Guida alla scelta delle porte interne

Quando si acquistano porte interne le principali caratteristiche da valutare sono l’adeguata robustezza e una presenza estetica accattivante.

Porte interne GD Dorigo (photo credit Ufficio Stampa Clara Buoncristiani)

Scegliere le porte interne

Scopo delle porte interne è separare o unire gli ambienti all’occorrenza, delimitando gli spazi interni di una casa, attutire suoni e rumori e consentire il rispetto della privacy.

Oltre a questo ruolo funzionale, però, le porte possono anche diventare un vero e proprio elemento d’arredo.

Caratteristiche peculiari da valutare nella scelta sono quindi un’adeguata robustezza e una presenza estetica accattivante.

Parti delle porte interne

Una porta interna (detta anche bussola) si compone di vari elementi:

• l’anta, la parte apribile
• il telaio fisso, composto da una traversa superiore e due montanti laterali, uniti tra loro e fissati alla muratura mediante tasselli in legno
• il falso telaio o controtelaio, struttura in legno di abete montata nello spessore del muro lungo tutto il vano, predisposto per accogliere la porta
• i coprifili, elementi longitudinali che creano una cornice all’anta nascondendone le interruzioni tra telaio fisso, falso telaio e muro
• la maniglia
• la serratura con la rispettiva placca
• le cerniere, che nelle porte a battente permettono di muovere l’anta
• le guarnizioni, che servono ad attutire il rumore dovuto ai movimenti.

Tipologie di porte interne

Esistono diverse tipologie di porte interne, distinte in base al meccanismo di apertura dell’anta.

Quella più tradizionale è la porta a battente, con una o più ante, in cui l’apertura può essere a spingere o a tirare.

Le porte scorrevoli consentono di razionalizzare meglio lo spazio quando non è molto. A loro volta si suddividono in due tipologie:
• scorrevoli esterno muro
• scorrevoli a scomparsa.
Le prime necessitano, per il loro funzionamento, di un binario a parete. Per le seconde, invece, è necessario uno specifico controtelaio a cassonetto all’interno del quale l’anta scorre e scompare nel muro.

Anche le porte a libro sono utili per sfruttare meglio gli spazi. In questo caso, l’anta si piega in due parti, a pacchetto, dimezzando l’ingombro della porta.
Esteticamente non sono il massimo, ma rappresentano l’unica soluzione quando non è possibile montare un controtelaio a scomparsa o far scorrere l’anta a parete.

Esistono anche tipologie di porte più particolari, messe a punto per rispondere a esigenze di maggiore flessibilità.

Le porte con anta reversibile, ad esempio, consentono l’apertura nell’uno o nell’altro senso e permettono di ottenere più spazio in uno dei due ambienti separati, a seconda dell’esigenza.

Le porte dette a filomuro o rasomuro hanno cerniere a scomparsa e assenza assoluta di stipiti e coprifili. Questo fa sì che una volta chiuse diventino un tutt’uno con la parete, soprattutto se ne riprendono finitura e colore.

Dimensioni delle porte interne

Le misure da indicare per acquistare una porta, al netto del controtelaio, sono:
larghezza del vano della porta
altezza da terra allo stipite
profondità, intesa come spessore del muro.

Attenzione: quando in un progetto trovate riportate le misure di una porta, ad esempio 80×210, si intende la misura al finito, quindi il vano porta da realizzare dovrà essere più grande.

Le dimensioni standard di una porta vanno dai 70 ai 90 cm di larghezza e sono comprese tra 200 e 210 cm di altezza.

In corso di ristrutturazione ci si può però trovare spesso di fronte a porte di dimensioni fuori standard.
Se hai in programma opere di muratura, ti consiglio di approfittarne per far modificare le porte esistenti e renderle di dimensioni standard. In caso contrario, dovrai ordinare prodotti su misura, ma in questo caso il prezzo può lievitare del 15% – 30%.

Materiali per le porte interne

Parlando dei materiali con cui sono fatte le porte, è necessario distinguere quelli della struttura e quelli di finitura.

Tra i materiali usati per la struttura, i più diffusi sono legno, vetro, metallo e plastica.

Le porte in legno sono essenzialmente di due tipologie:
massello
tamburato.

Le bussole in legno massello presentano una struttura in multistrato rivestita di tranciati di legno.
Il 90% della produzione di porte in legno è però del tipo tamburato. In questo caso, la struttura è in MDF ed è ricoperta da un’impiallacciatura di pochi millimetri in legno vero.

Per essere di buona qualità, il legno deve essere comunque sottoposto a un procedimento di essiccazione per eliminare tutta l’umidità residua.

Il vetro, se usato per la struttura delle porte, deve essere di una di queste tipologie:
temperato: è 5 volte più resistente di quello normale e si sbriciola in pezzi minuscoli e non taglienti in caso di rottura
stratificato: è composto da due lastre da 3 mm di spessore, incollate su una pellicola intermedia in PVB che, quando il vetro si rompe, mantiene incollati i frammenti.

Tra i materiali più utilizzati per le finiture c’è ancora il legno, massello o usato in piallacci, mentre in alcuni casi si usano materiali che imitano perfettamente l’aspetto delle varie essenze.
Tra questi ultimi, ci sono i laminati, a base di resine fenoliche o melaminiche, applicati sulla struttura.

Altro materiale usato per le finiture è l’alluminio, sottoposto a trattamenti di ossidazione in modo da renderlo resistente ai graffi e alla corrosione, verniciato e protetto.

Molto diffuse sono le finiture laccate, ottenute con l’applicazione di diversi strati di vernice lucida o opaca.
La laccatura:
a poro aperto consente di vedere le venature del legno ed è applicata sull’impiallacciatura
coprente è invece applicata direttamente sullo strato in MDF, molto stabile e resistente all’umidità.

La laccatura consente di verniciare le porte nella gamma completa delle colorazioni disponibili, ma altri tipi di decori si possono ottenere con la pantografatura.
Questa tecnica utilizza il pantografo, uno strumento che consente di incidere qualunque disegno sulle ante.

Quanto costano le porte interne?

Le porte in laminato sono quelle più economiche e puoi trovarle in vendita presso la grande distribuzione anche a 100 euro.
Se però scegli un prodotto nella stessa finitura, ma di migliore qualità, il prezzo può salire anche a 230 – 250 euro.

Una buona porta in legno tamburato può costare tra i 350 e i 700 euro.

Le porte in massello possono anche essere economiche, ma in tal caso fai attenzione: potrebbe essere stato usato legno scadente o non certificato. Un buon prodotto costa tra i 450 e i 900 euro.

Le porte interne si possono acquistare anche on line su Amazon:
Scorrevole in vetro
Porta interna
Porta a libro.

(Prima pubblicazione 9 marzo 2017)


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