Approvata in via definitiva al Senato la Legge di Bilancio per il 2023: vediamo, allora, quali sono le principali misure destinate alla casa.
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Approvata in via definitiva al Senato la Legge di Bilancio per il 2023: vediamo, allora, quali sono le principali misure destinate alla casa.
Foto di Mohamed Hassan da Pixabay
Con 109 sì, 76 contrari e un astenuto è stato dato il via libera definitivo alla Manovra finanziaria, con l’approvazione al Senato della Legge di Bilancio per l’anno 2023.
La maggior parte dei bonus fiscali vigenti per il settore edilizio sono state prorogati, ma con importanti novità. Vediamo allora come si prospetta il settore delle agevolazioni per il prossimo anno, tra conferme e novità, e altre notizie utili per la gestione della casa.
Nessuna novità per i cosiddetti bonus minori o ordinari: bonus ristrutturazione, ecobonus, sismabonus e bonus verde restano in vigore, come previsto già dallo scorso anno fino al 31 dicembre 2024.
Dal primo gennaio 2025, a meno di ulteriori proroghe, l’aliquota maggiorata del bonus ristrutturazione, che attualmente contempla una detrazione 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, ritornerà al 36% previsto per legge e il tetto massimo su cui applicarla scenderà da 96.000 a 48.000 euro.
Per l’ecobonus continua a essere in vigore il sistema di aliquote differenziate (50% o 65%), mirato a premiare gli interventi capaci di migliorare maggiormente la prestazione energetica.
Ulteriori maggiorazioni sono previste per gli interventi in condominio che interessano l’intero involucro dell’edificio:
• al 70%, nel caso in cui i lavori incidano sul 25% della superficie complessiva del condominio
• al 75% se la riqualificazione energetica è finalizzata al miglioramento e al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale.
Prorogato fino al 31 dicembre 2024 anche il cosiddetto sismabonus ordinario nonchè il sismabonus acquisti.
Durante il periodo di vigenza del superbonus potranno usufruirne solo gli immobili diversi da quelli a destinazione abitativa. Queste le aliquote previste:
• 70% per singola unità immobiliare se si passa a una classe di rischio inferiore
• 75% per edifici pluriunità se si passa a una classe di rischio inferiore
• 80% per singola unità immobiliare se si passa a due classi di rischio inferiori
• 85% per edifici pluriunità se si passa a due classi di rischio inferiori.
Permane anche il bonus introdotto nel 2018 riguardante interventi sulle parti comuni condominiali finalizzati contemporaneamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.
Per questi interventi è prevista una detrazione:
• dell’80% per il passaggio a una classe di rischio inferiore
• dell’85% per il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Confermata anche la proroga fino al 31 dicembre 2024 del bonus verde, ovvero la detrazione prevista per:
• sistemazione a verde di balconi, terrazzi e giardini
• recinzioni
• realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi.
Fin qui le conferme. Ma la Legge di Bilancio 2023 presenta un’inattesa novità per il bonus mobili, l’agevolazione per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici ad alta efficienza per case oggetto di ristrutturazione.
La novità è che il limite di spesa su cui si applica la detrazione, che nel 2023 doveva scendere a 5.000 euro, è stato portato a 8.000 euro.
Pertanto, il massimale scende comunque rispetto ai 10.000 euro in vigore quest’anno, ma in misura minore rispetto a quanto previsto.
Il bonus facciate era già stata l’agevolazione più ridimensionata dalla scorsa Legge di Bilancio, scendendo dal 90% al 60% e prorogata solo fino al 31 dicembre 2022.
La nuova Legge di Bilancio non prevede alcuna nuova proroga, per cui questo bonus sparisce completamente dal quadro normativo attuale.
Per effetto del Decreto Aiuti quater, il Superbonus scenderà al 90% dal prossimo primo gennaio.
La Legge di Bilancio disciplina però alcune eccezioni, ovvero:
• interventi effettuati sugli immobili di unico proprietario da 2 a 4 unità immobiliari per i quali, alla data del 25 novembre, risulti presentata la CILA-S
• interventi effettuati dai condomìni per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata prima del citato decreto-legge (ovvero 18 novembre 2022) e alla data del 31 dicembre 2022 risulti presentata la CILA-S
• interventi effettuati dai condomìni per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata tra il 19 e il 24 novembre 2022 e alla data dei 25 novembre 2022 risulti presentata la CILA-S
• interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Sempre per effetto dello stesso decreto Aiuti quater, dal primo gennaio 2023 rientrano in gioco, con l’aliquota del 90%, le unifamiliari, ma alle condizioni illustrate in questo articolo.
Continuano invece a usufruire del 110% fino al 31 marzo 2023 le unifamiliari per le quali sia stato ultimato il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre 2022.
Lo scorso anno è stato introdotto un bonus barriere architettoniche con aliquota del 75% ripartito in 5 quote annuali di detrazione.
La scadenza prevista era al 31 dicembre 2022, ma Legge di Bilancio per il 2023 proroga l’agevolazione di un ulteriore triennio, portandola quindi al 31 dicembre 2025.
Al momento non è però prevista una proroga a quell’anno anche della cessione del credito, per cui nel 2025 se ne potrà usufruire soltanto in dichiarazione dei redditi, con una detrazione spalmata in 5 anni.
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Ritorna una agevolazione che è stata in vigore negli anni 2016 e 2017, quella per le case green.
Si tratta della detrazione del 50% dell’IVA versata per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B acquistate direttamente dalle imprese costruttrici entro il 31 dicembre 2023.
L’agevolazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
La Legge di Bilancio prevede ancora altre misure per la casa. Ritorna in auge la possibilità di rinegoziare il mutuo passando da tasso variabile a tasso fisso.
Requisiti per poter effettuare la richiesta:
• mutui ipotecari in origine non superiori a 200.000 euro
• ISEE al momento della richiesta non superiore ai 35.000 euro
• non aver avuto ritardi nei pagamenti delle rate.
Ci sono inoltre alcune misure per contrastare il caro energia. L’IVA è ridotta:
• dal 22% al 5% per la fattura dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento
• dal 22% al 10% sul pellet per tutto il 2023.
In questo modo si è cercato di venire incontro a tutte quelle famiglie che utilizzano il pellet come combustibile per il riscaldamento e sono state colpite dagli aumenti registrati in questi mesi.
Prorogati a tutto il 2023 gli incentivi fiscali previsti per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36.
(Prima pubblicazione 22 dicembre 2015)
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40 Commenti. Nuovo commento
Gentile Architetto buonasera. Considerato il venire meno della possibilità della cessione del credito e dello sconto in fattura mi sono orientato per il lavori di ristrutturazione edilizia da fare alla mia unità unifamiliare all’utilizzo diretto della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Ho trasmesso al comune , tramite tecnico, nel mese di febbraio 2023, CILA con indicati diversi lavori da realizzare . Nel marzo 2023 è stata terminata la installazione degli infissi ed ho ricevuto la fattura che ho saldato con bonifico parlante. Desideravo chiederle: la detrazione nella dichiarazione dei redditi dovrà essere inserita nel 2024? e per poter usufruire della detrazione è necessario che tutti i lavori della CILA siano conclusi? Se non saranno conclusi (perchè, ad es. ho valutato di non farne alcuni) come mi devo regolare? Grazie del suo supporto.
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno architetto.
Non mi è chiaro se asseverazioni e visti di conformità vadano fatti e pagati per ogni fattura che viene emessa o per ogni tipologia di intervento. Più in dettaglio, nel mio caso la ditta edile che sta facendo i lavori, emetterà fatture distinte con sconto in fattura per spese relative all’Ecobonus (rimozione vecchi infissi, realizzazione tracce per passaggio tubazioni impianto di riscaldamento, lavori edili relativi all’installazione di collettori solari, etc.) con relativi acconti e saldi. L’asseverazione ed i visti vanno fatti per ogni fattura o per il lavoro nel suo complesso? Se va fatto per ogni fattura, sarebbe possibile a questo punto fatturare tutti i lavori in un’unica soluzione, a patto chiaramente che la ditta sia d’accordo? Grazie e complimenti per il servizio che offre.
Vanno fatti per ogni comunicazione AdE per la cessione o lo sconto. Quindi se in una comunicazione invia più fatture, può fare asseverazione e visto per tutte le fatture.
Grazie Architetto Granata per la sua risposta.
Non voglio approfittare della sua disponibilità ma avrei bisogno di una ulteriore informazione riguardo il superbonus 110 sulla mia unifamiliare A3.
L’intervento trainante sarà il cappotto termico che però coprirà tre lati della casa (superando il 25% previsto) con esclusione di quello che dà sulla strada pubblica perchè quella parte di cappotto termico secondo il tecnico occuperebbe il suolo pubblico ed il Comune non concederebbe il nulla osta.
Le chiedo: se dopo apposita istanza il comune dovesse esprimere il diniego al cappotto termico lungo il muro che dà sulla strada, potrei eseguire quella parte di intervento all’interno della casa considerandolo, a seguito del diniego del comune, intervento “trainato”?
Grazie della sua cortesia. Cordialmente.
No, perchè un intervento non può essere sia trainante sia trainato. Al massimo per l’isolamento interno può ricorrere all’ecobonus ordinario 65%.
Buongiorno Arch. per le richieste di cessione del credito per importi inferiori ai 10000 € o per quelli di Edilizia libera è possibile già inviare la domanda sulla piattaforma crediti dell’AdE o bisogna attendere un loro aggiornamento ?!?
Grazie
Che io sappia dovrebbe essere possibile. Non mi occupo di adempimenti fiscali per cui non posso dirglielo con certezza.
Gentile Architetto buonasera.
Sono proprietario di una unifamiliare cat. A3 per la quale dovrei usufruire di superbonus facendo quale intervento trainante il cappotto termico, l’installazione di una caldaia a pompa di calore e tra l’altro si dovrebbe installare sul terrazzo un impianto fotovoltaico.
L’abitazione non è stata mai provvista di una scala per salire su in terrazza.
Considerato che verrà installato un impianto fotovoltaico, per il quale saranno necessarie ispezioni/manutenzioni, potrebbe considerarsi la costruzione della scala quale intervento trainato?
Grazie per la sua attenzione
A parte che si potrebbe parlare al massimo di “accessorietà” (i trainati sono altra cosa https://www.guidaxcasa.it/lavori-trainanti-lavori-trainati-e-opere-accessorie/), ma secondo me no.
Gli interventi manutentivi sul tetto si possono fare anche senza l’accesso diretto tramite scala.
Buongiorno,
considerata la data di apertura CILA ottobre 2020, sino a quando è possibile acquistare i mobili ed usufruire del Bonus mobili 50%. Faccio presente che la pratica CILA è ancora attiva.
Fino al 31 dicembre 2021.
Gent.ma Architetto
Avendo effettuato lavori di ristrutturazione ed acquistato anche un climatizzatore classe A+++ questi come viene considerato nell’adempimneto della comunicazione alla Enea per lavori di ristrutturazione? in quanto negli elettrodomestici non viene mensionato.
In attesa cordialmente saluto
Raffaele
Il climatizzatore non dovrebbe essere inserito nella comunicazione per ristrutturazione.
Gent.Le Arch
Relativamente alle date, per la Cila inizio lavori parte dalla data di presentazione della stessa?
Mentre la fine è quella che il tecnico inserisce data fine lavori o quella di presentazione? In attesa porgo cordialissimi saluti
Raff1958
Per l’inizio lavori, di solito la data coincide con quella di presentazione della Cila, a meno che non si indichi un inizio differito (indicando la data) o che i lavori siano già iniziati (Cila tardiva).
Per la fine lavori, di solito si indica una data.
Gent.ma Architetto
Forse non ho ben posto la domanda, pertanto la riformulo in modo più preciso.
Relativamente alla fine lavori (CILA) la data valida, per la comunicazione all’ENEA, e quella dichiarata da tecnico, sulla comunicazione fine lavori, nel mio caso 30/12/2018, o data di presentazione al Comune con protocollo 17/01/2019?
La ringrazio anticipatamente della Sua disponibilità e colgo l’occasione per inviarle cordiali saluti
La data da prendere a riferimento è quella dell’effettiva ultimazione dei lavori e non quella del protocollo.
Gent.ma Architetto
avendo terminato i lavori di ristrutturazione con data chiusura CILA al 30/12/2018.
Avendo sostituito infissi, installato caldaia a Condensazione, acquistato mobili cucina con relativi elettrodomestici nelle varie Classi A A++ ecc, quante comunicazioni all’enea bisogna fare? in quanto ho trovato due siti
1)invio dichiarazione ai fini detrazioni fiscali L296/2006
e l’altro: Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie anno 2018 – art. 16.bis DPR 917/86 (TUIR)
Interventi che comportano risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili di energia.
Infatti ci sono due tipi di comunicazioni: quella per il cosiddetto ecobonus e quella per ristrutturazione e bonus elettrodomestici.
Dovrà compilare quella relativa alle detrazioni utilizzate (o a entrambe, se è il caso).
Buonasera Architetto,
ho visto che la legge di bilancio ha inserito una disposizione sui comproprietari di edifici plurifamiliare, tema sul quale Lei mi aveva già risposto correttamente in passato. Ora però, con la legge di bilancio, credo che la situazione sia cambiata. Sono comproprietario con altri 3 familiari di un edificio plurifamiliuare con 4 appartamenti A2 disposti su due piani (accesdo con scale comuni). C’e’inoltre un piano seminterrato con 4 box C6 che costituiscono pertinenze dei 4 A2. Mi sembra di capire che ora, con la modifica introdotta dalla legge di bilancio, la palazzina rientri nel Superbonus 110% (cappotto, serramenti, caldaie.. guadagno 2 classi etc.)? Tuttavia ho un problema. Nella stessa proprietà vi è un ulteriore box c/6. E’ un piccolo fabbricato autonomo collocato nel cortile della Palazzina. Questo non è riscaldato e non sarebbe in alcun modo interessato dai lavori. Tuttavia un suo spigolo (intersezione tra i lati nord ed est) viene in contatto con lo spigolo (intersezione lati sud e ovest) del seminterrato della palazzina. Inoltre, da una verifica al catasto, lo stesso C6 ‘esterno’ alla Palazzina insiste sulla stessa particella catastale della palazzina e non è pertinenziale rispetto ad alcun appartamento. E’ indipendente. Mi chiedo se questo c6 ulteriore rispetto ai c6 pertinenziali collocati nel seminterrato, seppure costituito da fabbricato autonomo, possa impedire alla palazzina l’accesso al Superbonus poichè, considerando anche lui, le unità immobiliari principali (non pertinenze) salirebbero a 5?
@Marco: Eh, sì… purtroppo questo potrebbe essere un problema, perchè la norma, alla lettera, parla di “unità immobiliari” e non di “unità abitative”.
sisma bonus, (80% senza tetto di spesa)
bonus ristrutturazione (50% di 96000)
bonus mobili (50% di 10.000)
eco bonus (50% senza tetto di spesa)
bonus verde (36% di 5000)
sono tutti cumulabili?
In teoria potrei quindi chiedere detrazioni x 96.000 + 10.000 + 5.000 + sisma bonus senza tetto di spesa e e ecobonus senza tetto di spesa e arrivare a 200.000 euro totale di potenziale sgravio fiscale?
I bonus non sono mai cumulabili, ma possono essere richiesti contemporaneamente per lavori diversi. Una particolarità è costituita dal bonus mobili, che si può avere solo se si usufruisce della detrazione 50% per ristrutturazione.
Mi chiedo però cosa intende per “senza tetto di spesa”. Tutti gli incentivi prevedono un tetto di spesa o una spesa massima detraibile, a eccezioni di quelli per la domotica.
Grazie, in effetti intendevo parlare di utilizzo contemporaneo e non cumulabile. Sul tetto di spesa ho commesso un errore.
Dunque se gli interventi vengono ben pianificati la somma detraibile può essere ingente. Le faccio un esempio per capire se ho ben inteso:
ipotesi spesa per ristrutturare cascina:
Se spendo 96.000 per interventi sisma + 50.000 ristrutturazione + 100.000 ecobonus + 10.000 mobili + 5000 verde = 261000 EURO
recupero da sgravi fiscali: 76.800 + 25.000 + 65.000 + 5.000 + 1800 = 173.600
E’ corretto?
Cosa significa riqualificazione globale per l’eco bonus? Che si mettono insieme tanti interventi (finestre, coibentazioni, schermature, infissi, caldaie, pompe di calore)? Serve una certificazione energetica prima anche se l’immobile è decadente e non abitabile per certificare il miglioramento del 20%?
Le parti comuni di una cascina con 2 unità abitative sono considerate alla stregua di parti comuni di un condominio?
Sì, è corretto se gli interventi da effettuare sono effettivamente quelli che danno diritto alle aliquote da lei calcolate.
Per gli altri suoi quesiti, poichè sono numerosi e richiedono risposte dettagliate, le suggerisco di richiedere qui una consulenza a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno,
Non ho ben chiaro la questione relativa alla comunicazione alla Asl.
Ho comprato una casa in un condominio a Roma (ottobre 2017). Aperto un cila per la ristrutturazione e iniziato i lavori tramite una ditta senza dare comunicazione alla Asl (inizio dicembre 2017). Oggi mi decido che vorrei cambiare le finestre e mettere le grate e mi faccio fare dei preventivi (ovviamente da altre ditte specializzate nel settore diverse da chi mi sta facendo la ristrutturazione).
Qui nasce la mia confusione. Leggo di questa comunicazione alla Asl come documentazione necessaria per ottenere le detrazioni nel caso intervengano più ditte.
Rientro nei casi per usufruire della detrazione per le finestre? Devo mandare questa comunicazione e/o non faccio più in tempo perché dovevo farlo prima (ma non sapendo se farli e a chi affidare il lavoro come avrei fatto)?
Grazie
La invito a leggere questo articolo: https://www.guidaxcasa.it/notifica-preliminare-asl-per-lavori-edilizi/.
Nel paragrafo “Quando è necessaria la notifica preliminare ASL?” è indicato tra i casi: “cantieri inizialmente non soggetti all’obbligo ma che vi ricadono in un secondo momento per effetto di varianti in corso d’opera”. Se per varianti intendiamo anche la variazione del numero di ditte coinvolte, siamo proprio nel suo caso.
Buongiorno
il bonus mobili e il bonus ristrutturazioni sono cumulabili nella stessa dichiarazione? ovvero un immobile che necessita sia di lavori di ristrutturazione sia di tutto l’arredamento.
Inoltre nel bonus mobili sono compresi tutti i mobili acquistati in qualsiasi negozio?
grazie
I bonus sono “per forza” cumulabili, nel senso che può avere quello per i mobili solo chi usufruisce di quello per le ristrutturazioni.
Sono detraibili tutti i mobili nuovi acquistabili in qualsiasi modo.
Salve, è vero che per usufruire del bonus mobili (prolungato al 31/12/2017) bisogna aver iniziato i lavori di ristrutturazione nel 2016? Se si ristruttura da Gennaio 2017 si perde il bonus per i mobili acquistati nel 2017? grazie
Assolutamente no. Si può usufruire del bonus anche per i lavori iniziati nel 2017.
Nelle legge precedente relativa alla ristrutturazione edilizia (manutenzione straordinaria) ho letto che per l’acquisto del computer e della televisione si poteva usufruire delle agevolazioni del 50%, poichè nella attuale legge non viene riportata detta agevolazione, le chiedo se compro la televisione oggi posso portarla in detrazione, grazie per la sua risposta.
Non mi risulta alcuna detrazione 50% per computer e tv. Se si riferisce al bonus elettrodomestici, questi apparecchi non sono compresi.
Seguito Sua chiara risposta ai 3 punti dei quesiti espressi con la mia e-mail del 10/4
Sono ritornato all’ufficio IMU del mio comune e questa volta, era presente un altro funzionario che, ascoltato le mie richieste, mi ha risposto che secondo quanto riportato nel documento dell’economia e finanze del 17/4 prot. 3946 lo sconto è applicabile solo alla mia quota di proprietà e non a quella di mio marito perché quest’ultimo non rispetta la condizione richiesta, cioè che il comodante deve possedere un solo immobile in Italia, o due, solo nel caso che questi sono nello stesso comune e con rispettive residenza, una del comodante e l’altra per il comodatario.
Ebbene basta leggere e capire che quello che dice bene il funzionario del comune. Ma siccome il tutto è molto illogico e irragionevole, rileggendo questo documento “Risoluzione N. 1/DF Ministero del’economia e delle Finanze prot.3946”, capisco che occorre approfondire l’interpretazione e recepire tutti i margini di applicabilità
Pertanto , Le richiedo
Ho interpretato bene la Sua precedente risposta cioè che lo sconto vale anche per la quota di mio marito? Se no, come e a chi contestare questa indigeribile legge; che nel mio caso, visto i costi di registrazione +marche, per fare il comodato (mod.69) , andrei a pagare 82€ in più rispetto alla situazione attuale? (oggi imu+tasi paghiamo in totale 900€)
Ringraziamenti e distinti saluti Nunzia
Gen.le sig. ra Nunzia, effettivamente lo sconto vale solo per la sua quota, se suo marito possiede un immobile in altro comune.
Per contestare una legge, penso si possa solo fare ricorso al TAR.
Sono proprietario di una casa a Catania vorrei affittarla a canone concordato 3+2 vorrei sapere lo sconto IMU per il 2016 grazie
Lo sconto è pari al 25% (l’imposta si applica sul 25% dell’imponibile).
buongiorno
mio marito è proprietario di una casa suddivisa in due appartamenti più un C2 annesso alla casa e accatastato come magazzino in parte aperto che viene utilizzato come garage.
un appartamento è la nostra abitazione principale, nell’altro ci abita nostra figlia che convive. nel contratto di comodato che dovrei fare per avere riduzione imu posso mettere anche il c2?
grazie
nel contratto
Per il momento non ci sono notizie sull’estensione dello sconto anche alle pertinenze.