Come arredare un ingresso di casa

Piccolo o grande che sia, ogni casa ha il suo ingresso, che rappresenta un vero e proprio biglietto da visita e non può essere sottovalutato.

Dierre porta blindata Sentry Evo Doble (Photo credit Threesixty Torino)

L’ingresso di casa

Piccolo o grande che sia, ogni casa ha il suo ingresso, che per l’abitazione rappresenta un vero e proprio biglietto da visita.

Per questo motivo, la zona subito dopo la porta d’entrata non deve essere trascurata, considerandola unicamente come area di passaggio.

Indubbiamente non è facile arredare questo ambiente, visto il poco spazio a disposizione.
L’arredamento deve essere curato nei minimi dettagli e, per farlo, non bisogna trascurare nessun aspetto, dai mobili, alle luci ai colori.

Spesso invece l’ingresso diventa un locale trasandato dove si accumulano mobili disposti a caso o, peggio ancora, si trasforma in ricettacolo e deposito di ciò che non trova spazio altrove.

Essendo il primo locale che accoglie un visitatore, deve dare da subito l’idea precisa dello stile di tutta la casa e quindi uniformarsi con questo. Per tale motivo potremo arredare l’ingresso in stile classico, rustico, moderno, vintage, country, shabby chic, minimal, industriale e così via.

L’ingresso deve però essere anche un luogo funzionale per chi la casa la abita e non solo bello da mostrare a chi proviene dall’esterno.

Ricordati in ogni caso di non soffocare gli spazi, inserendo troppi mobili. Cerca quindi di adeguare la grandezza degli arredi a quella della superficie a disposizione.

Tipologie di ingresso

Fondamentalmente, possono esserci tre tipologie di ingresso in una abitazione:
aperto sul soggiorno
• locale separato
• ingresso corridoio.

La prima soluzione è quella più frequente negli appartamenti moderni e di più recente costruzione. Appare piuttosto razionale, perché permette di non sprecare spazio creando un ambiente di disimpegno a sé stante.

Tuttavia, diventa indispensabile creare una struttura di filtro, schermante rispetto allo spazio di soggiorno, ma non troppo invadente. Si può fare giocando adeguatamente con gli elementi d’arredo.

Un modo per definire l’ingresso in un soggiorno è ad esempio quello di contraddistinguerlo con un controsoffitto da installare sull’area della porta.

Nelle abitazioni meno recenti e quelle in cui lo spazio è abbondante, l’ingresso è invece un ambiente a parte, spesso di forma quadrangolare. Su di esso si affacciano le porte delle varie stanze e in genere è presente almeno una parete libera su cui collocare i mobili.

La terza soluzione è quella (fortunatamente) meno frequente, poiché ormai, nelle vecchie abitazioni dove era presente, con interventi di ristrutturazione si tende ad abbattere la parete di separazione con la zona giorno per creare un ambiente unico.

Qualora non sia tecnicamente possibile farlo o l’ingresso stretto si trovi in una casa in affitto dove non si possono eseguire lavori edilizi, bisogna usare degli accorgimenti opportuni.
Dovranno essere utilizzati arredi poco profondi per evitare di restringere il passaggio e puntare sul bianco o sui colori chiari in genere per accentuarne la luminosità.

Mobili e accessori per ingresso

I mobili e i complementi indispensabili per arredare un ingresso di casa sono:
• attaccapanni o armadio
• specchio
• consolle
• portaombrelli
• svuotatasche.

A questi elementi base si può aggiungere, per completare l’allestimento:
• qualche seduta, come una sedia o una poltroncina
una libreria
una scarpiera chiusa
• complementi come tappeti o quadri.

La consolle è il mobile perfetto per l’atrio perché è poco profonda e non ingombra, ma allo stesso tempo è un utile piano d’appoggio per oggetti di vario tipo.

Gli specchi sono indispensabili per tutti gli ambienti di dimensioni limitate perché, come è noto, sono in grado di raddoppiare la sensazione di ampiezza e luminosità degli spazi.
Diventano però fondamentali vicino all’uscita per darsi l’ultimo ritocchino a trucco e capelli prima di andare fuori casa.

Un armadio guardaroba, oltre a essere comodo per sostituire l’attaccapanni, può essere molto utile negli appartamenti sprovvisti di ripostiglio. Vi si potranno riporre, infatti, oltre a giacche e cappotti, eventualmente anche scarpe, borse e valige. Per sfruttare al massimo lo spazio, l’armadio si potrà sviluppare completamente in altezza.

Se nell’ingresso è presente una nicchia, il gioco è presto fatto: sarà sufficiente chiuderla con ante scorrevoli o a battente per ricavare il guardaroba.

L’alternativa al guardaroba è rappresentata dal semplice attaccapanni, che può essere a piantana o a muro. Semplice è ovviamente un aggettivo riduttivo, perché l’appendiabiti è uno dei complementi d’arredo con i quali i designer si sono maggiormente divertiti a trovare proposte originali e creative. La scelta sarà quindi ampia e variegata.

Se lo spazio è poco, esiste una soluzione davvero super efficiente: le mensole. Delle mensole esteticamente curate possono sostituire efficacemente altri mobili, come la libreria e lo svuotatasche, o essere abbellite con un vaso o una pianta.

Altri complementi d’arredo per l’ingresso

Un oggetto che a mio avviso non può mancare in nessun ingresso è lo svuotatasche. Ne esistono in tutti i materiali, legno, metallo, pelle, ecc.. È un accessorio indispensabile per riporre gli oggetti che ci si porta dietro e di cui ci si vuole sbarazzare appena rientrati, come chiavi, portafogli, monete, corrispondenza e così via.

Un bel vaso con fiori freschi potrebbe costituire un elemento molto gradevole per un ospite appena entrato. Ma non è semplice curare i fiori freschi tutti i giorni, per cui potrete sempre optare per un discreto profumatore d’ambiente.

Un altro suggerimento è quello di disporre nell’ingresso una panca. La panca infatti è utile non solo come seduta, ma permette di utilizzare in maniera razionale lo spazio sottostante, ad esempio per metterci delle scarpe.

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Come illuminare un ingresso

Per essere accogliente, un ingresso deve risultare sufficientemente luminoso. Siccome molto spesso gli ingressi non hanno una finestra propria, la luce artificiale e quella proveniente da altre stanze devono essere adeguatamente accentuate.

L’illuminazione ideale per un ingresso deve combinare diverse tipologie di luci.
Per creare una illuminazione diffusa, bisogna pensare prima di tutto alle lampade a soffitto. A seconda dello stile dell’ambiente, si potrà optare per un controsoffitto con faretti, una plafoniera o un lampadario a sospensione. Quest’ultimo appare appropriato soprattutto per ambienti classici e tradizionali.

Le lampade a soffitto possono tuttavia creare delle zone d’ombra, per cui è opportuno integrarle con punti luce a parete, come delle applique.

Le piantane o lampade da terra, particolarmente adatte per la zona lettura o conversazione, non sono invece indicate per l’ingresso. Sceglile quindi solo se hai qualche particolare pezzo di arredo da enfatizzare.

(Prima pubblicazione 7 settembre 2016)




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