Come scegliere e abbinare i copripiumini

Il copripiumino abbina una funzione prettamente pratica (quella di rivestire il piumino e proteggerlo dallo sporco) a una di natura estetica.

Tra gli accessori che non possono mancare in camera da letto durante i mesi più freddi dell’anno c’è il copripiumino.

Si tratta di un capo di biancheria tipico della tradizione nord europea che da tempo si è diffuso anche in Italia; abbina una funzione prettamente pratica (rivestire il piumino e proteggerlo dallo sporco) a una di carattere estetico.

Grazie alle stampe e ai motivi decorativi che spesso caratterizzano i copripiumini disponibili in commercio (se ne trovano anche a tinta unita), è possibile aggiungere un tocco personale e originale all’interno della camera da letto, arricchendo l’arredo. Ragion per cui, si tratta di un accessorio che va scelto con cura: in questo articolo, vediamo come individuare il capo migliore, dal punto di vista pratico ed estetico.

Copripiumino completo o parure?

Prima di vedere come scegliere il capo più adatto alle proprie esigenze, è bene sapere che in commercio è possibile trovare due tipologie di copripiumino.

Quello completo, include un sacco per coprire il piumino, un lenzuolo e le federe (una o due, in base al tipo di letto). La parure, invece, comprende soltanto il sacco copripiumino e le federe.

In entrambi i casi, il set non può prescindere dalla sacca in cui inserire il piumino, ossia un capo ottenuto cucendo assieme, su tre lati, due tessuti diversi, per creare un sacco protettivo.

Quali fattori considerare

Per scegliere il copripiumino giusto basta tenere in considerazione alcuni fattori:

• le dimensioni del letto: il copripiumino deve combaciare, per dimensioni, con il letto sul quale verrà utilizzato. Quelli singoli misurano 140×200 cm, i matrimoniali 255×200 cm mentre per i letti da una piazza e mezza sono, di solito, 200×200 cm
• il tessuto: i copripiumini possono essere in cotone, seta, raso, microfibra o poliestere. I primi costano certamente di più ma, al contempo, sono leggeri e traspiranti e, nel caso, possono essere utilizzati anche come lenzuola durante le mezze stagioni. Di contro, quelli in microfibra sono più facili da lavare, in quanto di solito vanno in lavatrice a basse temperature
• il colore o la stampa: come già accennato, i capi di questo tipo possono essere a tinta unita oppure arricchiti da stampe decorative (motivi geometrici, floreali, a quadri, a pois e così via). In entrambi i casi, la scelta tiene in conto il gusto personale ma, al contempo, deve essere coerente con l’arredo della camera da letto.

Le combinazioni delle varie caratteristiche fa sì che le possibilità di scelta siano ampie e variegate; è possibile valutare le diverse opzioni disponibili sfogliando il catalogo online di un e-commerce specializzato come biancheria48.it per avere un’idea più chiara di quale capo scegliere in base a gusti ed esigenze specifiche.

Come abbinare il copripiumino

L’abbinamento del copripiumino dipende essenzialmente dagli arredi della camera da letto e dalle finiture di pareti e pavimenti. Il consiglio è quello di creare accostamenti armoniosi, in maniera tale da creare un effetto complessivamente gradevole ed equilibrato.

Gli accostamenti più semplici sono quelli con i colori pastello: meglio evitare gli abbinamenti tono su tono, in quanto rischiano di appiattire l’ambiente e renderlo monotono. Al contempo, non bisogna creare contrasti eccessivi, dal momento che la camera da letto deve essere anzitutto un ambiente confortevole e rilassante. Per questo, optare per sfumature chiare (beige, azzurro, verde chiaro, giallo paglierino, rosa) resta sempre un’ottima soluzione.

Naturalmente, si può utilizzare il copripiumino per vivacizzare l’ambiente, scegliendo un capo decorato con stampe a tema; quelle geometriche risultano sempre piuttosto sobrie e versatili e non creano particolari problemi di abbinamento. I capi abbelliti da stampe floreali, invece, si addicono ad ambienti in cui prevalgono i toni neutri e non sono presenti altre decorazioni dello stesso tipo.

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