Gli elettrodomestici possono essere acquistati dai soggetti disabili con IVA agevolata al 4% e detrazione IRPEF 19% previsti dalla Legge 104?
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Gli elettrodomestici possono essere acquistati dai soggetti disabili con IVA agevolata al 4% e detrazione IRPEF 19% previsti dalla Legge 104?
Lavatrice e asciugatrice Beko (photo credit Blu Wom Milano)
La legge n. 104 del 5 febbraio 1992 è una normativa quadro che raccoglie tutte le disposizioni legislative in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza delle persone disabili.
La parte fiscale, in particolare, cerca di fornire un supporto economico alle persone affette da grave disabilità e alle loro famiglie.
La legge 104 contempla tra l’altro alcuni benefici fiscali per spese riguardanti la casa, come:
• l’IVA agevolata al 4% anziché al 22% per acquisto di alcuni beni
• la detrazione IRPEF del 19% per l’acquisto di dispositivi tecnici e informatici.
A differenza di altre agevolazioni, come il bonus barriere architettoniche 75%, aperte a tutti i cittadini, queste possono essere fruite soltanto da soggetti con conclamata disabilità o da loro familiari.
Possono infatti essere beneficiari della Legge 104 anche:
• i genitori di figli con disabilità grave
• il coniuge, i parenti e affini entro il secondo grado di parentela di disabili gravi
• stranieri o apolidi con residenza oppure dimora stabile in Italia.
Pertanto, è necessario accompagnare la richiesta con un certificato medico.
Ma tra i beni agevolati si possono includere anche gli elettrodomestici? Se hanno caratteristiche tali da poter essere considerati sussidi tecnici informatici in grado di agevolare la vita del disabile, sì.
In questo articolo ti spiegherò quali elettrodomestici puoi acquistare con queste agevolazioni e come fare per richiederle.
In realtà la Legge 104 non contiene alcun elenco di elettrodomestici che si possono acquistare con l’IVA agevolata né fa riferimento esplicito a questa categoria di beni. In realtà, i beni agevolati sono i cosiddetti sussidi tecnici e informatici, come detto in precedenza.
Allora perché si parla di poter acquistare gli elettrodomestici con questa agevolazione? In effetti, possiamo far rientrare tra i beni agevolati tutti quegli elettrodomestici in grado di promuovere e facilitare l’autonomia del disabile in ambito domestico.
In tal caso, è possibile usufruire anche della detrazione IRPEF del 19% su tutta la spesa.
A tale proposito l’Agenzia delle Entrate ha chiarito, con la risposta a interpello numero 422 del 24 ottobre 2019, che è necessario dimostrare l’esistenza di un collegamento tra la patologia e i miglioramenti resi possibili dagli oggetti acquistati.
Questa corrispondenza oggigiorno non è difficile da dimostrare, visto che esistono tantissimi elettrodomestici smart pensati per facilitare l’utilizzo da parte di tutti ma che possono essere particolarmente indicati per soggetti con disabilità motorie o sensoriali.
La domotica è in grado infatti di agevolare notevolmente la vita dei disabili e nel prossimo paragrafo ti farò alcuni esempi.
È possibile dunque acquistare lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi e altri elettrodomestici di questo tipo, con i benefici della Legge 104?
La risposta è affermativa solo se si riesce a farli rientrare tra i sussidi tecnici e informatici.
Se pensiamo a quei sussidi preposti alla riabilitazione, alla comunicazione interpersonale, all’elaborazione scritta o grafica e all’accesso alla informazione, il collegamento appare piuttosto intuitivo.
Rientrano sicuramente quindi apparecchiature come TV, computer, tablet, modem o telefoni cellulari o anche software che facilitano la comunicazione o altre attività altrimenti difficili se non impossibili.
Nel caso degli elettrodomestici, invece, occorre dimostrare un collegamento tra la patologia e i miglioramenti resi possibili dai dispositivi acquistati.
Una persona con difficoltà motoria ad esempio potrebbe trarre ampio giovamento nel condurre le attività domestiche se, per le pulizie, potesse avvalersi di un robot aspirapolvere telecomandato.
Diventa più difficile, invece, dimostrare il nesso diretto tra l’acquisto di una lavatrice o di una asciugatrice e il ricorso all’agevolazione, ma non impossibile.
Come detto in precedenza, molti di questi elettrodomestici sono ormai intelligenti, quindi è possibile connetterli alla gestione della domotica della casa e di conseguenza sono effettivamente in grado di agevolare l’autonomia di soggetti con varie disabilità.
Un assistente vocale potrebbe essere di grande aiuto a una persona non vedente per impartire i comandi necessari per lo svolgimento di una serie di attività come l’apertura e la chiusura delle porte, l’attivazione degli stessi elettrodomestici o per sapere, ad esempio, cosa c’è in dispensa e cosa mettere sulla lista della spesa.
Naturalmente il collegamento tra il tipo di patologia e il supporto che l’elettrodomestico è in grado di fornire non può essere affermato arbitrariamente. Deve invece essere attestato da un medico specialista sulla base di una valutazione tecnica.
Se sei un soggetto disabile o hai in famiglia una persona affetta da handicap, sarai curioso di sapere, quindi, di quali documenti occorre disporre per fruire delle agevolazioni citate.
Le modalità e i documenti necessari sono definiti dal Decreto Ministeriale del 14 marzo 1998.
Per ottenere dal negoziante l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di elettrodomestici, devi presentare, in alternativa, la seguente documentaizone:
• una certificazione medica emessa dal medico curante
• la prescrizione autorizzativa fornita dal medico specialista dell’azienda sanitaria locale.
Tali documenti devono essere consegnati al rivenditore al momento dell’acquisto.
Per poter invece usufruire della detrazione IRPEF 19% devi essere in possesso di entrambi i seguenti documenti:
• certificazione medica attestante la disabilità fisica, psichica o sensoriale, sia essa stabile o progressiva
• certificato rilasciato dal medico curante.
La prima è emessa dalla Commissione prevista dall’articolo 4 della legge n. 104 del 1992 o da Commissioni mediche pubbliche incaricate del riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro o di guerra.
Il secondo invece serve a confermare che l’agevolazione è destinata a migliorare l’autosufficienza e l’integrazione del soggetto con disabilità.
Sarà necessario inoltre conservare copia delle fatture o ricevute fiscali comprovanti la spesa, da esibire in caso di controllo.
La prescrizione autorizzativa del medico specialista dell’ASL necessaria per l’IVA non è invece richiesta per quest’ultimo caso.
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