Una delle variabili nella scelta dei serramenti è rappresentata dal materiale con cui sono costruiti che influisce su estetica e prestazioni.
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Una delle variabili nella scelta dei serramenti è rappresentata dal materiale con cui sono costruiti che influisce su estetica e prestazioni.
Navello Finestra in legno Omero (photo credit Threesixty Torino)
Una delle variabili principali nella scelta dei serramenti è rappresentata dal materiale con cui sono costruiti, elemento che influisce su valutazioni di carattere estetico e prestazionale.
I materiali utilizzati per gli infissi esterni in ambito residenziale sono:
• il legno
• l’alluminio
• il PVC
• i materiali combinati.
Negli ultimi anni, infatti, proprio per associare le caratteristiche estetiche con le esigenze prestazionali, si sta diffondendo l’uso di serramenti misti in legno – alluminio, legno – PVC o alluminio – PVC.
Il materiale usato per decenni per la costruzione di serramenti è il legno, caratterizzato da buone doti di isolamento termico e acustico. Rappresenta anche una scelta ecologica, visto che si tratta di un materiale naturale.
Il legno però è preferito anche per le sue indubbie qualità estetiche, che naturalmente variano in base alle essenze e alle finiture scelte. Tali elementi influiscono pure sul prezzo del prodotto.
Il legno utilizzato per la fabbricazione di infissi, affinché essi possano durare nel tempo, deve essere di buona qualità e presentare pochi difetti, come nodi piccoli e fibre dritte.
Tra le essenze più utilizzate ci sono abete, pino, pitch-pine, rovere, mogano.
Indipendentemente dall’essenza con cui sono fatti, i serramenti in legno possono avere un aspetto diverso in base alla finitura scelta per la verniciatura:
• vernice trasparente che lascia intravedere completamente l’aspetto naturale
• laccatura a poro aperto che lascia intravedere la venatura sottostante
• laccatura opaca completamente coprente.
Le finestre in legno, pur essendo resistenti e pregiate, sono particolarmente soggette all’azione degli agenti atmosferici, sole e intemperie varie, sono attaccabili da insetti e funghi, subiscono deformazioni significative a seguito delle variazioni di umidità nell’aria.
Per essere quindi mantenute in buono stato, devono essere sottoposte a manutenzione ogni pochi anni e questo le pone in condizioni di inferiorità rispetto a quelle realizzate con altri materiali che, in assenza di manutenzione periodica, risultano più economiche.
Oggi è possibile però sottoporle a trattamenti chimici e cicli di verniciatura speciali e di alta qualità che permettono di differire nel tempo questi interventi di manutenzione, garantendo l’infisso per almeno 10 anni.
Il materiale oggi più diffuso per realizzare serramenti è l’alluminio, robusto e resistente alle intemperie.
Per la verità non viene utilizzato il metallo allo stato puro, ma una sua lega con silicio e magnesio. Con la lega fusa si realizzano i profilati mediante un processo di estrusione e poi questi vengono uniti con viti e squadrette a formare i serramenti.
L’alluminio, pur essendo un metallo, è leggero e duttile, può quindi essere lavorato anche per realizzare serramenti di grandi dimensioni o dalle forme particolari.
Anche l’alluminio può essere sottoposto a diversi tipi di finitura, per preservarlo dai processi di corrosione:
• anodizzazione
• ossidazione
• verniciatura.
Quest’ultima può essere effettuata a polveri o a sublimazione.
La verniciatura può essere realizzata in tutti i colori della gamma RAL (oltre 2000) oltre che a effetto legno, in modo da ricreare un aspetto simile a quello del legno naturale.
L’alluminio è però un conduttore naturale, qualità che va a discapito delle prestazioni di isolamento termico e acustico del materiale e può ingenerare ponti termici, con la formazione di muffa e condensa in casa.
Per ovviare a questo inconveniente, gli infissi in alluminio sono realizzati a taglio termico.
Questa caratteristica consiste nell’inserimento nella camera d’aria dei profili di materiali a bassa conducibilità termica, che interrompono la continuità del metallo. In questo modo, i serramenti riescono ad avere quelle caratteristiche di isolamento termoacustico richieste dall’edilizia moderna.
I serramenti in alluminio sono semplici da pulire e non richiedono praticamente manutenzione, caratteristica che li fa molto apprezzare.
Il PVC o polivinile di cloruro è un polimero termoplastico che viene riscaldato a 200 gradi, diventando viscoso e potendo essere estruso per realizzare profili. Questi vengono saldati e assemblati tra loro per formare serramenti piuttosto robusti e dalle grandi qualità termoisolanti.
Si presenta in genere di colore bianco e con la superficie liscia. Per conferire al serramento un aspetto simile al legno, sia alla vista che al tatto, vengono di solito applicate a caldo sul profilo delle sottilissime pellicole di resina acrilica (di circa 200 micron di spessore) che riproducono sia la colorazione delle essenze del legno sia le loro venature.
Ha una conducibilità termica molto bassa per cui è un materiale dalle ottime qualità termoisolanti.
È molto resistente sia a ogni tipo di agente atmosferico (pioggia, neve o vento), sia agli elementi inquinanti presenti in atmosfera.
Resiste molto bene anche all’attacco della salsedine, a differenza del legno e dell’alluminio.
Di contro ha un elevato coefficiente di dilatazione termica, per cui manufatti di scarsa qualità, se esposti troppo a lungo al sole e a temperature elevate, possono rammollire, imbarcandosi.
I serramenti in PVC non richiedono manutenzione nel tempo, la loro pulizia può essere facilmente effettuata con detergenti neutri o soluzioni acquose e in più hanno anche un prezzo vantaggioso.
I materiali che ho descritto singolarmente sono spesso utilizzati in combinazione tra loro per integrarne le caratteristiche estetiche e prestazionali.
• Legno – alluminio: con legno all’interno e alluminio all’esterno, è molto apprezzata quando non si vuole rinunciare alle caratteristiche estetiche del materiale naturale, ma all’esterno si preferisce utilizzare un materiale più robusto o si ha necessità di uniformarsi alla facciata del fabbricato.
• PVC – legno: ha caratteristiche analoghe, presentando il legno all’interno e il PVC all’esterno.
• PVC – alluminio: è ideale per chi opta per la scelta del PVC ma ha esigenze particolari di colorazioni all’esterno, per cui l’infisso ha struttura in PVC con guscio esterno in alluminio, verniciabile in qualunque colore.
• Legno – PVC – alluminio: permette di integrare tutte le caratteristiche, presentando struttura in PVC, legno all’interno e alluminio all’esterno.
I profili in materiali diversi non sono semplicemente incollati tra loro, ma separati da camere d’aria, per evitare la formazione di condensa.
Naturalmente, questa tipologia di infissi richiede un tipo di lavorazione più elaborata che fa di conseguenza lievitare i costi.
(Prima pubblicazione 4 novembre 2015)
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