Pittura al grafene: può davvero rivoluzionare il mondo dell’edilizia?

Come funziona la pittura al grafene che scalda le pareti? Tutto su questa rivoluzionaria tecnologia italiana per il riscaldamento domestico.

Rullo di vernice. Pittura con vernice grigia su una parete bianca

Photo credit Depositphotos

Cos’è la pittura al grafene?

Immagina di poter riscaldare la tua casa semplicemente dipingendo le pareti. Sembra fantascienza, vero? Eppure questa tecnologia esiste già ed è made in Italy! Si tratta della pittura al grafene, un’innovazione che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui pensiamo al riscaldamento domestico.

Questa straordinaria innovazione è stata sviluppata dall’azienda italiana BeDimensional, specializzata nella produzione di materiali bidimensionali per applicazioni industriali. Non si tratta di una semplice vernice colorata, ma di un sistema di riscaldamento intelligente che trasforma le pareti in superfici radianti.

Gli studi su questa tecnologia sono stati condotti in collaborazione con un team dell’Università di Genova, attraverso lo spin-off universitario BuildTech srl. Questo aspetto è fondamentale perché ci dimostra che non siamo di fronte a una trovata pubblicitaria, ma a una vera innovazione tecnologica supportata dalla ricerca accademica.

Ma cosa rende così speciale questa pittura? Il segreto sta nel grafene, un elemento che ha letteralmente rivoluzionato il mondo dei materiali.

Parliamo di una sostanza composta da atomi di carbonio disposti in un unico strato sottilissimo, spesso quanto un solo atomo. Immagina un foglio trasparente, leggerissimo e molto sottile, fatto solo di carbonio: questo è il grafene.

Anche se è così sottile, è più resistente dell’acciaio, più leggero dell’alluminio e conduce elettricità meglio del rame. Proprio per queste caratteristiche eccezionali, è considerato il materiale del futuro.
Nonostante il suo spessore infinitesimale, possiede proprietà meccaniche ed elettriche straordinarie.

Quando il grafene viene incorporato nelle pitture tradizionali, le trasforma in qualcosa di completamente nuovo. Le pareti diventano:
• più resistenti
traspiranti e antimuffa
isolanti dal punto di vista termico.
Quest’ultima è la caratteristica su cui BeDimensional ha concentrato la propria ricerca.

Come funziona la pittura al grafene?

Il funzionamento di questa tecnologia è tanto semplice quanto geniale. L’applicazione può avvenire a spruzzo, con un normale pennello o a rullo su qualsiasi tipo di parete, in mattoni, cartongesso o altri materiali da costruzione. Fin qui, nulla di diverso da una comune pittura per interni.

La magia inizia quando si collega la superficie tinteggiata a degli elettrodi in rame. A questo punto, la pittura al grafene sfrutta l’effetto Joule per trasformare l’energia elettrica in calore. L’effetto Joule è un fenomeno fisico che tutti conosciamo: è quello che fa scaldare i fili elettrici quando passa la corrente, lo stesso principio che fa funzionare le stufe elettriche e i phon.

Nel caso della pittura al grafene, il calore generato viene diffuso attraverso tutta la superficie dipinta in maniera omogenea, stabile e uniforme. La distribuzione del calore avviene per irraggiamento tramite infrarossi a onde lunghe, lo stesso tipo di radiazione che il sole utilizza per scaldarci. Il sistema è quindi completamente innocuo per la salute umana e crea una sensazione di calore molto piacevole e naturale.

I risultati dei test, condotti insieme a BuildTech, mostrano il potenziale di questa tecnologia: si registra una riduzione media dei consumi energetici del 40% rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, con un consumo medio di appena 35 W per metro quadrato.

Questi numeri rendono la pittura al grafene una valida alternativa sia ai classici radiatori (con il vantaggio aggiuntivo di liberare spazio prezioso nelle stanze) sia agli impianti a pompa di calore. I vantaggi si traducono in consumi energetici inferiori su base annua, minori costi di esercizio e nessun intervento di manutenzione richiesto.

Ma cosa succede in estate quando non c’è certo bisogno di caldo? Nessun problema! La pittura può essere tranquillamente disattivata, funzionando esattamente come un normale interruttore della luce. Si accende e si spegne in base alle necessità.

L’installazione è semplice e richiede solo minime modifiche agli impianti elettrici esistenti. L’inerzia termica è così ridotta che permette una regolazione precisa e puntuale della temperatura, anche attraverso termostati intelligenti o impianti domotici avanzati. Il sistema è stato progettato per essere compatibile con i tradizionali contratti elettrici domestici da 3 kW.

Dove può essere utilizzata la pittura al grafene?

La versatilità della pittura al grafene la rende adatta a molteplici applicazioni. Può essere utilizzata tanto in edifici di nuova costruzione quanto in quelli esistenti, per cui è una soluzione interessante sia per chi sta costruendo casa sia per chi vuole rinnovare il proprio sistema di riscaldamento.

È particolarmente efficace in ambienti critici come bagni, cucine o locali seminterrati, dove tradizionalmente si formano condensa e muffe a causa dell’umidità elevata e della scarsa ventilazione. In questi spazi, non solo fornisce calore, ma contribuisce attivamente a mantenere le superfici asciutte, creando un ambiente più salubre e confortevole.

Criticità della pittura al grafene

L’azienda ha da poco concluso la sperimentazione del prodotto, ancora nelle fasi iniziali di sviluppo commerciale. Le potenzialità sono enormi e potrebbero rappresentare un contributo significativo per aiutare il nostro Paese a raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo.

Tuttavia, come ogni tecnologia innovativa, anche la pittura al grafene presenta alcune sfide che è importante conoscere e considerare.

Le principali criticità sono legate a tre aspetti fondamentali. La produzione su larga scala rimane una sfida tecnica complessa: nonostante le eccezionali proprietà del grafene, produrre questo materiale di alta qualità in grandi quantità richiede tecnologie sofisticate e processi industriali ancora in fase di ottimizzazione.

I costi rappresentano attualmente un elemento critico che potrebbe limitarne la diffusione immediata. Come spesso accade con le tecnologie innovative, i prezzi iniziali sono elevati ma tenderanno a diminuire con l’aumento della produzione e l’ottimizzazione dei processi produttivi.

Infine, la comunità scientifica sta ancora studiando i potenziali impatti sulla salute legati all’esposizione al grafene. Sono in corso ricerche per valutare eventuali rischi derivanti dall’inalazione o ingestione di particelle di grafene. Alcuni ricercatori hanno sollevato preoccupazioni sulla somiglianza strutturale con materiali storicamente problematici come l’amianto, anche se le evidenze attuali suggeriscono profili di sicurezza molto diversi.

Nonostante queste sfide, la pittura al grafene rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel campo scientifico, che potrebbe trasformare radicalmente il nostro rapporto con l’energia e il comfort abitativo.

Vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime innovazioni tecnologiche che potrebbero cambiare la tua vita quotidiana? Continua a seguire il nostro blog! Ti terremo informato su tutti gli sviluppi della pittura al grafene e su altre rivoluzionarie tecnologie che stanno nascendo nei laboratori di ricerca di tutto il mondo.




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