza dei materiali precedentemente descritti, riciclabili e biodegradabili, questi sono difficili da smaltire. Inoltre, se non trattati opportunamente, possono essere soggetti a rischio di incendio.

Dalla loro parte presentano il vantaggio di un basso costo e di una certa facilità di posa in opera e possono essere utilizzati in particolare per isolare dal rumore di calpestio e per il riempimento di intercapedini.

I materiali fonoisolanti sono invece quelli che, come detto, non lasciano passare il suono, ma lo riflettono nell’ambiente stesso da cui proviene.

Tra questi, ci sono in particolare il piombo e la gomma, sia naturale che artificiale. Quest’ultima viene spesso preferita al primo perché più economica e più facilmente lavorabile.

I materiali fonoisolanti sono utilizzati soprattutto per il riempimento di intercapedini e per isolare dal rumore di funzionamento degli impianti, spesso accoppiati con quelli fonoassorbenti.

Come isolare acusticamente gli edifici

Per progettare un efficace isolamento acustico degli edifici, bisogna intervenire in maniera specifica sulle sue varie parti e sulla provenienza del rumore.

Uno dei problemi principali in condominio è ad esempio il rumore proveniente dagli appartamenti contigui.
La legge stabilisce che le pareti tra unità immobiliari debbono essere isolate con un potere fonoisolante di almeno 50 dB.

Se il rumore proviene invece dal piano di sopra si può realizzare un controsoffitto riempito di materiale fonoassorbente.
Già la riduzione di volume dell’ambiente dovuta all’abbassamento del soffitto contribuisce a migliorare il confort acustico, l’aggiunta del materiale opportuno migliorerà ulteriormente tale prestazione.

Bisogna però ricordare che il rumore da calpestio si può propagare anche da alcune pareti perimetrali, per cui è necessario essere consapevoli che il solo controsoffitto non è sufficiente a risolvere completamente il problema.

Per proteggersi dal rumore proveniente dal piano inferiore, oltre che impedire che noi stessi diffondiamo rumore da calpestio verso il basso, si può pensare di realizzare una sorta di pavimento galleggiante, interponendo un materassino isolante.

Una fonte di rumore presente in casa è costituita anche dagli impianti, che possono essere:
• a funzionamento continuo, come gli impianti di riscaldamento, condizionamento, aerazione
• a funzionamento discontinuo, come ascensori, scarichi, ecc..

In particolare, i rumori generati dall’impianto idrico sanitario sono propagati dalle tubazioni che trasmettono velocemente le vibrazioni generate da rubinetti e pompe, per cui bisogna provvedere a insonorizzare adeguatamente tali tubi.




Iscriviti alla Newsletter

Potrebbe interessarti anche
Guarda gli ultimi video

Dello stesso argomento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.