Guida all’acquisto del divano

Il divano è l’elemento più importante della zona giorno: l’acquisto va fatto con attenzione all’estetica ma senza trascurare la funzionalità.

Divano Antibes di Twils (photo credit Ilaria Giglio)

Come scegliere il divano

Il divano è un mobile introdotto nel mondo occidentale dall’Impero Ottomano, dove con la parola turca diwàn si indicava una panca in legno imbottita e dotata di braccioli.

Oggi si è evoluto, diventando l’elemento base della zona giorno di una casa. La sua scelta deve essere fatta senz’altro con un occhio attento all’estetica ma senza trascurarne la qualità e funzionalità.

Gli elementi da valutare in fase di scelta sono pertanto:
comodità, resistenza e praticità
• lo spazio a disposizione
• il numero e le esigenze dei componenti della famiglia
l’uso che intendi farne
• lo stile di arredamento della casa.

Per quest’ultimo punto, la regola generale prevede che lo stile del divano sia conforme a quello di tutta la casa, ma non sono da escludere le soluzioni di forte contrasto.
Un divano Chesterfield, ad esempio, modello in auge nell’Inghilterra Vittoriana del XVII secolo, presenta un aspetto di grande impatto, in grado di non apparire stonato in un contesto moderno.

Elemento essenziale per la scelta del divano è la sua comodità, che naturalmente può essere soggettiva. Per questo, non esitare a provarlo fisicamente in negozio prima di procedere all’acquisto.

Ecco alcuni esempi di divani che puoi acquistare su Amazon:
Stilprojectstore 3 posti
vidaXL Divano in Pelle Nera artificiale 2 posti
Confort24 John.

Le dimensioni del divano

Le dimensioni di un divano non sono standard ma variano in base al modello e al numero di sedute. Tante sono infatti le tipologie in commercio:
• divano a 2 o 3 posti
• divano ad angolo
• divano modulare componibile
• divano con penisola
divano letto.

Naturalmente, nella scelta del modello tieni in considerazione gli ingombri e lo spazio a disposizione nella tua casa.

Il comfort di un divano dipende dalle proporzioni tra le sue dimensioni: altezza, larghezza e profondità.
La profondità di seduta non dovrebbe essere superiore a 57 – 60 cm, in modo da consentire di poggiare i piedi a terra e alzarsi comodamente senza fare sforzi con la schiena. Se maggiore, è consigliabile disporre qualche cuscino dietro la schiena per renderne l’uso più confortevole.
I braccioli poi devono permettere di appoggiare gli avambracci in modo da non creare tensioni al collo.

In base agli studi ergonomici, l’altezza da terra dovrebbe essere di ca. 40 – 45 cm, mentre quella totale non dovrebbe superare i 90 cm.
Anche lo schienale deve avere l’altezza giusta: quella ideale dovrebbe coincidere con la lunghezza della colonna vertebrale.

La struttura del divano

La qualità di un divano è determinata naturalmente da quella dei materiali delle varie parti che ne compongono la struttura.

Il telaio deve essere robusto e al tempo stesso flessibile. Solitamente esso è realizzato:
• in legno
• in tubolare metallico
• in truciolato (ma si tratta di prodotti più scadenti e di bassa qualità).

Le giunzioni tra le varie parti del telaio devono essere realizzate con incastri robusti.
La struttura però può anche essere monoscocca, quando è costituita da un unico blocco anzichè da varie parti collegate.

Il materiale migliore per realizzarlo è il legno massello, da preferire al truciolare perché garantisce un migliore molleggio.
Le essenze usate più spesso allo scopo sono pioppo e abete, che garantiscono non solo la robustezza ricercata ma anche una certa resistenza alle muffe.

I fianchi sono realizzati in genere in compensato o in fibre di legno.

Tutta la struttura deve essere ricoperta in modo da non rovinare il rivestimento esterno. Allo scopo si utilizza in genere uno strato di poliuretano espanso ad alta densità, accoppiato a un tessuto sintetico a maglia.

Il molleggio è il supporto elastico su cui appoggiano i cuscini di seduta e schienale. Per garantire comodità di seduta e un supporto corretto al corpo, deve essere costituito da un intreccio di cinghie elastiche.
Tali cinghie sono realizzate con nastri di gomma ricoperti da fili di nylon per tutta la lunghezza, sono larghe intorno ai 7 cm e disposte a una distanza non superiore a 5 cm l’una dall’altra, in modo che nessuna risulti troppo sollecitata rispetto alle altre.

L’imbottitura del divano

L’imbottitura dei cuscini deve garantire un giusto mix di morbidezza e sostegno: quella di seduta deve essere più rigida, per sorreggere il corpo; quella degli schienali può essere più morbida perché svolge essenzialmente la funzione di appoggio.

Le imbottiture possono essere sintetiche o naturali. Tra le prime sono utilizzate:
• schiume poliuretaniche
• lattice
• fiocchi di silicone
• gommapiuma.
Tra le seconde la piuma d’oca o anatra.
Esistono poi materiali misti che utilizzano al contempo prodotti sintetici e naturali.

Uno dei materiali oggi più utilizzati è il poliuretano espanso, considerato ecologico perché prodotto senza l’impiego di clorofluorocarburi.
Il poliuretano presenta una struttura a nido d’ape a celle aperte che, oltre a garantire resistenza e indeformabilità, assicura anche la traspirabilità e lo rende molto leggero.

Nei primi tempi di utilizzo l’imbottitura tende ad allentarsi, per poi stabilizzarsi. La pressione dovuta alla seduta infatti rompe le microcelle, creando questo fenomeno. Per questo motivo, è consigliabile scegliere un’imbottitura leggermente più rigida di quella desiderata.

Il materiale più tradizionale per le imbottiture è però il misto piuma, la cui conformazione prevede un’anima interna in poliuretano e due strati esterni in piuma d’oca vergine sterilizzata. Questa soluzione garantisce una maggiore morbidezza.

Infine, oggi è molto apprezzato il memory foam, un materiale viscoelastico che si modifica in base al peso del corpo, ritornando poi alla forma iniziale quando cessa la pressione, indeformabile e traspirante.

I divani più confortevoli oggi in commercio offrono anche la possibilità di regolare la seduta a seconda dell’utilizzo (lettura, relax, conversazione).
Quelli a comando elettrico permettono di azionare l’abbassamento dello schienale o l’allungamento del poggiapiedi con l’uso di un telecomando o di un pulsante nascosto.

Il numero dei piedini di un divano deve essere tale da conferire stabilità e resistenza alla struttura.
In genere, per un divano fino a 220 – 230 cm di larghezza ne bastano 4, disposti nei rispettivi angoli. Per divani di dimensioni maggiori è preferibile che ne siano presenti altri due in mezzeria, per evitare il fenomeno dell’imbarcamento dovuto all’uso nel tempo.

Il rivestimento del divano

Il rivestimento del divano può essere in tessuto o in pelle.

Di solito i rivestimenti in tessuto sono anche sfoderabili e lavabili. Se però sono realizzati in fibre naturali, come lino, cotone o lana, assicurati che siano stati preventivamente bagnati, altrimenti rischiano di ritirarsi al primo lavaggio e il divano potrà essere rivestito solo comprimendo eccessivamente gli imbottiti.
I rivestimenti in fibre sintetiche, come la microfibra, sono invece più facili da lavare ed economici.

Quando si acquista un divano, i tessuti disponibili vengono in genere mostrati in catalogo individuati con delle sigle composte da numeri e lettere. Non si tratta di una catalogazione ufficiale ma ogni azienda ne adotta una propria semplicemente per dividere le varie fasce di prezzo.

La pelle utilizzata per rivestire i divani è quella detta fiore, più resistente alle cuciture, allo sfregamento e alle sollecitazioni.

In particolare, la più pregiata è detta pelle pieno fiore e si distingue per la presenza di rughe, grana non omogenea e segni vari, indice di un trattamento non rifinito. Viene conciata con oli vegetali o anilina.

La pelle detta smerigliata è invece meno pregiata e ha quindi un prezzo inferiore; ha un aspetto più uniforme dovuto alla concia a base di cromo tetravalente.

La pelle è indubbiamente il materiale di maggior pregevolezza per la sua resistenza e la sua eleganza, ma presenta l’inconveniente di essere calda in estate.
Pur essendo lavabile inoltre necessita di cure particolari, per cui per un utilizzo più pratico si può ripiegare su un rivestimento in eco o similpelle.

Come acquistare il divano

Con le idee chiare su ciò che desideri e magari anche con una pianta in scala della tua casa, puoi ora recarti in negozio per l’acquisto.

Una volta individuato il divano che fa al caso tuo, fatti predisporre un preventivo dettagliato con le varie opzioni di scelta, comprendente anche le modalità e i tempi di consegna, nonchè il costo dell’eventuale ritiro del vecchio divano.

Ti consiglio anche di visitare più di un negozio, in modo da confrontare prezzi e modelli disponibili.

Al momento dell’acquisto, non dimenticare di chiedere al rivenditore la scheda del prodotto, obbligatoria per legge, contente tutte le informazioni più importanti, come:
• materiali utilizzati
• metodi di lavorazione
• istruzioni per l’uso e la manutenzione.

Ricorda, inoltre, di informarti della garanzia, di solito di almeno 2 anni, e della possibilità di poter sostituire le fodere entro 10 anni.

(Prima pubblicazione 14 gennaio 2016)




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