Non è possibile scegliere tra Sismabonus e super Sismabonus nel periodo di vigenza dell’agevolazione al 110% introdotta dal Decreto Rilancio.
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Non è possibile scegliere tra Sismabonus e super Sismabonus nel periodo di vigenza dell’agevolazione al 110% introdotta dal Decreto Rilancio.
Tra le detrazioni fiscali per lavori edili sul patrimonio edilizio esistente, quella detta sismabonus è destinata agli interventi di adeguamento antisismico.
Un intervento di adeguamento antisismico consiste nel portare un edificio esistente allo stesso livello di sicurezza richiesto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni ai nuovi edifici.
Tra gli interventi di adeguamento antisismico possiamo distinguere due categorie principali:
• quelli volti a incrementare la capacità di resistenza, come la realizzazione di setti in cemento armato, controventi in acciaio, incamiciature (in c.a. o acciaio) a pilastri o pareti, placcature e fasciature in materiali fibrorinforzati
• quelli volti a ridurre la domanda, ovvero l’impatto del sisma sulle strutture dell’edificio, come controventi dissipativi o sistemi di isolamento sismico applicati alla base dell’edificio.
Questo tipo di intervento è purtroppo nella gran parte dei casi facoltativo per i proprietari di immobili, mentre è obbligatorio solo in caso di:
• sopraelevazione
• ampliamento mediante opere strutturalmente connesse
• variazioni strutturali di classe o destinazione d’uso.
Gli incentivi per l’adeguamento antisismico, a seguito dei terremoti che hanno colpito nel 2016 il Centro Italia, hanno subito notevoli modifiche.
Quell’anno erano in vigore due agevolazioni fiscali per chi eseguiva interventi di adeguamento sismico:
• la detrazione 50% applicabile in tutta Italia
• la detrazione 65% applicabile solo in zona sismica 1 o 2.
Le misure di adeguamento antisismico rientrano infatti tra gli interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia o restauro, per cui sono sempre agevolabili con la detrazione 50%.
L’unico limite di queste detrazioni era che riguardavano soltanto il patrimonio edilizio abitativo.
Dal primo gennaio 2017 gli incentivi sono poi variati dal 50% all’85%, in base al miglioramento raggiunto dagli edifici con gli interventi di adeguamento.
Gli interventi devono essere realizzati nelle zone 1, 2 e 3 entro il 31 dicembre 2021. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e la detrazione si ripartisce in 5 rate annuali di pari importo.
Per gli immobili privati sono previste le seguenti aliquote:
• 50% per gli interventi che non comportano variazione della classe di rischio
• 70% per gli interventi che comportano il miglioramento di una classe di rischio
• 80% per gli interventi che comportano il miglioramento di due classi di rischio.
Per i condomìni sono previste le seguenti aliquote:
• 50% per gli interventi che non comportano variazione della classe di rischio
• 75% per gli interventi che comportano il miglioramento di una classe di rischio dell’intero edificio
• 85% per gli interventi che comportano il miglioramento di due classi di rischio dell’intero edificio.
Ma cosa sono le classi di rischio sismico? Le Linee Guida per la classificazione sismica degli edifici, in vigore dal primo marzo 2017, individuano 8 classi di rischio, dalla A+ alla G, che indicano:
• il rischio a cui è sottoposto l’edificio in caso di evento sismico
• il modo in cui risponde a tale evento.
Lo strumento consentirà di misurare il grado di miglioramento sismico non solo dal punto di vista strutturale, ma anche economico. Sarà possibile infatti stimare i costi necessari per riparare i danni causati da un terremoto.
Le Linee Guida contengono anche le indicazioni necessarie ai tecnici per certificare i miglioramenti ottenuti con un intervento di adeguamento.
Questa misurazione è importante perché è quella da cui dipende il livello dell’incentivo.
L’entrata in vigore del Superbonus 110% ha introdotto una novità importante per gli interventi di adeguamento antisismico:
• l’aliquota è stata elevata al 110%
• il sismabonus è indipendente dal salto di classe di rischio, che può anche non esserci.
La Commissione Monitoraggio Sismabonus del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha chiarito in una recente raccolta di risposte che il superbonus sostituisce con l’aliquota unica del 110% le percentuali detraibili previste dal sismabonus. Pertanto, nel periodo di vigenza di questa agevolazione, ovvero dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022, non è possibile scegliere quale agevolazione applicare ma si è obbligati al superbonus.
Questa non è una notizia positiva per molti contribuenti che, di fronte agli adempimenti particolarmente rigidi del superbonus, avrebbero voluto accontentarsi delle aliquote ordinarie per seguire un iter meno complesso.
Il sismabonus ordinario resta comunque in vigore per gli immobili destinati ad attività produttive, che non possono godere del sismabonus.
Con il DM n. 24 del 9 gennaio 2020 il Ministero delle Infrastrutture ha modificato il DM 58 del 2017.
Il decreto introduce alcuni chiarimenti su due aspetti che hanno generato dubbi interpretativi che, seppur chiariti con interpelli e circolari, richiedevano un aggiornamento normativo:
• a quali titoli abilitativi allegare la documentazione richiesta
• in che momento presentare la documentazione.
Il primo problema esaminato è relativo al titolo abilitativo. Nella norma istitutiva è citata unicamente la SCIA ma, poiché il Fisco ha chiarito che possono usufruire del bonus anche gli interventi di demolizione e ricostruzione classificabili come ristrutturazione pesante, è chiaro che in alcuni casi può essere necessario un Permesso di Costruire. Pertanto, il decreto chiarisce che si può usufruire dell’incentivo anche per lavori eseguiti con il Permesso.
In secondo luogo, viene affermato che il progetto degli interventi per la riduzione del rischio sismico e l’asseverazione per la classificazione sismica devono essere presentati contestualmente alla SCIA o alla richiesta di Permesso, quindi prima dell’inizio dei lavori.
Il mancato rispetto di questa tempistica ha fatto perdere la possibilità di usufruire degli incentivi a molti contribuenti, per cui era necessario metterla nero su bianco per evitare altri errori in futuro.
Possono usufruire del sismabonus per interventi di adeguamento sismico:
• persone fisiche soggetti passivi IRPEF
• condomìni
• aziende soggetti passivi IRES.
Tali soggetti possono essere proprietari dell’immobile o detenerlo in base ad altri titoli idonei, come:
• contratto di locazione
• diritto d’uso o abitazione
• usufrutto
• nuda proprietà
• comodato d’uso.
Nel caso delle abitazioni, possono usufruire del bonus anche i familiari conviventi dell’avente diritto.
In tutti i casi, condizione indispensabile per fruire dell’incentivo è che il soggetto richiedente abbia sostenuto le spese che intende detrarre.
Per gli interventi oggetto di super sismabonus è possibile cedere il credito o richiedere a imprese e fornitori lo sconto in fattura.
I lavori agevolabili sono quelli legati all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica.
Questi interventi devono quindi essere eseguiti sulle parti strutturali degli edifici e, nel caso di edifici collegati strutturalmente tra loro, sull’intero complesso.
Nei centri storici devono essere realizzati in base a un programma unitario e non sulla singola unità immobiliare.
È importante precisare che gli interventi devono essere di carattere preventivo, cioè non sono compresi tra essi gli interventi di ricostruzione post terremoto. Per questi ultimi naturalmente sono stati previsti aiuti e incentivi studiati ad hoc.
A seguito di alcuni commenti giunti sul blog, ho interpellato direttamente l’Agenzia delle Entrate via mail per alcuni chiarimenti.
Ho chiesto se la detrazione maggiorata per miglioramento della classe di rischio si applica solo ai lavori strutturali o a tutti quelli necessari per il completamento dell’opera.
Così mi ha risposto l’Agenzia: Se i lavori di completamento dell’opera sono strettamente correlati ai lavori strutturali per il miglioramento della classe di rischio, possono accedere alla detrazione maggiorata.
Tra le spese detraibili ci sono ovviamente anche quelle per le prestazioni professionali connesse, come:
• costi per sopralluoghi e perizie
• progetto dell’intervento da realizzare
• redazione degli elaborati necessari per il relativo titolo autorizzativo
• classificazione e verifica sismica.
Ho chiesto all’AdE se le spese tecniche sono detraibili anche nel caso in cui si decida di non fare più i lavori.
Questa la risposta: le spese che possono fruire della detrazione sono quelle relative a lavori effettuati.
Sono naturalmente detraibili anche le spese sostenute per l’acquisto dei materiali e quelle pagate per eventuali oneri, imposte e diritti comunali.
La procedura da seguire per ottenere questa agevolazione fiscale è quella prevista per il superbonus.
Per avere la detrazione, è necessario:
• indicare i dati castali dell’immobile oggetto dell’intervento nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo
• effettuare i pagamenti unicamente con bonifico parlante.
Bisogna inoltre conservare la documentazione da esibire in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate:
• titoli autorizzativi necessari per l’intervento
• copia di bonifici e fatture
• ricevute IMU
• delibera assembleare di approvazione dell’intervento in caso di lavori condominiali e tabella millesimale di ripartizione delle spese
• notifica preliminare ASL quando previsto dalla normativa.
Foto di Capri23auto da Pixabay
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1032 Commenti. Nuovo commento
Buonasera, gentile architetto, ho una edificio in F3, ho deciso di realizzare una sopraelevazione di un piano, la zona sismica e indice 2, posso usufruire del sisma bonus? Anche se l’immobile è in F3 per la sopraelevazione?
No.
Buongiorno Arch.Granata,ringraziandola fin da ora per la disponibilità volevo chiedere:un’impresa ha acquistato un immobile costituito da 5 box al piano interrato,tre unità destinate a negozi al piano terra e 8 unità a destinazione abitazione ai piani superiori. La loro idea era ristrutturare senza demolizione e poi vendere. A livello di sismabonus avrebbero diritto al supersismabonus oppure al sismabonus ordinario? Di quanti massimali potrebbero usufruire?grazie infinite
Sismabonus ordinario con 16 massimali.
Buongiorno Architetto,
ho effettuato un intervento di Superbonus per i lavori di ristrutturazione dell’immobile in cui risiedo tra il 2022 e il 2023 con l’opzione di cessione del credito alla banca (senza sisma), chiuso regolarmente; posso acquistare un immobile dall’impresa con Sismabonus con detrazione Irpef o cessione del credito?
Sì. Per la cessione, deve verificare che le procedure amministrative devono essere state avviate prima del 16 febbraio 2023, ma se l’immobile è già ultimato non avrei dubbi in proposito.
buongiorno Architetto, mi sto occupando di un progetto strutturale per la ristrutturazione di un edificio con PARZIALE demolizione e ricostruzione, per il quale è stata presentata la richiesta di PdC prima del 25/nov/2022 ma NON la CILAS. Dovendo ancora presentare l’inizio lavori, depositare la pratica strutturale e quindi anche Allegato B secondo lei, non potendo accedere all’incentivo del 110%, è possibile optare per il sismabonus ordinario? Oppure siamo obbligati ad optare per Sismabonus 90%? Inoltre la cessione del credito è comunque fattibile? La ringrazio anticipatamente.
In realtà NON POTETE optare per il superbonus… Per un intervento di non totale demolizione serviva infatti la CilaS.
E’ possibile usufruire della cessione visto che la procedura è stata attivata prima del decreto cessioni.
Ho una villetta con tetto sostenuto da travi di legno incastonate nel muro (tufo).
Il rifacimento con cordolo di cemento rientrerebbe nel sismabonus ?
Grazie
Antonio
Deve farlo valutare da uno strutturista.
Buonasera, nel 2019 ho effettuato lavori di ristrutturazione edilizia con miglioramento sismico di due classi, a cui ho aggiunto un ampliamento. Ho diritto alla detrazione del sismabonus per la parte ristrutturata avendo io separato le fatture della ‘ristrutturazione con miglioramento sismico’ da quelle dell”ampliamento’?
No.
Salve Architetto,
devo ancora iniziare i lavori. Ho due annessi in C2 per cui devo chiedere una concessione edilizia in sanatoria (per sanare abusi preesistenti al mio acquisto). Nel farlo vorrei ridurre il volume degli stessi ed intervenire strutturalmente con tetto nuovo e tutto quello che serve per renderli sicuri essendo in zona sismica. Secondo lei posso rientrare nel sismabonus?
E quali opere sono richieste per il fine lavori?
Grazie mille!
Non può fare i lavori di riduzione del rischio sismico contestualmente alla sanatoria… Deve prima sanare le irregolarità, dopodiché con una nuova pratica farà i lavori antisismici e potrà usufruire del sismabonus.
Salve Architetto
sto conducendo un intervento sismabonus su un condominio nel quale l’impianto elettrico impedisce l’installazione delle reti kerakol. L’impianto elettrico e’ di proprieta’ dell’ente fornitore e quindi mi e’ precluso persino toccarlo. L’unica soluzione che mi e’ stata prospettata dall’ente e’ la rimozione dell’impianto e la sua sostituzione – attraverso la quale l’impianto diventerebbe di proprieta’ del condominio.
Questo intervento (che e’ enormemente dispendioso) puo’ essere inserito all’interno del sismabonus? Esistono degli interpelli che possono convincere il mio ingegnere che al momento e’ contrario ad asseverarlo?
La ringrazio
Non conosco interpelli sull’argomento… potrebbe proporlo lei. In effetti, l’unico modo di far rientrare queste spese nel sismabonus sarebbe quello di considerarle spese accessorie indispensabili per effettuare l’intervento. Se però il suo ingegnere non se la sente di asseverarlo, non posso biasimarlo, vista l’incertezza.
Buona sera Dottoressa Architetto GRANATA Carmen io la contatto per una informazione di carattere tecnico dovrei fare dei lavori di sismabonus volevo sapere siccome dovrei demolire e ricostruire il solaio sovrastante in quanto per il momento sarebbe tetto orizzontale ha causa di infiltrazioni e da rifare volevo sapere se si demolisce il solaio sovrastante tutto quello che si rompe in questo caso il pavimento scheggiatura di muri ecc. rientrano successivamente nei lavori di sismabonus anche il rifacimento pavimenti, intonacatura muri,,tinteggiatura , ecc. Grazie e buone feste
Sì.
Gentile architetto, le chiedo se in una demolizione e ricostruzione di un condominio, è giusto dire che esistono due limiti di spesa, uno di 96000 per le parti comuni al 110%, ed un secondo di 96000 su parti private classico bonus ristrutturazioni al 50%?
Sì.
arch buongiorno vorrei un chiarimento
dovrei demolire un fabbricato cate a3 per fare un fabbricato previo aumento del volume con cat c/1
inziando nel 2023 posso accedere a sismabonus ordinario dato che l’unita finale non e abitazione o bisogna attendere che scade il supersima
cordiali saluti
Se la destinazione finale non è abitativa, deve obbligatoriamente usufruire del sismabonus ordinario.
Gentile architetto per il sisma bonus ho capito che la spesa detraibile è un massimo di 96.000,00 € ma in questo importo sono comprese anche le spese tecniche?
Sì. Le spese tecniche rientrano sempre nei massimali, come spiego anche qui: https://www.guidaxcasa.it/bonus-casa-anche-per-gli-onorari-professionali/
Buongiorno
devo iniziare un sismabonus a novembre 2022 per un’abitazione unifamiliare. Il progetto prevede solo il miglioramento sismico ( non cappotto, non sostituzione degli infissi, nessun interento sul generatore) sono costretta a rientrare comunque nel 110 o posso fare un sisma bonus ordinario? grazie
Pur volendo non può rientrare nel 110, visto che per le unifamiliari che non hanno ancora iniziato è scaduto.
Buongiorno Architetto, intanto grazie della disponibilità, avrei un quesito in merito alla mia situazione: villetta unifamiliare, presentata a giugno Cilas Superbonus e Scia per rinforzo solaio (nessun salto di classe teoricamente sismabonus 110%). Entrambe le pratiche presentate in Comune riportano data inizio lavori a giugno (stessa data di presentazione delle pratiche comunali).
I lavori non sono mai partiti e abbiamo perso il 110%:
1- per la Scia presentata per il rinforzo del solaio il tecnico sia è dimenticato di presentare l’allegato B e ha fatto una integrazione qualche giorno dopo. Il sismabonus è perso? oppure posso accedere con aliquota 50% nel massimale dei 96.000 euro?
2 – se invece non volessi più eseguire quel tipo di intervento, è possibile chiudere la pratica comunale comunicando che i lavori non sono mai stati eseguiti?
3- dovrò comunque sostenere a mio carico tutti i lavori che ricadevano nel superbonus quindi sostituzione infissi, caldaia, fotovoltaico ecc, la Cilas presentata a giugno è sempre valida pur non accedendo più al 110% ma ad aliquote inferiori oppure devo chiudere tale pratica e aprire una normale Cila?
Siamo in rotta con il precedente tecnico e nell’attesa di trovarne un altro ho questi dubbi…
La ringrazio molto
Cordiali saluti
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno, all’interno di una riqualificazione energetica superbonus 110 con cappotto trainante, sostituzione finestre, tapparelle e impianto termico, posso inserire la domotica per le tapparelle tra le agevolazioni 110? Grazie
No.
Buona sera architetto vorrei chiederle se c’è la possibilità di accedere a delle detrazioni fiscali per un intervento di adeguamento statico per un fabbricato categoria catastale C2 senza cambio di destinazione d’uso
Certo. Il sismabonus ordinario non è limitato solo agli immobili abitativi.
Buongiorno Architetto, Vorrei avere un suo parere: intervento di miglioramento sismico unità residenziale di una classe (70%) presentato a novembre 2019 con relativo modello B vigente in quel momento, fattura acconto pagata ante luglio 2020 (superbonus), mentre altre pagate successivamente ad entrata in vigore del DL34, posso mantenere per tutte le fatture la detrazione al 70% (in quanto intervento presentato secondo Simabonus ordinario)? Oppure c’è distinzione tra aliquote tra 70 e 110%(con relative asseverazioni e congruità) ? Grazie
E’ un caso limite… E’ stato più volte ribadito che dalla data di entrata in vigore del DL Rilancio, per il residenziale vale unicamente l’aliquota maggiorata del 110% e dovrebbe valere il principio di cassa per le fatture pagate dopo il 1 luglio. Tuttavia, credo che chi ha iniziato prima, con altri tipi di requisiti, dovrebbe continuare a usufruire dell’agevolazione ordinaria. Si tratta però di un parere, quindi le consiglio di presentare un interpello ad AdE.
Buongiorno architetto,
sto portando avanti una demolizione e ricostruzione la cui spesa sarà coperta almeno in parte da Sima 110%. Ai fini del calcolo del 30% della prima SAL per la cessione del credito, devo considerare al denominatore la spesa complessiva prevista per l’opera (quella coperta da bonus e quella non coperta da bonus) oppure solo quella coperta dai bonus 110%?
Grazie per il cortese riscontro. Saluti.
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Salve, stò effettuando in questi mesi un intervento di superbonus (ecobonus e sisma) su una casa unifamiliare (no condominio!)
ho già quasi del tutto colmato il plafond dei 96.000 sulla parte sisma e io non so se posso accedere (per esempio agli sconti sui materiali delle rifiniture) anche al bonus 50%.
Per esempio un fornitore di materiali di una nota catena commerciale nazionale mi ha proposto l’acquisto con sconto in fattura immediato delle porte interne.
Posso ottenere questo tipo di agevolazione? (non parlo di detrazione ma specificatamente di sconto in fattura)..oppure esauriti i 96.000 euro (perchè colmi) del sismabonus io non posso più accedere ad altri interventi agevolati?
specifico se può servire ad analizzare meglio la questione che io ho in corso 2 permessi (la Cila.s. e la Scia)
Se la Cilas la chiudo a fine anno perchè ovviamente scade il superbonus, ma lascio “aperta ” ancora la scia nel 2023 per rifinire internamente la casa, trovandomi in un annualità (periodo di imposta) differente…posso avere un nuovo limite di spesa agevolabile col bonus ristrutturazione (es. porte interne, pavimenti, sanitari…)
Grazie per l’attenzione e mi auguro che possa chiarirmi questo dubbio.
Dario mosca
Il massimale è riferito non solo all’anno ma anche all’intervento. Se un intervento si prolunga in due anni di imposta il massimale resta lo stesso. Quindi se lei ha già raggiunto i 96.000 euro, non potrà più usufruire del bonus per i lavori restanti dello stesso intervento, anche se realizzati l’anno prossimo.
Buongiorno,
il mio caso è quello di un unico condominio formato da due edifici separati.
Per l’attestazione dei lavori antisismici 110% il tecnico dovrà farne una unica o due distinte?
Ed il calcolo del 30% del SAL sarà cumulativo o distinto per edificio? Intendo che cumulativamentre siamo oltre il 30% dei lavori ma perchè siamo all’80% su un edficio ed al 10% sull’altro.
Se è stata presentata un’unica pratica urbanistica e il cantiere è unico si deve, secondo me, considerare un unico intervento: quindi asseverazione unica e unico SAL.
Arch. le chiedo se un intervento sisma bonus ha la necessità che sia effettuato un collaudo statico della struttura una volta terminato i lavori. l’intervento ha visto miglioramento e non per dnneggiamento ma solamente interventi di miglioramento sismico,
La nocessità o meno di collaudo statico non dipende dal fatto che l’intervento sia oggetto di sismabonus ma dalla tipologia di intervento.
Se l’intervento normalmente richiede un collaudo, anche in questo caso lo richiederà.
Buongiorno Architetto, se non ho capito male non si può scegliere tra sismabonus ordinario e super 110% perché si deve optare per il secondo (finché si hanno i requisiti per farlo) però nel caso volessi sfruttare il solo bonus ristrutturazione al 50% in 10 anni sul mio irpef potrei accedervi senza altri obblighi? In questo caso mi sembra che non sia nemmeno necessario il visto di conformità e la congruità dei prezzi (niente cessione o sconto in fattura).
La ringrazio per la sua competenza e disponibilità.
Sì.
Buongiorno architetto,
avrei bisogno di sapere se nel sismabonus rientrano anche le spese per infissi e tinteggiatura qualora vengano realizzate opere su pareti e vani porta.
Rientrano se i lavori sono “assorbiti” da quelli di miglioramento sismico, cioè sono indispensabili per portare a termine questi ultimi. Lo spiego qua: https://www.guidaxcasa.it/lavori-trainanti-lavori-trainati-e-opere-accessorie/
A un precedente quesito circa un progetto di sismabonus 110% con demolizione di edifico collabente in pietra e ricostruzione in cemento armato lei diede parere favorevole circa la detraibilità dei costi del nuovo rivestimento in pietra, che è ovviamente indispensabile per ottenere l’autorizzazione paesaggistica. Mi trovo nello stesso caso, che credo sia diffuso: dove posso trovare supporto normativo o almeno ufficiale? Grazie e complimenti per la qualità del servizio.
Il principio è quello del carattere assorbente dell’intervento di categoria superiore su quelli di categoria inferiore. Riferimenti ne può trovare in vari documenti AdE che ovviamente non ricordo a memoria. Posso citarle la Circolare 7 del 2017, ma facendo una ricerca ne troverà anche altri.
Solo una nota: quando si demolisce e ricostruisce, in virtù del principio citato, TUTTO sarebbe detraibile. Ma ovviamente la spesa agevolata ha un limite, e spesso questo si esaurisce già con la realizzazione delle strutture…
salve Architetto devo rifare i marciapiedi e le bocche di lupo perche hanno ceduto ,le chiedo ho diritto a usufruire del bonus sismico ! Grazi
No. Può avere il bonus 50%.
Buongiorno ho acquistato un appartamento di nuova costruzione col sismabonus con sconto in fattura. La palazzina doveva essere pronta per il 30giugno 2022 ma i lavori sono in notevole ritardo. Per non perdere i 96000 euro del sismabonus il costruttore ci ha proposto di andare a rogito il 30 giugno 2022 per poi avere la consegna dell’immobile a fine anno. L’appartamento non ha ancora i pavimenti nè gli infissi nè alcun rivestimento come in tutta la palazzina ( manca il massetto nel vano scala come anche l’ascensore insomma è un cantiere a cielo aperto). Come posso usufruire dello sconto in fattura se i lavori non sono completati? Non è che faccio il rogito e poi l’agenzia delle entrate mi chiederà indietro questi benedetti 96000? Mi hanno garantito che per ottenere i 96mila basta avere l’accatastamento e la certificazione(tramite Deloitte) che i pilastri siano antisismici. Ho dei dubbi.
Anch’io ho dei dubbi… Sarebbe interessante avere il riferimento normativo o il documento da cui si evince ciò.
A mio avviso dovrebbe essere possibile andare a rogito quando l’immobile non è ancora ultimato, ma non ho ancora trovato alcun pronunciamento dell’AdE in tal senso, per cui non mi sentirei di garantire nessuno.
Salve Architetto. Ho iniziato una ristrutturazione con sismabonus 110 con sconto in fattura applicato dalla ditta. Dopo il primo SAL regolarmente accettato dalla ditta come credito di imposta, la stessa non riuscendo ad ottenere liquidità mediante la cessione del credito, ha bloccato i lavori. Domanda: nel caso in cui la ditta non termini i lavori entro il 31 dicembre 2022, posso completare gli stessi con il bonus ristrutturazione 50%? Cosa posso fare per tutelarmi dalla ditta? Grazie
Purtroppo mi stanno segnalando molte situazioni di questo tipo. Pur comprendendo le ragioni delle imprese, se ha un regolare contratto che definisca l’andamento dei lavori, non le resta altro che ricorrere alle vie legali.
Cmq, dopo il 31.12.2022, nel caso in cui la situazione non si sbloccasse, oltre al bonus 50%, potrebbe ricorrere anche al sismabonus 70-80% se il suo intervento prevede un salto di classi.
salve architetto, mi perdoni, un fabbricato con un solo piano fuori terra, singolo proprietario, con approvato un piano in sopraelevazione, mi chiedevo se l’adeguamento sismico del piano inferiore finalizzato alla sopraelevazione rientrasse ugualmente nel superbonus oppure no?grz
Gli interventi agevolati sono quelli di riduzione del rischio sismico. Se quindi l’intervento ha queste carattristiche, sì.
Nel articolo lei dice: “La Commissione Monitoraggio Sismabonus del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha chiarito in una recente raccolta di risposte che il superbonus sostituisce con l’aliquota unica del 110% le percentuali detraibili previste dal sismabonus. Pertanto, nel periodo di vigenza di questa agevolazione, ovvero dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022, non è possibile scegliere quale agevolazione applicare ma si è obbligati al superbonus.”
Sarebbe possibile avere il documento probatorio che c’è l’obbligo del superbonus e non si puo applicare il ordinario? Mi sarebbe tanto tanto utile. Grazie mille.
Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno,
Sto per acquistare un immobile con 2 unità immobiliari, una A/10 e una C/3 ognuna con ingresso indipendente da giardino comune, con l’obiettivo di fare dei lavori con ecobonus 110% e trasformarle in abitazione.
La mia domanda è: mi conviene che venga fatto il cambio destinazione d’uso in A/7 per entrambe prima del rogito, o è meglio fare il cambio contestuale ai lavori di ristrutturazione?
inoltre: essendo un edificio da 2 unità la scadenza del superbonus è 31/12/2023. posso unire catastalmente le due unità contestualmente ai lavori agevolati, o è meglio farlo in un secondo momento? le due unità attualmente sono comunicanti tramite una porta, presente anche a catasto, ma ognuna ha un suo SUB e una sua rendita.
Grazie
Come spiego anche in questo video: https://www.guidaxcasa.it/cambio-di-destinazione-duso/, non basta variare la categoria catastale per fare un cambio d’uso, ma ci vuole una pratica al comune.
D’altro canto sarebbe anche inutile, perchè può fare tutto contestualmente ai lavori di superbonus, anche la fusione.
Pongo una domanda a cui non ho trovato risposta dopo decine di ricerche online: Casale su 3 piani da 120 MT CAD. Ad oggi 2 piani sono C2 ed un piano A3. Quasi tutti gli ambienti sono riscaldati (tranne il piano 3).
Avvieremo pratica cambio d’uso destinazione del piano 3 in A3.
Posso considerarlo a prevalere destinazione abitativa tenendo conto della fine lavori? Io direi di di in quanto l’agenzia per i ruderi (ed:C2) ricostruiti tiene conto della destinazione abitativa di cambio uso dopo l’intervento…. Attendo vostre.
Innanzitutto i C2 non sono ruderi, ma magazzini, depositi, ecc.
Poi, non capisco a cosa le serve definire la destinazione d’uso prevalente. Gli interventi con cambio d’uso in abitativo sono agevolati anche su fabbricati interamente a destinazione non residenziale.
Il problema si sarebbe posto se voleva fare i lavori solo sull’A3 e non sui C2.
Grazie mille. Ho trovato molti quesiti in cui l’Agenzia specificava le limitazioni nel caso di sisma-bonus nel caso in cui il c2 fosse prevalente e nelle risposte non ha mai precisato che nel caso di cambio d’uso tale parametro non doveva essere considerato.
Vista la sua chiara risposta le chiedo: avendo un fienile di 400 mq (6 unità, 2 mie e 4 di società immobiliare di gestione), vorrei fare il cambio d’uso di 150 mq in abitativo (per il restante l’impresa che partecipa al sisma detraendo 85%). Come si applica il sismabonus nel mio caso?
grazie mille.
Non ho capito cosa vuol dire “per il restante l’impresa che partecipa al sisma detraendo 85%”.
Ciò premesso, il sismabonus si applicherà al 110% per le spese relative alla parte che diventerà abitativa e con le aliquote ordinarie a quella che resterà produttiva.
La ringrazio infinitamente per la sua risposta, indicavo l’aliquota ordinaria della detrazione pari al 85% per l’immobile produttivo.. In pochissime righe mi ha chiarito molti nubi.
Salve, ma per l’abitazione unifamiliare devo verificare se ho pertinenze con superficie maggiore dell’abitazione queste sono prevalenti rispetto all’abitazione? Se ho ben capito la prevalenza si applica solamente nel caso di condomini. Mi corregga se sbaglio.
@Andrea Sediari: le pertinenze fanno cmq parte dell’abitativo, la prevalenza va calcolata in caso di destinazioni d’uso diverse.
Buongiorno gentile Arch. complimenti per servizio prestato. Domanda: caso di applicabilità SISMABONUS 110% per rifacimento balcone a rischio. Intervento trainante. Si vuole nel contempo sostituire 2 portoni blindati si accesso come interventi trainanti. Naturalmente, solo con portoni non si raggiunge +2 classi per intero edificio, però trattandosi si SISMAbonus, e non ECObonus, è confermato poter applicare 100% anche per portoni? grazie molte
C’è un po’ di confusione. Innanzitutto non so se il solo rifacimento di balcone possa rientrare tra gli interventi di riduzione del rischio sismico (ma potrei sbagliare). Poi i portoni non sono interventi trainati dal sismabonus.
grazie, preciso che l’intervento è volti a ridurre la possibilità di innesco di meccanismi locale, per cui in Sismabosus 110%. Normalmente i lavori per la sostituzione di porte e finestre rientrerebbero nella misura del 50% da portare in detrazione. Percentuale che sale in virtù della nuova norma: un vantaggio fiscale per le spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 è possibile accedere al 110%. Rimane dubbio su necessità di rispetto salto 2 classi energetiche, non essendo ECObonus si riterrebbe no.
No, veramente la norma non le è chiara: la percentuale sale solo per gli interventi trainanti e trainati. La sostituzione dei serramenti non è trainata dal rifacimento del balcone, quindi è detraibile al 50%.
Non è richiesto alcun salto di classe, perchè è previsto solo per gli interventi di super ecobonus.
Buongiorno Architetto.
Le volevo chiedere: in una operazione di demolizione e ricostruzione con agevolazioni riguardanti il Sismabonus ordinario (85%) laddove vengano effettuati gli interventi strutturali previste dal Sismabonus ordinario, ma poi l’edificio non venga completato, non reso abitabile (fine lavori, accatastamento nuovi sub e rendite catastali etc), si potrà usufruire solamente delle agevolazioni fiscali riguardanti il Sismabonus ordinario (85%) per le correlate opere effettuate? o si corre il rischio di perdere le agevolazioni anche per gli interventi effettuati?
Grazie e cordialità.
La circolare 24/2020 chiarisce che il super sismabonus si perde se in fase di controllo risulta che gli interventi non sono stati ultimati. A mio avviso non ci sono elementi per affermare che questo principio non si possa applicare a tutti i bonus.
Buongiorno architetto,
Avrei una domanda per quanto riguarda il 30% dei SAL.
Nel mini condominio di due unità immobiliari (A7) + due pertinenze (C6) vengono effettuati alcuno lavori condominiali, altri sulle unità singole, così divisi:
– Condominiali: intervento Sismabonus 110%; intervento Super Ecobonus 110% (cappotto trainante)
– Unità singole: lavori trainanti (finestre, accumulo, fotovoltaic, impianti termici ecc).
Per il raggiungimento del 30% dei lavori per il primo Sal, gli interventi vengono considerati indipendenti tra di loro? Per esempio, quando abbiamo raggiunto il 30% del sismabonus possiamo fare il primo Sal solo per quello, anche se siamo in dietro con l’eco condominiale?
Grazie mille e buona giornata
Sì.
Preciso che questi 4 sub fanno parte di un unico fabbricato.
Appunto! Per questo i massimali si moltiplicano per 4. Se ad es. i C6 erano staccati, non sarebbe stato così.
Scusi architetto,questo vale anche se i miei 2 sub sono uno di categoria A/3 e l’altro C/6 e gli altri 2 sub di mio marito uno di categoria A/3 e l’altro C/6 ?
La ringrazio per la sua disponibilità.
Sì.
Buongiorno Architetto
Io e mio marito in separazione di beni siamo i proprietari di una una casa bifamiliare con ingressi separati e aventi 4 sub di cui 2 io e altri 2 mio marito dove paga l’imu : chiedo per il sismabonus Euro 96.000 x 2 oppure x 4 ?
Grazie anticipatamente
Se i 4 sub si trovano tutti nello stesso corpo di fabbrica, x 4.
dopo tre anni e anche grazie alle sue graditissime consulenze stiamo chiudendo il cantiere casa singola con incentivi 80% sisma bonus ed ecobonus. Oltre alla comunicazione all’ENEA entro 6 mesi dalla chiusura del cantiere e alle incombenze burocratiche (variazione catastale, abitatabilità…) ci sono altre documentazioni da fornire? grazie per questi anni condivisi insieme
Oltre a quelli citati, ovviamente il collaudo statico e l’APE, che cmq “confluiscono” nell’agibilità.
Buongiorno Architetto, ormai con i prezzi attuali i massimali del supersismabonus vengono spesso superati. Mi stavo chiedendo se nella compilazione dell’Allegato B, a fronte di 120.000 euro di opere (prezzi DEI) si debba indicare questo totale oppure limitarsi ad un computo fino ai 96.000. Anche perché cambia il momento in cui si raggiunge il fatidico 30% per i SAL.
Grazie in anticipo per le sue considerazioni
Nell’allegato B va indicato il totale delle opere strutturali, specificando la parte congrua (congrua rispetto ai singoli prezzi e rispetto al massimale, quindi potrebbe appunto coincidere con i 96.000 euro). Il momento del “fatidico” 30% va cmq considerato sul totale dei lavori strutturali e non sul raggiungimento della somma congrua.
Buongiorno Architetto,
Un annesso di un’abitazione unifamiliare accatastato A/2 UNITARIAMENTE all’abitazione, puo’ usufruire del SuperSismabonus 110% nel 2022, se l’abitazione “principale” ha usufruito dello stesso bonus nel 2021, (effettuando lavori e pagamenti entro il 31-12-2021) raggiungendo il tetto di spesa dei 96.000?
L’ing. sostiene che i 96.000 Euro sono annui e che è possibile usufruirne perchè i lavori non sono in continuità con i quell iniziati l’anno 2021. Essendo due copertura diverse, non sono la prosecuzione.
Grazie mille
Saluti
Ha ragione l’ingegnere.
Buongiorno, io ho una scia aperta per lavori di ristrutturazione ed abbiamo gia raggiunto la soglia massima di 96000 di lavori.
Se richiedo il bonus sisma 80% per una parte di casa ancora da ristrutturare (avendo i requisiti) posso sempre usufruire di qualche cifra per il bonus essendoun altra pratica..o avendo già superato i 96000 di lavori non posso? Grazie
Come può vedere leggendo l’articolo, non esiste sismabonus 80% per il residenziale.
Buonasera,
osofruirò del sismabonus per lavoro di adeguamento sismico di un abitazione unifamiliare (non del super eco bonus).
Siccome tra i lavori per il miglioramento sismico è previsto ispessimenti dei muri perimetrali e diminuzione delle dimensioni di alcune finestre, secondo lei gli infissi rientrano nelle spese sismabonus come interventi collegati? a mio avviso sono un completamento dell’opera.
Grazie
Sì.
Al fine di accedere al sismabonus 110% è necessario finire l’edificio fino all’ottenimento dell’abitabilità oppure si può lasciare “al grezzo”? l’edificio in questione è costituito da 18 unità immobiliari, in regime di condominio, a ridosso del centro storico. E’ in condizioni fatiscenti.
E’ sotto vincolo delle belle arti
L’immobile deve essere ultimato.
Buonasera. Nello stesso cortile ci sono due immobili separati A2 e D10. Demolendo e ricostruendo accorpando tutto in una unica abitazione (quindi cambio d’uso del D10) credo che potrei ottenere 2×96.000.
Nel caso mantenessi separati i fabbricati (A2 e cambio d’uso in C6) sarebbero ancora 2 massimali o si ridurrebbe ad uno?
La ringrazio anticipatamente.
Si ridurrebbe a uno.
Buongiorno Architetto, mi scusi l’intrusione ma la domanda di Matteo mi ha fatto riflettere.
A differenza del D10 indicato, che ritengo possa essere solo un immobile indipendente specialmente se isolato, se il fabbricato non residenziale fosse un C2, C6, C7 (quindi potenzialmente una pertinenza) potrebbe in teoria essere ugualmente classificato come indipendente qualora si dimostrasse che non sussiste vincolo di pertinenzialità indicato negli atti notarili oppure verificando che vi si pagano due IMU autonomi in base alle rispettive rendite.
Quindi demolendo entrambi, ricostruendo un solo edificio residenziale ma facendo sempre il cambio di destinazione d’uso dell’immobile secondario, ritengo che si dovrebbero ottenere ancora i due massimali.
Se invece fosse una pertinenza esplicitamente dichiarata allora, in quanto unifamiliare, non ci sarebbe discussione: un solo 96.000.
Cosa ne pensa?
La ringrazio in anticipo
@Marco Balzarelli: concordo.
Mi restano però delle perplessità su cosa possa o non possa essere considerato pertinenza. Lei parla di IMU autonoma: ma le ricordo che, per fare un esempio, io posso avere X box pertinenziali, ma l’esenzione IMU l’avrò solo su uno.
Inoltre, non è detto che una pertinenza debba risultare tale da un atto “ufficiale”, se si va a leggere la definizione prevista dal codice civile.
Buonasera, grazie per il suo commento.
In effetti la questione delle pertinenze si presta a facili equivoci. Se vogliamo vederla in positivo, visto che il dubbio viene sollevato di continuo in questo periodo, sempre e solo per le unifamiliari, almeno al 30 giugno ci si toglierà un pensiero e magari si smetterà di fare la corsa per il fatidico 30%.
Un cordiale saluto
buonasera architetto, nel 2021 abbiamo realizzato degli interventi di manutenzione straordinaria su una abitazione unifamiliare con SCIA per i quali abbiamo eseguito lavori detraibili con sismabonus 110 per circa 55.000 euro ed alcuni lavori non ammessi a sismabonus per circa diecimila euro. Questi ultimi lavori possono essere detratti al 50% secondo la sua opinione?
grazie
Dipende da quali sono i lavori.
grazie per la risposta, si tratta in particolare di lavori che lo strutturista non ha inserito nel capitolato sismabonus in quanto “non comportanti miglioramento sismico” nello specifico, il pacchetto isolante e di ventilazione del tetto che è stato rifatto, alcune porzioni di intonaco, una demolizione di una scala in muratura di mattoni da sostituire con una scala prefabbricata ed altri interventi di rifacimento su murature non portanti. Secondo l’ing. sarebbero lavori detraibili al 50%.
Sì, i lavori elencati sembrano proprio rientrare tra quelli detraibili, come ha giustamente valutato l’ingegnere. Consideri che gli interventi detraibili al 50% sono quelli qui descritti: https://www.guidaxcasa.it/bonus-ristrutturazione-50/
Buongiorno architetto vivo in una zona sismica ( irpinia )la mia abitazione risale agli anni 60 non adeguata sismicamente al secondo piano di un condominio non riesco a fare interventi sull immobile dato che il proprietario sotto di me non accetta di fare lavori tra l altro non abita lì. Come posso fare per poter aggiustare la mia abitazione e sfruttare gli incentivi che attualmente mette a disposizione lo stato . Laringrazio in anticipo
Se non c’è pericolo non può obbligare il suo vicino. Potrebbe provare a fare qualche intervento di consolidamento sulla sua parte di proprietà con il bonus 50%.
Salve, azienda con 2 capannoni adibiti ad attività produttiva, catastalmente separati, nel caso di demolizione e ricostruzione di entrambi per adeguamento sismico, è corretto considerare come detrazioni fiscale 96.000€ x 2?
Sì.
Buongiorno architetto. Sto svolgendo lavori di adeguamento sismico con agevolazione “Sisma bonus”. Dovendo rifare il consolidamento del l’intero tetto e del solaio sottostante con evidenti e persistenti infiltrazioni d’acqua avute nel corso dell’ultimo decennio, volevo chiedere se demolendo tetto e solaio sottostante si poteva – anziché con il consolidamento e costruzione e isolamento del nuovo tetto – sostituirlo con un un tetto in legno lamellare a vista. Tale richiesta anche in considerazione del lieve aumento di volume in altezza delle stanze sottostanti non essendo presente più il solaio che ne determina l’altezza. Essendo un tetto spiovente, con inclinazione di circa 45° , l’incremento di volume, su una larghezza di 4 mt circa, andrebbe ad incrementarsi in modo proporzionale solo sulla parte alta dello spiovente che dovrebbe essere non superiore a 1 metro. Grazie.
Lei scrive “sto svolgendo”, quindi vuol dire che ci sarà un tecnico incaricato… Sarà sicuramente la persona più adatta a rispondere, conoscendo l’immobile.
Spett.le Architetto,
sono proprietario di un appartamento in condominio, vivo in una zona sisma, la mia domanda è la seguente: con il sismabonus 110% posso usufruire dell’agevolazione per il rifacimento delle pareti e impianto elettrico-idraulico? grazie!
Cordiali saluti
Il sismabonus si applica alle opere strutturali di riduzione del rischio sismico. Se per fare queste opere è necessario rifare gli impianti o altri lavori, questi possono essere “assorbiti”. https://www.guidaxcasa.it/lavori-trainanti-lavori-trainati-e-opere-accessorie/
grazie!
Buongiorno Architetto,
abbiamo realizzato un intervento di Antisismica nel 2021 con il Sismabonus 110% per circa 98mila euro sull’unità immobiliare unifamiliare A7 della mia abitazione. Il progetto è stato completato e chiuso in Comune nel dicembre 2021 con totale esborso nell’anno 2021.
Ora stiamo impostando un nuovo intervento antisismico (fine prevista entro maggio 2022) con miglioramento di 1 classe sismica sulla sola pertinenza C2 della casa (garage, su altra particella catastale rispetto all’immobile principale A7, di cui è pertinenza), fisicamente staccato dall’edificio principale oggetto del precedente intervento, all’interno dello stesso giardino della casa e con un nuovo progetto di antisismica. Non esiste nessuna continuità fra i due progetti, né fisicamente né autorizzativa.
Rientrando nella normativa dell’antisismica al 70% (che prevede un limite di 96mila euro annui di detrazione), un parere dell’Agenzia dell’Entrate ha specificato che devo obbligatoriamente aderire al Sismabonus 110%. Chiedo quindi cortesemente se posso godere di un’altra detrazione Sismabonus con nuovo massimale di 96mila euro al 110% (da intendersi quindi annuo) associato alla pertinenza dell’immobile residenziale in cui sono intervenuto con precedente progetto da 98mila Sismabonus l’anno scorso (in altre parole posso considerare il concetto di annualità anche per il Sismabonus 110%) o se devo limitarmi alla detrazione del 70%.
La ringrazio, cordiali saluti
Michele A.
A mio avviso, per estensione di quanto avviene per il bonus ristrutturazione, si potrebbe considerare come nuovo intervento in altro anno e quindi nuovo limite di spesa.
Le consiglio tuttavia di chiedere conferma all’AdE. In caso negativo, cmq, non rileverebbe la percentuale di detrazione. Cioè non è questione di 110 o 70, ma se può intendersi come noi ipotizziamo.
Sono proprietario di un appartamento in un condominio di n. 7 unità immobiliari nella regione Valle D’Aosta dobbiamo deliberare dei lavori di risanamento strutturale dei posti auto semiinterrati annessi lateralmente al condominio con ingresso indipendente. A seguito di una verifica da parte di un ingegnere lo stesso ha redatto due soluzioni che secondo lui rientrano nella agevolazione fiscale del Sisma Bonus 110% .Volevo sapere se trattando di lavori da effettuarsi solo sulla parte dei BOX e non alle relative unità immobiliari questo è fattibile? inoltre considerando la spesa prospettata ben superiore al valore commerciale dei box è una spesa legittima ai fini della richiesta del bonus sismico?
Grazie
L’intervento è legittimo. Non rileva che la spesa sia superiore al valore commerciale dei box, purchè sia congrua.
Buongiorno,
avrei 2 quesiti da porre:
1-Un amico dovrebbe rifare un tetto ammalorato e fattiscente di un deposito ad uso agricolo cat. C/2.
La zona sismica del comune è 3.
La mia domanda è: può usufruire del sismabonus per i lavori di rifacimento completo del tetto con nuovo cordolo antisismico? Non viene cambiata la destinazione d´uso.
Se si, di che agevolazione potrebbe usufruire?
2- Sono in possesso di un deposito agricolo cat. 2, zona sismica 3. Il fienile è crollato a causa del vento e neve. Posso ricostruirlo, sempre in sagoma, usufruendo del sismabonus? Non viene cambiata la destinazione d´uso.
Ringrazio anticipatamente
1. Sì, sismabonus ordinario.
2. No.
Grazie mille. Gentilissima.
Buona sera architetto io vorrei chiederle se avendo casa mia in centro storico posso usufruire del bonus anche l’80% normale calcoli che ci possono stare 4 o 5 appartamenti…. Però mi hanno bloccato subito perché avendo come ogni caso in centro storico i confini muro contro muro del vicino mi hanno detto che non posso usufruire del sisma bonus anche l’80%
Per la questione dell’aliquota la invito a leggere bene dall’inizio questo articolo.
Per la questione del centro storico le consiglio questo articolo: https://www.guidaxcasa.it/sismabonus-per-immobili-ubicati-in-centro-storico/
Gentilissima, Architetto, ho la casa ad un metro e mezzo da un muro di contenimento. Il muro di cemento armato, si è spaccato e con il tempo ha lesionato il garage interrato in più punti e il terreno scivola con il muro, verso la proprietà confinante. Le chiederei di chiarire se il sisma bonus si può applicare al muro, che è sostegno della casa, anche se il garage è interrato. Grazie, Salvatore
Sì, ma cmq dovrà essere uno strutturista, facendo un spralluogo, per verificare se effettivamente è così.
Salve Pregiato Architetto. Ho necessità di demolire e ricostruire un edificio A3, ampliandolo del 20%, nell’ottica della rigenerazione urbana, come normata nel lazio. Non potendo usufruire dei superbonus, visti i limiti temporali, mi chiedevo se potessi sfuttare il sismabonus ordinario all’80%, migliorando di 2 classi il rischio, affiancandolo all’ecobonus (finestre, caldaia, ecc). Inoltre di godere delle agevolazioni per l’installazione dei pannelli solari. Sono consapevole che l’ecobonus non copre le spese della parte ampliata. Crede sia possibile richiedere queste deduzioni fiscali nella demoricostruzione? Grazie
Assolutamente sì. Solo che non sono deduzioni, ma detrazioni.
Architetto buonasera, avrei un quesito da sottoporle. Ho una unità abitativa unifamiliare in campagna con 2 pertinenze c2 attaccate alla abitazione ma entrambe con ingresso esterno indipendente che dà sulla mia strada privata. Con queste caratteristiche so che potrei usufruire di un solo sismabonus di 96000 €. Il quesito é il seguente: c’è modo di sciogliere il vincolo di pertinenza delle due c2 ? Qualora le due unità c2 non risultassero più come pertinenze potrei usufruire di 3 sismabonus (96000×3)? Grazie mille in anticipo per la sua disponibilità, cordiali saluti, Emanuele
Se ne vende almeno una costituisce un condominio e può usufruire dei 3 massimali.
Se l’unità abitativa rimane intestata a mio padre e la pertinenza viene donata a me che sono il figlio, vale lo stesso discorso?
E in ultimo, da un’unità abitativa con pertinenza intestata a mio padre, e una c2 intestata a me, è possibile demolire tutto e ricostruire un fabbricato con due unità abitative, una intestata a mio padre e l’altra a me?
La ringrazio di nuovo per la sua gentilezza. Cordiali saluti, Emanuele.
Sì, se costituisce un condominio può usufruire di un bonus in più.
Riguardo all’intervento che vuole realizzare, per sapere se è fattibile bisognerebbe conoscere la normativa locale.
Buonasera Architetto Granata,
La mia situazione è la seguente: ho un C2 dei miei genitori (casotto in giardino all’nterno del centro storico di un paese). Vorrei sistemarlo perchè fatiscente e non è una pertinenza perchè hanno già un altro C2. L’idea è di fare il passaggio a mio nome, lo userei come pertinenza della mia abitazione (situata nello stesso comune, ma a 1km di distanza). Vorrei utilizzare il Dl. Sismabonus 85% (se 2 categorie di miglioramento). Crede sia possibile? A quale normativa devo fare riferimento? Il fatto che come C2 non sia comunque adibito ad attività produttiva, mi impedisce l’accesso ai sismabonus? Se la sua risposta fosse positiva ed avessi bisogno di una sua consulenza sulle norme, da affiancare al mio geometra, come posso muovermi?
Lei parte da un presupposto sbagliato: “non è una pertinenza perchè hanno già un altro C2”.
Il secondo C2 è una pertinenza a tutti gli effetti! Lei si confonde con la norma fiscale, in base alla quale si può avere agevolazione (ad es. IMU) su una sola pertinenza per ogni categoria catastale.
Per tutto il resto può chiedere qui una consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
La ringrazio architetto, effettivamente stavo valutando una consulenza esterna per chiarire alcuni aspetti.
Buonasera Architetto e complimenti per l’articolo. Una curiosità. Nel caso di ristrutturazione di unità abitativa in muratura mista da 60cm di spessore con ecobonus (solo impianti) e sismabonus con utilizzo di intonaci armati su entrambe le superfici dei muri perimetrali (oltre a rinforzi di solai e copertura) secondo lei bisogna effettuare il rispetto dei requisiti minimi di legge per le strutture opache verticali (parliamo quindi di performance termiche) pur se non vengono realizzati interventi di cappotto esterno? Il dubbio mi viene perchè la norma parla di verifiche termiche dei requisiti minimi sugli elementi opachi in caso di rifacimento o sostituzione di intonaco per una percentuale superiore al 10% della superficie esistente. Se così fosse qualsiasi intervento sismico con la tecnica dell’intonaco armato dovrebbe prevedere anche la verifica termica dell’elemento su cui si opera in caso di superamento del 10% della superficie di intervento rispetto all’esistente. Molte grazie in anticipo per il certo riscontro.
In effetti è così: qualsiasi intervento che interessi una percentuale di intonaco superiore al 10% deve rispettare quei requisiti, a prescindere dall’intervento e da eventuali bonus.
Grazie Architetto, ciò significa che se utilizzo la tecnica dell’intonaco armato sulle partizioni murarie essa non potrà mai essere utilizzata da sola ma devo prevedere degli interventi di efficenza energetica (ad es cappotto) per portare i requisiti sotto i minimi da decreto (ad es in zona C è 0,36 … valore mai raggiungibile solo con la malta termica). Sembra quasi un disincentivo ad operare verso il miglioramento sismico … potevano prevedere, a mio avviso, deroghe in tal senso. Buona giornata.
Purtroppo la nostra normativa è molto più focalizzata verso l’efficientamento energetico dimenticando invece che siamo un Paese a elevato rischio sismico.
Buongiorno
Avendo acquistato un piccolo fabbricato in rovina , cui ho richiesto e ottenuto un permesso di costruzione per intervento di recupero e restauro conservativo.
In accordo con il tecnico abbiamo definito di applicare il recupero del credito tramite sismabonus ai sensi art 16 D.L. n. 63/2013, commi da 1-bis a 1-septies, convertito, con modifiche, dalla legge 3 agosto 2013 n.90 . In quanto in zone 3 ed in grado di assicurare il passaggio a due classi di rischio inferiore, questa soluzione assicura la detrazione del 80%. Non abbiamo optato per il 110% per le maggiori pratiche necessarie per avviare il restauro in conseguenza della asseverazione preliminare e dell’ atto di conformità. In ogni caso per problemi del costruttore, il lavoro è inziato solo il 4 ottobre e in questi giorni verrà emessa la fattura per il 1°SAL. Oltre alla asseverazione per il computo metrico e all’atto di conformità richiesto dal 12 novembre mi trovo nella difficoltà di capire a quale legge fare riferimento e in particolare le chiedo:
rimane ancora valida la richiesta di detrazione applicando il sismabonus al 80% secondo l’articolo citato? Se si, il periodo di valenza di questo tipo di agevolazione è stato esteso al 30 giugno 2022 come il sismabonus 110?
Grazie Mille
La invito a leggere questo articolo e in particolare il sottotitolo: “Non è possibile scegliere tra Sismabonus e super Sismabonus nel periodo di valenza dell’agevolazione al 110% introdotta dal Decreto Rilancio.”
Con riferimento alla sua (ineccepibile) risposta al quesito del 15.12.21 in materia di pertinenze “staccate” qualche curiosità mi è sorta in merito alle conclusioni alle quali giunge l’AdE nell’interpello 806 dello scorso 13.12.
Cosa ne pensa?
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
buongiorno architetto io ho 1 unita immobiliare e con le 3 pertinenze come c/ 2 e c/6 ma in questo momento sono in fase di frazionamento dell’immobile in 2 unita immobiliari abitative.in 3 pertinenze . domanda alla fine del frazionamento a quanti massimali ho a disposizione per il intervento antisismico 96*5? grazie in anticipo
Sì, se tutti gli immobili fanno parte dello stesso fabbricato.
ma i bonus valgono lo stesso anche se le 2 pertinenze sono staccate dall’fabbricato?
Le ho detto “se tutti gli immobili fanno parte dello stesso fabbricato”… quindi se le pertinenze sono staccate non si contano nei massimali.
Buogiorno archietto.
Sono proprietario di un immobile composto da due u.i. distintamente accatastate (unica particella e due sub di categoria C/2 la prima e C/6 la seconda).
Il C/2 si erge su due piani il C/6 al solo piano terra ed è adossato al C/2 per parte dello sviluppo perimetrale della muratura di quest’ultimo assumendo, l’intero complesso immobiliare, una forma a L.
In presenza di un cambio di destinazione d’uso per la realizzazione di un unico fabbricato ad uso abitativo e relativi vani accessori, credo sia accessibile il supersismabonus al 110.
Il dubbio è se un siffatto intervento rientri tra quelli di cui alla lettera a) comma 9 dell’art. 119 del DL 34/2020 (edifici composti da due a quattro u.i. distintamente accatastate) per i quali vige l’assimilazione in termini di scadenza (31.12.2022) e di massimali di spesa (96.000 x 2) ai condomini ovvero si debba classificare in unifamiliare con scadenza al 30.06.22 ed unico limite si spesa.
Grazie del suo parere.
Per me è la prima.
Buonasera Architetto,
Premesso che l’intervento che devo eseguire riguarda il progetto di recupero , ai fini residenziali, di tre annessi (3 unità immobiliari categoria C/6 , C/2 e C/2 ) caratterizzati dall’essere distinti edifici (non collegati fra loro) , e quanto verrà realizzato manterrà un punto di contatto solo con uno di essi (condizione essenziale per rimanere nella struttura edilizia) , volendo usufruire del superbonus 110% per il rischio sismico vorrei sapere per quanto può essere riconosciuto il massimale di 96000,00€ (se per 1 , per 2 o per tutti e 3 gli annessi) e se la condizione essenziale per cui rientrare nel superbonus è la realizzazione dell’intera struttura (fino al collaudo previsto dalle normative sismiche) o dell’intero edificio fino all’agibilità (completo di impianti , rifiniture infissi ecc….)
Grazie
Immobili di questo tipo possono usufruire del superbonus solo se sono pertinenze di una abitazione (in tal caso nel limite unico di 96.000 euro) o se ne viene mutata la destinazione in abitativa (in tal caso 96.000 x 3).
I lavori devono essere interamente ultimati, anche dopo che si è usufruito del bonus. In caso contrario, si rischia la decadenza dal beneficio.
ho un fabbricato in muratura e devo intervenire per rendere lo stesso sismicamente idoneo adeguamento sismico) e per cui devo chiedere il sismabonus 110%, nel contempo la nuova realizzazione di un vano attiguo (aumento volumetrico ammissibile con il piano casa), detto ampliamento può usufruire anch’esso del sismabonus 110% ? (ovviamente l’intervento sarà unico).
No.
Buongiorno architetto, mi chiamo Roberto e vorrei porle un quesito che non mi è chiaro:
ho una pertinenza staccata dall’abitazione principale, regolarmente accatastata come ripostiglio, che vorrei demolire e ricostruire anche più grande se possibile sfruttando il sismabonus.
Il dubbio è il seguente: l’appartamento ha un problema di conformità urbanistica e volevo sapere se questo si riflette di conseguenza anche sulla pertinenza, mandandomi incontro a problemi….
Ringrazio anticipatamente,
saluti Roberto.
Sì.
Buonasera Architetto,
ho 2 unità abitative (zona sismica 2) e 3 depositi C2 accatastati separatamente. Fino a 10 giorno fa il mio ingeniere mi ha detto che ho diritto a 5 Sismabonus a Euro 96.000. Ora l´ingeniere mi dice che da poco c´è stato un aggiornamento ed ora ho diritto solo a 2 Sismabonus, ossia solo per le 2 unità abitative e non più per le pertinenze C2. È cambiata la legge? Grazie del servizio e tanti saluti, Andrea N.
E’ una discorso difficile da affrontare in poche righe… E’ stata pubblicata una risposta AdE che è stata presentata da tutti come un dietro front dell’AdE. Io non la penso così, ma non mi sento neanche di dare torto al suo ingegnere.
Scusate se mi intrometto, ma se il riferimento è alla risposta 765 del 09.11.2021 che sostituisce la 568 (palesemente errata), mi sembra che sia un caso diverso da quello indicato dal sig. Andrea N. L’interpello si riferiva ad una unifamiliare + 2 pertinenze per cui un solo 96.000, mentre Andrea ha 2 u.i. abitative + 3 pertinenze e quindi dovrebbe rientrare nel gruppo “da 2 a 4 unità di un unico proprietario” che, se i magazzini sono nello stesso fabbricato, dovrebbe avere i 96.000×5 indicati dal suo ing. Nel caso avessi capito male il quesito mi scuso dell’intervento e prego di non volerlo pubblicare. Grazie
Ha perfettamente ragione, Matteo, grazie. 🙂
Infatti questa risposta sta suscitando un sacco di preoccupazioni, ma di fatto non cambia niente: nel caso delle unifamiliari le pertinenze non si contano, nel caso delle plurifamiliari, sì.
buonasera architetto, in caso di sismabonus i lavori eccedenti oltre il massimale previsto, possono essere agevolati con lo sconto in fattura al 50%?
No.
Buongiorno architetto,
ho acquistato una porzione di testa di barchessa dell’800 in Veneto. Il tetto è da rifare completamente. Considerando che la struttura portante è in legno ed è continuativa con quella del vicino, vorrei recuperare le travi, vista la bellezza, ma nello stesso tempo vorrei eseguire il rifacimento con il sismabonus, sono in zona sismica 3. Il mio ingegnere mi rema contro, dicendomi che o lo faccio con il superbonus al 110 o, per quanto riguarda il sismabonus, avrei la sola detrazione del 65%, ma io non ne sono convinto, anzi, sono quasi sicuro che sia possibile portare la detrazione del sismabonus al 110.. La ringrazio anticipatamente e le faccio i complimenti.
Il sismabonus 65% non esiste da diversi anni (per la verità è stato in vigore pochissimo tempo).
Per il residenziale esiste solo il sismabonus 110%.
Gentile archietto leggo, sulla guida Ade del sismabonus, che in caso di condominio gli interventi antisismici riaguardano le parti comuni dell’edificio.
Cio significa che in un edificio condominiale o plurifamiliare l’intervento agevolato è limitato alle fondazioni, ai muri perimetrali, al tetto e non anche ai solai delle singole unità immobiliari?
Grazie
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Buongiorno, dovrei ristrutturare un bilocale facente parte di un immobile costituito da tre unita’ sito in Abruzzo zona sismica 1, i locali sono nel centro storico con strutture portanti in pietra, anni indietro e’ stato eseguito un consolidamento solo esterno con rete antismica fasce tiranti (chiavi) soletta e cordolo sommitale in cemento armato , vorrei sapere se posso usufruire del sisma bonus 110 od altro per consolidare solo internamente con rete antisimica le pareti portanti in pietra. Grazie in anticipo.
Non credo che un intervento tale soddisfi i requisiti richiesti. Provi a consultare uno strutturista.
buongiorno, volevo chiederle se è possibile usufruire del sismabonus per una “due vani” in cat. A/4 attigua ad altro immobile non di mia proprietà, ed eventualmente fare abbattimento e ricostruzione. grazie mille
Sì.
Buonasera Architetto,
Stiamo acquistando un appartamento da costruttore a seguito di demolizione e e ricostruzione,con sconto in fattura di 96 mila euro grazie a sisma bonus acquisti,
Dovremmo poter usufruire anche del bonus mobili 50% fino a 16 mila euro giusto?
Nel caso gli acquisti vanno effettuati dopo rogito per poterne aver diritto alla detrazione o anche prima?
Grazie
Sì, ma gli acquisti vanno fatti assolutamente dopo.
Gent.ma buongiorno,
due settimane fa sono intervenuti i pompieri e la polizia locale in seguito a (riporto dal verbale): cedimento di una porzione del solaio di copertura del garage al piano terra, con distacchi di parti di laterizio per circa 2 mq … “ ; e “ … nel sovrastante appartamento è evidente un importante cedimento del pavimento nel corridoio ed un rilevante quadro fessurativo delle pareti divisorie”. Io sono il proprietario dell’appartamento del primo piano. Volevo capire se secondo lei è possibile usufruire del superbonus 110 per adeguamento sismico nel momento in cui si rinforza o si ricostruisce il solaio (e quindi anche il mio appartamento). Il mio dubbio nasce dal fatto che nell’articolo si parla di interventi “preventivi”, oppure questo vale solo per zone terremotate? Vivo in un condominio in centro a Bologna. grazie mille.
Volevo aggiungere l’informazione che se si dovesse trattare di cedimento del solaio la spesa sarà ripartita tra 2 privati, ma il vicino del piano inferiore, trattandosi di garage pertinenziale, non sono sicuro possa avvalersi del bonus 110 (oppure si possono seguire strade separate per gli incentivi se una delle parti non può usufruire)?
Gli interventi devono essere preventivi rispetto al sisma. Se i suoi danni sono di altra origine può usufruire del bonus. Il proprietario del garage potrebbe usufruire del sismabonus ordinario, ma l’intervento dovrebbe garantire almeno un salto di classe di rischio.
Grazie mille per il chiarimento. è un problema il fatto che non ci siano interventi trainanti a livello condominiale? e che l’intervento sia solo locale e riguardi il solaio di 2 privati (io e il mio vicino del piano inferiore).
Il sismabonus E’ un intervento trainante.
Ma se in ambito condominiale, il 110% di fatto è possibile soltanto se è il condominio ad effettuare le opere, c’è comunque la fattibilità tecnica per farlo sulla singola unità abitativa come in questo caso? grazie ancora per l’aiuto
L’intervento deve essere assolutamente condominiale. Essendo però solo due i condòmini interessati, sarebbe opportuno che vi faceste carico dell’intera spesa. Attenzione: tutto ciò lo sto dicendo solo in linea teorica. Dovrà essere sempre lo strutturista a confermarvi che un intervento locale di questo tipo sia idoneo a configurare un miglioramento dal punto di vista sismico.
gent.,ma Arch. Granata, sono coltivatore con partita iva iscritto alla Camera di commercio, l’attività non è prevalente, ho reddito da pensione ordinaria. ho dei terreni di proprietà ed uno in affitto con contratto registrato e sottoscritto dalla Coldiretti. nel contratto di affitto è presente anche un immobile poco agibile. lo vorremmo adibire per la produzione di piccoli frutti.
vorremmo fare interventi di demolizione e ricostruzione antitsismico con il passaggio di due classi. siamo in zona sismica. il proprietario è d’accordo. posso usufruire del SISMABONUS ORDINARIO 80% ?
grazie
Sì.
La domanda che volevo porle è inerente ad un intervento di sismabonus110% su un edificio composto da 4 sub di cui n° 3 C/6 e un A/4 di diversa volumetria. Essendo un intervento riguardante 4 unità, come si dovranno ripartire le quote dei lavori sui rispettivi sub? Si dovranno sommare le quote relative ai massimali ovvero 96.000,00 € x 4?
Se un sub è interessato da 20.000,00 € di lavorazioni la restante parte, 76.000,00 € non può essere recuperata spalmata sulla residua parte dell’edifico?
Trattandosi di unifamiliare con 3 pertinenze, il massimale si conta una volta, quindi solo 96.000 euro.
Quindi nel caso dell’immobile A7 con le pertinenze in corpi di fabbrica distinti, sarebbe possibile intervenire con il sismabonus 110% prima su un corpo di fabbrica e poi sull’altro (sarebbero per forza interventi autonomi) e facendolo in anni diversi si avrebbe un nuovo massimale di 96000 euro anche senza fare la variazione catastale da C2 o C6 ad A3 a fine lavori: giusto?
Certo. Ammesso che il superbonus venga prorogato per gli anni sufficienti.
Buona sera Architetto, avrei bisogno di un chiarimento relativo ai limiti max di spesa con un’intervento di sismabonus 110% senza ecobonus con abitazione unifamiliare: 96.000€ intervento trainate sismabonus + trainati, 2400€ opp. 1.600€ x Kw potenza pannelli fotovoltaici + 1000€ Kwh sistema di accumulo. E’ corretto oppure i trainati rientrano nei 96000€ Saluti e grazie. Arturo.
E’ corretto.
Salve,
con un intervento sismabonus 110% come proprietario posso sostenete direttamente la spesa con iva al 10% (Pagando con bonifico parlate) per l’acquisto dei seg. materiali materiali: Pannelli di copertura tetto e legno per realizzazione copertura.
Se l’intervento è qualificato come ristrutturaizone edilizia (non manutenzione straordinaria) sì.
Buongiorno,
nella risposta all’istanza di interpello 285/2020 dell’AdE, si dice – con riferimento a un caso di bonus ristrutturazione 50% – che il massimale dei 96.000 euro si rinnova in anni successivi nel caso in cui vengano effettuati lavori AUTONOMI, che non siano cioè la mera prosecuzione di lavori iniziati l’anno precedente.
Questa possibilità è riservata solamente al bonus ristrutturazione 50% oppure è applicabile anche al Sismabonus 110%? E all’Ecobonus 110%?
Saluti e grazie
E’ applicabile a tutti i bonus. Tenga presente però che, in caso di Ecobonus 110%, si presuppone che si ottenga ogni volta un salto di due classi di efficienza energetica.
Posso usufruire del ecobonus e sismabonus per interventi solo su una pertinenza accatastata separatamente e separata dal fabbricato di cui è pertinenza ?
Del sismabonus sì, dell’ecobonus solo se la pertinenza è dotata di impianto di riscaldamento.
Buogiorno architetto.
Un chiarimento in merito al quesito dello scorso 06.10 del Sig. Edoardo nel quale si precisa che le unità C2 e C6 sono pertinenziali all’unità abitativa A7.
Posto che gli interventi effettuati sulle pertinenze non hanno un autonomo limite di spesa, ma rientrano in quello dell’unità abitativa cui le stesse sono asservite, il massimale non dovrebbe essere unico di 96k.?
O mi sfugge qualche particolare?
Grazie
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Sono proprietario di due corpi di fabbrica separati: uno costituito da due unità immobiliari, una C2 e una C6, pertinenziali; l’altro costituito da un’unica unità immobiliare A7. Nell’ipotesi di effettuare una demo ricostruzione sul fabbricato pertinenziale, con trasformazione in A3 a fine lavori, il massimale sfruttabile è 96.000 x 2?
Grazie
Sì.
Buongiorno,
Ho appena acquistato un’abitazione di fine 1800, libera su tre lati e con ingresso indipendente. Un lato rimane adiacente ad altre unità immobiliari. Tetto e solette sono a livelli sfalsati tra la mia unità e le altre. Posso rientrare nel sismabonus per rifare tetto e solette?
In teoria sì, ma ovviamente non si può fare una valutazione così su un blog, su un argomento così complesso.
in una villa bifamiliare si posso effettuare i lavori di messa in sicurezza solo su una di esse non apportando modifiche alle strutture della villa a fianco e quindi accedere al sismabonus
Sì.
Buongiorno Architetto,
Nel 2021 ho iniziato e finirò dei lavori sostanziale principalmente di drenaggio esterno nel mio bifamiliare. Spenderò almeno 96 mila euro che potrò detrarre al 50%
Nel 2022, il mini condominio di cui il mio bifamiliare fa parte, vorrebbe eseguire dei lavori del superbonus 110, sia al livello sismico sia al livello di riqualificazione energetico.
Essendo composto di un immobile A7 + una sua pertinenza collegata strutturalmente C6, Il mio bifamiliare potrà godere di un’ulteriore tetto di 96mila + 96mila per i lavori legati al sismabonus nel 2022, pur avendo speso 96 mila al 50% per i lavori di drenaggio nel 2021? Grazie mille e buona giornata
Sì.
Gentile architetto le scrivo in merito all’interpello 568 del 30 agosto. Non mi è chiara la risposta. Nel caso di un’abitazione e due pertinenze il numero di unità immobiliari è uno ma il tetto di spesa è moltiplicato per 3?nel caso in cui su una delle due pertinenze si facesse un cambio di destinazione d’uso?
Grazie
La risposta 568 è stata ritirata dall’AdE perchè probabilmente errata.
Grazie mille architetto. Ora ho le idee più chiare.
E complimenti per la sua competenza e disponibilità.
Dalla sua risposta mi pare di capire che il sisma bonus ordinario non sia applicabile ai C2 e C6 in quanto non considerabili “costruzioni adibite ad attività produttive” o sbaglio? Nell’ipotesi, come da Lei indicato, di intervento con cambio di destinazione d’uso in abitativo sarebbe invece applicabile il sismabonus al 110 con massimale di spesa calcolato su 2 unità ovvero 96 x 2? E’ corretto? Grazie.
Esatto. E’ tutto corretto.
Sono proprietaria di un immobile costituito da due unita immobiliari (C2 e C6) distintamente accatastate.
Il C2 si erge su due piani, il C6 su unico piano ed è addossato al muro perimetrale del C2 per una parte del suo sviluppo orizzontale.
Volendo realizzare opere di consolidamento antisimico è corretto considerare un massimale di spesa di 96k x 2 ?
Grazie dell’attenzione.
No. In realtà per questo tipo di immobile può avere il sismabonus solo se fa cambio di destinazione d’uso oppure se sono pertinenze di un’abitazione, ma in questo caso il massimale è unico con l’abitazione.
Buongiorno, volevo chiederle una conferma. Il contesto è quello di 3 edifici in muratura accostati, eseguiti in epoche diverse e con coperture in legno indipendenti poste a quote sfalsate di circa 1 metro.
Noi comproprietari vorremmo rifare solamente i tre i tetti in legno deformati con riduzione di peso, nuova struttura non spingente e con l’inserimento del cordolo di sommità in c.a.
Alla luce dei chiarimenti del 2021 della Commissione di monitoraggio CSLLPP in merito a interventi locali ed aggregati edilizi credo che sia possibile eseguire solamente queste opere, senza interessare altri elementi strutturali, essendo un intervento locale (ammesso al 110%) ma anche un “progetto unitario”. Inoltre dovrebbe essere consentito anche l’uso del metodo semplificato che contempla solo interventi locali e risulta anche più economico (mi scusi ma è la vecchia abitudine da committente…..)
La ringrazio per la disponibilità che dimostra sempre nei nostri confronti.
Confermo la sua interpretazione.
Buongiorno, in una casa unifamiliare costituita da una unità immobiliare ad uso civile abitazione e una unità immobiliare ad uso garage accatastata come C6 quante unità devo considerare per calcolare la somma a disposizione per Ecobonus 110%?
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Buongiorno,
ho una casa di proprietà con un garage costruito in adiacenze e accatastato a parte. Per quanto concerne il bonus sismico, è possibile considerare due unità diverse (quindi 96.000euro x2) oppure il garage non viene considerato?
Se i due immobili costituiscono un unico corpo di fabbrica, il bonus si può moltiplicare per due.
Buongiorno,
sono unica proprietaria di un immobile costituito da 3 unità immobiliari distintamente accatastate. Voglio eseguire interventi importanti di ristrutturazione/antisismica (demolizione solai, parte dei muri portanti e tetto). Mi dicono che posso accedere a massimo 2 sismabonus (escluso parti comuni). Io ho letto la normativa e secondo me il limite delle due unità immobiliari per singolo proprietario riguarda esclusivamente gli interventi di Ecobonus. È corretto? Posso considerare 96.000€x3?
Inoltre ho un altro dubbio: nel sismabonus rientrano anche i lavori di rifacimento di
bagni? (verranno totalmente demoliti con il solaio e collocati in altra posizione)
@Marika Regenni: ha perfettamente ragione. Per il sismabonus non c’è limite di numero di unità.
Il sismabonus non comprende il rifacimento dei bagni. E’ chiaro che se si demolisce un solaio, il bonus spetta per la ricostruzione di tutto, bagni compresi. Se però, per scelta, si decide di fare i bagni altrove, a mio avviso non sono incentivabili con il super-sismabonus.
Grazie per la risposta, avendo appurato dal contratto di compravendita che i garage sono stati acquistati come pertinenze degli appartamenti seppur in diverso edificio e quindi possiamo usufruire del sismabonus 110% per ristrutturare sia il fabbricato ad uso residenziale che il fabbricato limitrofo ad uso garage, quante unità immobiliari devo considerare per calcolare la cifra a disposizione considerando che abbiamo 6 unita immobiliari residenziali e 6 unità immobiliari ad uso garage accatastate autonomamente come categoria C6?
Se i garage e gli appartamenti formano un unico corpo di fabbrica, può considerarne 12.
I garage sono in un corpo di fabbrica vicino agli appartamenti ma separato, posso ristrutturarli ma mi sembra di capire che non concorrono a aumentare la somma a disposizione, pertanto devo considerare solo sei unità immobiliari residenziali di cui i garage sono pertinenze?
Sì, esatto.
Buongiorno avendo un condominio composto da 6 unità immobiliari ad uso abitativo e un fabbricato ad uso garage limitrofo al primo composto da 6 unità immobiliari ad uso garage di proprietà dei medesimi condomini, posso usufruire del sismabonus 110% per ristrutturare sia il fabbricato ad uso abitativo che il fabbricato ad uso garage?
Solo se i garage sono pertinenziali.
Buongiorno, ho un’abitazione unifamiliare isolata su singolo piano (PT), al di sopra vi è soltanto un sottotetto non abitabile.
La copertura è costituita da un tetto a padiglione con 4 falde con tavelloni in CLS poggiati su muretti di laterizio forato da 8 e 12 cm e manto in tegola marsigliese.
L’ingegnere sostiene di poter intervenire con il sismabonus sostituendo la struttura portante della copertura.
La mia domanda: nel caso volessi modificare la sagoma del tetto da 4 falde a 2 falde, demolendo e ricostruendo del tutto la copertura, godrei comunque dei benefici del sismabonus?
Grazie
Se i regolamenti locali consentono l’intervento, sì.
Il regolamento comunale permette la modifica della sagoma ed in oltre l’innalzamento della linea di gronda ad un metro, in tal modo in futuro potrei procedere con un eventuale recupero del sottotetto e godere di una superficie utile maggiore.
Quindi operando in tal modo potrò sfruttare tranquillamente il sismabonus come intervento trainante per il 110%
Buongiorno Architetto, ho un’abitazione unifamiliare A2 senza vincolo pertinenziale, per la pratica di solo sismabonus 110 senza ecobonus posso utilizzare come massimali 96mila x1 + 24mila x Kw potenza fotovoltaico e 1mila per Kwh sistema di accumulo.
Che qualche dobbio sulla cosa?
Grazie
A parte che parliamo di 2.400 euro a kW e non 24.000, ma l’importo dipende dalla qualificazione dell’intervento. Può trovare più info in questo video: https://www.guidaxcasa.it/bonus-fotovoltaico/
Buongiorno architetto un edificio autorizzato in progetto su una particella e costruito con legge 219 su altra allora di proprietari differenti e accatastata su quest’ultima può usufruire del superbonus?
Se ha i requisiti richiesti, sì.
Buongiorno architetto ho un edificio costruito nell’84 con concessione edilizia e successive varianti ma privo di collaudo statico è possibile usufruire del superbonus.
Sì.
salve, in caso di rifacimento tetto con opzione sismabonus, la detrazione a 110 si deve considerare solo per le opere struttrali (travi, assito, perline, giunzioni, resine etc) oppure può comprendere anche le opere come la guaine, grondaia, teli etc? dopotutto sono opere che preservano il tetto dal decadimento fisico e quindi indirettamente contribuiscono a garantire nel tempo l’azione di miglioramento sismico apportata con la nuova copertura…..
Tutto.
Buongiorno, ho una casa composta da 2 unità residenziali A3 ognuna servita da acceso autonomo. Vorrei realizzare un intervento di ristrutturazione che vedrà alla fine l’unione delle due unità creando quindi una scala interna di collegamento. Entrambe le unità Ie unità immobiliari sono riscaldate ma con unico impianto. Vorrei rifare il tetto ed utilizzare quindi il susmabonus. Posso utilizzare il massimale 96.000 per due? Non mi è chiaro però se l’ecobonus possa essere utilizzato su edificio con unico proprietario con due unità immobiliari però senza indipendenza funzionale.
Nel superbonus sono ricompresi anche gli immobili di unico proprietario fino a 4 unità, sia per la parte eco che per la parte sisma. I massimali nel suo caso si moltiplicano per due.
Buon giorno,
volevo chiederLe dei chiarimenti in merito ad un caso di demolizione e ricostruzione, con stessa volumetria, con applicazione di ecobonus 110 più sismabonus 110.
Il caso riguarda due edifici limitrofi (Edificio A e Edificio B) posseduti da un unico proprietario. L’edificio A è composto da due unità residenziali riscaldate entrambe, mentre l’edificio B è composto da una unità residenziale non riscaldata. Il proprietario intende procedere con un intervento di ristrutturazione edilizia mediante demolizione dei due edifici e ricostruzione di un unico edificio. Il nuovo edificio sarà composto da due unità residenziali più un garage (vincolo a parcheggio obbligatorio). La prima unità residenziale avrà un volume riscaldato pari a quello dell’edificio A (oroginariamente composto da due unità residenziali riscaldate), mentre la seconda unità residenziale e il garage, avranno volume pari a quello dell’edificio B (originariamente non riscaldato).
Posto che l’edificio B (originariamente non riscalda) non può beneficiare degli incentivi al 110 previsti dall’ecobonus, le domande che pogo sono le seguenti:
1) L’APE convenzionale ante va riferito al solo edificio A (oroginariamente composto da due unità residenziali riscaldate) oppure alla somma di Edificio A (con impianti reali) + Edificio B (con impianto simulato)?
2) L’APE convenzionale post, va riferito solo all’unità residenziale avente volume riscaldato pari a quello dell’edificio A (oroginariamente composto da due unità residenziali riscaldate), oppure all’intero edificio comprensivo anche della seconda unità residenziale che dopo l’intervento sarà riscaldato ma con costi sostenuti dal proprietario?
3) La terza domanda riguarda la redazione della Relazione ex Legge 10; Tale relazione, naturalmente, essendo un elaborato previsto per legge, andrà redatta per il nuovo intero edificio comprensivo delle due unità residenziali?
Grazie
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
salve
ho un magazzino c2 su terreno edificabile vorrei sapere se facendo demolizione e ricostruzione di villino in sopraelevazione del magazzino posso usufruire benefici bonus sismico solo per il c2.
la ringrazio anticipatamente
No.
Buon giorno sono proprietario di un appartamento in un condominio di 4 unità abitative vorrei costruire un garage di pertinenza alla mia abitazione che tipo di bonus posso avere? è possibile usufruire del sismabonus al 110%
No. Si può usufruire del bonus 50%: https://www.guidaxcasa.it/come-usufruire-detrazione-50-box-auto/
Buongiorno Architetto, ho un’abitazione con due unità immobiliari(A4 sopra e C6 sotto) di recente costituzione e senza vincolo pertinenziale, per la pratica sismabonus posso utilizzare come massimale 96mila*2, corretto? Se viene presentata la scia in comune ma senza l’inizio lavori(non è citata impresa), è possibile presentare l’asseverazione in un secondo momento cmq entro la dichiarazione di inizio lavori corretto?
Ok per il calcolo del massimale.
L’allegato B invece deve essere presentato contestualmente al titolo abilitativo, non c’entra niente l’inizio lavori.
Ma la normativa mi sembra specifichi contestualmente alla richiesta di titolo abilitativo e cmq non oltre l inizio lavori
Sì, la norma recita così. Ma dice anche che il modello deve essere “allegato” alla Scia o alla richiesta di PdC. Io non mi sentirei tranquilla a presentarlo in un secondo momento e non allegato, poi valuti lei se correre il rischio e poi cercare di far valere i suoi diritti in base a come è scritta la norma.
Buongiorno Architetto,
abito in Umbria , sottolineo questo perchè ci sono delle leggi che variano da regione a regione , e volevo fare una ristrutturazione di 3 annessi ( N°1 C6 e N°2 C2). La ristrutturazione deve toccare almeno una parte di uno dei tre annessi? e se si può essere una pertinenza? Parlo escusivamente per quanto riguarda il sismabonus.
Grazie
Sinceramente non ho capito la domanda.
Buongiorno e grazie per il servizio.
Posseggo un’abitazione A4 (riscaldata) affiancata ad un F2. Posso effettuare demolizione e ricostruzione utilizzando 2 sisma e 1 ecobonus ottenendo a fine lavori un’A4 con pertinenze C2 e C7?
Sì.
Buongiorno, nella compilazione dell”Allegato B ci siamo dimenticati di indicare le spese per i ponteggi e la gru (rifacimento tetto). E’ possibile inserirli nel modulo 1-SAL ?
Meglio aggiungere una relazione illustrativa di spiegazione del fatto che i costi aumentano rispetto al totale iniziale?
Sì.
Ho due immobili contigui un A3 e un C6 ( quest’ultimo di pertinenza dell’A3). Vorrei realizzare un intervento di manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica sull’immobile A4 e un intervento di demolizione e ricostruzione con ampliamento di volume per il C6 ( aumento della larghezza e dell’altezza per renderlo maggiormente fruibile ) . Posso usufruire per quest’ultimo del sismabonus 110 % .
Se l’intervento è classificato come ristrutturazione edilizia sì, ma il tetto di 96.000 euro è unico per casa + pertinenza.
Grazie della risposta.
Oltre al bonus mobili ci sono altri interventi trainanti di cui si può usufruire della detrazione nel nostro caso
No, il discorso “trainanti” e “trainati” vale per chi fa i lavori in prima persona, non per chi acquista.
Preciso si fa riferimento di un agglomerato di varie unità abitative in centro storico. Vorrei applicare il sismabonus su una verticale di due unità abitative di proprietà diverse, visto che tra le due unità c’è da consolidare o sostituire un solaio, uno dei due proprietari non vuole aderire al sismabonus per poter rafforzare o sostituire il solaio in questione, posso obbligarlo alla partecipazione delle spese che si andranno comunque a sostenere , sul solaio, tenendo conto delle quote millesimali.
In base all’art. 1125 c.c. le spese relative ai solai interpiano si ripartiscono tra i due proprietari. Il problema è che in questo caso bisogna vedere se l’intervento è “obbligatorio” (ad es. consolidamento per pericolo di crollo). In caso contrario, non penso sia possibile costringere l’altro proprietario.
Salve Architetto e complimenti per la Guida.
Stiamo per acquistare casa antisismica derivante da demolizione e ricostruzione e ci siamo accordati con l’impresa per lo sconto in fattura dei 96 mila, avendone diritto.
Sarà possibile usufruire anche del bonus mobili? Dovremmo fare rogito a luglio, mentre i lavori sono iniziati nel 2019.
Sì.
Buonasera architetto, ho una casa da demolire e ricostruire, ho letto che e’ possibile spostare l’area di sedime, ma
anche in altra particella? O solo nella stessa?
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Buonasera architetto, io e mio marito siamo proprietari di un edificio con due unità immobiliari:
un A3 (casa unifamiliare con relativa pertinenza, ovvero una cantina) e un C2 non collegato direttamente all’A3, con accesso autonomo da giardino e con struttura portante autonoma.
Noi vorremmo fare una ristrutturazione di entrambe le unità immobiliari e accorpare il C2 all’A3 con cambio di destinazione d’uso.
Vorremmo fare sismabonus su entrambe le unità immobiliari. Il C2 verrà demolito e ricostruito, l’A3 consolidato e rifatto il cordolo e il tetto.
Possiamo pensare di raddoppiare il plafond e quindi 96.000 x due?
L’ecobonus potremmo farlo solo sull’A3 perchè ha impianto di riscaldamento
Il C2 non ha impianti, è un deposito.
Confermo.
Buongiorno, sto per iniziare la ristrutturazione di un “annesso rustico,” del qualche ho chiesto il cambio di destinazione d’uso in abitazione, su un terreno in montagna in zona sismica con una SCIA pesante comprendente il rifacimento della copertura in legno con travi e doppio tavolato incrociato e cordoli perimetrali in c.a. nonchè il rifacimento del solaio del primo piano legato alla muratura sempre con doppio tavolato incrociato: avrei potuto chiedere un qualche bonus e se sì sarei ancora in tempo?
La ringrazio della sua cortese disponibilità
Se ha già presentato la Scia non può più avere il sismabonus 110%. Però può sempre avere la detrazione 50%.
Buonasera Architetto, sto valutando l’acquisto di un immobile residenziale di nuova costruzione con annesso sismabonus (demolizione e ricostruzione). La società immobiliare proprietaria appalterà il lavoro ad una società di costruzioni e mi propone lo sconto in fattura.
Se il progetto non fosse terminato in tempo o ci fossero problemi nella pratica fiscale relativa al bonus, sarei io a perdere il bonus o la società immobiliare?
Lei.
su un edificio in centro storico (quindi contiguo con altri) un intervento localizzato ad esempio per il rifacimento di un solaio, o parti della copertura rientra nel sismabonus.
grazie
Questa cosa non è mai stata chiarita del tutto: nella guida AdE si dice che in centro storico gli interventi devono essere complessivi. Genericamente gli interventi locali sono possibili ma secondo me non in centro storico.
se compro 1 casa e faccio la demolizione o diritto alla copertura di tutte le spese. essendo entrati in classe 3
L’articolo spiega proprio come funziona la cosa.
Parlavo del bonus all’80% perché ho capito che non si può scegliere tra bonus normali e superbonus, ma nel mio caso non rientro nel superbonus. In quest’ottica chiedevo se ho bisogno del collaudo per cedere il credito o basta il progetto asseverato a preventivo
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Buonasera Architetto, relativamente ad un intervento di miglioramento sismico che è in corso di realizzazione su una unità immobiliare di mia proprietà, l’ingegnere che ha effettuato progetto e calcoli, e che predisporrà le necessarie asseverazioni ai fini della cessione del credito per sismabonus, non ha formalizzato uno “studio di prefattibilità tecnica” ma ha verificato i requisiti per l’ammissibilità alle detrazioni in una fase pre-progettuale senza esporli con documenti scritti, ma informandomi verbalmente sugli esiti positivi della verifica. La non stesura della suddetta relazione di prefattibilità preclude l’accesso al superbonus? La relazione tecnica con l’indicazione dei miglioramenti strutturali raggiungibili con gli interventi in progetto potrebbe avere valenza di studio di fattibilità tecnica?
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Buongiorno, ho letto su un portale dedicato all’edilizia che dovrebbe esserci stata una risposta dall’agenzia dell’entrate circa un interpretazione al DM58/2017 nella quale pare che si possano effettuare degli interventi locali o riparazione senza dover obbligatoriamente interessare tutto l’immobile. Le risulta? se si interessa anche quegli immobili che sono collegati tra loro (penso al centro storico).
Grazie.
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Buongiorno Architetto,
io sono in un caso di demolizione e ricostruzione di un edificio con 2 u.i con unico proprietario. Non rientro nel superbonus sisma quindi dovrò applicare il Bonus Normale per le 2 u.i. Corretto?
Per poter detrarre all’80% devo aspettare il collaudo statico e dimostrare il recupero delle 2 classi sismiche o posso basarmi sul progetto? La spesa di demolizione rientra nel sismabonus?
Grazie
Orlando
Mi perdoni, ma nell’articolo spiego proprio che in questo periodo non c’è sismabonus “ordinario”, perchè dice che deve avere il sismabonus all’80%?
Cmq può iniziare a detrarre anche in corso d’opera e anche la demolizione.
Grazie Architetto,
Si esistono. In ogni caso trattandosi di demolizione e ricostruzione con ampliamento e Sopraelevazione non dovrebbe già considerarsi antisismico l’intero complesso, dovendo la ditta attenersi al DM 17 gennaio 2018?
Certo. Però purtroppo esiste questo adempimento.
Buongiorno Architetto, entro fine anno e quindi entro i 18 mesi dalla fine dei lavori, acquisteremo un appartamento che fa parte di un edificio demolito e ricostruito.
Il costruttore può negare di fornirci le asseverazioni necessarie per usufruire della detrazione? Inoltre trattandosi di una ricostruzione non basterebbe la sola agibilitá per fare richiesta delle detrazione al 110%
Se le asseverazioni esistono, non può negare di darvele.
Ma per cedere la detrazione basta l’atto (e quindi l’agibilità) o si deve aspettare la fine lavori?
A parte il fatto che per l’agibilità serve la fine lavori… Dall’interpretazione della Risposta ad Interpello n.5 del 16 gennaio 2020 sembra che sia possibile cedere anche prima, ma secondo me ci si espone a un rischio.
Salve,
unità abitativa con pertinenza. Ho iniziato i lavori nel 2019 e nel 2021 ho raggiunto la spesa dei 96000 euro per la ristrutturazione straordinaria dell’abitativo (ho sostituito finestre, pavimenti, impianto ecc…ma non ho toccato la pertinenza). Quest’anno, grazie agli incentivi del 110 e alla zona rischio 3, ho la volontà di operare interventi sismici sulla pertinenza (principalmente rifacimento del tetto). Secondo me, per usufruire di un nuovo limite di spesa da 96000 euro, devo chiudere quest’anno l’autorizzazione alla ristrutturazione aperta nel 2019 e nel 2022 aprirne una nuova per interventi sismici (in modo da documentare che siano lavori autonomi rispetto ai precedenti). è corretta la mia interpretazione? Grazie
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto.
Dopo più di un anno sono in dirittura d’arrivo per inizio lavori di ristrutturazione di una abitazione collabente, ( demolizione e ricostruzione con deplassamento), sono già stati pagati tutti gli oneri, uno strutturista ha quasi finito tutti i calcoli e siamo in attesa del via da parte dell’ufficio tecnico del comune di Frassinelle Polesine; il comune è appena stato inserito in classe sismica 3; secondo Lei sono ancora in tempo per poter beneficiare del Sismabonus, sarà sufficiente integrare in qualche modo la pratica o dovrò reiniziare tutta la trafila con nuovi progetti.
Grazie, Roberto.
Sinceramente non sono a conoscenza della possibilità di integrazione della pratica per comuni che cambiano zona sismica… Sicuramente ricominciando tutto taglierebbe la testa al toro, ma per evitare tutta la trafila provi a sentire prima l’AdE per sapere se è possibile integrare.
Buongiorno Architetto, vorrei porvi una domanda. Abito in zona sismica 2 (Ghedi in Provincia di Brescia) e vorrei fare richiesta del sisma bonus. Ho un cascinale in centro storico diviso in due porzioni principali con in mezzo un cancello. Una porzione e stata demolita per meta ne 2013 , di cui ho fatto la relativa pratica in comune (Dea se non erro) e non ci sono problemi per ripristinarli. Posso avere il sismabonus poichè la demolizione del piano superiore e avvenuta anni prima (hanno costruito in parte ed era pericolante, sono stato costretto a demolirla al piano superiore), sono due piani da 150 mq ciascuno. Inoltre è vero che per avere il sismabonus gli edifici non devono essere attaccati. Ma d’altronde si parla di centro storico. Inoltre ho altri due piani altrettanto grandi dove vivo. Ovviamente la casa e fatiscente purtroppo ed abitata solo in parte perchè i solai del primo piano andrebbero rifatti). E possibile avere una consulenza telefonica …?
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Buongiorno Architetto.
Vorrei fare interventi di miglioramento sismico sostituendo e alleggerendo il tetto e inserendo catene al livello dei primi orizzontamenti, e migliorando di 2 classi il rischio sismico, accedendo quindi alla detrazione dell’80%
L’edificio è composto da due piani più sottotetto, unico proprietario con usufrutto dell’unità al Primo Piano a favore di mia figlia.
Vorrei installare anche i pannelli fotovoltaici per entrambe le unità.
Il quesito è se secondo lei questi ultimi sono detraibili al 50% o se anche questi sono detraibili all’80%?
Inoltre La cessione del credito per il Sismabonus ordinario è fattibile solo verso l’impresa o anche verso gli istituti di credito?
La ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Simone
Se legge l’articolo, vedrà che non è possibile optare in questo periodo per il sismabonus ordinario.
Egr. Architetto è possibile usufruire solo del sismabonus per demolizione di un fabbricato F2 e ricostruirlo realizzando solo la parte strutturale (fondazioni solai e copertura), quindi fare il collaudo strutturale, sfruttando solo i 96000 euro e lasciare il fabbricato allo stato grezzo? (lo finirò negli anni pian piano).
grazie
Credo di sì, ma le consiglio di chiedere conferma all’AdE, perchè ho trovato riferimento all’ultimazione dei lavori solo per il sisma-acquisti e non per i lavori eseguiti direttamente.
Salve. Ho ritirato un permesso per demolire e ricostruire la mia abitazione unifamiliare. vorrei applicare il Sismabonus tradizionale al 80%. Se dovessi applicare le detrazioni al 110% come ho letto sopra, devo anche compiere con tutti i presupposti del Super Sismabonus?
Sì.
Salve, vorrei sapere quali sono gli estremi della comunicazione della Commissione Monitoraggio Sismabonus del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con cui il Superbonus si sostituisce con l’aliquota unica del 110%.
Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto,
Io dovrei demolire e ricostruire un edificio che si trova in una zona vincolata paesaggisticamente della regione lazio. Per poter usufruire del superbonus devo per forza ricostruirlo in sagoma oppure no?preciso inoltre che oltre che essere zona vincolata è anche terreno consortile industriale
Sì, deve rispettare la sagoma.
Anche se il comune passerebbe l’intervento (con sagoma diversa) come ristrutturazione “pesante”?
Grazie
Sarebbe un intervento ai sensi dell’art. 10 dpr 380/01, fattibile ma non agevolato.
Buonasera Dott.ssa Granata,
Sono unico proprietario di un terreno composto da 2 u.i., una u.i. accatastata come abitazione A/4 l’altra come A/3 (sono 2 particelle separate in un unico foglio)
È mia intenzione fare un intervento di demolizione e ricostruzione con miglioramento sismico dell’edificio e contestuale cambio di destinazione d’uso di un’unica unità in abitativa.
I massimali di spesa per il sismabonus, calcolati al 100% si possono calcolare per 2 u.i. quindi 96keuro x2?
Sì.
Buongiorno Architetto, solo una precisazione in merito ai commenti dei sigg. Matteo e Giuseppe e relativa risposta, riferiti alla possibilità di sismabonus nei loro immobili collegati ad altro edificio con muro in comune: se le loro proprietà fossero identificate dall’ingegnere strutturista come “unità strutturali indipendenti” ad esempio perché in realtà costruite a raso dell’edificio contiguo, con materiali diversi e/o in epoche diverse, senza cioè un muro effettivamente/strutturalmente comune, potrebbero invece accedere alle detrazioni in oggetto, é corretto?
Certo.
Da interpello AdE 121/2021, nel caso di demolizione e ricostruzione “Rientrano nel richiamato limite di spesa anche gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria quali, ad esempio, il RIFACIMENTO delle pareti esterne e interne, dei pavimenti, dei soffitti, dell’impianto idraulico ed elettrico necessarie per completare l’intervento …”
Se si realizzasse una demolizione e ricostruzione partendo da un rudere sprovvisto di impianto elettrico ed idraulico, tali impianti possono essere detratti nel sismabonus al 110% oppure devono rientrare nel bonus ristrutturazioni al 50%?
A mio avviso vanno nel 50%, visto che non si tratta di rifacimento, sempre nei limiti dei 96.000 euro.
Buon giorno Architetto, ho un quesito per il quale le faccio prefazione: io e mio fratello abitiamo in un mini condominio fatto da 2 unità immobiliari, per il quale dovremmo chiedere il superbonus per efficientamento termico per superfici grigie , finestre ed infissi , impianto termico e fotovoltaico.
Allo stesso tempo addossato alla mia unità, esiste una struttura accatastata in C2 ,di mia proprietà, che andrà ristrutturata per adeguamento antisismico con demolizione e ricostruzione con cambio destinazione d’uso finale in A2, atta ad essere accorpata ed ampliare la mia proprietà principale, la domanda è : la detrazione di 96000 euro del sismabonus 110% riguarda solo per la pertinenza da ristrutturare oppure anche per l’unita principale a cui la ricostruzione va collegata???
La pertinenza.
Secondo Lei sullo stesso immobile unifamiliare dove sono stati avviati i lavori di miglioramento sismabonus 110 (autorizzati con SCIA) procedere successivamente (a fine lavori) con una nuovi lavori x ecobonus 110. Saluti e grz.
Sì, ma non capisco perchè non fare un unico cantiere, vista l’invasività dei lavori.
In riferimento alla risposta del 26/03/2021 al quesito del Sig. Matteo del 23/03/2021. Se i due fabbricati sono ubicati in una zona diversa dal centro storico (zona B, C, etc.), non toccando la parete comune, anzi consolidandola, si può usufruire del sismabonus 110% per una eventuale demolizione e ricostruzione di una sola unità? Grazie
Premesso che l’AdE parla di interventi unitari solo nei “centri storici”, tuttavia gli interventi antisismici non possono essere realizzati su una singola unità, perchè le strutture sono sempre parti comuni.
Buonasera Architetto, vorrei sapere se posso usufruire del sismabonus 110% essendo casa mia libera su tre lati ma confinante con il mio vicino dal quarto lato. Oppure in caso negativo usufruire del classico sismabonus fino al 80%?
Stiamo valutando demolizione e ricostruzione essendo un vecchio immobile di campagna.
Grazie
Se i due fabbricati hanno un muro in comune e si trovano in centro storico, non si può realizzare l’intervento in maniera autonoma, ma sulla base di un progetto unitario che coinvolga entrambi.
bonus mobili … iniziati i lavori di ristrutturazione sisma eco : completeremo i lavori entro il 2021 e stiamo presentando una ulteriore variante al comune e al genio.
a.In base all’agenzia dell’entrate non posso più fruire del bonus mobili che intendevo acquistare alla fine dei lavori e comunque entro il 2021? (avrei dovuto acquistarli e metterli in magazzino l’anno scorso?)
b. il residuo di fatture del sisma bonus che verranno emesse da luglio del 2020 e in questo anno saranno incentivate al 110 oppure “solo” all’80%? (due classi casa singola) grazie
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Buongiorno Architetto, sono proprietario di 4 fabbricati ad uso agricolo, di cui uno ad uso abitativo (cat. A/4 al P.1 e cat. C/2 P.T. ) mentre gli altri 3 fabbricati sono in cat. c/2. Posso effettuare la ristrutturazione Ecobonus 110% sul fabbricato abitativo (A/4+C/2) ed effettuare la demolizione e ricostruzione con sismabonus 110% su un altro fabbricato esterno (C/2) considerandolo pertinenza della abitazione? ci sono limiti per le pertinenze=?
Non ci sono limiti, ma in caso di unità unifamiliare come la sua, si considera un unico tetto di spesa comprensivo di abitazione e pertinenze.
Buonasera,
quindi il sisma bonus al 110% nei centri storici è praticamente impossibile da percepire, in quanto trattasi di unita abitative adiacenti l’una all’altra, ma facenti parte della stessa unita strutturale (US).
difficilmente in un centro storico due edifici adiacenti non condividono murature interne e materiali di costruzione difficilmente sono differenti, e difficilmente sono stati costruiti in periodi diversi.
in pratica con questo chirimento dell’agenzia delle entrate hanno escluso qualsivoglia immobile all’interno di un centro storico per quanto riguarda il sismabonus 110%.
ho inteso male io o quanto ho scritto è tutto corretto?
grazie molte in anticipo.
Elia
E’ così.
Salve, mi collego alla domanda. Si procederà alla demolizione con ricostruzione di un edificio in centro storico. L’edificio in questione è più basso degli altri adiacenti. Può, una semplice differenza di questo tipo, far accedere al 110 sismabonus? inoltre, supponendo che l’edificio non sia “”indipendente”” (mi perdoni i termini non tecnici) ma faccia parte di una unità strutturale più ampia. Se dopo la ricostruzione risultasse “”indipendente”” potrebbe accedere al 110%?
Ultima domanda, chi definisce se l’edificio è una unità strutturale a se stante dalle altre adiacenti? il tecnico? il comune?
@giambattista: Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buonasera architetto, sono propietario di un edificio A3 con due pertinenze staccate un c6 (riscaldato da caminetto, con impianto elettrico, idrico e accesso autonomo) e un c7. Vorrei demolire e ricostruire l’a3 e il c6 con cambio di destinazione d’uso. Il tetto di spesa per il superbonus (sia eco che sisma) è doppio o singolo?
Grazie
Doppio.
Salve, Architetto. Vorrei porle una domanda relativa all’aumento del 50% dei massimali del superbonus per interventi eseguiti su immobili colpiti da un sisma.
Ho un’abitazione unifamiliare che è stata leggermente danneggiata da un sisma (lesioni e distacco degli intonaci). Lo scorso anno ho eseguito la riparazione di questi danni ed ho avuto un contributo. Ora i lavori stanno continuando per eseguire lavori di efficientamento energetico (sostituzione dell’impianto di riscaldamento) che possono accedere al superbonus 110%. Non ho capito se per questi *nuovi* interventi, nel mio caso, i massimali sono incrementati del 50% (ad esempio 45000 invece di 30000 per l’impianto di riscaldamento). Il dubbio deriva dal fatto che la legge 126/2020 precisa che: “gli incentivi sono alternativi al contributo per la ricostruzione” ma nel mio casi gli interventi di riparazione del danno sismico non riguardavano interventi di efficientamento energetico.
Grazie molte
Neanche il contributo per la ricostruzione riguardava gli interventi di effcientamento energetico… 🙂 La risposta è negativa.
Buongiorno architetto.
Sto pensando di avviare un intervento di consolidamento antisismico su due unità immobiliari distintamente accatastate: la prima in categoria C/2 e la seconda in C/6 dotate di solo impianto elettrico.
L’intervento, con titolo autorizzativo di ristrutturazione edilizia, prevede il cambio di destinazione e la realizzazione, al termine delle opere, di un’unica unità abitativa dotata di vani accessori (cantina/ripostiglio).
In tale ipotesi è possibile beneficiare del superbonus al 110%?
Se si, con quale massimale di spesa (96 o 96×2)?
La percentuale del 110 sarebbe applicabile anche allo smaltimento dell’eternit in seguito alla demolizione del tetto ed alla realizzazione del nuovo impianto idrico (per quest’ultimo mi pare si sia espressa positivamente l’A.d.E. nell’interpello 121/2021)?
Grazie e complimenti
Sì, 96k x 2 ed è tutto detraibile.
Buongiorno architetto,
non riesco a comprendere le ragioni della sua risposta negativa del 09.03 al quesito del Sig. Mario del 06.03.
Se non ho inteso male si chiedeva l’accesso al sismabonus “normale” su unità immobiliari ad uso diverso da quello abitativo.
Dipende forse dalla categoria catastale delle u.i. non coerente con una loro destinazione ad “uso produttivo”?
Sarebbe così gentile da chiarimi le idee?
Grazie fin d’ora
Sì, è così.
Le categorie c/2, c/6 e c/7 possono accedere al sismabonus solo se risultano essere pertinenze di abitazioni. Nel caso di immobili a se stanti non possono accedervi.
Saluti
Salve,
sono unico proprietario di un edificio fatiscente (in centro storico del paese) suddiviso in due unità immobiliari: una al primo piano e una al secondo. L’edificio possiede tutti gli impianti (idraulici, elettrici, riscaldamento ecc…) e le finestre con infissi. Il comune ha già dato l’ok per la demolizione e ricostruzione con sismabonus 110% (ma senza superecobonus 110%). Secondo la mia interpretazione il limite di spesa potrà essere 192000 euro x 110% (essendo due unità e l’edificio in zona sismica 3). Il problema a questo punto è: quali spese posso considerare? a mio modo di vedere, essendo demolito e ricostruito, potranno essere considerati nei 192000 euro (e quindi anche al 110%) anche le spese per completamento dell’opera: rifacimento impianto elettrico, rifacimento impianto idraulico/riscaldamento, installazione finestre (quelle vecchie essendo demolite dovrò rifarle), le opere edilizie (banalmente rifacimento dei muri) e il tetto. La mia interpretazione è corretta? Tutto ciò può rientrare nel sismabonus 110%?
Sì.
Buongiorno,
un edificio residenziale di tre piani è composto da tre unità immobiliari funzionalmente indipendenti e di differenti proprietari. Il mio appartamento si trova al piano terra ed è dotato di giardino pertinenziale in cui è presente un fabbricato (deposito) di circa 20mq., catastalmente definito come “vano accessorio non comunicante” del mio appartamento. Intendo procedere alla demolizione e ricostruzione unicamente per il fabbricato-deposito. Secondo lei posso usufruire del Sismabonus 110%? Grazie in anticipo per il suo parere
No. E’ stato chiarito che i requisiti di accesso autonomo e indipendenza funzionale valgono solo per l’ecobonus.
Architetto,
mi permetta di correggerla riguardo all’uso improprio della nozione di “intervento di adeguamento” rispetto ai criteri di agevolazione in essere.
Lei ha correttamente definito il termine “adeguamento sismico”, ma lo ha utilizzato male perché ha indicato gli incentivi fiscali diretti a promuovere appunto interventi di “adeguamento” sismico:
Non è così.
Adeguamento e miglioramento sono due fattispecie alternative e la norma incentiva il “miglioramento” senza chiedere mai necessariamente “l’adeguamento”.
Lei definisce correttamente le due nozioni:
– l’adeguamento” consiste nella messa a norma antisismica;
– il “miglioramento” consiste in un risultato di livello inferiore che consente di migliorare il grado di sicurezza antisismica pur senza pervenire al più alto grado di completo adeguamento alla norma.
Gli incentivi fiscali sono pertanto riconosciuti per i vari livelli di “miglioramento” senza pretendere mai necessariamente “l’adeguamento” (che ovviamente se fosse raggiunto sarebbe comunque ben gradito).
Risulta fuorviante però definire i benefici fiscali come incentivi volti all’“adeguamento antisismico”.
Essi sono rivolti ad interventi di “miglioramento antisismico”, secondo i vari gradi richiesti dalle diverse norme da Lei correttamente menzionati.
Grazie per la precisazione, architetto. Però, alla luce del suo chiarimento, un intervento di demolizione e ricostruzione non può essere considerato di adeguamento, visto che una nuova costruzione deve per forza di cose essere “adeguata” alla norma?
Buongiorno vorrei cortesemente sapere se è possibile utilizzare il sismabonus 80% per due u.i. C/2 e C/6 senza cambiare destinazione d’uso finale. È un unico fabbricato di 90 mq di cui 55 mq c/2 e 35 mq c/6. Grazie
No.
Architetto stiamo parlando del vecchio sismabonus quello al 70/80% no del sismabonus 110.
Confermo che non è possibile a meno che gli immobili siano pertinenze di una abitazione.
Architetto lei intende pertinenza ai fini fiscali oppure pertinenza inteso come u.i. facente parte di un unico stabile? Ribadisco che questi c/2 e c/6 sono separate dall’abitazione ma pertinenze ai fini fiscali. Complimenti
Intendo facente parte dello stesso immobile, anche non stesso fabbricato, tipo ad es. corpi staccati all’interno di una corte comune.
Buongiorno Archietetto avrei bisogno di un suo chiarimento sulle detrazioni.
sono proprietario di in immobile con stesso foglio catastale e due mappali.
uno accatstato C/2 e uno F/2.
Lunità F2 è attaccata ad un altro edificio credo F2 di altra propietà.
La mia domanda è: posso usufruire delle detrazioni per miglioramento sismico andando a trasformarle in civile abitazione?
l’importo massimo è di 96000?
Grazie
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Gent. Arch. ieri 03 Marzo le ho posti un quesito circa l”acquisto di un secondo garage in un fabbricato di nuova costruzione, su uno preesistente e per il quale si usufruisce del bonus (110%) se si acquista un appartamento.
Io invece, estraneo al condominio e già titolare di una prima casa e relativo garage, intendo acquistarne un’altro garage come sopra specificato. Le chiedo se per questo acquisto posso beneficiare del superbus al 50%. Mi può fornire, gentilmente, ragguagli in merito? se positivo mi fornisca anche i riferimenti normativi ((circolari AdE ecc.)
Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
La ringrazio per la risposta.
Mi permetto un’ultima riflessione.
Il massimale di spesa sarebbe cambiato se il C/6 fosse stato classificato anch’esso in C/2 ovvero per quello che, da svariati lustri, è la sua reale destinazione ed utilizzo (le dimensioni erano appena sufficienti ad ospitare un’utilitaria dell’epoca di costruzione) coincidente, tra l’altro, con quella prevista anche dal progetto di ristrutturazione (cantina a servizio della nuova unità abitativa).
In molti mi hanno consigliando di procedere all’aggiornamento catastale per non incorrere in difformità che potrebbero compromettere l’accesso al superbonus.
Guardi, il tetto è unico per abitazione e pertinenza, qualunque sia la sua classificazione catastale.
Buongiorno Architetto
volevo sapere se è possibile usufruire di qualche agevolazione.
Dovrei acquisire un terreno dove insisteva un fabbricato artigianale (capannone); l’amministrazione ha concordato con l’attuale proprietario la demolizione del fabbricato perchè si trovava in zona impropria e ha riconvertito l’area approvando il progetto per la costruzione di un edificio residenziale.
La mia domanda è: sarà possibile usufruire almeno del sisma bonus? costruendo il nuovo fabbricato sopra il sedime del precedente?
La ringrazio fin d’ora.
Se il vecchio fabbricato non c’è più, sarà a tutti gli effetti una nuova costruzione e non ci sono agevolazioni.
Salve, devo intervenire su una vecchia struttura in muratura per migliorarla sismicamente. A valle di questa prima fase, dovrei intervenire per i lavori di impiantistica, pavimentazioni e finiture. Aprendo 2 differenti titoli abilitativi temporalmente distinti su 2 differenti anni e successivi tra loro, è possibile considerarli come 2 interventi autonomi e quindi poter usufruire di un nuovo limite di spes , ossia fino a 96 ml per ciascuno dei 2 interventi? Grazie molto
No, i lavori di impiantistica, pavimentazioni e finiture saranno considerati come continuazione dell’intervento strutturale.
Buongiorno architetto.
sono unico proprietario di un immobile così censito catastalmente
Foglio 11
mapp. 1311 sub 1 – cat. A/3
mapp. 1311 sub 3 – cat. A/3
mapp. 1311 sub 2 – cat. C/6 – strutturalmente connesso
Le due unità A/3 hanno accesso indipendente e due numeri civici distinti prefigurando così il fabbricato come condominio minimo.
E’ in corso una ristrutturazione con demolizione del fabbricato e ricostruzione con messa in sicurezza ANTISISMICA a parità di volume che prevede la riunione delle due unità in una unica unità abitativa ad uso monofamiliare.
Intendo applicare la normativa del SISMABONUS ORDINARIO (NON 110%).
QUESITO 1
E’ corretto considerare il fabbricato ‘condominio minimo’?
QUESITO 2
E’ possibile applicare il tetto massimo di 288k Euro (96k per le tre unità) per il SISMABONUS ORDINARO (NON 110%) ed in base a quale norma?
Grazie.
Distinti saluti.
1. No. Leggere questo articolo: https://www.guidaxcasa.it/cose-il-condominio-e-come-si-costituisce/ e guardare questo video: https://www.guidaxcasa.it/superbonus-110-accesso-autonomo-e-indipendenza-funzionale/
2. No. Leggere il paragrafo “Sismabonus e Superbonus” di questo articolo.
Buongiorno, volevo sapere se il.sismabonus si può applicare in caso di.demolizione e ricostruzione in centro storico. Altra cosa nel caso di ricostruzione considerato che nell.esistente l.interrato e più piccolo della parte emersa, di poco, avrei la necessità di ricostruire con l interrato alla stessa sagoma dell emerso. È’ considerato ampliamento…? qualche tecnico mi dice di no perchè è necessario per evitare cedimenti differenziali… e poi l.interrato.è considerato aumento volume? Grazie
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Salve, nell’ambito di un progetto di demolizione e ricostruzione di una pertinenza C/2 attualmente in pietra, usufruendo del sismabonus 110%, ricostruendo in cemento armato, rientrano nei 96000 euro anche la tamponatura in poroton e il rivestimento esterno in pietra? Grazie
Sì.
sono proprietario di seconda casa cl. A/3 molto vecchia e malandata (tetto parzialmente crollato). . Vorrei demolire e ricostruire accendendo al sismabonus 110%.
Alcuni tecnici mi dicono che servono almeno tre dei quattro requisiti (ingrersso indipendente, riscaldamento, allacciamento all’acquedotto e alla luce).
La casa e disabitata da decenni e non ha allacciamento a luce e acqua. Ha invece ingresso indipedente e camino.
Da una sua risposta a una domanda simile mi sembra di aver capito che tali requisiti servono solo in caso di Ecobonus ma non di Sismabonus. Se così fosse dove posso trovare conferma di questo. C’è una qualche circolare dell’agenzia delle Entrate che lo chiarisca?
Inoltre, sarebbe mia intenzione demolire a portare la nuova costruzione allo stato “grezzo” per poi finire i lavori negli anni successivi. Al fine di accedere al sismabonus 110% è necessario finire l’edificio fino all’ottenimento dell’abitabilità oppure si può lasciare “al grezzo”?
grazie e cordiali saluti
“Alcuni tecnici mi dicono che servono almeno tre dei quattro requisiti (ingrersso indipendente, riscaldamento, allacciamento all’acquedotto e alla luce).” Gli faccia vedere questo video 🙂 : https://www.guidaxcasa.it/superbonus-110-accesso-autonomo-e-indipendenza-funzionale/
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Buongiorno architetto.
La ringrazio sin d’ora per la cortese disponibilità.
Sto pensando di ristrutturare (con simabonus al 110) due unità immobiliari.
La prima è un vecchio fabbricato ad uso stalla e fienile oggi utilizzato come deposito ed accatastato come C/2.
La seconda è un C/6 costruita adossata al muro perimetrale della prima e libera sui restanti tre lati.
Al termine dei lavori il C/2 diventerà abitativo e il C/6 rimarrà pertinenziale.
Mi chiedevo:
– se la spesa max ammissibile sia di 96.000 x 2;
– se la detrazione del 50% (ristrutturazioni) per i serramenti esterni operi sia per la sostituzione di quelli esistenti sia per l’acquisto di quelli aggiuntivi in funzione della diversa destinazione finale dell’immobile.
Il tetto è di 96.000 euro. La detrazione 50% si può applicare anche ai nuovi serramenti.
Buonasera Architetto
Sono proprietario di una villetta situata in collina, per problemi dovuti ad un fronte franoso mi accingo ad eseguire dei lavori di ristrutturazione strutturale a seguito di cedimenti ai muri perimetrali. chiedo cortesemente se posso usufruire del sismabonus al 110%.
rigrazio anticipatamente
Sì.
Buongiorno architetto, sono proprietaria di un appartamento all’interno di un edificio di 4 unità abitative, costruito nei primi del ‘900, in zona sismica (Calabria), i pavimenti sono traballanti perchè sono costruiti con la trama in legno. Ci stiamo interessando per fare i lavori di consolidamento sismico dell’intero stabile utilizzando il Sismabonus 110%, è possibile effettuare anche il consolidamento dei pavimenti? in caso di risposta affermativa, è necessaria la conformità edilizia dei singoli appartamenti? Grazie
Più che i pavimenti probabilmente occorre consolidare i solai… L’intervento sul solo pavimento non sarebbe di adeguamento antisismico. Cmq certamente serve la conformità dei singoli appartamenti.
Buongiorno Architetto,
se demolisco e ricostruisco un edificio con 2 unità immobiliari di unico proprietario senza ampliamento e voglio accedere all’ecobonus normale al 65% (non superbonus), devo far riferimento al limite di detrazione della riqualificazione energetica di un edificio esistente oppure alla somma dei limiti dei vari interventi (finestre, cappotto, impianto termico,..). Il fatto che siano 2 u.i ha delle implicazioni? grazie
Può scegliere se fare una riqualificazione globale o fare singoli interventi e quindi considerare i relativi tetti di spesa.
Buongiorno,
premessa: si intende procedere alla ristrutturazione di un condominio minimo costituito da:
un edificio, costituito da due appartamenti a destinazione abitativa,
Si interverrà sulle parti comuni dell’edificio (condominio minimo) al fine della riduzione del rischio sismico. Limite di spesa euro 96.000 x2.
Inoltre nel cortile condominiate esistono attualmente due C/6. E’ intenzione procedere, contestualmente, anche alla completa demolizione e ricostruzione dei due c/6.
Domanda:
E’ possibile usufruire anche per la demolizione e ricostruzione dei due C/6 dei due limiti di spesa previsti per il sismabonus: 96.000 x2 (in aggiunta ai due limiti di spesa spettanti per la riduzione del rischio sismico delle parti comuni dell’edificio condominiale)?
La ringrazio per la risposta
Sì.
Buonasera, mi sa indicare la circolare che specifica che gli interventi per il sismasbonus non possono essere parziali ma devono riguardare l’intero fabbricato. (tipo intervento demolione e ricostruzione su porzione vecchia casa rurale con mantenimento muro portante comune a più unità). grazie
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In merito al tema dell’agibilità finale, se da deposito passo ad abitazione (demolizione e ricostruzione con cambio) dovrò portare l’abitazione finita? Quindi anche se gli impianti non rientrano in quanto parto da un deposito, li dovrò fare a spese mie?
Grazie
Tutto ciò che non rientra in sismabonus può andare in detrazione 50%, ma tutto con un unico limite di 96.000 euro.
Buonasera Architetto, vorrei conoscere il suo parere su un caso limite, Edificio colonico bifamiliare, praticamente due unità residenziali terratetto unite strutturalmente da un muro di spina in comune. Solo uno dei proprietari vorrebbe realizzare un intervento di ristrutturazione edilizia consistente nella demolizione parziale della sua proprietà, limitatamente ad alcune superfetazioni costruite in aderenza (consistenti in annessi pertinenziali) con la successiva loro ricostruzione in aggiunta ad addizione volumetrica (permessa dagli strumenti urbanistici). Secondo lei la nuova costruzione che avrà struttura autonoma in quanto verrà costruita con giunto sismico addossata al vecchio fabbricato potrà accedere al sismabonus? I dubbi che mi pone l’ingegnere riguardano la parziale demolizione dell’immobile originale e quindi la difficoltosa classificazione sismica dell’immobile ante opera, considerato che si interverrà solamente in una porzione della stessa.
Grazie
L’AdE ha chiarito che gli interventi di sismabonus non possono essere parziali ma devono riguardare l’intero fabbricato.
Buongiorno, sono proprietario di una abitazione A/3 e una pertinenza, a se stante, accatastata come C/2. Vorrei accedere al Sisma bonus 110% con demolizione e ricostruzione della sola pertinenza con cambio di destinazione d’uso in abitazione. Attualmente non vorrei realizzare le opere di finitura, ma lasciare l’immobile come unità F/3, è possibile? Per agibilità finale si intende quella delle opere strutturali realizzate (e quindi potrebbe rimanere in corso di costruzione per qualche anno) oppure quella relativa al fabbricato ultimato e quindi pienamente abitabile? In alternativa sarebbe possibile accedere al bonus lasciando il fabbricato nella categoria C/2 essendo una pertinenza?
La ringrazio anticipatamente
Può scegliere entrambe le opzioni. Il sismabonus si può usufruire per le abitazioni e relative pertinenze. Ovviamente si può scegliere di fare i lavori solo sulle pertinenze. Non è quindi obbligatorio il cambio d’uso.
Grazie mille architetto! La casa essendo molto vecchia ha un pozzo nero al posto della fognatura e la casa attinge l´acqua da una proprioa sorgente;
Questo potrebbe essere un problema per prendere il Sismabonus ed Ecobonus?
Grazie in anticipo!
Se è tutto regolare a livello di utorizzazioni, non dovrebbero esserci problemi.
Non ho capito la domanda: cosa cambierebbe? I lavori strutturali sono sempre strutturali, non si possono “incorporare” in quelli di riqualificazione energetica.
Buongiorno Archietto,
sono proprietario di una casa molto grande unifamilare ad Avellino con 3 Subalterni C2 (vecchie stalle e cantine in pessimo stato), con superfici catastali di 15 m², 35 m² e 50 m².
Posso unire i 3 subalterni C2 e facendo un intervento di cambio d´uso in abitazione posso avere un ulteriore (uno per la casa) Sismabonus al 110%?
Siccome la casa è molto vecchia (ante 1900) e usando il Sismabonus a fine lavori devo anche fare l´agibilità della casa ed adeguare l´impianto elettrico ecc. o basta il collaudo statico?
grazie per il prezioso servizio!
Può avere il sismabonus per il cambio d’uso. A fine lavori servirà cmq l’agibilità.
Fabbricato in centro storico con due unità abitative. Devo eseguire un progetto di adeguamento sismico su tutta la stuttura. Per quanto riguarda il sismabonus, mi spettano due quote del massimale previsto dalla legge (96.000×2)? I lavori di rifinitura quali intonaci, massetti, pavimentazioni, rivestimenti ecc. rientrano anch’essi nella detrazione e in che misura?
Si considerano due massimali. Le opere di completamento rientrano quando sono accessorie a quelle di adeguamento sismico.
Buongiorno,
per un immobile in zona sismica 3 che attualmente è accatastato come magazzino ma che al termine dei lavori sarà accatastato come abitazione civile, ai fini di un intervento antisismico si può realizzare un soppalco in ferro e in legno con l’intento di dare stabilità alla struttura, tenendo conto che l’altezza attuale del locale interessato è di mt.4,30 e come dimensione in circa 100mq?
Se si, questo tipo di intervento verrebbe coperto dalla detrazione del sismabonus 110%?
Grazie.
Fatico a immaginare che un soppalco possa servire come intervento di miglioramento sismico… ma questo potrà dirglielo solo uno strutturista.
Andrà però verificata anche la fattibilità urbanistica dell’intervento.
buonasera Arch. Granata
mi accingo ad avviare una SCIA per recupero di un vecchio fabbricato rurale, edificio unifamiliare anche se contiguo ad altro edificio. Classe A3 ma di fatto collabente in quanto staticamente compromesso e privo di impianti. I lavori strutturali sono ammissibili al sismabonus secondo l’ing. che ha redatto l’asseverazione necessaria. Importo dei lavori 51.000.
La commercialista del mio CAF alla quale mi sono rivolto per il visto di conformità sostiene che la detrazione non è ammissibile in quanto *non sono presenti “almeno tre degli impianti” tra elettrico,idrico gas e climatizzazione*.
Io credo che abbia male interpretato la modifica apportata dalla L. 30 dicembre 178/2020 all’articolo 119 DL 34/2020, che aggiunge tale frase al comma 1bis di quest’ultima. A mio parere quella frase serviva per aiutare ad identificare se un’unità immobiliare interna ad un edificio è o meno indipendente, pur se sprovvista di accesso autonomo dall’esterno (es.: unità imm.re che non ha accesso autonomo, ma ha tre impianti dedicati = è funzionalmente indipendente).
Ho visto una nuova guida dell’ADE in cui quella frase campeggia solitaria in un riquadro a monito di chi si trova nella mia situazione: ha ragione la commercialista (cioè i tre impianti sono requisito necessario x accedere alle detrazioni) oppure è come ho interpretato io?
La sua offerta di consulenza si potrebbe estendere (pagando il corrispettivo dovuto) anche al supporto nell’ottenimento di questo benedetto visto di conformità? (ammesso che trovi qualcuno disposto a concederlo…. già tre studi mi hanno detto che hanno rinunciato perchè a loro dire si tratta di una attività troppo rischiosa e complicata. uff….)
grazie, cordialità Lorenzo
Le consiglio di scappare a gambe levate da questa commercialista che non è in grado di capire un testo normativo!
Per la verità neanche lei ha perfettamente compreso il concetto, ma nel suo caso l’errore è perdonabile perchè non fa parte del suo lavoro.
Non sto qui a spiegarle tutto perchè sarebbe troppo lungo, ma posso dirle che può tranquillamente dimenticarsi di accessi autonomi e indipendenze funzionali perchè è una cosa che riguarda solo l’ecobonus mentre lei deve realizzarne uno di sismabonus.
Per quanto riguarda invece il visto di conformità non posso aiutarla perchè non rientra nelle mie competenze.
Buonasera,
Sono unico proprietario di un edificio composto da 3 u.i., una u.i. accatastata come abitazione A/5 e due come C/2.
È mia intenzione fare un intervento di ristrutturazione con miglioramento sismico dell’edificio e contestuale cambio di destinazione d’uso di un’unità C/2 in abitativa.
I massimali di spesa per il sismabonus, calcolati al 100% si possono calcolare per 2 u.i. essendoci il cambio di destinazione d’uso?
Sì.
Buongiorno architetto,
grazie per la cortese risposta alla mia domanda dello scorso 19.01.
Mi pare di capire che, se l’intervento fosse invece di ristrutturazione con cambio di destinazione in abitativo potrei usufruire del sismabonus al 110% (per le opere antisismiche) e per la realizzazione ex novo dell’impianto idrico, di riscaldamento e l’installazione dei serramenti della detrazione (50%) prevista per le ristrutturazioni.
E’ corretto?
Grazie
Sì, ma nel limite di un unico tetto di spesa di 96.000 euro.
Buon giorno, vedo che sei molto attiva nel campo del super bonus 110%. Volevo confrontarmi con te su un caso un po’ particolare. Ho due edifici di partenza limitrofi l’uno con l’altro. Il primo bifamiliare, composto da un’unità al piano terra e da un’altra unità al primo e secondo piano alle quali si accede mediante scala comune, il secondo casa singola. Gli edifici hanno in comune la parete portante in muratura che li separa. Entrambi gli edifici sono di un unico proprietario. Il committente, che sono io, intende ristrutturare mediante demolizione e ricostruzione con stessa volumetria (art. 3 comma 1 lett. d) e accorpare il tutto in due unità immobiliari più un garage. Dal punto di vista urbanistico con ho nessun problema, faccio unico intervento. Dal punto di vista degli incentivi al 110%, può essere eseguito un unico intervento e quindi accedere a tre massimali sisma (96K x 3)? Inoltre vorrei accedere anche all’eco considerando peró solo su due unità di partenza che riguardano la bifamiliare. In sostanza, per quanto riguarda la parte strutturale, considererei un condominio con tre unità immobiliari (bi-familiare + casa singola con parete in comune), mentre, dal punto di vista dell’involucro disperdente, considero solo la bi-familiare composta da due unità immobiliari di partenza. Cosa ne pensi? Grazie anticipatamente
Sì può fare.
Buonasera architetto, sto effettuando interventi di miglioramento sismico ed energetico su un vecchio immobile rurale in stato mediocre (tetto malmesso, solai parzialmente crollati, etc). L’immobile ha un’unità immobiliare accatastata c/2 al pt e un’altra a/3 al primo piano. La pratica edilizia prevede cambio destinazione d’uso e accorpamento in unica unità abitativa finale. Dato che il progetto prevede la demolizione e ricostruzione interna di solai, framezzi, etc con il mantenimento solo dellle mura perimetrali, include la realizzazione di alcuni bagni (la cui assenza oggi preclude l’agibilità) e visto lo stato di semi-rudere dell’immobile è possibile considerare che le opere di manutenzione straordinaria (bagni comprensivi di sanitari) e ordinaria (es. porte interne, dato che i muri esistenti dovranno essere ricostruiti e tutti i pavimenti/rivestimenti e i nuovi impianti) siano praticamente tutte detraibili al 110% all’interno del massimale 2×96000 in quanto a completamento dell’intervento sismico?
Sì.
Grazie mille architetto, gentile e puntuale come sempre. Una sola precisazione: quindi mi conferma non sia vincolante che i bagni non esistessero in partenza (o fossero di numero minore) e le porte interne fossero in misura diversa/minore (o distrutte) per rientrare?
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Architetto buonasera, per questo casonavrei dei dubbi: la realizzazione di nuovi bagni, impianti, frqmezzi etc non dovrebbe essere al 50%? Da cosa avevo capito vengono assorbiti al 110 solo in caso di rifacimento e non anche in caso di nuova realizzazione. In sostanza passi per l’A3 ma per il C/2 nutro forti dubbi.
@Marco: concordo con lei.
Buonasera, un impresa di costruzioni che acquista un immobile da demolire e ricostruire “immobile merce” può usufruire del sisma bonus ordinario + ecobonus e all’atto della vendita (entro i 18 mesi dal termine dei lavori) far usufruire l’acquirente del super bonus 110, mi spiego meglio avendo tutti i requisiti richiesti sia l’impresa edile che il futuro acquirente usufruiscono dei bonus o uno esclude l’altro?
Dovrebbe essere possibile, ma sono in attesa di risposta a interpello.
Buonasera,
Grazie mille per la sua risposta.
Deduco quindi che i lavori del sismabonus 110 in un condominio NON sono destinati solo “ai parti comuni” come leggo nel decreto, ma anche ad interventi locali che migliorino la staticità del intero edificio.
Chiedo però se in condominio è necessario comunque il lavoro trainante del lavoro sismico sulla parte in comune (il tetto) per permettere i lavori locali all ‘interno del sismabonus, o e se anche senza rifare il tetto, posso fare interventi di consolidamento sui solai solo nel mio immobile all’interno del condominio minimo.
Mi può confermare che in un condominio minimo, ache le pertinenze hanno il loro tetto separato di 96K, se si tratta di subalterni separati (in questo caso il garage).
Grazie mille
Il superbonus ha reso trainanti anche interventi locali, che normalmente sarebbero detraibili al 50%.
La pertinenza se è strutturalmente separata dall’edificio principale, non ha autonomo tetto di spesa.
Grazie, il garage è strutturalmente collegato con subalterno separato quindi avrebbe un automono tetto di spesa.
In contemporaneo al sismabonus condominiale (ho 50% dei millesimi e il tetto è 96k x 4), faccio anche una ristrutturazione indipendente all’interno del mio immobile con interventi non trainati dal sismabonus. Se supero 96K con il sismabonus condominiale, perdo la possibilità di detrarre altri lavori nel mio immobile al 50%?
Grazie ma continuo a non essere sicura di aver capito. Mi conferma che è così?: In un condominio possono esistere due tetti di spesa autonomi, quello per “lavori condominiali” e quello per “lavori sull’unità singola”. Il tetto per lavori condominiali tiene in considerazione le pertinenze se collegate strutturalmente, invece il tetto per lavori sull’unità singola no. Nel mio caso quindi, il nostro condomino minimo avrebbe 96k x 4 per i lavori condominiali di sismabonus (A7x2 e C6x2), e un altro quinto 96k autonomo per i lavori all’interno del mio immobile singolo.
Se è così, la mia domanda è: quali lavori del sismabonus rientrano nel tetto condominiale di 96×4, e quali invece rientrano nel tetto del quinto 96 per l’unità singola? È chiaro che una fasciatura sui muri perimetrali di tutto l’edificio, e il nuovo tetto antisismico, rientrerebbero tra gli interventi condominiali … ma il consolidamento dei miei solai, che porterà ad un incremento di staticità dell’intero edificio ma che si tratta di un intervento solo all’interno del mio immobile, insieme a tutti gli interventi di ripristino nel mio immobile dovuto a questo intervento (es pavimento nuovo ecc), rientrerebbero nel tetto per i lavori condominiali oppure per l’unità singola? Grazie mille
No, i lavori condominiali godono di un autonomo tetto di spesa.
Se tra i lavori sulle parti comuni ci sono interventi sui solai, questi “assorbono” tutto quanto collegato all’esecuzione di quel determinato intervento. Nel caso estremo di completo rifacimento del solaio, praticamente tutto: tramezzi, impianti, pavimenti, sanitari, ecc..
Buongiorno,
se demolisco e ricostruisco un edificio con 2 U.I. e scelgo per il sisma bonus normale all’80%, per dichiarare il recupero di 2 classi di rischio serve solo il collaudo statico o il collaudo complessivo? lo chiedo perchè la costruzione complessiva finirà nel 2022 (a bonus scaduto).
Il sismabonus scade il 30.06.2022, cmq per le classi di rischio basta il collaudo statico ma, ovviamente, le spese fatte dopo la scadenza non saranno detraibili.
Buongiorno
in caso di demolizione e ricostruzione di due unità abitative accatastate A4 (in una cascina):
1) è possibile usufruire del sisma bonus su altri fabbricati (stalle) staccati dall’abitazione, accatastate C/2 e C/6?
2) ai fini del sismabonus le stalle sono da considerare pertinenze o edifici a sè stanti?
3) ho già raggiunto il limite massimo di detrazioni su una abitazione (€96.000) mentre per l’altra abitazione ho già speso circa € 40.000, di quali detrazioni posso usufruire sulle stalle?
grazie in anticipo
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Buonsera,
il tetto del 96K del sismabonus110 e il tetto del 96K per ristrutturazione al 50% sono cumulabili?
Grazie
No, è lo stesso tetto.
Se il 96K del sismabonus viene presentato come intervento condominiale, in questo caso si potrebbe accumulare il suo tetto di 96K con un tetto separato di 96K per un lavoro di ristrutturazione per singola unità all’interno del condominio al 50%?
Grazie
Sì.
Grazie mille.
Gli interventi antisismici di natura locale nel mio immobile (consolidamento solai) che vengono effettuati come lavori condominiali (con codice fiscale quindi del condominio), rispondono anche essi ad un tetto di 96K autonomo rispetto ai lavori di ristrutturazione al 50% sul singolo immobile (presentati quindi con il mio codice fiscale personale)?
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possiedo un fabbricato composto da due unità immobiliari, piano terreno c/1 e al primo piano abitazione a/3
nel caso di demolizione del fabbricato e ricavando una civile abitazione posso usufruire del sisma bonus
96.000 x 2
Sì.
Buongiorno,
alla luce del nuovo Sismabonus al 110% vorrei sapere se le spese tecniche di diagnosi (ingegnere, geologo etc..) sono detraibili anche nel caso in cui decidessi di non procedere con la realizzazione dei lavori. Esiste un chiarimento in tal senso dell’agenzia delle entrate e/o qualche decreto in cui questa cosa sia espressamente dichiarata? Grazie mille in anticipo.
No. Circolare 24 dell’8 agosto 2020, pag. 34: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/2624559/Circolare+n.+24+del+8+agosto+2020.pdf/53b2ee8b-88bc-09c0-c95f-0bb6dbd16c77
Buona sera,
Il mio immobile è costituito da un foglio unico con due particelle, una A/7 (220m2), è l’altra un garage C/6 (34m2). Il sismabonus prevede 96mila euro per ciascun particella, quindi un totale di 192 mila euro da poter utilizzare sull’intero immobile? Grazie
Il sismabonus prevede 96000 euro per ciascun subalterno e relativa pertinenza, quindi in questo caso il tetto di spesa è unico.
Mi scusi, non sono stato chiaro, il garage e la villetta hanno la stessa particella ma diversi subalterni (mi ha confuso la visura catastale che ha anche una voce per “mappali terreni correlati!” con particella diversa, che sarebbe il giardino). In questo caso come viene distribuito il tetto di 92mila x 2? Sono 184mila euro da utilizzare sull’immobile intero, o 96 mila sulla casa e 96 sul garage? Gli interventi saranno consolidamento dei solai, e rifacimenti antisismico del tetto. Grazie e buona serata
Forse non sono stata chiara: 96.000 in tutto per casa + garage.
Buonasera,
Usufruendo del sismabonus 110 in un condominio minimo per mettere in sicurezza delle parti in comune (tetto e muri esterni), posso fare anche degli interventi locali (consolidamento dei solai) al 110 solo nel mio immobile? cioè, se sto dentro al tetto permesso di 96K euro, posso combinare il sismabonus 110 per il condominio sulle parti in comune, con il sismabonus 110 per la mia unità indipendente con interventi locali?
Grazie
@Lra: sì.
Buongiorno architetto.
Gradirei un suo parere circa l’esecuzione di un intervento antisismico su un fabbricato di ctg. C2 con riduzione del rischio sismico di due classi e, quindi, con detrazione nella misura dell’80%.
Il fabbricato oggetto dell’intervento è provvisto di impianto elettrico mentre è assente quello idrico e di riscaldamento.
Ritengo che la detrazione dell’80% sia usufruibile, oltre che per le opere di consolidamento strutturale, anche per il rifacimento dell’impianto elettrico.
Per la realizzazione, ex novo, di quello idrico e di riscaldamento e per l’acquisto dei serramenti esterni (sia in sostituzione di quelli esistenti sia per quelli aggiuntivi in funzione della diversa distribuzione dei locali) è possibile godere di agevolazioni fiscali di qualche natura oppure la destinazione non abitativa dell’immobile le preclude?
Grazie della disponibilità e complimenti per la competenza.
Il rifacimento dell’impianto elettrico può rientrare in sismabonus solo se connesso in qualche modo con l’intervento strutturale (ad es. in demolizione e ricostruzione, sicuramente).
Gli altri interventi non sono agevolabili perchè l’immobile non è abitativo e l’ecobonus non si può applicare.
Buonasera, il mio vicino sta predisponendo le pratiche per il sismabonus mentre io non penso di effettuare alcun lavoro.
Stiamo parlando di due edifici in aderenza e, probabilmente, i suoi lavori porteranno danni alle pareti in aderenza.
Sono costretto a dare il mio assenso ai lavori anche se potrebbero recare danni alla mia proprietà? (in casa ho parquet, muri con marmo ecc.) Grazie mille per la risposta
A meno di possibili danni strutturali non può impedire al vicino di fare i lavori. Poi, per gli eventuali danni interni potrà certamente chiedere un risarcimento.
Buongiorno ho questo problema:
ho una GC che mi farebbe Fotovoltaico; Cappotto; Caldaia ad accumulo con cessione del credito.
siccome non fa sisma bonus, posso fare intervenire una azienda che mi fa legatura Pavimentazione in cemento armato x solaio abitabile e posa tubazioni per riscaldamento, sempre con cessione del credito.
in breve :
Azienda GC N 1, con cessione credito per Bonus110%
Azienda GC N 2 con cessione del credito per sisma bonus.
Si può Fare, eventualmente anche in tempi diversi?
grazie per la eventuale risposta anche via mail.
Sì.
Nel caso il mio edificio è un c2 è possibile usare il sismabonus e far rientrare nei 96000 euro anche l’impianto termico nuovo?
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Buonasera,
Sto per acquistare un edificio collabente aggregato ad un altro edificio (anch’esso colabente) in centro storico. Sappiamo che l’ing. Dovrà tenere in considerazione anche l’altro edificio ma abbiamo qualche dubbio su come potrà essere conteggiato: essendo anche l’edificio aggregato collabente, non è possibile entrarci per una supervisione. Come ci consiglia di procedere? La ringrazio saluti
Mi perdoni, ma non ho capito la domanda…
Buongiorno Architetto,
la ringrazio per il suo lavoro ben fatto.
Sono titolare di una attività produttiva su capannone industriale affittato da una nostra società immobiliare.
Stiamo valutando il miglioramento sismico del capannone in calcestruzzo armato con la normativa semplificata prevista dalla legge di stabilità 2017 con detrazione del 70% delle spese sostenute in 5 anni. Le chiedo:
– E’ possibile che la società immobiliare proprietaria dell’immobile esegua i lavori di adeguamento sismico o è necessario che i lavori li eseguiamo noi come affittuari?
– Il SuperBonus 110% sostituisce la precedente normativa o è ancora possibile eseguire i lavori con la procedura semplificata sopra esposta?
Nello specifica a quale normativa dobbiamo fare riferimento?
Grazie mille per il suo aiuto.
Andrea
I lavori possono eseguiti da qualunque avente titolo, proprietario o affittuario.
Il sismabonus diciamo “tradizionale” è sempre in vigore, fino al 31 dicembre 2021, ed è proprio quello di cui parla questo articolo.
Posso accedere al sismabonus per una tettoia lunga 50 m e alta 4, aperta sui 4 lati ma accatastata come deposito?
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Buongiorno, ho appena finito dei lavori per un miglioramento sismico mini condominio (1 classe di rischio), lavori eseguiti solo al p.t. autorimessa/rip., piano primo e secondo alloggi nessun intervento. L’intervento ha previsto nuove fondazioni, muri portanti, intonaci armati, modifica aperture esterne, gli infissi sostituiti come la porte basculanti (interventi necessari per completare l’opera) godono sempre della detrazione del 75%, come per l’impianto elttrico? grazie mille.
Sì.
intanto complimenti per la competenza.
E’ noto che il supebonus è precluso qualora i lavori interessino le parti comuni di un edificio bifamiliare di unico proprietario. E se i lavori interessano parti non comuni di una sola delle due unità che compongono il complessivo?
mi spiego col mio esempio: sono proprietario di due singole abitazioni in area rurale, giustapposte e indipendenti (praticamente una è costruita addossata all’altra e l’unica parte che potrebbero avere in comune è un tratto delle fondazioni, dato che anche i colmi dei due tetti sono ad altezze sfalsate tra loro). Le due unità sono inoltre indipendenti. Se si realizzasse il cappotto termico su una soa delle due unità, coibentando i tre lati di pertinenza, senza interessare alcuna “parte comune” fisica dell’altra unità, sarebbe intervento ammissibile, oppure come sostiene qualcuno, la dizione “parte comune” è astratta e può intendersi anche l’aspetto architettonico esteriore, inteso in maniera combinata tra i due edifici?
Spero di essermi spiegato, Grazie e Auguri per il nuovo anno…..
Intanto è “noto” che con l’entrata in vigore della nuova legge di bilancio non c’è più il problema delle bi-tri-quadri familiari di unico proprietario… 😉
A ogni modo il suo caso si inserisce tranquillamente in quello di unità con accesso autonomo e funzionalmente indipendenti: https://www.guidaxcasa.it/unita-immobiliare-con-accesso-autonomo-e-funzionalmente-indipendente/
Buongiorno,
la staticità della mia villetta in zona collinare e stata compromessa da due elementi esterni: dalla forte spinta del terreno in zona collinare, e da costanti infiltrazioni di acqua nel terreno circostante. I tecnici hanno attesta che per contrastare la spinta della collina sull’immobile, sarebbe necessario un lavoro con i micropali sul muro in giardino che dista qualche metro dalla casa, e per allontanare l’acqua, sarebbe necessario la costruzione di un intercapedine intorno alla casa. Tali lavori rientrerebbero nel sismabonus 110 in quanto sono necessari per migliorare la staticità della casa? Grazie
Sì.
grazie. Quindi in questo caso, i due lavori (consolidamento del muro indipendente in giardino e creazione di un intercapedine intorno all muro esterno della casa) possono entrare nel sismabonus 110 anche se non sono direttamente interventi sulla “strutture dell’edificio” di per se? C’è già stato un chiarimento in merito dall’agenzia dell’entrate?
No, mi scusi, avevo capito male. Sono incentivati al 110% solo gli interventi sulle strutture dell’immobile, mentre quelli sul muro di contenimento possono andare al 50%.
buongiorno,
ho acquistato da poco un terreno in campagna con casa di 50 mq, che volevo ristrutturare usufruendo del sismabonus 110%.
l’immobile è stato sanato dal precedente proprietario prima della vendita al sottoscritto;
per la sanatoria il comune NON ha chiesto nulla al Genio Civile.
domanda: stante quanto sopra esposto, è possibile cmq usufruire del bonus???
grazie mille!
Mi sembra strano che in fase di accertamento di conformità non sia stata regolarizzata anche la situazione strutturale… A meno che l’immobile fosse inizialmente regolare e la sanatoria abbia riguardato interventi non sulle strutture. Faccia approfondire dal suo tecnico (anche se avrebbe dovuto farlo prima di acquistare).
@ arch. Carmen Granata
Grazie per la risposta!
L’immobile non era inizialmente regolare, era stato costruito senza le necessarie autorizzazioni dal precedente proprietario.
Ritiene quindi che non sia nella condizioni di usufruire del sismabonus???
Mi sembra strano che sia stata rilasciata una sanatoria senza approfondire gli aspetti strutturali… Se il titolo autorizzativo c’è, cmq, lei ha la necessaria legittimità per effettuare l’intervento.
Buongiorno, la mia casa è costruita su diversi piani e per migliorare l’antisismica, è stato progettato un intervento di consolidamento dei pavimenti, usufruendo del sismabonus 110%. Questo creerebbe un dislivello relativo alle scale interne (che non hanno bisogno di consolidamento). Il rifacimento delle scale sarebbe il incluso nelle detrazioni al 110? Grazie mille
Per una consulenza dettagliata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno, per migliorare l’antisisma della mia casa, vorrei cambiare la disposizione delle stanze per ridurre il numero di aperture nei muri portanti. Questo implicherebbe spostare il bagno. Domanda: le spese per fare questo nuovo bagno entrerebbero nel sismabonus 110%? Grazie e buona giornata
Deve essere un tecnico ad attestare che questi interventi migliorino le condizioni statiche dell’immobile. Se dimostrerà che lo spostamento del bagno è indispensabile per ottenere questo miglioramento, l’intervento sarà detraibile.
si, il tecnico attesta che è indispensabile. Andrebbe incluso anche i sanitari e rifacimento del nuovo bagno nelle detrazioni o solo il pavimento e tubature nuove?
Grazie e buona giornata
Tutto ciò che riesce a rientrare nel tetto di spesa.
In caso di demolizione e ricostruzione, la sismica da un contributo di 96000, gli infissi rientrano o sono calcolati con 60000 a parte?
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Buongiorno, Ho completato i lavori di ristrutturazione su una casa unifamiliare a fine 2019 usufruendo dei vari bonus per la ristrutturazione. Nel giardino in corpo staccato ho una pertinenza accatastata come C2 riscaldata da un caminetto; posso prevedere lavori di demolizione e ampliamento con cambio di destinazione d’uso attivando sisma o ecobonus?
Grazie.
Sì.
Contiene in verità il terreno del giardino del vicino, sovrastante il mio, ma se dovesse crollare recherebbe dei danni al mio immobile. Immagino che non entri nel sismabonus, anche se sarebbe più sensato se entrasse
Sì, non entra. Può usufruire cmq della detrazione 50% per interventi di manutenzione straordinaria.
Salve,
chiedo se le spese aderenti alla messa in sicurezza di un muro di contenimento lesionato e pericolante nel giardino di proprietà di un immobile che sarà ristrutturato con sismabonus 110%, beinificerebbero della medesima detrazione fiscale?
Domanda interessante… secondo me dipende se il muro è “di contenimento” per l’edificio o solo per il terreno del giardino.
Condominio formato da A2, C6 di pertinenza e C3 al seminterrato. Vale la ‘prevalenza abitativa’ per accedere al 110% sismabonus per le parti comuni (3×96)?
Dipende dalla superficie… se supera il 50% del totale.
Grazie per la risposta.
Ogni unità immobiliare è di 100mq (una per piano). Penso il punto dirimente sia determinare se il C6 di pertinenza debba rientrare o meno all’interno del computo della “superficie abitativa”.
Secondo me la pertinenza si può considerare ai fini della superficie abitativa.
Buonasera, in risposta alla mia domanda del 15/12/2020, quale articolo delle legge mi assicura che la categoria catastale C2 (deposito) di un’attività agricola (e non C3 laboratorio artigianale) possa sicuramente sfruttare la detrazione all’80%. Non sono riuscito a trovarlo…
Grazie ancora! 🙂
Il dl 63/2013 inserisce nel sismabonus gli immobili abitativi e quelli destinati ad atitvità produttive. Di questi immobili fanno parte anche le pertinenze. Dunque, se il C2 è pertinenza di un immobile che ha queste caratteristiche, può usufruirne.
Buongiorno e complimenti per la guida e i chiarimenti!
Ho una domanda da farle: in caso di categoria catastale C2 (deposito) legato ad attività produttiva (azienda agricola) posso usufruire del sismabonus (85% e non superbonus) scendendo ovviamente delle due classi?
Grazie
Sì, ma può arrivare solo all’80%. L’85% è per i condomini.
Secondo l’articolo 119.5 della legge sul Superbonus il fotovoltaico va installato su edifici. E tenuto conto del DPR 412/1993 Art. 1.1 quando si parla di edifici si fa riferimento allo “spazio di volume definito”.
In poche parole, la pensilina non fa volume, perché solitamente è aperta sui 4 lati, al massimo occupa una superficie, e questo la esclude dall’opportunità di ospitare i pannelli fotovoltaici se vogliamo ottenere il Superbonus.
Ha ragione. Grazie per avermelo fatto notare.
Grazie della risposta del 14 Dic.
Vorri un chiarimento: il C6 (37m2) e il C2 (10m2) sono adiacenti tra loro; la nuova abitazione avrà una SLP di 150m2 sarà edificata spostata di circa 10metri.
a) Avrò diritto a 1×96000€ o a 2×96000€?
b) Posso poi usufruire del bonus mobili 50%?
Grazie della grande disponibilità
a) 2
b) sì.
E’ vero che per il super ecobonus 110% i pannelli fotovoltaici vanno installati sopra i tetti e non su, ad esempioo una pensilina per auto poichè è aperta su più lati?
Non mi risulta… dove lo ha letto?
Complimenti per i chiarimenti dettagliati.
Oltre al sismabonus 110% per demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d’uso si può usufruire di altri incentivi?
L’intervento riguarda la demolizione di un C2 e un C6 su un terreno di mia propietà con succesiva edificazione di una nuova unità abitativa
No, non ci sono i requisiti per l’ecobonus, perchè gli immobili di partenza dovrebbero essere riscaldati.
Buona sera Architeto, sono propritario di un vecchio edificio C/2 e vorrei ristrutturarlo con demolizione/ricostruzione migliorando la sua classificazione sismica di almeno due categorie e trasformandolo in abitazione, posso accedere a dei bonus? eventualmente a quali? Grazie
Può avere il sismabonus 110% e, per la parte eventualmente residua di 96.000 euro, la detrazione 50%.
Buongiorno Architetto, possiedo un’abitazione con una ex stalla (C2).
Avrei la necessità di consolidare la stalla a livello di fondazioni, senza però convertirla ad abitazione per il momento, potrei usufruire perlomeno del vecchio sismabonus?
Sì.
Buonasera Architetto,
sono proprietaria di una villetta anni 50, sto per procedere al superbonus 110 per il rifacimento della facciata con cappotto. In aggiunta il solo rifacimento del tetto (non abitabile) potrebbe essere considerato super sismabonus? sono in zona sismica 3. Grazie!
Se il rifacimento determina un miglioramento statico, sì.
Buongiorno, possiedo un capannone C6 cointestato con mia sorella e sono titolare di p. iva agricola (attività non prevalente). Per la sua ristrutturazione posso usufruire del sismabonus all’80% legato ad attività produttive?
Sì.
Sismabonus: il massimale di 96.000 euro comprende anche le eventuali opere di ristrutturazione (bonus casa al 50%)? Nel Condominio il tetto dato da 96.000 x U.I. rappresenta il massimale per tutte le spese sostenute (parti comuni e singole unità)?
Con certezza posso dirle che il massimale del sismabonus comprende anche quello per la ristrutturazione perchè ci sono pronunce dell’AdE.
Per la seconda domanda invece io credo che siano due massimali distinti, ma non ho conferme.
Mi scuso l’intromissione, sul secondo punto anche di mio interesse io ho trovato quanto sotto…. potrebbe validare la sua ipotesi di doppio massimali per parti comuni + singole unità?
Interpello 62-2019 pag e circolare n. 7/E del 2018, pag.231-232
“Le spese relative ai lavori sulle parti comuni dell’edificio, essendo oggetto di un’autonoma previsione agevolativa, devono essere considerate in modo autonomo ai fini dell’individuazione del 232 limite di spesa detraibile. Pertanto, nel caso in cui vengano effettuati dal medesimo contribuente, anche nello stesso edificio, sia lavori condominiali che lavori sul proprio appartamento la detrazione spetta nei limiti di spesa precedentemente riportati, applicabili disgiuntamente per ciascun intervento (Risoluzione 3.08.2007 n. 206).”
“Per quanto concerne le parti comuni si osserva che nel caso concreto e personale dell’interpellante la condizione di usufruttuario per l’intero complesso rurale in questione comporta che egli assume la qualità di unico proprietario, per
cui le parti comuni dell’edificio vanno riferite, secondo quanto specificato con circolare n. 7/E del 2018, pag. 221 e segg., in senso oggettivo alle parti comuni a più unità immobiliari. Ne discende che il contribuente istante ha diritto alla detrazione delle spese relative agli interventi realizzati sulle dette parti comuni con un autonomo limite di spesa.”
Sì, la ringrazio davvero per questa preziosa informazione!
Dove è possibile trovare riferimenti (faq) in merito alle spiegazioni dell’ade, ossia che la ristrutturazione viene inglobata nel sismabonus?
Grazie
Se parliamo di faq dell’AdE, le trova ovviamente sul sito dell’AdE.
Buongiorno Architetto.
Ho un deposito agricolo di 150 mq accatastato come C6 condonato nel 2003 lo stesso suppur staccato dall’abitazione è pertinenziale alla stessa. Posso chiedere la demolizione e ricostruzione con sismabonus 110 solo con la domanda di condono.? Grazie mille
Solo con la domanda no. Deve avere il permesso in sanatoria rilasciato.
Buongiorno non riesco a capire il concetto di unico edificio con unico proprietario e diversi accatastamenti? Si riferisce a residenziali?
Se ad esempio ho un a3 con due c2, intestati a me, posso rientrare nel superbonus?
Sono esclusi i fabbricati interamente di un solo proprietario.
Se lei ha queste tre unità all’interno di un condominio, può usufruirne nell’ambito dei lavori condominiali.
Se invece è una casa unifamiliare con due pertinenze può usufruirne in tutta autonomia.
Mi scusi Architetto, quindi un’abitazione autonoma con due sub, A3 e uno C2, unico intestatario, accedono o no? C2 staccata dalla pianta catastale quindi non è una pertinenza.
Grazie
A parte che una pertinenza può essere anche “staccata”… cmq se il C2 non è pertinenza accede solo l’A3.
Vorrei applicare il sismabonus per costruire un muro portante al centro della casa che andrebbe a migliorare la classe sismica. Se non completo totalmente i lavori per arrivare alla completa agibilità con gli impianti e tutto il resto (trattasi di casa colonica dei primi del 900 ad oggi disabitata) posso ugualmente usufruire del sismabonus?
Secondo me se completa l’intervento di miglioramento sismico in sè, sì, anche se non ultima le finiture e tutto il resto.
Ho una struttura composta da una unità immobiliare e un deposito solamente accatastato a lato……. posso comunque accedere chiedendo il bonus per la sola abitazione in quanto conforme urbanisticamente.
Intende che il deposito non è conforme? Se chiede il bonus solo per la parte conforme non dovrebbero esserci problemi, a meno che, trattandosi di intervento strutturale, non vengano coinvolte le parti che “legano” i corpi di fabbrica.
Esatto….. il deposito attaccato è abusivo sia urbanisticamente che al catasto….
Non ho capito bene se deve per forza essere tutto conforme, o solo dove si chiede il bonus fiscale.
L’AdE ha chiarito che per gli interventi sulle parti comuni non è necessaria la conformità delle singole unità. Per gli interventi sulle singole unità è necessaria la conformità di quelle interessate.
Buongiorno, sto per procedere al recupero di un fabbricato in sasso, in diminuzione di volumetria (vado controcorrente…!!) con la demolizione di una parte e al suo posto la realizzazione di una tettoia con porticato. Il Tecnico che mi segue afferma di non poter ammettere a detrazione superbonus questa parte, perchè “non costituisce un miglioramento”, diversamente dal caso in cui io ricostruissi la parte tale e quale. A me sembra che anche una tettoia possa costituire “miglioramento sismico” rispetto alla situazione esistente, Lei cosa ne pensa?
In teoria sì, ma chi meglio del progettista strutturale può sapere se questa modifica rappresenta un miglioramento sismico?
Nel caso di demolizione e ricostruzione con ampliamento, occorre scorporare le spese derivanti dall’ampliamento per la parte sismica, ossia con massimale di 96000€?
Se è un intervento di ristrutturaizone a mio avviso no, ma ci sono indicazioni diverse dell’Enea per gli interventi di riqualificaizone energetica.
se fosse il recupero di un C/2, quali lavori sono compresi nei 96k€? Massetto, pavimenti, infissi ecc ecc…