Spese per la casa nei Fringe Benefit: quali sono?

La Legge di Bilancio per il 2024 ha ampliato la platea dei Fringe Benefit, inserendo per la prima volta nell’elenco alcune spese per la casa.

Fringe Benefit

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Cosa sono i Fringe Benefit?

I Fringe Benefit sono una sorta di rimborsi non soggetti a tassazione, previsti per alcune spese e corrisposti dalle aziende ai propri dipendenti nell’ambito del welfare.

Tra i più comuni ci sono ad esempio quelli erogati per coprire le spese di viaggio, i buoni benzina o i buoni pasto per la mensa. Non vi rientrano invece altre spese, come le rette scolastiche e i libri di testo.

La Legge di Bilancio per il 2024 ha ampliato la platea di beni e servizi rimborsabili, inserendo per la prima volta nell’elenco alcune spese per la casa, quali quelle per:
• le utenze domestiche di luce, acqua e gas
• le spese per il contratto di affitto
• gli interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa.

Oltre ad allargare l’elenco di beni e servizi detassati, la Manovra ha ridefinito le soglie degli importi massimi da prendere in considerazione.

Cosa prevede la Legge di Bilancio 2024 per i Fringe Benefit

Le novità sui Fringe Benefit sono state inserite nell’art. 1, comma 16 della Legge di Bilancio e sono previste per il solo periodo di imposta 2024.

Il comma 16 introduce una deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

Afferma infatti che non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

In Manovra sono però indicate soltanto le intenzioni, mentre tempi e modalità di applicazione saranno definiti da apposito provvedimento.

Spetterà quindi ai ministeri competenti e all’Agenzia delle Entrate fornire indicazioni precise alle imprese che riconosceranno i benefit per la casa.

Quali sono le nuove soglie per i Fringe Benefit?

In un primo momento i nuovi Fringe Benefit erano previsti solo per importi piuttosto modesti, più o meno intorno ai 200 euro. Successivamente poi la soglia è stata innalzata a 1.000 euro.

In compenso, però, la soglia per i lavoratori dipendenti con figli a carico è stata ridotta da 3.000 a 2.000 euro.
In questo modo la norma è stata aggiornata al Decreto Lavoro del primo maggio 2023.

Fringe Benefit per le bollette delle utenze domestiche

La prima novità prevista dalla Legge di Bilancio per il 2024 è l’introduzione tra i Fringe Benefit delle spese per le utenze domestiche.

Potranno quindi essere inserite nelle somme agevolate dai datori di lavoro le spese per le seguenti bollette:
• servizio idrico integrato
• energia elettrica
• gas naturale.

Fringe Benefit per gli affitti

Per la prima volta le spese per i contratti di locazione della prima casa sono state inserite tra quelle che beneficiano di questo bonus.
Al momento, però, come detto in precedenza, non abbiamo dettagli sulla reale applicazione della misura.

La sua reale efficacia potrebbe prevedere lunghi tempi e al momento non conosciamo esattamente quali potrebbero essere le voci di spesa comprese.
Potrebbero, ad esempio, essere inserite le seguenti spese connesse alla prima casa:
• imposte di registro e di bollo
• TARI
• spese condominiali.

Fringe Benefit per i mutui prima casa

Anche le spese per mutui prima casa rappresentano una novità nell’ambito dei Fringe Benefit.

La somma da considerare per l’agevolazione è la metà della differenza tra gli interessi calcolati con il tasso ufficiale di riferimento della BCE e quelli calcolati con il tasso agevolato dipendenti. Così prevede l’articolo 51, comma 4, lettera b) del TUIR.

La risoluzione n. 46/E del 2010 dell’Agenzia delle Entrate invece concede ai lavoratori piena libertà nella scelta dell’Istituto di credito, a patto di rispettare alcuni requisiti fondamentali per la richiesta e l’erogazione del prestito.

Stabilisce inoltre che il contributo versato dal datore per questo benefit deve essere accreditato sul conto corrente del mutuo nella stessa data in cui la rata viene addebitata, per evitare che rientri nella disponibilità del dipendente.

Chi può usufruire dei Fringe Benefit?

I Fringe Benefit sono, come detto, una misura fiscale prevista unicamente per i lavoratori dipendenti.
Ti ricordo comunque che l’erogazione resta sempre facoltà del datore di lavoro, per cui, per saperne di più, è opportuno informarti presso l’azienda di cui sei dipendente.

Quale lavoratore, resta a tuo carico fornire le seguenti informazioni:
codici fiscali degli eventuali figli a carico
• eventuali cambiamenti del nucleo familiare
• modifica del contratto.

Conclusioni

Tra le voci critiche che hanno accompagnato l’entrata in vigore di queste novità, una riguarda il fatto che si tratterebbe di una misura sperimentale che aggiunge ulteriore incertezza alla normativa sul lavoro.
Resta poi l’attesa di indicazioni operative specifiche che consentano alle imprese di implementarle.

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