5 consigli per arredare la stanza di un programmatore

La stanza di un programmatore deve essere arredata con cura per garantire il massimo comfort per le ore di fronte allo schermo del computer.

Per un programmatore che lavori da casa è importante avere uno spazio dedicato alle ore di attività, che potrebbero altrimenti trasformarsi nel lungo termine in fastidiosi problemi fisici.

La stanza di un developer deve quindi essere arredata con cura per garantire il massimo comfort durante lunghe ore di fronte allo schermo del computer. Ecco alcuni degli elementi essenziali che non possono mancare nella stanza di un programmatore.

1. Attenzione all’illuminazione

Lavorando davanti a un monitor per tante ore, i programmatori rischiano di affaticare gli occhi e incorrere in futuro in problemi di vista. Un’adeguata illuminazione è necessaria per evitare questi rischi, insieme naturalmente a pause regolari lontani dallo schermo.

È ideale quindi avere una fonte di luce naturale vicina alla propria postazione, assicurandosi anche che non ci siano riflessi fastidiosi.

Se si è soliti lavorare fino a tardi, non si può fare a meno di una lampada da tavolo a LED con livelli di luminosità regolabili.

2. Come usare schermi multipli

La maggior parte dei programmatori lavorano su schermi multipli, ma ciò può portare a dolori al collo ed emicranie.

Ci sono quindi alcuni accorgimenti che possono aiutare a ottenere più comodità: lo schermo dovrebbe essere a circa un braccio di distanza dagli occhi e il bordo superiore all’altezza delle sopracciglia.

È anche importante non utilizzare più schermi del necessario, così da non dover muovere continuamente la testa a destra e a sinistra. Se possibile, è meglio abituarsi a usare soltanto due schermi sui quali organizzare le proprie attività nel modo più efficiente.

3. Optare per una sedia ergonomica

Un problema comune per chi lavora tante ore seduto davanti alla scrivania è il mal di schiena.

Già durante gli eventi formativi, come il corso php professionale per diventare programmatori full stack offerto da aulab, durante il quale si interagisce con docenti e altri studenti in tempo reale per acquisire le conoscenze di coding, talvolta può capitare di provare un irrigidimento dei muscoli della schiena.

In questo caso il disturbo può avere a che fare sia con la sedentarietà sia con la tensione che si accumula facilmente durante periodi di studio intensivo. Ecco perché avere una sedia che supporti la schiena in modo adeguato è fondamentale per evitare di ritrovarsi presto pieni di acciacchi.

4. Scegliere la giusta tastiera del computer

Quando si pensa alla tastiera i gusti personali hanno un ruolo importante: alcuni preferiscono sentire il rumore dei tasti mentre scrivono il codice, mentre per altri è una distrazione insopportabile e scelgono invece una tastiera silenziosa.

In ogni caso, una tastiera compatta è più indicata rispetto a quella integrata in un laptop, perché si può posizionare alla giusta distanza dal proprio corpo, così da non affaticare i polsi.

La posizione perfetta è quella in cui i gomiti restano vicini al corpo, senza angolazioni innaturali per le braccia o per le spalle. Chi ne sentisse la necessità può anche utilizzare un supporto aggiuntivo per i polsi.

5. Provare la scrivania per lavorare in piedi

Una delle maggiori preoccupazioni a livello di salute fisica per i programmatori è la sedentarietà.

Diversi studi mostrano i rischi che si corrono restando seduti molte ore al giorno, paragonando persino questa abitudine al fumo in termini di effetti sull’aspettativa di vita.

Per questo le scrivanie per lavorare in piedi sono diventate popolari negli ultimi anni e sono tanti i professionisti che le utilizzano quotidianamente. Tanti modelli sono poi regolabili, permettendo di lavorare in piedi o da seduti in diversi momenti e offrendo così una maggiore flessibilità e riducendo le ore sedentarie.

Arredando la propria stanza con questi prodotti e seguendo questi accorgimenti, l’esperienza quotidiana dei programmatori sarà di certo più piacevole. E la salute, nel lungo e breve termine, ringrazia.

Photo credit Unsplash

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