Arriva finalmente il tanto atteso chiarimento di ENEA per l’individuazione della corretta definizione di impianto di riscaldamento esistente.
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Arriva finalmente il tanto atteso chiarimento di ENEA per l’individuazione della corretta definizione di impianto di riscaldamento esistente.
Per poter usufruire dell’ecobonus per riqualificazione energetica, l’edificio oggetto dell’intervento edilizio deve possedere due requisiti fondamentali:
• essere esistente
• essere già dotato di un impianto di riscaldamento alla data di inizio dei lavori.
La presenza di un impianto di climatizzazione invernale è quindi una discriminante che distingue l’ecobonus dalla detrazione 50%, per la quale non è richiesta.
Questo requisito essenziale è ribadito anche dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 36/E del 31 maggio 2007. All’epoca della pubblicazione della circolare, l’aliquota di detrazione vigente era del 55%, ma la sostanza del requisito previsto non cambia ancora oggi.
Esistono poche eccezioni per le quali la presenza di un impianto di riscaldamento esistente non è condizione necessaria per poter usufruire del bonus energetico. Si tratta dell’installazione dei pannelli solari termici, ovvero quelli destinati alla produzione di acqua calda sanitaria, delle caldaie a biomasse e delle schermature solari.
Dimostrare il primo requisito richiesto, cioè che l’edificio sia già esistente e non di nuova costruzione, è piuttosto semplice. La stessa Agenzia delle Entrate fornisce chiare indicazioni, ricordando che è sufficiente che l’immobile risulti accatastato o in corso di accatastamento al momento della richiesta di incentivo.
In alternativa, basterà esibire le ricevute che provino l’avvenuto pagamento di imposte sull’immobile, come l’IMU, laddove previste.
Ma come si fa a dimostrare che un edificio da sottoporre a ristrutturazione era già dotato di un impianto di riscaldamento esistente al momento dell’inizio dei lavori? A riguardo, l’Agenzia delle Entrate non ha fornito indicazioni esplicite.
È prassi far redigere all’impresa che esegue i lavori una dichiarazione attestante che l’immobile su cui si vanno a eseguire i lavori di riqualificazione energetica era già dotato in passato di impianto di riscaldamento.
Occorre sottolineare, però, che la dimostrazione dell’esistenza dell’impianto non è in realtà richiesta, come avviene invece per l’esistenza in vita dell’edificio.
Non c’è traccia infatti dell’indicazione di alcuna attestazione tra i documenti da esibire in caso di controlli.
Per eccesso di zelo, comunque, prima di dar vita a lavori di smantellamento che potrebbero eliminare ogni traccia dell’impianto preesistente, vi consiglio di raccogliere una cospicua documentazione fotografica dei dispositivi che compongono l’impianto.
Molti edifici sottoposti a interventi di riqualificazione energetica sono piuttosto vetusti e sprovvisti di un impianto di riscaldamento vero e proprio, come lo intendiamo oggi. Edifici di inizio secolo scorso presentano ad esempio camini in tutte le stanza o stufe. Possono, questi dispositivi, essere considerati un impianto di riscaldamento?
In passato un impianto termico, per essere considerato tale, doveva essere conforme alla definizione di cui al punto l – tricies del comma 1 dell’Art. 2 del D. Lgs. 192/05, come modificato dal decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, coordinato con la legge di conversione 3 agosto 2013, n. 90.
Il d. Lgs 48 del 10 giugno 2020 ha però modificato la definizione di impianto termico. Oggi è la seguente: impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate.
Nella vecchia definizione si affermava esplicitamente che non sono considerati impianti termici i seguenti apparecchi:
• stufe
• caminetti
• dispositivi per il riscaldamento localizzato a energia radiante.
Tuttavia, questi stessi apparecchi potevano essere assimilati a un impianto di riscaldamento, se la somma delle potenze nominali del focolare di quelli al servizio della singola unità immobiliare era maggiore o uguale a 5 kW.
Naturalmente questo requisito poteva essere attestato solo da un termotecnico esperto.
Questa dicitura ora è stata eliminata, in più la definizione dice che eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione potrebbero anche essere assenti. Se ne deduce che possiamo far rientrare tra gli impianti di riscaldamento anche quelli localizzati, come stufe e camini, indipendentemente dalla loro potenza.
Nella recente FAQ n. 4 pubblicata da ENEA si evince che per poter usufruire di ecobonus e Superbonus, l’impianto di riscaldamento:
• deve essere fisso
• può essere alimentato con qualsiasi combustibile
• non ha limiti sulla potenza minima inferiore
• deve essere funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria.
Resta quindi assodato che anche un camino, una stufa o uno split per la climatizzazione possono essere considerati idonei.
Tuttavia ENEA ricorda che gli interventi sono agevolabili purché gli edifici oggetto degli interventi siano dotati di impianti di riscaldamento presenti negli ambienti in cui si realizza l’intervento.
Da questo assunto si deducono due elementi importanti. Il primo è che, a parte le eccezioni prima citate, qualsiasi intervento di efficientamento energetico, anche il cappotto, richiede la presenza dell’impianto per essere agevolato.
In secondo luogo, se ad esempio in una casa è presente un camino in uno degli ambienti, potranno essere agevolati gli interventi realizzati unicamente in questo o in altri ambienti riscaldati da tale camino, ma non quelli effettuati nelle stanze non riscaldate.
Per essere aggiornato su ulteriori sviluppi, ti invito a seguire le mie pagine Facebook e Twitter.
(Prima pubblicazione 10 luglio 2018)
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715 Commenti. Nuovo commento
Buongiorno gent. Arch.
Devo effettuare una demo-ricostruzione ed usufruire del’ecobonus. Attualmente l’abitazione ha un impianto di riscaldamento privo di caldaia precedentemente dismessa dal vecchio proprietario e qualche radiatore. Onde evitare problemi pensavo di installare dei condizionatori split uno per ambiente (due essendo un appartamento di 40mq) ed avere un libretto d’impianto prima dell’inizio dei lavori. Secondo lei questa azione è corretta e mi permette di accedere all’incentivo eco o supereco?
Sì, può farlo, anche se secondo me non sarebbe necessario, avendo elementi che provano l’esistenza di un impianto.
Gentilissimo Arichitetto,
mi scusi se La disturbo. Mi permetto di sfruttare le Sue competenze per porLe una domanda.
Al fine di verificare se un edificio rientri tra quelli ammessi all’ecobonus, con particolare riferimento al requisito del riscaldamento esistente, secondo Lei, è ammissibile un riscaldamento dei singoli ambienti sulla base di soli termosifoni elettrici fissi (attaccati al muro)?
Stando all’ampia definizione di impianto termico recata dal Dlgs. 48/2020, io ritengo che non vi siano problemi. Lieto di sapere cosa ne pensa. Cordialità.
Certo, il sistema con radiatori elettrici fissi è una tipologia di impianto di riscaldamento.
Buongiorno arch. Granata,
una semplice domanda: per ottenenere l’incentivo CONTO TERMICO sto sostituendo una vecchia stufa a legna senza targa, senza libretto, con una nuova ammessa al contributo. Mi si chiede “un’autodichiarazione del Soggetto Responsabile attestante la potenza del generatore stesso” che andrò a sostituire, sono io a doverlo dichiarare? Come faccio a misurarla?
Grazie
Il soggetto responsabile è lei, ma non potendo conoscere il valore di questa potenza deve rivolgersi a un termotecnico.
Salve architetto,
nella mia abitazione unifamiliare sto avviando i lavori col bonus 110 per l’isolamento termico delle pareti orizzontali e del tetto. Preciso che ho già una caldaia di ultima generazione per la quale sto usufruendo del bonus 50%.
Mi può chiarire se, nell’ambito di un progetto di efficientamento energetico dell’esistente, è possibile tra i lavori trainati l’installazione di climatizzatori monosplit a pompa di calore?
La ringrazio
Nel suo caso no: https://www.guidaxcasa.it/bonus-condizionatori/
Ringrazio per la risposta.
Faccio, però, presente che nella richiesta non aver indicato la presenza di 4 monosplit di vecchissima generazione, Inoltre, la mansarda non riceve calore dalla caldaio, ma esclusivamente da uno di questi monosplit.
La loro sostituzione non rientra neanche nel bonus 110?
Se possibile, desideravo chiedere anche un altro chiarimento. Tra i lavori trainati sto installando un impianto fotovoltaico. Secondo lei, tra i lavori TRAINATI di efficientamento energetico può essere previsto anche un collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria?
L’impianto esistente è costituito dalla caldaia a condensazione che mantengo e da uno scaldabagno elettrico vecchio che voglio dismettere.
La ringrazio
Il 110% non è altro che una maggiorazione dell’ecobonus ordinario, quindi il principio è sempre lo stesso: rientra solo il generatore di calore principale.
Il solare termico (collettore) non secondo me, ma a tutti gli effetti, E’ un intervento trainato… 🙂
Quindi in questo caso nessun problema per il 110.
Buongiorno Architetto
Condizione indispensabile per usufruire delle detrazioni fiscali del superbonus 110 è che l’immobile oggetto dell’intervento sia dotato di impianto di climatizzazione invernale esistente in tutti gli ambienti oggetto di intervento.
Nel mio caso, l’immobile è dotato di rete di distribuzione e terminali in ghisa ma è mancante di caldaia, un tempo vi era una caldaia a gasolio.
Secondo lei potremmo usufruire delle misure del 110?
Grazie per la risposte
Secondo me sì, perchè basta un intervento di manutenzione straordinaria (l’installazione del generatore mancante) per ripristinare l’impianto.
Grazie Architetto della risposta.
Il problema in questo caso sarebbe nel calcolo del rendimento di una caldaia inesistente.?? Giusto?
Si dovrebbe considerare un impianto simulato, ma su questo saprà risponderle meglio un termotecnico.
In particolare riguarda gli impianti !
Le spiego vivo in un condominio di 3 unità composto da 3 sub :
Negozio (mio)
Appartamento (mio)
Appartamento (non mio)
In particolare il mio negozio e il mio appartamento avevano alcune utenze in comune e qualche mese fa ho regolarizzato separando le varie utenze trannne acqua ! Quindi gas e luce e climatizzazione indipendente .
Ieri ho presentato la cila riguardando ai lavori con superbonus solo sugli appartamenti (quindi senza negozio)!
Volevo sapere se posso stare tranquillo o il fatto che c’è stata una regolarizzazione da poco tempo sugli impianti in comune mi crea problemi ?
Inoltre leggevo che i fumi della caldaia in comune sono un altro problema e a me le attuali caldaie negozio e appartamento hanno la stessa condotta per i fumi !
Faccio in tempo a sistemarla rivedendola visto che ancora non ho eseguito i lavori o già potrei essere in multa ?
Deve regolarizzare tutto prima di inziare i lavori, dopodichè non ci sono problemi.
Gentile Architetto buonasera,
sto per iniziare lavori di ristrutturazione totale (tranne infissi), con Cila, nel mio appartamento dotato di impianto di riscaldamento centralizzato dismesso, ove sono tuttora presenti le tubazioni e i radiatori in tutte le camere, tre vecchie pompe di calore, e un boiler elettrico per l’acqua sanitaria. Vorrei rifare l’intero impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione e, se possibile, sostituire le vecchie pompe di calore con delle nuove. A quali bonus posso accedere? Grazie mille anticipatamente per la sua attenzione. Osvaldo
Ha diverse possibilità. Le consiglio di seguire questi due video: https://www.guidaxcasa.it/bonus-caldaia/ e https://www.guidaxcasa.it/bonus-condizionatori/
Gent.ma Arch. Granata,
in data 18/7/2019 ho acquistato una casa di comproprietà di mia mamma e mia zia materna (casa precedentemente ereditata da loro per successione alla morte della mia nonna materna). L’acquisto è avvenuto con regolare atto di compravendita presso un notaio, tra i cui documenti è stato allegato anche l’APE della casa emesso in data 10/7/2019, che riporta la dicitura “Impianto simulato in quanto assente” sia per l’impianto di climatizzazione invernale, sia per l’impianto di prod. ACS.
IN REALTA’ IN QUELLA DATA GLI IMPIANTI ERANO PRESENTI ed erano in fase di rimozione per lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica iniziati l’8/7/2019 (pochi giorni prima della compravendita) a nome di mamma e zia, per poi – una volta io divenuta titolare della casa – volturare subito a mio nome in data 23/7/2019 sia la pratica edilizia in Comune, sia la “notifica preliminare cantieri” all’ASL.
Tutti i lavori di ristrutturazione e riqual. energ. sono stati, quindi, sostenuti e pagati interamente da me da Luglio 2019 a Giugno 2021 (data di fine lavori), tra cui ho completato anche la rimozione totale degli impianti termici e i relativi rifacimenti secondo la normativa.
Nessuno tra me, mamma e zia (ignoranti in materia) ha dato peso alla dicitura “Impianto simulato in quanto assente” presente sull’APE iniziale inserito in atto di compravendita, e l’Arch. Certificatore NON ci ha nemmeno chiesto il libretto di impianto termico di cui noi eravamo effettivamente in possesso.
Anzi, io sono tutt’ora in possesso del libretto del vecchio impianto termico (in cui, però, figura ancora la mia nonna come responsabile dell’impianto perchè non è mai stato fatto il passaggio a mamma e zia) e ho anche alcune foto della vecchia caldaia – foto in cui però la caldaia figura già “smontata” (cioè non più collegata al metano), fatte durante i lavori di ristrutturazione, in cui inquadro sia il codice impianto CURIT, sia matricola, modello della caldaia da cui si evince corrispondenza tra libretto e caldaia stessa.
Il lavori svolti mi hanno permesso di passare dalla classe energetica G (attestata nell’APE iniziale di compravendita con dicitura “Impianto simulato in quanto assesente) alla classe A2 attestata nella nuova APE.
Entro i termini previsti, ho eseguito comunicazione all’ENEA e ho già portato in detrazione le spese sostenute nel 2020 e nel 2021, convinta di avere diritto anche all’ECOBONUS ORDINARIO 65% (oltre ovviamente al BONUS CASA).
Dato il mio caso, Le chiedo cortesemente di poter sapere se ho effettivamete diritto di accedere all’agevolazioni ECOBONUS ORDINARIO 65%, anche se l’APE iniziale riporta “Impianto simulato in quanto assente”.
In alternativa all’APE, che documentazione dovrei disporre per poter effettivamente certificare che l’impianto era esitente e quindi non accedere all’ECOBONUS 65%? Vecchio libretto e fotografia di caldaia (non collegata) possono essere sufficienti?
Preciso che dal libretto si evince che l’ultima manutenzione annuale alla caldaia era stata eseguita dai tecnici nel 2017; successivamente a tale data, a casa disabitata seppur caldaia collegata al metano, NON erano più stati eseguiti controlli (forse sbagliando). Anche questo inficia sull’accesso agevolazioni ECOBONUS 65%?
Mi scuso, ma il quesito ha carattere di massima urgenza.
In attesa di ricevere gentile riscontro, la ringrazio molto per l’attenzione riservatami.
Cordiali saluti
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto, abito in una villetta unifamiliare cosi composta: pianoterra garage, bagno, cucina, e tre camere h 2,50 (accatastate come cantina) riscaldamento autonomo (caldaia a condensazione a gas), primo piano abitazione normale con riscaldamento con caldaia a gas, secondo piano mansarda rustica senza riscaldamento (accatastata come soffitta). Vorrei sapere se in questo contesto posso usufruire del superbonus 110% e dei vari buoni esistenti Grazie
“Dei vari bonus esistenti” no, perchè è presente un abuso edilizio.
Del superbonus sì, ma con le indicazioni che do in questo video: https://www.guidaxcasa.it/la-cila-s-non-e-un-condono/
Buongiorno Architetto, le chiedo una sua cortese risposta riguardo a : Il tecnico, incaricato per lavori di riqualificaz. energetici con superbonus 110, sostiene che nel caso in cui NON si decidano lavori trainati (infissi, caldaia ecc.) la verifica di eventuali abusi o difformità da parte del Comune (SUE Sportello Unico Edilizia) è limitata per legge ai soli lavori condominiali, cioè all’edificio oggetto dei lavori trainati (cappotto ). Cosa ne pensa? Grazie per la sua squisita gentilezza.
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno,
in ambito superbonus 110 dovendo fare anche interventi trainati quali la sostituzione degli infissi Le chiedo: dovendo sostituire infissi a tapparella con cassonetto in lamiera integrato (h220+30 cassonetto) con persiana, l’altezza di quest’ultima può essere quanto il vecchio infisso 220+30=250 oppure il cassonetto non va considerato quindi max h220 ? Grazie
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto
Ho una casa con l’impianto di riscaldamento con caldaia a gasolio, devo fare il cappotto che mi permette di avanzare di due classi energetiche, in quanto la casa è sprovvista di intercapedine.
Una parte della casa ha i radiatori, un’altra parte ha solo le tubazioni, ma mancano i radiatori, posso considerare tutta la casa come impianto, per accedere al bonus 110%, o devo per forza avere installato tutti i radiatori.
Grazie per la risposte
A mio avviso se le tubazioni arrivano in tutta la casa e mancano solo i terminali, si può considerare come impianto riattivabile con un intervento di manutenzione straordinaria e quindi può procedere.
In riferimento alla sua risposta al punto 1 del commento di Paolo del 6 gennaio 2022 : “ai fini dell’attivazione del 110, l’unità rimasta solo con l’impianto distribuzione ed i radiatori, ma senza caldaia, può essere già considerata dotata di impianto di riscaldamento riattivabile con manutenzione straordinaria o deve essere acquisita una caldaia?” lei risponde SI ….ma Si cosa ? ….Si, può essere considerata già dotata di impianto di riscaldamento riattivabile con manutenzione straordinaria ? …o SI deve essere acquisita una nuova caldaia ?
E poi aggiungerei anche un mio quesito ( mi trovo ad avere lo stesso caso di Paolo ) : come dimostrare l’indipendenza di almeno altri due impianti ( ad esempio elettrico e gas ) ?
Grazie.
A Paolo ho risposto sotto.
Riguardo gli impianti, sono autonomi quando sono privati e gestiti in maniera indipendente rispetto alle altre unità immobiliari.
Gent. Architetto,
con rif. al mio commento del 6 gennaio u.s. ed alla Sua risposta del 7, mentre mi è chiaro il NO al secondo quesito, La prego di precisarmi il SI al primo.
In particolare, il SI è riferito all’impianto senza caldaia che si puo’ considerare esistente e riattivabile con manutenzione straordinaria, o è necessaria l’acquisizione di una caldaia, collegabile all’impianto di distribuzione con manutenzione straordinaria, per considerarlo esistente e riattivabile?
Grazie ancora e cordiali saluti.
A mio avviso l’impianto può essere considerato riattivabile.
Gent. Architetto,
due quesiti:
1. Due fratelli hanno frazionato un edificio, pervenuto per eredità, in due unità immobiliari completamente indipendenti sia per accessi che per impianti. Essendo l’impianto di riscaldamento preesistente, ovviamente, unico, pur avendo frazionato l’impianto di distribuzione, non potendo frazionare la caldaia, questa è al servizio di una sola delle due unità.Poichè il frazionamento è stato originato dal desiderio di dividere la proprietà e non avere piu’ niente in comune, non ci sono proprietà condominiali. Ai fini dell’attivazione del 110, l’unità rimasta solo con l’impianto distribuzione ed i radiatori, ma senza caldaia,può essere già considerata dotata di impianto di riscaldamento riattivabile con manutenzione straordinaria o deve essere acquisita una caldaia?
2. Nel caso l’unità immobilare di cui al punto 1 venga dotata anche di climatizzatori (caldo/freddo) , l’eventuale sostituzione col 110 dell’impianto di riscaldamento esistente, senza funzioni di raffrescamento, implica anche l’eliminazione degli split che potrebbero essere utilizzati solo d’estate?
Grazie e cordiali saluti.
1. Sì
2. No.
Gentile Architetto, Il mio Ingegnere dice che in ambito di superbonus 110% per una nuova installazione di un impianto a biomassa come TRAINATO bisogna fare riferimento all’allegato G del DM 6/8/2020 decreto Requisiti (solo 5 stelle) e non all’art. 14 del dl 63/2013 che cita genericamente le caldaie a biomasse senza fare riferimento alla classe ambientale. Cosa ne pensa?
Penso che il suo ingegnere abbia ragione. I requisiti del DM 6/8/2020 sono imprescindibili e sicuramente più stringenti della norma generale.
Salve Architetto, recentemente mi ha già risposto sul termocamino (17 Ottobre 2021 14:06) confermando che lo posso installare usufruendo del 110. Ora con il mio Ingegnere stiamo discutendo sulla certificazione 4 e 5 stelle. Io sostengo che posso inserire un 4 stelle come intervento TRAINATO ma non riusciamo a trovare documentazione a riguardo. Anche SU ENEA abbiamo posto un quesito ma nulla. Mi può aiutare cortesemente?
Grazie
Saluti
Per i trainati si fa riferimento all’art. 14 del dl 63/2013 che cita genericamente le caldaie a biomasse, senza fare riferimento alla classe, quindi non ci sono problemi.
Buongiorno,
attualmente possiedo una caldaia a condensazione che alimenta taverna e piano rialzato e vorrei sostituirla con una nuova a condensazione, dotata di termovalvole e per la quale è reperibile sul sito del produttore la certifica che tale modello beneficia del 65%.
Preciso che to ristrutturando il piano rialzato e rientro in manutenzione straordinaria.
Pensavo di mantenere la vecchia caldaia per la sola produzione di acqua calda sanitaria della taverna, mentre di utilizzare la nuova caldaia per tutto l’ impianto del piano rialzato (riscaldamento a pavimento e acqua calda sanitaria).
A suo avviso in una situazione di questo tipo potrei beneficiare della detrazione al 65%?
La ringrazio.
Credo di sì.
Salve,
Ho un impianto composto da 5 termoconvettori a metano, 1 in ogni stanza. Volevo sapere se posso fare un impianto termico a pavimento usufruendo del bonus 110.
Grazie.
Per saperlo dovrebbe commissionare uno studio di fattibilità.
Buongiorno, 2 anni fa montai una caldaia a pellet con puffer e 600lt d’acqua sanitaria, il tecnico che è venuto a fare il sopralluogo mi ha detto che con quel tipo di caldaia non è possibile accedere al 110% anche se faccio il cappotto.
vi risulta?
Grazie
Non posso saperlo… Evidentemente il tecnico ha fatto il suo studio di fattibilità e ha verificato che non si ottiene il salto di due classi.
Buongiorno,
ho comprato un appartamento in un condominio 5 anni fa ed ho trovato una caldaia installata due anni prima dal precedente proprietario pagata senza alcuna detrazione. Da qualche giorno hanno iniziato i lavori di riqualificazione energetica nel condominio ed io aderito alla sostituzione della caldaia dando in sostituzione una vecchia caldaia che ho in un’altra casa. Lo posso fare? l’impresa lo può fare?
Ma assolutamente no! Lei deve sostituire la caldaia del suo impianto.
Buongiorno,
ho ereditato un immobile di 65m2 che era riscaldato con una stufa a kerosene fissa posizonata nel corridoio (10kW) e collegata alla canna fumaria sul tetto.
L’iimobile è disabitato da oltre 10 anni e la stufa non ha nessun libretto di impianto (non so neppure se funziona perchè per timore non l’ho accesa).
Vorrei approfittare del superbonus 110% ma ho dei dubbi.
Ho interpellato un termotecnico che mi ha detto che per accedere al superbonus devo accatastare la stufa al catasto impianti tramite un idraulico abilitato prima di fare la pratica. Ho provato a contattare diversi idraulici abilitati ma mi hanno detto che non possono farlo perchè la caldaia è troppo vecchia e non ha il libretto.
Quindi le chiedo se questo sistema di riscaldamento, nello stato in cui si trova (ovvero senza libretto e senza accatastamento), può essere classificato come elemento trainante per accedere al superbonus 110%?
Nel caso non sia possibile accedere nello stato in cui si trova, cosa devo fare per potervi accedere?
Ringrazio per l’attenzione
Sinceramente nella normativa sul superbonus non ho mai trovato riferimento al fatto che l’impianto debba essere accatastato, ma i termotecnici ne sapranno sicuramente più di me. Si faccia dare il riferimento normativo che impone questo requisito e vedremo quale può essere la soluzione.
Buongiorno,
ho una casa rurale che si compone di cui 2 locali degli anni 1900 e 2 locali degli anni 1960, circondata da un oliveto di 1 ettaro e 3 are. Nel 1996 i 4 locali sono stati accatastati quali unità C2 (deposito).
I locali erano riscaldati da un caminetto e da una stufa a legna, attualmente dal caminetto e da 2 condizionatori a parete, a pompa di calore, installati nel 2010.
Il mio Ingegnere di fiducia sta provvedendo al cambio di destinazione d’uso dell’immobile da non abitativo (C2 Deposito) ad abitativo, quindi dal punto di vista catastale “sarebbe indicata come nuova abitazione” anche se in realtà gli interventi consistono in opere per la conservazione del patrimonio edilizio ovvero quello che un tempo era abitazione rurale.
Premesso quanto sopra posso usufruire del SUPERBONUS (110%) per RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA?
AGENZIA DELLE ENTRATE lo prevede infatti in una FAQ ha precisato che sono ammessi al Superbonus anche le spese sostenute per interventi realizzati su immobili che solo al termine degli stessi saranno destinati ad abitazione, a condizione che nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori risulti chiaramente il cambio di destinazione d’uso del fabbricato.
ENEA non lo prevede in quanto con il cambio di destinazione d’uso l’immobile lo considera NUOVA COSTRUZIONE (anche se in realtà ha oltre 100 anni!!!).
Vi chiedo, con cortesia, di darmi una risposta.
Cordialità
AdE ha confermato più volte che se c’è un cambio di destinazione d’uso in abitativo si può accedere al bonus.
buongiorno, sto operando per ottenere il superbonus 110% in una casa al mare. Attualmente riscaldata con caldaia a gas e termosifoni e split per il condizionamento.
Domanda: gli split e i termosifoni non hanno necessità di particolari procedure per essere smaltiti come invece è previsto per la caldaia, giusto?
L’impresa li porta in discarica e finisce li’? ovviamente abbiamo le foto qualora dovessero servire da esibire alle autorità in caso di controlli…
Per ogni tipologia di rifiuto edile l’impresa deve rispettare le specifiche prescrizioni di smaltimento.
Buongiorno
ho un immobile ereditato che sto vendendo. Ho rottamato la caldaia perchè non funzionante con notifica al catasto caldaie della regione.. ho tutti gli estremi della caldaia sul certificato del tecnico che l’ha rimossa. Esistono termosifoni in ogni stanza e contatore gas disattivato.
il compratore mi riferisce che non può usufruire del bonus 110% perchè manca la caldaia nell’impianto.
cosa posso fare?
Grazie
Non capisco cosa dovrebbe fare… non è mica un requisito indispensabile poter usufruire del superbonus.
Se vuol venire incontro all’acquirente, acquisti una nuova caldaia e rimetta a posto l’impianto.
Salve, un capannone esistente veniva riscaldato in modo “insufficiente” ad esempio con 4 split da 12.000 BTU, per un totale di 14 kW termici e dai calcoli (legge 10) risulta invece necessario un Nuovo impianto termico da 70 kW termici, è possibile usufruire dell’ECOBONUS 65% x la sostituzione? o l’impianto precedente doveva essere “adeguato termicamente” all’edificio ?
Distinti saluti
E’ possibile usufruire del bonus.
Salve, ho un dubbio da esporle, ho acquistato un immobile utilizzato poco e niente, con allaccio a luce ma non acqua, con un impianto di riscaldamento con termosifoni non collegati a nessuna caldaia, e per avere acqua calda è presente uno scaldino elettrico da 50 lt.
Potrebbe rientrare nel bonus?
Sì, se il tecnico certifica che quanto presente è definibile impianto.
Salve,
vivo a Roma in zona metanizzata in una villetta indipendente in classe B e sto provvedendo alla sostituzione della caldaia a metano con una PDC, in aggiunta vorrei inserire un termocamino come intervento trainato. Lo posso fare ?
Insieme al tecnico stiamo anche valutando il cappotto esterno oltre a quello interno in lana di roccia già esistente.
Grazie!
Sì.
Buonasera
È possibile accedere ai bonus per il miglioramento energetico se la casa Dispone solo di un’antica cucina economica a legna collegata ad una canna fumaria. Grazie
Ma la cucina era usata anche per riscaldare la casa oltre che per cucinare?
Se il termotecnico dimostra questo e attesta che è un impianto di riscaldamento, sì.
Letta la risposta dell’architetto si riferisce al superbonus 110%? E riguarda tutto l’appartamento? Avevo inteso che eventualmente il superbonus 110% sarebbe stato applicabile solo agli ambienti che un termotecnico avrebbe certificato riscaldati da quella cucina economica.
@Bruno: infatti è così.
Buonasera,
Fino a qualche mese fa avevo un impianto con caldaia che forniva acqua calda sanitaria e termosifoni. Dopo la rottura della caldaia l’ho sostituita con uno scaldabagno a gas che fornisce solo acqua calda sanitaria, comunicando alla regione la dismissione dell’impianto con sostituzione con scaldabagno a gas. I termosifoni quindi sono presenti ma non collegati all’impianto.
Avrò problemi col requisito di impianto di riscaldamento esistente?
Grazie per la disponibilità
Saluti
No.
Buonasera, nel nostro condominio abbiamo deciso appena dopo grandi discussioni di chiedere il 110%, ma la settimana scorsa si è rotta irreparabilmente la caldaia, e una minoranza di condomini chiede la sostituzione immediata minacciando in caso contrario di adire le vie legali. Purtroppo non c’è modo di adempiere all’iter burocratico prima della sostituzione. C’è un modo di salvare il 110% in questa situazione? Cordiali saluti
Potreste installare una nuova caldaia momentanea, non troppo performante, e poi procedere con quella definitiva che vi consentirà di ottenere i requisiti previsti.
Buongiorno Architetto,
ho sentito dire che per poter usufruire del Super Ecobonus 110%, connesso alla realizzazione del cappotto ad un edificio composto da due appartamenti posseduti da un unico proprietario, oltre ai noti requisiti (miglioramento di due classi energetiche, ecc.) sarebbe necessario anche dimostrare che in quelle due abitazioni si sono verificati dei consumi energetici per il riscaldamento negli ultimi due anni.
Le domando quindi: 1) se tale condizione (consumi per almeno due anni antecedenti) corrisponde al vero; 2) in caso affermativo, quale norma o circolare o altro documento prevede tale condizione.
La ringrazio dell’attenzione
Mai sentito. Chieda i riferimenti normativi a chi glielo ha detto e ci tenga cortesemente aggiornati.
Cortesemente vorrei sottoporle il seguente quesito: all’ interno di una proprietà che non ha classificazione energetica, ho un impianto di riscaldamento a termosifoni equipaggiato di caldaia murale stagna alimentata a GPL e nel salone, in aggiunta’, e presente un camino rurale aperto fonte primaria di calore.
La sostituzione del camino rurale aperto con un termocamino a biomassa combustibile di classe A+ a 5 stelle allacciato al sistema di termosifoni esistente, può beneficiare dell’ ecobonus con recupero al 65%?.
Cordialmente saluto e ringrazio
Sì.
buonasera Arch. ho installato nel mio appartamento un dual clima perche non esiste allacciamento al metano e l’acqua viene presa da un pozzo volevo capire se posso usufruire del bonus 110 per ristrutturare l’appartamento in quanto e molto vecchio ed ha bisongno di interventi in piu io non vorrei avere il gas ma bensi fare tutto elettrico con l’aiuto dei pannelli solari . Grazie.
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Gentile arch. Vorrei sottoporle il mio caso:
sono proprietaria di un immobile indipendente dal 1991. Tale immobile è provvisto, fin dal momento dell’acquisto, di infissi in legno, predisposizione impianto elettrico con relative canaline e fili elettrici, e presenza di radiatori in ogni stanza alimentati da una vecchia caldaia a gasolio che si trova nel vano caldaia nel seminterrato.
L’immobile non è stato mai abitato da nessuno e quindi manca l’allacciamento di acqua e luce nonché l’agibilità mai richiesta in quanto successivamente è stato oggetto di condono.
La pratica di condono si è risolta positivamente solo nel luglio 2021 con il rilascio del relativo condono.
L’immobile è accatastato F3 fin dagli anni 90’ ed ora con il rilascio del condono mi appresto a cambiare categoria.
Orbene, siccome è mia intenzione ristrutturare l’immobile, alla luce delle informazioni innanzi esposte e del fatto che l’immobile non è stato mai abitato da nessuno, vorrei sapere se ho diritto all’ecobonus 110 dal momento che l’esistenza dell’impianto di riscaldamento è data dalla presenza dei radiatori e della caldaia a gasolio. La ringrazio.
Essendo la situazione piuttosto complessa, potrà avere una risposta sicura solo affidando uno studio di fattibilità.
Buongiorno, ho un appartamento dotato di 6 termosifoni in tutti i vani (bagno e corridoio incluso). Non ho la caldaia a gas e neanche l’allaccio al gas. L’appartamento in questione è riscaldato e fornito di acqua calda dalla caldaia di un altro appartamento attiguo (anch’esso di mia proprietà) i due appartamenti sono unità autonome ai fini catastali ed edilizi. La domanda è posso usufruire della sostituzione degli infissi con superbonus 110, l’APE in questo caso cosa dichiara?
Per usufruire del superbonus sugli infissi deve per prima cosa fare un intervento trainante. E’ necessario poi che un termotecnico attesti che la condizione presente è di impianto termico esistente.
Salve, sto sostituendo la caldaia esistente con una a condensazione e sistemi di termoregolazione adeguati per ottenere le detrazioni Ecobonus al 65%. Contestualmente devo sostituire i radiatori esistenti con dei nuovi radiatori, volevo chiederLe se per i radiatori spettano le detrazioni al 65% come per il resto dell’impianto? Le chiedo ciò perchè facendo lo sconto in fattura, chi mi fa i lavori sostiene che non si possono inserire le detrazini al 65% ma bensì al 50%. In caso affermativo ha un link della Agenzia delle entrate o dell’Enea dove si evince chiaramente la risposta? Grazie
Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno,
Sono comproprietario di una vecchia casa di campagna accatastata C/2 di 5 vani dotata di: un focolare a legna, impianto elettrico e idrico per attingere acqua dal pozzo. Ho capito che potrò accedere al superbonus Sisma 110 purché chieda il cambio di destinazione d’uso in abitativo. Quanto alla possibilità di accedere al super-Ecobonus 110, l’ingegnere mi ha suggerito di installare (prima dell’inizio dei lavori) due condizionatori in quanto il focolare non riscalda tutti i vani e di potenziare l’energia elettrica per sostenere i due split prima di avviare. È una procedura corretta?
Grazie
Un cordiale saluto
Oddio, non è proprio una procedura ortodossa, ma non c’è un divieto di farlo.
Buongiorno, ho acquistato un appartamento che al momento è disabitato pertanto le utenze (luce ,gas ,acqua ) non sono allacciate . é stato deciso a livello condominiale di utilizzare l’ecobonus 110 per rifare : cappotto del palazzo +infissi e sistema di riscaldamento dei singoli appartamenti ( gli appartamenti sono termoautonomi e sono presenti i termosifoni ma non la caldaia )
Il mio dubbio è:
non essendo allacciate le utenze il tecnico che produrra’ l’APE preliminare non potendo mettere in funzione il tutto scrivera’ che è SIMULATA ? in questo caso non avrei diritto all’ecobonus 110 ? dato che il condominio ha deciso e i lavori si faranno comunque a quali tipo di problemi vado incontro?
Grazie
L’impianto esiste, quindi il tecnico non lo metterà come simulato.
Buongiorno,
ho sostituito una schermatura solare nel mio appartamento (facente parte di un condominio con teleriscaldamento centralizzato). Al momento della compilazione della modulistica per l’ecobonus, mi vengono richieste informazioni riguardo l’impianto termico dell’edificio, dunque del condominio. Vorrei sapere se anche la specifica relativa alla caldaia (potenza nominale ecc) è riferita a quella condominiale o se invece è riferita allo scaldabagno presente nel mio appartamento.
La ringrazio
Sì è riferita a quella condominiale.
Gent. arch. Granata,
la presenza di stufe ad infrarossi fisse in tutti i vani di un appartamento condominiale, alla luce della nuova definizione di centrale termica, dà diritto alla fruizione dell’ecobonus 110% per il cappotto termico e per i rispettivi interventi trainati?
Ringrazio in anticipo per la risposta chiarificatrice.
Bisogna capire cosa si intende per “fisse”. Se sono i classici apparecchi “spostabili”, anche se posizionati in maniera “fissa” in una stanza, ovviamente non sono un impianto.
Buongiorno, grazie per avermi risposto. Il link è solo per fare un esempio della tipologia. Pannelli ancorati alle pareti, non con piantana o rotelle. Grazie per quanto vorrà ancora scrivere.
Sì, questa tipologia si può considerare impianto.
In una villa uni famigliare, dotato di caldaia a gas che non viene sostituita, il progetto 110 % prevede cappotto, serramenti, fotovoltaico, batterie accumulo, colonnine di ricarica (miglioramento di 2 classi).
E’ possibile accedere al 110% anche per gli interventi di efficientamento energetico quali:
1 – Sostituzione di un condizionatore di classe A con uno nuovo di classe A+++
2 – Sostituzione stufa a pellet con una stufa di 4 stelle
3 – Sostituzione termosifoni con nuovi più performanti
4 – Sostituzione della coibentazione dei tubi di riscaldamento esterni in cantina
Grazie
1. No
2, 3, 4. Sì.
Gent.mo Arch. Granata
la ringrazio per la risposta e per la sua professionalità oltre che disponibilità. Allacciandomi alla sua risposta, per dimostrare l’esistenza dell’impianto basta allegare una relazione tecnica con materiale fotografico al quale aggiungere anche il formulario dello smaltimento della caldaia?
Sì, può essere un modo.
Buonasera architetto ,ho acquistato una casa in singola con camino e climatizzatori ,vorrei porle due domande :
Posso usufruire del bonus 110 ?
Se si le chiedo inoltre se posso sostituire i climatizzatori con altro sistema di riscaldamento che mi produca anche acqua calda ?
Es. Pompa calore caldo freddo e acs
Grazie
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buon pomeriggio Architetto, ho acquistato questo appartamento indipendente con la caldaia guasta , ma con l’impianto a radiatori esistente. Il tecnico che fece l’APE prima della vendita (maggio 2021) fece la comunicazione alla Regione Lazio inserendo che l’impianto è inesistente allegando poi un modulo con la dichiarazione della parte venditrice attestante che la caldaia è guasta. Ora io rifarò gli impianti usufruendo del superbonus 110% e vorrei capire se avrò problemi visto che sull’APE c’p scritto che l’impianto è simulato in quanto inesistente e sull’altro foglio risulta esistente con caldaia guasta. Grazie infinite per il prezioso supporto.
No, non avrà problemi se ci sono le prove che l’impianto è esistente.
Buongiorno Architetto, ho una casa del 2020 con classe energetica A3, pompa di calore, e cappotto.
È possibile sostituire l’attuale pompa con una più efficiente come lavoro trainante?
Per poi potenziare l’attuale fotovoltaico da 3kw, aggiungendo i sistemi di accumulo per raggiungere la classe energetica A4?
Grazie.
Cordiali saluti
In teoria sì.
Nella pratica invece si potrebbe realizzare?
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti
Nella pratica deve affidare un incarico di studio di fattibilità con il quale il tecnico verificherà se con l’intervento richiesto è possibile ottenere il salto di classe.
Architetto buongiorno, sto ristrutturando un immobile con ampliamento. Quindi tutti i lavori inerenti alla ristrutturazione (no ampliamento) rientrano nell’ecobonus 110%.
La mia domanda è:
Il prezzo della PDC posso farlo rientrare x intero nell’ecobonus? O devo considerare che lo stesso viene utilizzato anche per ampliamento e pertanto posso detrarre solo una percentuale del costo della PDC?
Stessa cosa per l’impianto Fotovoltaico/batteria di accumulo.
Cordiali Saluti
Deve considerare una percentuale.
E chi la decide questa percentuale?
Il termotecnico.
Buongiorno e complimenti per il sito e le preziose informazioni che fornite.
Io mi trovo in una situazione particolare. La casa su cui ho intenzione di intervenire con il Superbonus 110% è stata ristrutturata nel 2006. All’epoca installai una caldaia non a condensazione e un impianto a termosifoni. Nel soggiorno poi è presente anche un caminetto a legna con inserto. A seguito di problemi legati al congelamento delle tubazioni idrico/sanitare ( abito a 1400mt) la caldaia e le tubazioni dei termosifoni sono state danneggiate e i tubi “esplosi”. Questo è successo nel 2008. Da quel momento il mio impianto di riscaldamento è costituito da: Stufe elettriche da parete con 1500W di potenza in tutti e 3 gli ambienti della casa ( soggiorno camera e bagno) oltre che al camino a legna. L’ACS è garantita da un boiler elettrico. Ovviamente ho dovuto fare l’upgrade di potenza contatore. Fatta questa premessa la domanda è : Si può accedere al superbonus 110% con questa configurazione….( dal 2008 ad oggi)? Oppure si deve tenere conto della configurazione impianto e allo stato dei luoghi post prima ristrutturazione (2006)? Grazie mille in anticipo per le risposte. Cordiali saluti
Si deve considerare l’impianto con caldaia. D’altro canto l’impianto è considerato quello che con un intervento di manutenzione può essere rimesso in funzione.
Buongiorno, il mio appartamento è costituito da un open space che comprende cucina, tinello, salotto ed una sala da pranzo in vano separato. In ognuno dei due ambienti (open space e sala pranzo) esiste un radiatore a gas a camera stagna con potenza complessiva di 8.74 kw. (4,37×2)
Può essere considerato un impianto esistente ? Acqua calda con murale a gas.
Sostituirei tutto formando un nuovo impianto di riscaldamento a termosifoni con caldaia a condensazione secondo Lei può essere oggetto del 65% ?
La ringrazio per l’attenzione e mi complimento per la chiarezza degli articoli postati.
antonio
Sì.
Salve, sto facendo un superbonus 110% nella mia casa unifamiliare. Sostituirò anche tutte le vecchie tubature dei termosifoni e mi chiedevo se nel 110% rientrano anche le spese per la nuova pavimentazione dato che dovremo demolirla per togliere i vecchi tubi e mettere i nuovi. Qualora rientrassero, senza fare un impianto radiante, c’è un tetto di spesa per le nuove mattonelle?
Il rifacimento del pavimento rientra e va ovviamente nello stesso massimale dell’impianto di riscaldamento.
Salve mi chiamo Andrea vivo all’estero e vorrei ristrutturare un casale in mio possesso.
Nel casale sono presenti in ogni stanza dei pannelli a infrarossi fissi al muro.
Posso usufruire del superbonus 110?
Bisognerebbe capire la natura di questi pannelli: se sono semplicemente delle stufe elettriche “fissate” al muro o costituiscono un impianto. Dovrebbe consultare un termotecnico.
Devo acquistare 4 termoconvettori a gas per un appartamentino in ristrutturazione in montagna con tutte le autorizzazioni del caso. Mi hanno detto che non posso beneficiare di nessuna detrazione fiscale. Prima della ristrutturazione il riscaldamento funzionava con stufa a legna e stufetta elettrica, l’acqua calda con boiler (bombola gas) piano cottura tre fuochi con (bombola gas).Dopo la ristrutturazione impianto a gas metano con contatore che alimenta piano cottura,acqua calda e riscaldamento con termoconvettori. Io ritengo che con il nuovo impianto a gas ci sia maggiore efficienza energetica e quindi l’acquisto dei termoconvettori a gas possa rientrare nella detrazione del 50% in quanto il requisito della preesistenza di un impianto di riscaldamento non sia determinante per fruire dei benefici fiscali (art.16bis del tuir 917/86 art.1 comma 47 legge 190/2014. La ringrazio di cuore se vorrà rispondere alla mia domanda. Distinti saluti Aldo
Le confermo che può usufruire del bonus ristrutturazione 50%.
Buongiorno sto partendo con una pratica ecobonus sulla casa di mia madre. Faremo installazione pannelli fotovoltaici+accumulo (8 kw) , caldaia ibrida pompa di calore, infissi. Lo stato attuale dell’impianto idraulico/termico dell’immobile, è che in zona notte e in bagno ci sono i termosifoni regolarmente funzionanti in ogni stanza alimentati da caldaia , in salotto come unica fonte di riscaldamento c’è una stufa a pellet fissa regolarmente installata (impianto idraulico a termosifoni non più funzionante) , come anche in cucina (che viene riscaldata dalla stufa a pellet) c’è però un termoconvettore elettrico. Volevo sapere se con questo tipo di impianto esistente posso accedere all’ecobonus. Il mio quesito é se anche dopo i lavori posso mantenere queste fonti di calore in salotto e cucina (al massimo installare anche un termoconvettore elettrico in salotto visto che userò energia solare) o se bisogna ripristinare l’impianto idraulico anche in zona giorno e se il costi di tale intervento rientrano nel bonus 110.
Sperando in un Vs riscontro saluto cordialmente.
Alessandro
Dovrà essere un termotecnico ad attestare se la situazione descritta equivale a “impianto termico”.
Una cosa però è certa: per essere agevolato, l’intervento deve portare alla sostituzione di tutto quanto esistente, quindi non potrà conservare la stufa e il termoconvettore.
Buongiorno
Ho una bifamiliare un appartamento è in uso saltuario e al momento ho 2 acqua 2 energia elettrica 1 contatore gas (in uso per i 2 appartamenti) rientrano entrambi nel 110% o devo installare il contatore del gas .
Grazie
p.s. il tutto verrà convertito in gas free.
Se deve fare i lavori sull’intero immobile deve preoccuparsi solo dell’esistenza di un impianto di riscaldamento.
Buongiorno, sono proprietario di un piccolo negozio (C1) di circa 20 mq incluso bagno, posto al piano terra di un fabbricato. L’unico accesso al mio negozio avviene in modo autonomo dalla serranda che dà direttamente sul marciapiede e strada pubblica. I condomini del palazzo sono intenzionati a fare la pratica del superbonus 110. Il mio negozio al momento non ha riscaldamento, e sembrerebbe che i condomini non hanno intenzione di escludermi dalla partecipazione alle spese. Le chiedo se procedo alla installazione di un condizionatore fisso, posso godere del superbonus anch’io? inoltre l’accesso indipendente può essere motivo di esclusione al superbonus?
L’accesso autonomo non c’entra niente. Detto ciò, se il suo negozio risulterà riscaldato potrà accedere al superbonus nel caso in cui la superficie dei negozi sia inferiore al 50% del totale. Solo però per i lavori sulle parti comuni.
Buongiorno,
possiedo una casa funzionalmente indipendente con entrata autonoma in una zona montana non metanizzata. La considero tale poiché ho acqua e luce indipendenti, non essendo metanizzata ho il gas cucina con bombola indipendente e non ho riscaldamento poiché mi sono “sganciato” da un centralizzato con l’Unità immobiliare situata al piano sottostante. Accedendo al superbonus tramite l’isolamento termico (intervento trainante) posso fare come intervento trainato l’istallazione di una caldaia a biomasse che non sostituisce un’altro impianto visto che la casa non ne possiede uno?
Il fatto è che lei non può accedere neanche ai trainanti, non avendo il riscaldamento… Può avere solo il 65% per questi interventi (ecobonus ordinario).
L’eccezione per le zone non metanizzate è solo per unifamiliari e villette a schiera.
La mia casa con entrata autonoma e funzionalmente indipendente in edificio plurifamiliare non è considerata come una villetta a schiera?
Sì, però la caldaia a biomasse deve essere sempre in sostituzione di un impianto esistente. (art. 119, comma 1, lettera c) dl 34/20).
Sto avviando dei lavori col bonus 110 (cappotto termico, pannelli solari, etc).
Alla fine di tutti i lavori finanziati col bonus 110, vorrei presentare richiesta di permesso per la chiusura di una parte di un balcone con struttura amovibile in pvc. Tale struttura, se autorizzata, verrebbe addossata alla parete di cui al cappotto termico finanziato con bonus 110.
Le chiedo se la chiusura del balcone potrebbe farmi decadere dal diritto al bonus 110?
La ringrazio.
No.
Buongiorno
Ho acquistato un immobile senza impianto di riscaldamento ( come certificato da ape al rogito) ci sono solo un camino e due vecchie stufe.
adesso intendo dotarlo di un impianto nuovo a metano ho la possibilità di usufruire di qualche tipo di detrazione es 50% 65%
grazie per la gentile risposta
Camino e stufe (se fisse) sono oggi considerati “impianto”. Se trova un termotecnico che lo attesta, può avere la detrazione 50% o 65% a seconda del generatore che installa.
Se invece l’impianto non risulta esistente può cmq avere il bonus ristrutturazione 50%.
Nella circolare 30 del 2021 é chiarito dall’agenzia delle entrate che anche stufe e camini costituiscono un impianto di riscaldamento ..purché “fissi”. Ció che non chiariscono é cosa si intende per “fissi” (es. una stufa a legna in ghisa é fissa? Una stufa in generale, per essere considerata fissa, basta che abbia una canna fumaria collegata al muro? Serve altro?) questo piacerebbe saperlo anche a me
Per me un impianto fisso è quello fatto per essere installato in un punto preciso e non spostabile da un locale all’altro. Ad es. la comune stufetta elettrica non può essere considerata un impianto fisso.
Buonasera Architetto Granata,
spero che Lei possa chiarirmi se ho diritto ad accedere all’ecobonus 110. Due mesi fa ho acquistato una villetta a schiera con due ingressi indipendenti, costruzione fine anni 80′, regione Emilia Romagna, La villetta è disposta su tre piani, piano rialzato e piano primo regolarmente abitabili con altezze di cm 270 mentre il piano interrato è composto da locali di servizio e accessori (con altezze variabili tra i 260 cm e i 220 cm) quali gioco bimbi-lavanderia-stenditoio-cantina ma comunque locali già riscaldati da termosifoni presenti fin dalla costruzione e nella stanza gioco bimbi (H.260 cm) è presente anche un caminetto a legna. Tutto ciò accatastato in A/2. Vorrei capire se con una situazione già trovata così posso accedere all’ecobonus 110 per fare cappotto-pannelli solari ecc. Grazie. Cordiali saluti
Dovrebbe far verificare da un tecnico la conformità dell’immobile, perchè locali per la permanenza di persone non possono avere altezze inferiori ai 270 cm.
Mi scusi Architetto Granata, forse non ho capito… i locali con altezze inferiori ai 270 cm non sono abitabili e siamo tutti d’accordo e infatti accatastati come locali di servizio/accessori(lavanderia-stenditoio-cantina…) ma la domanda è questa: Tali locali ai fini dell’ecobonus 110 possono comunque essere riscaldati?
Io li ho trovati accessoriati di termosifoni… un po’ disagevole avere un locale lavanderia (dove mettere lavatrice e asciugatrice) senza riscaldamento o uno stenditoio senza una fonte riscaldante… inoltre nel mio caso tali locali sono collegati tramite scala interna non chiusa direttamente con l’abitazione….. Ho letto male o l’Emilia Romagna nel novembre 2020 ha modificato la legge regionale permettendo di riscaldare ai fini dell’ecobonus 110 anche locali accessori?
Lei mi parlava di locali per “gioco bimbi” perciò le ho scritto in merito a locali con permanenza di persone.
Detto ciò, normalmente cantine e stenditoi non vengono riscaldati, anche se non è vietato farlo. Negli ultimi anni però molte Regioni (tra cui l’Emilia Romagna) hanno imposto un divieto in tal senso per contenere i consumi energetici (e quindi l’inquinamento). Non mi risulta la norma di cui parla, ma in tutta onestà non posso conoscere tutte le norme regionali quindi potrei sbagliare :-).
Salve architetto…
Volevo chiederle un parere su quanto segue.
Ho affidato ad una ditta lo studio di fattibilità per accedere al bonus110,
E l’ esito è stato positivo.
Cappotto termico, infissi e pannelli solari.
“Abito in una villetta monolivello unifamiliare”
Il problema nasce sul riscaldamento.
Avendo un camino in cucina la ditta ha bocciato il camino come impianto di riscaldamento, mentre il tecnico ape al momento della vendita ha dichiarato impianti di riscaldamento esiste.
Ora la mia domanda è questa:
Il vecchio camino va sostituito con la detrazione del 110% o devo lasciare questo vecchio camino rischiando problemi a fine lavori per l ape?
Dato che è un camino fatto negli anni 70?
Dato che è zona di mare avevo optato per un termocamino dato che è zona non metanizzata.
La domanda non è molto chiara, ma se il camino è l’unica fonte di riscaldamento deve essere per forza sostituito.
MI aggancio a questo tema perché non mi é chiaro il consiglio essendo in una posizione simile Nell’ipotesi (se ho ben inteso) il camino in cucina sia l’unica forma di riscaldamento si può quindi sostituirlo con un impianto di riscaldamento in tutta la casa e per fare ciò potrebbe usufruire del bonus 110% sempreché poi ottenga il miglioramento di 2 fascie?
Sì, ma ovviamente il camino deve essere “sufficiente” a riscaldare l’intera casa, altrimenti può essere agevolata solo la parte di impianto che va a sostituire quella coperta dal camino.
Buon giorno ho comprato un appartamento con ape senza caldaia anche se la caldaia è in effetti esistente ma senza libretto così come i radiatori…ora ho fatto una cila e vorrei usufruire almeno della detrazione del 50% posso farlo anche per caldaia e riscaldamento pavimento ? Grazie
Sì.
Buona sera,
Casa attualmente riscaldata da una stufa a legna non dichiarata nell’ape al momento dell’acquisto casa, perché sprovvista di libretto d’impianto.Se ora la rinnovo con una stufa a pellet con canalizzazione con il conto termico, posso poi accedere al 110% per cappotto ed infissi ( naturalmente facendo i 2 salti di classe ) oppure c’è qualche vincolo che l’impianto di riscaldamento doveva essere regolare prima dell’introduzione della legge sul 110%?
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto,
colgo l’occasione per ringraziarla preventivamente, avrei una domanda particolare:
Un’ abitazione monofamiliare, molto vecchia, può considerarsi riscaldata e quindi rientrare nelle agevolazioni del superbonus 110, se al momento del sopralluogo all’interno della stessa erano presenti solo la rete di distribuzione ed i terminali di emissione (Tubature di mandata e ritorno e Termosifoni) e non il generatore?
Purtroppo essendo una casa molto vecchia e compravenduta solo di recente il vecchio proprietario si portò via il generatore.
Distinti saluti
No.
Buonasera, dovrei sostituire i serramenti in una mansarda dove ci sono due condizionatori come impianto di riscaldamento, vorrei sapere se posso usufruire dell’ecobonus 50% con lo sconto in fattura e cessione del credito, grazie
Sì.
ho iniziato i lavori di ristrutturazione straordinaria della casa al mare con presentazione di una regolare scia. vorrei anche installare un impianto di climatizzazione caldo freddo, ma essendo la casa priva di qualsiasi impianto di riscaldamento, le chiedo se sia possibile usufruire per cio’ di una qualsiasi tipologia di bonus eventualmente cedibile. grazie per la risposta.
Sì, del bonus ristrutturaizone 50%.
Vorrei sapere se, rinnovando l’impianto riscaldamento con pompa di calore collegata ad impianto fotovoltaico, si possono considerare trainati anche i lavori che servono per creare nel sottoscala un accesso in una saletta da destinare all’alloggiamento della pompa, inverter, batterie di accumulo e quadro operativo, incluse le spese per dotare la saletta di illuminazione e prese elettriche. Grazie per eventuale risposta.
No, non credo.
Buonasera,
è possibile detrarre una stufa a pellet ad aria?
Sì.
Architetto Granata nel ringraziarla per la sua gentilezza le pongo un ulteriore quesito in considerazione del fatto che per poter effettuare lavori con il bonus 110% in una singola unità di un condominio è necessaria l’autorizzazione dei condomini o l’accesso autonomo e l’indipendenza funzionale… A questo punto la mia domanda è, posso quanto meno usufruire delle detrazioni al 50% previste per i lavori di ristrutturazione, sempre nel caso di un’unità immobiliare all’interno di un condominio?? O anche in questo caso è necessaria l’autorizzazione dei condomini?? Grazie e buona giornata
Sì, può.
Egregio architetto,
approfittando della Sua cortesia le chiedo, per le pompe di calore a split, nel caso in specie n.2 da 9000 btu e n.1 da 12000 btu (unici apparecchi di riscaldamento/rinfrescamento) installati nuovi (con detraz 50%) a fine 2020 vi è obbligo di registrazione al Catasto Energetico Regionale e Libretto di impianto?
Grazie
Grazie
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Buongiorno Architetto,
volevo chiederle cortesemente se in una casa indipendente è possibile sostituire i termoconvettori a gas presenti in ogni stanza+ caminetto in soggiorno, con riscaldamento a pompa di calore+ fotovoltaico, usufruendo del superbonus.
La ringrazio. Cordiali saluti
Sì.
Buongiorno!
Ho acquistato una villetta a schiera , dovrei sostituire l’attuale impianto di riscaldamento con radiatori a muro con un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento. Posso usufruire del bonus 110%.
E se si, Può fornirmi qualche documentazione di riferimento. Grazie
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Buonasera,
leggendo i commenti apprendo che con Il D.Lgs 49 del 10.6.2020 si possono far rientrare tra gli impianti termici anche quelli localizzati come stufe e camini indipendentemente dalla loro potenza. L’entusiasmo però svanisce presto. Infatti se nell’APE si dichiara che esiste un impianto termico é però necessario in fase di registrazione dell’APE inserire alcuni codici presenti nel libretto di impianto (obbligatorio dal 2014) che si ottengono mediante registrazione dello stesso al catasto regionale degli impianti da parte di chi effettua la manutenzione. Però nelle tante vecchie case (ora seconde case) con le vecchie stufe di una volta (anni ’60) non esiste libretto di manutenzione e penso nessun termotecnico sia disposto a fare il suddetto libretto. Quindi in questi casi l’APE non può riportare che esiste un impianto e quindi non si può usufruire del Superbonus 110%.
E’ corretta la mia valutazione?
In caso affermativo quali sono quindi i benefici fiscali di cui si può usufruire in caso di ristrutturazione?
Grazie mille
Il fatto che non si trovino termotecnici disposti a farlo, non vuol dire che non si possa fare.
In ogni caso, in alternativa al superbonus può sempre usufruire del bonus ristrutturazione al 50%: https://www.guidaxcasa.it/detrazione-50-per-le-ristrutturazioni/
Buonasera. Mi intrometto nella questione perchè mi trovo nella medesima situazione. Il tema sollevato dal Sig. Bruno si traduce in: 1) per accedere al SuperBonus il Decreto richiede l’esistenza di un impianto di riscaldamento 2) stufe e camini sono considerati tali A) comunque o B) solo se registrati al catasto regionale degli impianti? Se in fase di registrazione è obbligatorio (?) inserire un codice che esiste solo se l’impianto è registrato sembrerebbe valida l’opzione B)………. Che esista poi un termotecnico che sia disposto a registrarlo è secondario ma fino ad un certo punto perchè se non si trova allora il tutto si traduce in: il superbonus è applicabile a case con camini/ stufe purchè registrati…….
@Stefano: il superbonus è applicabile a edifici dotati di impianti che possano essere certificati tali.
Buonasera Architetto Granata sto acquistando una casa che si trova al primo piano di una palazzina composta da piano terra, primo piano e secondo piano. In passato il piano terra ed il primo piano erano un’unica unità immobiliare riscaldate con termosifoni mediante l’utilizzo di una caldaia posta al piano terra. Con il nuovo accatastamento le unità immobiliari sono state separate, di conseguenza vengono vendute singolarmente. Quindi siccome al primo piano (quello che dovrei acquistare io) ci sono i termosifoni in tutte le stanze ma non c’è la caldaia che è rimasta al piano terra. La mia domanda è se posso usufruire ugualmente del bonus 110%?? Ovvero se è considerato impianto termico esistente??
Il problema non è la caldaia, ma il fatto che per usufruire del superbonus come singolo servono i requisiti di accesso autonomo e indipendenza funzionale che qui non ci sono. Le consiglio la visione di questo video: https://www.guidaxcasa.it/superbonus-110-accesso-autonomo-e-indipendenza-funzionale/
Salve Architetto, ato acquistando un immobile per cui vari anni fa fu iniziata una ristrutturazione, con demolizione e ricostruzione, poi interrotta con fine lavori parziale allo stato grezzo senza infissi e impianti ma con cappotto già realizzato; l’immobile è accatastato A2 e tutti i lavori sono stati fatti formalmente come ristrutturazione. Acquistando completerei l’immobile con impianti ed infissi tali da poter arrivare a classe A+, ma ricevo pareri discordanti sull’applicabilità del 110% in quanto non è chiarissimo su che base misurare il salto di classe energetica; il mio punto è che essendo una ristrutturazione, sebbene cominciata molti anni fa, l’ape ante va considerata allo stato dell’immobile come era prima di iniziarla, con le foto dell’immobile che attestano il tipo di impianto presente (anche se manca foto caldaia). Ci terrei ad avere un Suo parere illuminante, grazie.
Io la penso come lei, ma il mio è solo un parere. Bisognerebbe sentire l’Enea.
Buongiorno, ho acquistato una casa in cui è già stata smantellata la stufa a metano che riscaldava l’ambiente. Sto effettuando lavori di ristrutturazione con SCIA. Il fornitore della nuova caldaia mi dice che per avere le detrazioni al 65 dovrei dimostrare l’esistenza del vecchio impianto ma ormai non riesco più. L’unica cosa che ho è l’APE fatta nei giorni antecedenti il rogito in cui è scritto che esisteva un termoconvettore da 8 kw installato nel 1990 per il riscaldamento invernale e un boiler dello stesso anno per l’acqua sanitaria. Può bastare? In caso affermativo come posso procedere visto che il fornitore della nuova caldaia mi dice che nella comunicazione per l’enea viene richiesto marca e modello del vecchio impianto? Nessuno riesce a fornirmelo, nemmeno il geometra che eseguì il sopralluogo per la stesura dell’APE. Grazie, cordiali saluti.
Guardi, lei ha di fatto un immobile privo di impianto termico, quindi non può usufruire dell’ecobonus.
Buongiorno,
ho un quesito da porre, io possiedo una taverna( cosi identificata a catasto) priva di altezza abitabile perche 215cm.
come riscaldamento ho uno split che funge da pompa di calore,
Posso sostituire i serramenti e detrarre la spesa del 50% sebbene il locale non sia abitabile per via dell’ alltezza ma solo usufruibile?
Sì.
Buongiorno. Io ho un caso simile (sottotetto adibito a soffitta, collegato al resto dell’appartamento e riscaldato ma non abitabile – altezza media 2,42m) ma dal termotecnico che sta seguendo i lavori ho avuto un riscontro diverso in base alla FAQ 6.B dell’ENEA:
DOMANDA Sto recuperando il sottotetto – attualmente non abitabile e non riscaldato – di un fabbricato per farne una mansarda. I lavori comprendono anche l’isolamento delle falde di copertura del tetto per rendere confortevole l’alloggio che ne ricaverò e che provvederò a dotare di adeguato impianto termico. Posso accedere alle detrazioni previste dall’ECOBONUS (ex legge 296/2006) per le spese di rifacimento della copertura?
risposta: Per avvalersi della detrazione sulla coibentazione di un tetto è necessario, in linea generale, che il sottotetto sia abitabile e riscaldato. Se invece è non abitabile o addirittura non praticabile e di dimensioni tanto esigue da potersi considerare un’intercapedine facente tutt’uno con la copertura e con il solaio orizzontale che delimita una zona sottostante riscaldata (cfr. norma UNI 6946), occorre che il tecnico asseveri questa circostanza, ossia che il sottotetto forma un corpo unico con tetto e solaio in modo da considerare il rispetto della trasmittanza complessiva copertura-sottotetto-solaio per consentire la detrazione. Infine, se il sottotetto è praticabile, ma non abitabile e non riscaldato, è agevolabile la coibentazione tra solaio e ambienti sottostanti riscaldati, ma non tra falde della copertura e sottotetto non riscaldato: la normativa, infatti, si limita ad agevolare la protezione di ambienti riscaldati verso l’esterno o verso vani non riscaldati.
Posso chiedere in base a cosa invece lei ritiene che si possa avere accesso all’ecobonus? C’è una casistica/normativa che posso girare al termotecnico?
Grazie
Cordiali saluti
@Andrea: Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
buongiorno
la mia richiesta relativa alla detrazione dal 730 è un pò complessa: sono proprietaria di un appartamento dotato di impianto di riscaldamento centralizzato ad aria, circa 5 anni fa l’assemblea ha deciso di trasformare il riscaldamento limitandolo alle sole parti comuni dell’edificio.
Ora io ho realizzato nel mio appartamento un riscaldamento autonomo con caldaia a condensazione, anni fa avevo fatto installare tutte le tubazioni per poter poi provvedere a mettere i termosifoni.
Il mio idraulico scrive “installazione di radiatori su impianto di riscaldamento parzialmente esistente”
Ora la mia domanda è: posso detrarre dal 730 il 50 per cento della spesa?
Grazie e cordiali saluti
No, la guida AdE prevede la detrazione solo per la sostituzione di radiatori esistenti o per la realizzazione di intero impianto di riscaldamento.
Buonasera e complimenti. Vivo in un condominio composto da 7 unità abitative, di cui 2 senza termosifoni e i proprietari non hanno intenzione di installare l’impianto termico. Si può ugualmente accedere al bonus 110% per fare il cappotto termico per l’intero palazzo? Grazie.
Sì, ma gli appartamenti non riscaldati non ne usufruiranno.
Buonasera Arch Granata, sono proprietaria di un edificio cosiddetto collabente accatastato in C2 piano terra magazzino riscaldato e secondo piano ad uso fienile Non riscaldato la classica stalla diciamo..Agenzia entrate chiarisce Che anche le stalle rientrano nel 110 purché a fine lavori risultino ad uso abitativo..io ci vorrei da questa cosa ricavarci una villetta ma mi scontro con il piano superiore che é un fienile Non riscaldato e aperto con solo tetto come copertura. Si può rientrare nel 110 facendo tutti gli interventi del caso anche al piano superiore cioè fienile? Grazie mille
Sì, ma l’agevolazione può averla solo sulla parte riscaldata.
Buonasera,
vorrei usufruire del superbonus 110% e avrei bisogno di un chiarimento tecnico procedurale per non commettere errori.
Abitazione unifamiliare in zona E metanizzata, come intervento trainante sarà fatto cappotto termico.
Allo stato attuale l’impianto di climatizzazione è bivalente, servito da termocamino a legna per riscaldamento+ACS e da caldaia a metano (con utilizzo prevalentemente nei mesi estivi per ACS ).Posso usufruire dell’aliquota del 110% per la sostituzione di entrambi i generatori o è ammessa la detrazione esclusivamente per un singolo generatore?In caso di risposta affermativa gli stessi rientrebbero nei cosiddetti interventi trainati?
Grazie
Sì, però deve sostituire entrambi i generatori con uno.
Gentile arch. Granata. Casa unifamiliare priva di qualunque riscaldamento. Vorrei procedere in questo modo. Primo intervento: sismabonus e ristrutturazione ordinaria, l’immobile andrebbe in classe D (forse C) e avrebbe un normale impianto di riscaldamento (gas metano). Si chiude la pratica e se ne apre un’altra. Secondo intervento: ecobonus e ristrutturazione ordinaria (cappotto, infissi, pdc… andrebbe in classe A). Tecnico 1 dice nessun problema, tecnico 2 dice che non si puo’ fare. Posso procedere cosi’ oppure non e’ consentito? grazie
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno, complimenti per l’articolo!
Sono in trattativa per l’acquisto di un immobile da demolire e ricostruire. Si tratta di un immobile di due piani con un solo camino al piano terra. Dal momento che l’immobile non è ancora di mia proprietà è consentito, per accedere al 110%, di chiedere al venditore di installare e/o predisporre un impianto termico (magari delle stufe fisse e/o condizionatori a parete) prima della vendita, in modo tale che al momento dell’acquisto, quando sarò io il proprietario la casa soddisfi pienamente i requisiti?
La ringrazio tanto.
Diciamo che non è proibito… Ma sta a poi al venditore decidere se è il caso di assecondare questa richiesta.
Buonasera Architetto Granata,
stiamo per procedere con l’acquisto di una villetta totalmente da ristrutturare. Abbiamo ricevuto dei pareri contrastanti in merito all’eco bonus 110% da dei professionisti e adesso non sappiamo se potremo usufruirne. La villetta è disposta su 2 livelli, uno al piano rialzato (già presente impianto di riscaldamento) e l’altro al piano seminterrato (altezza 237 cm), in quest’ultimo piano stiamo valutando di installare gli split ed in un futuro la stufa a pellet. Il dubbio che ci è sorto è che, installando gli apparati di cui sopra, perderemmo la possibilità di usufruire del 110% per gli altri lavori (cappotto, caldaia, riscaldamento a pavimento, finestre ed impianto fotovoltaico). Con la sua esperienza, dato che da questo dipende l’acquisto della casa, potrebbe darci riscontro in merito. La ringraziamo anticipatamente.
Cordiali saluti
Sinceramente non ho capito perchè facendo quei lavori perderebbe poi il diritto al superbonus…
Buonasera. Non riesco a chiarire un punto, su cui ricevo pareri contrastanti anche da termotecnici qualificati : abitazione indipendente unifamiliare nella quale si realizza il miglioramento di 2 classi con la sola sostituzione della caldaia (intervento trainante) con un impianto ibrido per alimentare i termosifoni esistenti. Domanda : tra gli interventi trainati rientra o no l’ acquisto e l’ installazione di condizionatori aria-aria in PC ad alta efficienza ? Oppure vi può rientrare solo la sostituzione, se già esistenti ? Sui siti dei costruttori (es. Mitsubishi) si afferma sia possibile in entrambi i casi… In caso di parere negativo, potrebbe cortesemente citarmi la fonte (faq/parere/interpello/ecc AdE-Enea) che lo avvalla ?
Grazie e cordiali saluti.
Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno,
ho una casa indipendente, in zona agricola, composta da tre livelli. Al piano terra c’è la zona giorno, al primo piano c’è la zona notte, mentre l’ultimo livello è costituito da una mansarda abitabile. Solo le 4 stanze da letto della zona notte sono riscaldate con fan coil elettrici fissi installati sulle pareti. E’ rispettata la definizione di impianto termico preesistente? Ovvero, posso accedere al bonus 110% per realizzare un cappotto termico su tutta l’abitazione, sostituire gli infissi ed eventualmente installare un impianto fotovoltaico?
L’impianto esiste ma non riscalda tutta la casa. A rigore può avere l’agevolazione solo per gli ambienti riscaldati.
Buongiorno, in vecchia casa in pietra in montagna ho 1 quota di proprietà di un appartamento costituito da 6 locali sequenziali uno all’altro che dal piano terra arrivano al 1° piano. Vi sono 2 cucine economiche anni ’50: una al piano terra ed una al primo piano.
Sto acquisendo le altre quote di proprietà al fine di avere la proprietà al 100% e per il rogito necessita l’APE. L’APE ha in allegato un documento che dovrei sottoscrivere e che prevede 3 flag alternativi:
1)Non è presente l’impianto termico come definito all’art.2, comma 1, lettera l-tricies del D.Lgs.192/2005 pertanto sarà considerato impianto simulato come da linee guida;
2)È presente un impianto termico tuttavia non essendo funzionante non è considerato tale ai sensi dell’art.2, comma 1, lettera l-tricies del D.Lgs.192/2005 , pertanto sarà considerato impianto simulato come da linee guida;
3)È presente un impianto termico di cui è stato dato in visione il libretto d’impianto obbligatorio come definito all’art. 4, comma 3 del D.M. 26 giugno 2015, fornito anche in versione elettronica.
La presenza delle 2 cucine economiche a quale tipo di beneficio mi consente di usufruire in sede di ristrutturazione?
Nel documento all’allegato all’APE il fatto che sia flaggato il punto 1) oppure il punto 2) incide sul tipo di beneficio per la ristrutturazione?
Grazie mille in anticipo
Bruno
p.s. mi scusi ma la richiesta ha carattere d’urgenza
Non capisco cosa intende per “cucine economiche”….
Per l’APE il punto flaggato è fondamentale: se non c’è impianto non si può usufruire di ecobonus.
Per richieste urgenti c’è anche il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
riprendendo mia mail di ieri rispondo alla vostra richiesta di cosa siano le “cucine economiche”: termine utilizzato x indicare stufe a legna che avevano anche la funzione di cucina in quanto nella parte superiore vi é ampio piano di appoggio in ghisa con anelli asportabili x appoggiare pentole e nella parte inferiore vi é uno spazio con sportello che funge fa forno.
Alla luce di quanto sopra qual’é il vostro parere sui quesiti esposti?
grazie
Grazie del chiarimento, molto interessante.
Potrebbero essere considerate “impianto” se un termotecnico dichiara che sono tali. Il fatto che esista un APE dove è dichiarato che non c’è impianto non sarebbe importante, visto che la definizione di impianto a livello normativo è cambiata da meno di un anno.
Salve,
ho un immobile con impianto di riscaldamento realizzato con radiatori ma mai entrato in funzione per mancata presenza della caldaia, in quanto il riscaldamento nel corso dell’ultimo anno è avvenuto mediante un climatizzatore split caldo freddo. Volendo acquistare e installare la caldaia è possibile ottenere la detrazione? Se si, quale? inoltre per la sola installazione della caldaia che tipo di permesso è richiesto? non essendo presente una ristrutturazione sull’immobile, grazie
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno e buon lavoro, una semplicissima domanda, casolare del 1950, riscaldato con stufe a legna e in cucina con quella economica, non ci sono i libretti perché all’epoca non erano previsti, c’è l’obbligo di farli per poter necessariamente rientrare nel 110%?
È vero che se un edificio è disabitato da prima del 1 giugno 2014, con utenze non collegate ma con impianto termico presente, non c’è l’obbligo dei libretti…?
Grazie
Per stufe e camini non era previsto libretto, quindi non ce n’è bisogno.
Buongiorno
immobile in cui è presente l’intero impianto di riscaldamento (condutture/radiatori) ma non la caldaia perchè disabitato da diversi anni. reinstallando una vecchia caldaia sarà poi possibile accedere al superbonus? esiste un limite temporale in cui dimostrare l’esistenza della caldaia?
Sì, non esiste un limite temporale.
Buonasera Architetto, abito in un condominio composto da 15 appartamenti. A breve inizieranno i lavori per il rifacimento della facciata con cappotto termico e aggiunta dei pannelli fotovoltaici per le parti comuni + schermature solari al fine di aumentare di due classi energetiche l’immobile. In virtù di tali lavori posso installare un impianto di riscaldamento a pavimento che andrebbe a sostituire i classici termosifoni, anche se 3 anni fa ho sostituito la caldaia con una a condensazione usufruendo tuttora di ecobonus 65% per 10 anni? in caso positivo devo per forza cambiare la caldaia o posso lasciare quella attuale. la ringrazio per la cortese disponibilità
Se ho ben capito, lei vorrebbe utilizzare la caldaia esistente per alimentare un nuovo tipo di impianto… secondo me si potrebbe fare, visto che le norme parlano genericamente di sostituzione dell’impianto e non del generatore, ma le consiglio di chiedere la conferma dell’Enea.
Buonasera Architetto e complimenti per la sua attività.
Dato che c’è il superbonus 100%, vorrei ristrutturare un edificio indipendente collabente (F3).
La casa è in piedi, ma una buona metà del tetto è crollato ed è un peccato lasciarla così.
Le domande:
1) posso usufruire dell’ecobonus 110% dato che al piano terra c’è una vecchia stufa a legna mentre al primo piano un camino sempre a legna, entrambi in una posizione abbastanza centrale nell’edificio (ovviamente se si riesce a raggiungere la classe A).
2) posso usufruire del sismabonus 110%?
Tenga presente che la casa è soggetta a vincolo e si può fare solo un intervento di tipo B.
grazie
1) sì
2) sì.
Buonaser, Architetto Granata.
grazie per i suoi consigli; le chiederei gentilmente due cose: ho nella mia casa un vano al piano terra accatastato come cantina, che ha un termosifone collegato alla caldaia: Posso intervenire col bonus 110, per sostituire la finestra, fare il cappotto esterno,ecc? Ho poi un’altra Camera che ha attualmente, per riscaldamento, una stufa a legna: Posso sostituirla collegando un nuovo termosifone all’impianto, sempre sfruttando il bonus? Grazie, un saluto
Per interventi puntuali come questo può avere sicuramente l’ecobonus ordinario. Per il superbonus sono necessari interventi più complessi che coinvolgono l’intero fabbricato.
Buonasera, Architetto. si, ovviamente farei l’intervento su tutta l’abitazione, volevo solo sapere, per il suo parere, se gli interventi citati sono fattibili, o possono venire bocciati , secondo le normative del superbonus. Grazie ancora.
Buongiorno,
Dovrei sostituire la pompa di calore esistente (12 anni) con la quale riscaldo tutta la abitazione perché guasta. Potrei usufruire del 110% sulla nuova pompa di calore accompagnando la sostituzione con la realizzazione del cappotto ed aggiungendo pannelli solari fotovoltaici?
Sì.
Buongiorno Architetto
Innanzitutto i miei Complimenti
Il mio caso è molto semplice, dovrei ristrutturare una vecchia casa, senza isolamento, dovrei fare il cappotto termico, rifare l’impianto di riscaldamento (attualmente privo di caldaia rimossa alcuni anni fa) ma ci sono radiatori per il riscaldamento, e tutto il resto nel vano caldaia, cisterna per il gasolio, posso usufruire del 110%
Grazie infinite per la risposta
Senza caldaia, no. L’impianto dovrebbe poter essere facilmente messo in funzione.
Buongiorno, architetto. Desidero installare un impianto di riscaldamento con termosifoni e caldaia in un appartamento dove è presente una grande stufa a legna e una caldaia elettrica per la produzione di acqua calda . Posso usufruire di qualche detrazione?
La ringrazio e saluto
Sì: può scegliere tra il bonus ristrutturazione e l’ecobonus. Si faccia consigliare da un termotecnico cosa per lei è meglio.
grazie
Buongiorno ho cambiato caldaia vecchia con una a condensazione purtroppo ho smarrito il libretto di quella vecchia ho diritto alla detrazione.
Sì, ma deve farsi rifare il libretto.
Salve architetto Granata,
In un “condominio minimo” con due proprietari (fratelli) composta da due unità immobiliari distinte catastalmente con ingressi autonomi e dotati di impianti gas, energia elettrica e acqua di proprietà esclusiva e totalmente indipendenti, mentre l’impianto di riscaldamento centralizzato funziona con una caldaia a pellet. Si chiede, ai fini del superbonus, se la condizione di “condominio minimo” viene rispettata nel caso in cui anche la nuova caldaia centralizzata viene installata nel magazzino, al quale i due fratelli accedono da entrate separate, di proprietà di un fratello
La condizione di condominio minimo non si determina in base alla posizione della caldaia, ma in virtù di altri aspetti: https://www.guidaxcasa.it/cose-il-condominio-e-come-si-costituisce/
Buongiorno Architetto,
su un app.to con APE che riporta un impianto simulato, (anche se la caldaia è presente, ma non attiva) posso beneficiare delle detrazioni fiscali per sostituzione del generatore? Grazie
Poichè la caldaia esiste, sì.
Buonasera, complimenti anzitutto per la precisione dell’articolo; vorrei gentilmente sapere se, in un vano accatastato come ripostiglio, è possibile utilizzare il superbonus per cappotto esterno (una parete confina con l’esterno), sostituzione finestra e termosifone (già esistenti). La ringrazio, un cordiale saluto
Non mi è chiaro: l’intervento dovrebbe riguardare SOLO il ripostiglio?
Buonasera, Architetto. beh, ovviamente l’intervento lo vorrei fare sull’abitazione completa, ma essendo il ripostiglio confinante all’esterno, con serramenti, dedicati, ecc volevo capire se l’esclusione che leggo su vari forum, relativa a locali non riscaldati, si applica anche al mio ripostiglio (che è già servito dal riscaldamento); grazie ancora..
Ancora non capisco: se mi dice che il ripostiglio è riscaldato perchè ha il dubbio che possa rientrare in locali non riscaldati?
Buonasera, infatti il mio dubbio, a cui al momento non trovo riscontro, è se locali cosiddetti accessori, come ripostigli, cantine.. possono essere considerati alla pari dei vani “principali” come camere, cucine, ecc. per la riqualificazione energetica; anzi, alcuni dicono che in base a regolamenti comunali vari, sarebbe vietato riscaldarli, poichè violerebbe la natura di utilizzo catastale. Se è in grado di illuminarmi in merito, le sarei estremamente grato, grazie!
Forse l’equivoco nasce dal fatto che abbiamo un concetto diverso di “ripostiglio”… Per me ripostiglio è il classico stanzino per le scope (o le valige o altro), di qualche mq, presente all’interno di una casa. Se invece lei intende un locale esterno, autonomamente accatastato, allora adesso comprendo i suoi dubbi e, sì, potrebbe essere anche possibile che non possa essere riscaldato.
Buongiorno, Le scrivo per avere un chiarimento se possibile, ho installato circa 6 anni fa una caldaia a condensazione, (per la quale usufruisco ancora della detrazione fiscale) visto che il termocappotto l’ho già, ma volevo accedere all’ ecobonus 110%, installando una caldaia ibrida oppure riscaldamento e produzione di acqua calda con pompa di calore potrei accedervi?
La ringrazio anticipatamente, Orazio.
Dubito che l’intervento sia sufficiente per il salto di due classi, ma per saperlo dovrebbe affidare un incarico per uno studio di fattibilità.
Innanzi tutto grazie e complimenti per la qualità del lavoro svolto.
Il mio quesito è il seguente: leggo nel testo dell’articolo che “Esistono poche eccezioni per le quali la presenza di un impianto di riscaldamento esistente non è condizione necessaria per poter usufruire del bonus energetico. Si tratta dell’installazione dei pannelli solari termici, ovvero quelli destinati alla produzione di acqua calda sanitaria, delle caldaie a biomasse e delle schermature solari.”; potrei cortesemente avere gli specifici riferimenti normativi ove si rammentano tali deroghe/eccezioni alla presenza dell’impianto di riscaldamento esistente? Grazie
Per ricerche e riferimenti normativi, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buonasera,
proprietario di una villetta di testa, costruite nel 1976 (6 unità), il piano interrato, composto da box, taverna, lavanderia e cantina (altezza 2,55 cm.), riscaldati escluso la cantina è possibile accedere al bonus 110%?
Cordiali saluti
Pessina
Se è tutto regolare, sì.
Buona sera nell’ottobre 2020 ho installato una caldaia a pellet per il riscaldamento della mia casa, porzione di una bifamigliare con il conto termico, posso adesso usufruire del superbonus 110% ed installare una pompa di calore?
Sì.
Buongiorno gentile Architetto,
in vecchia bifamiliare di cui sono proprietario di A4 al PT e dell’intero Seminterrato della stessa, tutto accatastato C2, in parte di questo che è inserito nello stesso sub del mio A4 (gli altri miei locali C2 al -1 sono in altro sub a sè) è presente vecchia Caldaia centralizzata a gas che serve sia il mio A4, che ne fruiva con i precedenti proprietari ma che io non l’ho mai ricollegato da quando acquistai poiché l’A4 necessita di lavori di rifacimento (ma che sarebbe facilmente ricollegabile ai termosifoni lì presenti), sia l’altro proprietario dell’abitazione al P1 che ne fruisce regolarmente. Volendo effettuare sostituzione, condivisa con l’altro proprietario, del predetto impianto con uno nuovo centralizzato a Pompa di Calore, si chiede se a suo parere è possibile eseguirla beneficiando del Superecobonus 110%(in concomitanza di altri interventi di efficientamento energetico che si intendono effettuare nello stesso ambito cioè cappotto e fotovoltaico): (omissis)
Abbiamo dovuto tagliare il suo commento infinito… Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buona sera,
La mia casa è composta da due piani.
Nella zona cucina soggiorno (unica stanza) è presente una stufa a legna, al piano superiore nel vano scale è presente un’altra stufa a legna. Al piano superiore sono presenti due piccole stanze ed il bagno. Come si può capire se queste vengono considerate riscaldate? Bisogna vedere la potenza della stufa e i metri cubi riscaldabili? Ogni aiuto/suggerimento è gradito
Deve affidarsi a un termotecnico che potrà effettuare la verifica. In ogni caso dovrà essere sempre lui eventualmente ad asseverarlo.
Buongiorno arch. Granata,
Vorrei realizzare un impianto di riscaldamento utilizzando il sistema a pompa di calore con ventilconvettori. A tal proposito, vorrei chiedere se, dovendto fare la posa delle tubature degli impianti a pavimento, tra le spese detraibili col superbonus al 110% rientrano anche quelle sostenute per le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell intervento come la demolizione del pavimento, del massetto e le successive opere fino alla posa in opera del nuovo pavimento? Nel superbonus è incluso anche il costo delle mattonelle?
Inoltre, una domanda di maggiore importanza è la seguente:
Il superbonus 110% va calcolato sull’intera superficie dell’appartamento oppure solo per la demolizione delle parti indispensabili al passaggio delle tubature degli impianti, nonostante sia poi necessario rifare tutta la superficie della paviementazione? Per essere chiari, se in una stanza serve passare i tubi degli impianti solo sotto il 20% delle superficie della stessa, il superbonus 110% si applica soltato per il 20% della stanza oppure per 100% della superficie della stanza, visto che al termine del passaggio delle tubazioni sarà comunque necessario ripristinare e sostituire tutta la pavimentazione? Spero di essermi spiegato bene. Grazie.
Distinti saluti
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto, il mio appartamento ha come fonte di riscaldamento un termocamino con cui oltre a a mandare i radiatori produco anche acqua calda sanitaria, volendo posso accedere al bonus 110 per la sostituzione dello stesso con una pompa di calore e impianto fotovoltaico con contestuale sostituzione di infissi? e in caso positivo il termocamino va completamente demolito o posso tenerlo come fonte di riscaldamento di riserva? grazie per il prezioso lavoro di consulenza che fa, distinti Saluti.
Premesso che l’agevolazione è per “sostituzione” quindi non può tenere il vecchio camino, lei parla di appartamento, quindi bisogna capire se può agire in autonomia per il superbonus. In caso contrario può avere l’ecobonus ordinario e la detrazione 50% per fotovoltaico.
Le chiedo scusa ma dalla sua risposta non capisco se:
1) per impianto a biomassa intende con riscaldamento di acqua o anche un camino fine a sestesso?
2) per il caminetto l’ecobonus ha un suo massimale di spesa o detrazione?
Grazie
1) anche il solo camino, non canalizzato
2) sì, detrazione massima 30.000 euro.
Buongiorno architetto,
la mia casa, risalente alla metà anni 90 categoria G composta da 3 vani e un bagno, ha una vecchia caldaia a gas la produzione di a.c.s. e per il riscaldamento con termosifoni in tutte le stanz compreso bagno, vecchi infissi e senza cappotto esterno.
E’ possibile sostituire, usufruendo del superbonus 110%, tutto l’esistente impianto a gas con riscaldamento a pavimento elettrico e a.c.s alimentato da fotovoltaico con accumulo, la sostituzione degli infissi e fare il cappotto?
Grazie
Amelia
Sì, se la sua casa ha i requisiti: https://www.guidaxcasa.it/superbonus-110-guida-completa/
Buonasera, sono proprietario di un fabbricato su due elevazioni in zona agricola.
Piano terra cucina-soggiorno riscaldato da una stufa a legna fissa e un bagno privo di riscaldamento. Il piano primo è composto da tre camere ed un bagno privi di riscaldamento.
Volendo effettuare interventi di efficentamento energetico, mediante cappotto esterno, sostituzione infissi e realizzazione impianto termico, con miglioramento di almeno due classi energetiche, posso usufruire del superbonus 110% per tutti gli ambienti o solo per l’ambiente soggiorno-cucina?
Grazie
Come ho detto ad altri utenti, si tratta di un aspetto che ancora non mi è ben chiaro, quindi le consiglio di consultare un esperto termotecnico.
Gentile architetto,
ho un appartamento al piano terra e uno al primo piano con ingressi autonomi. Ci sono impianti di luce e acqua autonomi. Posso utilizzare il contatore del gas per entrambi gli appartamenti e accedere al 110%? Grazie
Se deve fare i lavori sull’intero fabbricato non è necessaria l’indipendenza funzionale, come può vedere da questo video: https://www.youtube.com/watch?v=iSKl8iyi8Jk
Buonasera Architetto Granata,
Sto completando una ristrutturazione con fedele ricostruzione di una villetta.
La casa avrà un impianto con pompa di calore, pannelli ecc.. (senza metano).
La casa prima NON aveva un caminetto.
Adesso, vorrei installarne uno, ovviamente a norma credo 5 stelle.
Posso usufruire di un qualche incentivo sul camino, anche se con la ristrutturazione ho già messo in detrazione tutto il plafond di 96k come sismabonus?
Il camino ha un massimale di spesa per conto suo?
Grazie
Può usufruire dell’ecobonus per impianti a biomasse.
Buongiorno Architetto, ho una casa indipendente con 2 condizionatori, uno in camera da letto e l’altro nel corridoio. Le altre 2 camere non dispongono di alcuna fonte di calore. Posso usufruire del bonus 110 e sostituire con impianto di riscaldamento e sostituzione infissi? Grazie mille
Da quel che ho capito non è necessario che i dispositivi siano in tutte le stanze, ma verifichi meglio con un esperto termotecnico.
Buonasera Architetto,
ho un grosso problema con l’installatore della nuova caldaia a condensazione.
Questi per usufruire del Bonus Casa 50% mi chiede il libretto della vecchissima caldaia a camera aperta che non usavo da anni, nè è richiesto mi sembra da Enea. Come posso risolvere.
Thanks
Ma l’installatore deve praticarle sconto o cessione? Perchè altrimenti non capisco quale sia il problema per lui, visto che non dovrebbe fare nè più nè meno quello che fa in tutti gli altri lavori.
In un condominio di 8 condomini di cui due fondi commerciali uno di questo c’è un pompa di calore di oltre 15 anni e l’appartamenti con impianti di riscaldamento autonomi vecchia generazione, infissi in legno ad un solo vetro vogliamo fare il super bonus 110% facendo il cappotto per tutte le parti comuni sia orizzontali che verticali e il cambio degli infissi. Un tecnico ha detto che non rientriamo perchè il locale con la pompa di calore non fa fare il saldo di due classi e possibile?
Grazie
Questo si può sapere solo facendo uno studio di fattibilità.
Buongiorno, aggiungo questo caso.
Edificio (casa vecchia) con due appartamenti. Io intestatario di entrambi ma il secondo è in usufrutto alla mamma.
Però una sola caldaia, un solo contatore dell’acqua, un solo contatore gas, ma due contatori corrente… sono condizioni che fanno decadere l’accesso al 110%???
Assolutamente no, se fate i lavori sull’intero edificio.
Buongiorno,
le pongo una domanda alla quale nonostante le mie ricerche non ho trovato risposta esaustiva.
riguarda l’installazione di un condizionatore a pompa di calore in un edificio unifamiliare senza ristrutturazione.
Nel caso sostituissi il climatizzatore a pompa di calore obsoleto esistente con uno nuovo avrei diritto alla detrazione del 65% ma ho bisogno di qualche attestazione di esistenza o obsolescenza del vecchio condizionatore da parte della ditta installatrice ai fini della dimostrazione fiscale?
infine approfitto delle sue competenze per chiederle se nell’eventualità di installazione nuova (senza sostituzione e senza ristrutturazione) ho diritto lo stesso alla detrazione del 50%
Grazie infinite per il suo inestimabile aiuto
La detrazione 65% può averla solo nel caso in cui il climatizzatore funga da unico impianto di riscaldamento e ha bisogno del libretto di impianto.
La detrazione 50% si può avere invece sia per sostituzione che per nuova installazione.
salve sono proprietari di una appartamento con ingresso esterno autonomo e ingresso dalla strada in comune con mio fratello che anche lui è proprietari di un appartamento posso chiedere solo io il superbonus 110% facendo solo l’impianto termico (in sostituzione della vecchia caldaia a gas) e infissi con tapparelle esterne poi visto che il tetto è in comune posso fare il fotovoltaico a terra sulla mia proprietà OPPURE SE NON SI PUò ISTALLARE A TERRA POSSO FARE SOLO POMPA DI CALORE E INFISSI
Non si capisce se l’ingresso è autonomo o in comune… e cmq serve anche il requisito dell’indipendenza funzionale.
Buongiorno, ho capito che il lavaggio dell’impianto rientra nell’ecobonus. Due domande:
1) la detrazione è al 50%?
2) per usufruire della detrazione sul lavaggio, è necessario che questo sia effettuato insieme alla sostituzione della caldaia oppure resta valido anche se la caldaia è stata sostituita in precedenza?
1) Dipende se la sostituzione della caldaia è al 50 o al 65 (leggere https://www.guidaxcasa.it/detrazioni-fiscali-per-la-sostituzione-caldaia/)
2) Insieme alla caldaia.
buonasera, il mio caso è una abitazione unifamigliare su 2 piani accatastata singolarmente. allo stato attuale ha 2 caldaie (1 per PT e 1 per P1).. In ottica del 110 % (io farò un solo impianto ed una sola caldaia), è un problema o meno che in origine ve ne siano 2??
grazie 1000
No.
Buongiorno Architetto,
molti ci stiamo chiedendo se in un immobile privo di impianto di riscaldamento viene installato l’impianto prima dell’inizio lavori (condizionatore split per esempio) si può accedere accedere al superbonus ritenendosi soddisfatto il requisito di immobile dotato di impianto? la norma mi pare che dica che l’impianto debba esistere alla data di inizio lavori.
Lei cosa ne pensa a tal proposito?
Grazie
In effetti non viene indicata una data entro cui deve esistere l’impianto, per cui non è proibito fare così.
Buongiorno Architetto ho bisogno di un chiarimento. Vorrei installare impianto fotovoltaico, sostituire infissi e sostituire impianto di riscaldamento usufruendo del superbonus 110%. Il riscaldamento avviene mediante split in pompa di calore ma non tutte le camere ne sono provviste. Per poter accedere al superbonus tutte le stanze devono essere dotate di split o se in alcune stanze manca si può fare semplicemente la sostituzione di quelli esistenti? Grazie per la risposta.
Non è importante che gli split siano presenti in tutte le stanze, ma l’importante è che siano tutti sostituiti da un unico impianto.
Buon giorno Architetto,
mi perdoni il disturbo. Posseggo un immobile con due caldaie (una serve una parte di fabbricato e l’altra un altra parte) il civico è unico, Le cladaie sono due perchè abbiamo unito due appartamenti.
Se chiediamo il superbonus possiamo sostituire ambedue le caldaie?
Grazie
Sì, ma con un’unica caldaia.
Grazie Architetto della sua gentilisse risposta ma come faccio a sostituire due impianti separati con riscaldamento a pavimento con un unica Caldaia?
Sì chiama impianto centralizzato. 🙂 La sua situazione è particolare perchè se gli appartamenti sono stati uniti in maniera “ufficiale” non dovrebbero esserci due impianti distinti.
Gent.ma Arch. Carmen Granata,
Le faccio i complimenti per le numerose ed esaustive risposte che è riuscita a dare finora e spero possa darmi uno spunto riguardo un dubbio che non sono riuscito ancora a sciogliere.
“Nel marzo del 2020 sono stati ordinati tutti gli infissi nuovi per un edificio unifamiliare, pagati con bonifico nel maggio 2020, ma non ancora posati in opera causa Covid.
Essendo l’edificio dotato di un impianto di riscaldamento, con l’introduzione dell’Ecobonus110% si è pensato di realizzare due interventi trainanti quali isolamento termico a cappotto e sostituzione impianto termico.
Secondo Lei, sarebbe possibile inglobare nell’intervento anche la sostituzione degli infissi vecchi con gli infissi nuovi al solo fine del calcolo energetico ante-operam e post-operam (e quindi al solo fine del salto di almeno due classi energetiche) ma andando a richiedere la detrazione del 110% soltanto per quel che riguarda le spese per l’isolamento a cappotto e per la sostituzione impianto?
Grazie
Secondo me sì.
Buonasera,
è possibile accedere all’ecobonus 110% in caso di appartamento dotato di radiatori elettrici fissi a muro in tutte le stanze (ACOVA)? viene considerato come impianto di riscaldamento preesistente?
Il condominio vuole fare il cappotto e isolamento lastrici solari e indica come prerequisito per usufruire dell’ecobonus la presenza di un impianto di risalcamento presistente.
grazie
Anna
Sì, può essere considerato impianto.
Buonasera architetto,
ho una seconda casa a mare di circa mq.60. Esiste solo uno split per il caldo ed il freddo.
Posso usufruire del 110??
Vorrei fare cappotto e sostituzione degli infissi.
Grazie
Se è una casa unifamiliare o fa parte di un fabbricato ma ha accesso autonomo e indipendenza funzionale, sì. Se invece fa parte di un condominio, può usufruirne solo se i lavori sono deliberati da tutto il condominio.
Buongiorno complimenti per il sito.
Ho un rudere con 6 unita c2 e ho già ok del comune per cambio d’uso in abitativo 2 appartamenti.
In 3 magazzini al piano terra sono presenti stufe a pellet e 1 camino al piano di sopra aperto su due lati il fienile non è riscaldato.
Oltre a sismabonun 110 posso usufruire di ecobonus 110? X quante unità e su che lavori?
Grazie mille in anticipo
Può usufruirne per le unità riscaldate.
Gentile Architetto,
La ringrazio innanzitutto per il suo prezioso contributo che ha dato con tutti i suoi articoli. Avrei 2 domande da porle sul superbonus ed in particolare su dei lavori cosiddetti trainati:
1) Vorrei aumentare la dimensione di 1 infisso che adesso misura 8 mq e portarlo a 12mq. In questo caso (sempre che l’ape postem dia il salto delle 2 classi), i mq eccedenti li pagherei io? o dovrei pagare tutti i mq dell’infisso visto che non è più lo stesso di partenza?
2) Adesso è presente un caminetto a legna in soggiorno ed un paio split. Ma non tutte le camere da letto hanno il riscaldamento e nemmeno il bagno. Ogni camera deve avere almeno uno split prima dei lavori? O magari se la potenza totale basta per riscaldare l’intero appartamento va già bene?
Grazie
Salvo
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buon pomeriggio,
chiedo se è possibile beneficiare del 65% di detrazione, per una seconda casa (villetta in montagna) inerente la sostituzione di una vecchia stufa a gas (no impianto fisso) con stufa a pellet canalizzata.
Grazie
Saluti
L’installazione di una stufa a pellet (caldaie a biomasse), gode della detrazione 50%.
Non è necessario installarla in sostituzione di altro generatore.
Buongiorno,
Io ho una villetta indipendente con caldaia a condensazione alimentata a gas metano per acqua calda e riscaldamento ad aria.
Vorrei installare una pompa di calore ibrida.
Posso in questo caso installare anche i radiatori in luogo delle bocchette di aria calda?
Distinti Saluti
Certo, può completamente sostituire l’impianto.
Buonasera Architetto,
Complimenti per la competenza e la chiarezza espositiva.
Mi conferma che l’installazione di pannelli solari (collettori) con split e pompa di calore che generano aria calda e fredda e acqua calda sanitaria godono della detrazione al 65%?
é una ristrutturazione di un immobile privo di impianto pre esistente, motivo per il quale non posso applicare il 110%.
Grazie e cordiali saluti.
Sì.
Buongiorno, le illustro la situazione, in un piccolo condominio del 1950 vorremmo realizzare i lavori rientranti nella detrazione fiscale del 110% (cappotto, infissi, sostituzione impianto climatizzazione) è possibile far rientrare anche il rifacimento del tetto inclusa la coibentazione se nel sottotetto C/2 non abitabile è presente un grande camino/forno a legna. Grazie.
Sì. Dopo l’ultima legge di bilancio non è più necessario che il sottotetto sia riscaldato.
Buongiorno Architetto, le vorrei sottoporre la mia situazione. Vorrei ristrutturare la casa dei miei nonni, ormai deceduti, in campagna, che ha come uniche fonti di riscaldamento un camino al piano inferiore e una stufa elettrica mobile al piano superiore. Volendo installare un impianto di riscaldamento ex novo in tutta la casa posso usufruire del superbonus? Ovviamente intendo anche fare interventi di coibentazione e cappotto.
La ringrazio in anticipo per la risposta
La presenza del camino dovrebbe essere sufficiente. Non consideri la stufetta mobile.
Salve,
ho una casa (sarebbe prima casa ma non abbiamo ancora effettuato il cambio di residenza ed attualmente abitiamo ancora in un appartamento di famiglia). La casa ha classe energetica B con cappotto ed infissi in PVC Uw 1,2, accatastata lo scorso luglio. La casa ha una caldaia a GPL per il pavimento radiante e scaldino elettrico per ACS. Non ho ancora fatto libretto di impianto. Da una prima stima che mi è stata effettuata la sostituzione di caldaia con PDC e scaldino con boiler a PDC potrebbe portare al doppio salto di classe energetica solo se abbinata anche all’installazione di impianto fotovoltaico e pannello solare termico. Sarebbe mia idea anche l’installazione di un termocamino ad aria stagno ad alta efficienza.
Il mio impiantista mi dice però che il libretto di impianto debba essere registrato da almeno un anno. Non abitandoci ancora non avevo ancora effettuato questa pratica.
Secondo lei potrei beneficiare del superbonus con queste premesse e questo dubbio dell’impiantista?
A me non risulta che l’impianto debba essere registrato da un anno… Se si fa dare il riferimento normativo dal suo impiantista sarebbe molto utile per me e i lettori. Ho infatti difficoltà a trovare riferimenti precisi sull’argomento.
Salve, non ha riportato riferimenti normativi ma l’installatore mi diceva che, in vista del controllo massivo, eventuali impianti che non hanno libretto esistente potrebbero essere contestati in fase di verifica.
La “paura”, di fatto, è quella di esporsi per controlli successivi dato che la normativa non espone tutte le casistiche. L’impianto esistente quindi, secondo l’installatore, è solo quello con libretto impianto precedente al 2020 e non vale la documentazione fotografica ante intervento. E’ plausibile?
Sì, è plausibile, visto in quest’ottica.
Gentile Architetto, la mia casa in campagna, recentemente accatastata, ha solo un camino nella zona giorno. Mi sembra di aver capito che posso usufruire del bonus 110 solo per gli interventi da realizzare in quella stanza. Domanda: se dovessi mettere un impianto di riscaldamento in tutta la casa, a detrazione andrebbero solo i termosifoni della zona giorno…. e la pompa di calore? …che eventualmente non collocherei in quella stanza…
Per una consulenza dettagliata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Salve,
ho un appartamento con impianto termico esistente ma obsoleto (ante 2014). La caldaia è presente ma non funzionante e priva di libretto d’impianto.
Come faccio a dimostrare la presenza dell’impianto? In quale FAQ l’enea specifica che è obbligatorio avere il libretto?
Oltre il libretto occorre anche una di.ri. o di.co. o altri documenti che dimostrino l’esistenza dell’impianto?
Non è una FAQ Enea ma dell’AdE, ma purtroppo non ricordo il numero a memoria.
Buonasera,
ho letto la domanda posta da Claudio, 26 Gennaio 2021 in 14:23
Io avrei una domanda simile. Nello specifico è chiaro che il superbonus 110% permette la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e non anche la loro installazione.
Esistono però dei casi specifici per i quali chiedo cortesemente dei chiarimenti. In particolare (come riportato in alcuni circolari quali quelle dell’Agenzia delle Entrate nn. 19/2020 e 13/2019) il requisito che esista un impianto di riscaldamento funzionante non è necessario nel caso di installazione:
– dei collettori solari per la produzione di acqua calda;
– dei generatori alimentati a biomassa;
– delle schermature solari.
Lo stesso principio è richiamato nelle FAQ dell’ENEA a cura di On. ALESSIO VILLAROSA, Versione III aggiornata al 24 novembre 2020 (https://www.efficienzaenergetica.enea.it/detrazioni-fiscali/superbonus/superbonus-2.html) dove si riporta alla domanda:
D: “9.6 È possibile usufruire del Superbonus per l’installazione di impianti di climatizzazione invernale?”
R: “No. La norma prevede che il Superbonus si applichi solo alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, e non anche alla loro installazione. La norma si pone in linea con quanto previsto per l’Ecobonus, per il quale non rientrano nell’ambito applicativo della detrazione le installazioni di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne siano sprovvisti, con l’eccezione dal 1° gennaio 2015 dell’installazione dei generatori alimentati a biomassa.”
Facendo riferimento a questa eccezione, posso usufruire del superbonus 110% nel caso della installazione di un generatore alimentato a biomassa 5 stelle (e/o collettori solari e schermature solari ) per un’abitazione caratterizzata dalle seguenti (contemporanee) due condizioni:
1. è presente l’impianto (e.g. radiatori, pavimento radiante, …) ma non un generatore di potenza (e.g. caldaia a gas, pompa di calore, …)
2. l’abitazione è ubicata in un’area non metanizzata di un comune non soggetto a procedure di infrazione per la qualità dell’aria
grazie, saluti
Vito
No, anche in questo caso la norma parla di “sostituzione”.
Buonasera Architetto.
Anche io una domanda sulla possibilità di accedere al bonus 110%.
Risiedo in zona montana non metanizzata e vorrei sostituire l’attuale stufa a pellet collegata ai termosifoni (alta temperatura) con nuova caldaia a pellet, anche non a condensazione. L’APE dell’abitazione a mia disposizione (classe energetica E) è stato fatto in precedenza all’installazione della stufa su esistente impianto a GPL, ora utilizzato per la sola produzione di acqua sanitaria. Posso accedere al bonus 110% senza ulteriori interventi?
La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente.
Questo deve verificarlo in sede di diagnosi. E cmq andrà fatto un nuovo APE ante intervento.
Buonasera Architetto le sottopongo la seguente domanda: ho una casa indipendente con impianto a termosifoni alimentati da una caldaia a metano. In sala e sul ballatoio del primo piano ho 2 termo stufe ad aria non canalizzate alimentate a pellet. Vorrei fare l’APE PRE per poter accedere all’ecobonus 110% con il salto delle 2 classi energetiche. Per il raggiungimento utilizzerei il cappotto termico trainante e cambio infissi ed oscuranti + caldaia pellet come trainati. Specifico che la caldaia a pellet sostituira in toto la caldaia a metano e le 2 stufe a pellet verranno eliminate. Visto che ad oggi le 2 stufe sono presenti e funzionanti influiscono sulla determinazione della classe energetica attuale dell’APE PRE? In caso affermativo cosa devo fare per non farle considerare?
Grazie 1000
Cordiali Saluti
Per non farle considerare deve rimuoverle.
Buongiorno
ho un abitazione di circa 120 mq riscaldata con vecchi termosifoni. Nel 2017 ho sostituito la vecchia caldaia a gasolio con una nuova a pellet usufruendo delle agevolazioni del 65%. Possiedo anche una caldaia a gas integrata nell’impianto che riscalda l’acqua sanitaria e che utilizzo in caso di emergenza.
il mio quesito è il seguente: posso sostituire la caldaia a gas con un chiller e tenere la caldaia a pellet per emergenze e per integrare nei giorni di gran freddo e usufruire del bonus 110%?
Nel caso in cui non fosse possibile posso usufruire del bonus 110% per gli altri interventi, fotovoltaico, infissi e solare termico?
La ringrazio anticipatamente
No, è necessario sostituire il generatore.
Fotovoltaico, infissi e solare termico hanno il 110% solo se sono fatti insieme a interventi trainanti.
Salve Architetto, possiedo una casa con impianto termico con canna fumaria danneggiata, che serve anche i vicini perché all’origine era un’unica grande casa. Posso accedere al Superbonus considerando l’impianto attivabile con manutenzione straordinaria? Permetta una precisazione, la canna fumaria danneggiata è in comune con il vicino, l’impianto è autonomo, datato e senza libretto. La ringrazio.
Sì.
Gentile Architetto,
desideravo un chiarimento in merito alla redazione dell’Ape pre e post per il superbonus 110.
Nel caso in cui nella villetta unifamiliare si trova installata una caldaia del 2003 essa è provvista di regolare libretto e registrazione al catasto energetico, mancano però nel libretto alcuni interventi periodici di manutenzioni si può usufruire lo stesso del superbonus 110?
Grazie
Sì.
buongiorno, nella seconda casa dei miei genitori, ubicata in aperta campagna in una zona non metanizzata, come impianto di riscaldamento esiste un camino che, però, è stato calcolato non sufficiente a scaldare l’intera unità immobiliare e quindi creando la fattispecie di immobile privo di impianto. l’installazione di una caldaia alimentata a biomassa, che è reputata eccezione alla norma che non concede agevolazioni agli immobili privi di impianto di riscaldamento, a quale agevolazione potrebbe accedere? ecobonus classico al 50%? come schermature solari, sempre reputate eccezioni, sono comprese le persiane?
grazie
Le caldaie a biomasse usufruiscono dell’ecobonus al 50%.
Le persiane possono essere considerate schermature solari se hanno il fattore Gtot.
Buongiorno Sig.ra Granata
Sono interessato a un’immobile con permesso di costruzione 2008, chiuso il cantiere nel 2012, non completato per venderlo al “rustico” con isolamenti, non fatto fine lavori e ne accatastato in F3
Cila riaperta nel 2018 per variante e poi verrà venduto senza impianti, accatastato in F3 ma solamente finito involucro esterno.
Riguardo la ex legge10 si può utilizzare quella del progetto iniziale o va rifatta ex novo con leggi attuali?
Grazie mille
Va rifatta, visto che gli impianti sono realizzati adesso.
Buongiorno Ho un immobile antico dei primi del 900 parzialmente ristrutturato negli anni 70 su 3 livelli piano terra, primo piano camera e bagno, secondo piano camera e bagno. l’immobile ha un grande Camino al piano terra e una stufa con irradiazione nche al piano secondo (nel corridoio e bagno) e terzo (in camera) che non hanno mai realmente funzionato. È possibile con duperbonus 110 installare l’impianto a metano collegandolo dalla rete comunale davanti a casa e inserire la caldaia a condensazione con elementi in tutte le stanze. Sono compresi anche i serramenti e le persiane? Grazie X la rispodta
La sostituzione di stufe e camini può essere intervento trainante per il superbonus e i serramenti intervento trainato.
Buonasera Architetto, grazie per la chiarezza e competenza sulla materia. Posseggo una villa A7 con relativa pertinenza C2 magazzino ed autorimessa. Devo fare i seguenti lavori:
A7 dotato di 2 camini e 3 stufe a legna: arricchire l’impianto con 10 termoventilatori alimentati da caldaia a gas a condensazione di vapore e serbatoio interrato per il gas. I camini e le stufe devono essere smaltiti/resi inattivi o possono rimanere? Nel C2 con regolari autorizzazioni amministrative e tecniche alzo un tetto di 50cm, rinforzo le mura di sostegno del tetto ed eseguo una nuova copertura coibentata. Cosa si qualifica per il superbonus? Grazie
Per l’ecobonnus l’impianto deve essere sostituito e non integrato.
Per il C2 può usufruire di sismabonus.
buongiorno, vorrei un informazione, l’Installazione e fornitura defangatore e decalcificatore e il lavaggio chimico dell’impianto nel caso di sostituzione caldaia a condensazione rientrano nell’ecobonus? o vanno conteggiati a parte, grazie
Rientrano.
Buongiorno Architetto,
ho la seguente situazione: in un edificio di civile abitazione l’impianto di riscaldamento è costituito da una caldaia standard con radiatori, una termocamino, e due radiatori a gas. Posso usufruire del superbonus 110% se sostituisco solo la caldaia e lascio il termocamino e i radiatori a gas?
La ringrazio
Sì.
Salve Architetto
Devo fare un intervento su un’immobile unifamiliare trainante sismabonus etc. l’impianto termico (caldo-freddo) è composto da 2 split, posso rifare l’impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione con termosifoni e raffrescamento installazione split.
Grazie anticipatamente
Sì.
le pongo la mia situazione. ho una villetta sviluppata su 3 livelli.
il primo è a piano terra, il -1 è accatastata come cantina, ma uso taverna, è presente riscaldamento a pavimento e una cucina con regolare impianto ed è agibile ma non abitabile. il piano +1 è mansarda con 2 camere da letto e un bagno il tutto con riscaldamento a pavimento. accatastato come sgombero.
i due piani agibili ma non abitabili e con l’uso che ne faccio, sono vincolati dal richiedere il 110% per sostituzione con pompa di calore + pannelli fotovoltaici?
Grazie mille
Non ho capito la domanda, ma una cosa appare chiara: lei parla di piani “accatastato come”… Non conta tanto cosa risulta al catasto, ma cosa risulta all’urbanistica. Se sono dei piani non abitativi ma lei li usa come tali, si tratta di abuso edilizio. Quindi per avere qualunque bonus fiscale, deve per prima cosa regolarizzare.
Buongiorno ho appena chiuso una ristrutturazione.
All’acquisto la casa si presentava con caldaia a condensazione peraltro sottodimensionata in detrazione dal 2018.
E’ possibile aprire una nuova pratica e accedere al 110% con la sostituzione della caldaia attuale e l’installazione di un sistema ibrido affiancato da pannelli e isolamento solaio che permetterebbe il salto di 2 classi?
La detrazione acquisita con atto della caldaia va sospesa o si può continuare a detrarre?
grazie
Davide
Può continuare a detrarre e aprire una nuova pratica di superbonus.
Gentile Architetto,
desideravo un chiarimento in merito alla redazione dell’Ape pre e post per il superbonus 110.
Nel caso in cui nella villetta unifamiliare si trova installata la caldaia ed una tradizionale pompa di calore gli stessi devono essere porovvisti di libretto e registrazione al catasto energetico (regione Sicilia)? E se non lo sono mai stati dichiarati si può usuffruire lo stesso del superbonus 110?
Grazie
Di sicuro devono essere provvisti di libretto, se non ce l’hanno, l’Enea prescrive che possa essere redatto al momento.
Buongiorno Architetto, vorrei rifare il tetto di un edificio unifamiliare per adeguamento alla normativa antisismica. Già che ci sono vorrei sopraelevare la casa di un piano: il tetto secondo lei è tutto imputabile ad antisismica (lo rifarei comunque anche se non alzassi) oppure va diviso in quota parte?
Mi dispiace, ma facendo la sopraelevazione il tetto non può rientrare in bonus sismico.
Gent. Architetto, prendo spunto dalla sua risposta alla riciesta di Rino Flo per chiederle: vivo in una casa a due piani oltre una mansarda senza abitabilità ed attualmente riscaldata con split elettrici.
Volendo effettuare un miglioramento energetico e sismico prevedo lavori di rifacimento del tetto, con alleggerimento (legno), e cappotto esterno con contestuale sostituzione infissi. La mia richiesta è: la parte di cappotto effettuato sulle pareti della mansarda beneficia del 110 o del 50%;
la sostutizione degli infissi presenti nella mansarda rientrano tra i lavori trainati?
Grazie!
110% per il sottotetto e rientrano anche gli infissi.
Buongiorno Arch. Granata. La mia attuale abitazione, la cui metratura è tutta classificata come A2 è composta da una parte abitabile e riscaldata (75mq) e un portico (30mq) attualmente non riscaldato. Vorrei fare un cambio di destinazione del portico a civile abitazione. Dopo la coibentazione e la sostituzione dell’impianto da GPL a Pompa di calore, il tecnico indica che ci sarà il salto di 2 classi. Per la parte di riscaldamento che insiste nel portico, radiatori e lavori sicuramente non andranno al 110%, ma al 50%, ma la spesa della pompa di calore come deve essere detratta? in base alla metratura finale, o poichè legata in primis alla parte originariamente riscaldata, posso usufruire del 110%. Grazie
La chiusura del portico non è un cambio di destinazione d’uso ma un aumento di cubatura, pertanto non è detraibile.
Le detrazioni, nelle aliquote previste, potranno essere applicate solo sulla parte preesistente.
Chiedo scusa ma mi riferivo agli infissi presenti nel sottotetto. Anche questi vi rientrano?
Grazie mille
Sì.
Buonasera Architetto, mi complimento per la professionalità e pazienza dimostrata nelle sue risposte.
Ho una situazione di un vecchio fabbricato su tre piani abbandonato da 20 anni che è completo di un impianto di riscaldamento (tubazioni, collettori e ancora qualche radiatore) ma privo della vecchia caldaia smaltita da tempo perchè non più funzionante.
L’intenzione è di accedere oltre al sismabonus anche all’ecobonus e ho seguito le varie risposte da lei date per situazioni analoghe ( Maddalena 19/11- Luca 28/11 – Paolo 10/11- Pepe 6/11 – Giuseppe 4/11 – Alberto 30/09- Alberto 19/09 – Maurizio 13/09) . Mi potrebbe confermare il suo parere se posso ritenere ammissibile il fabbricato all’ecobonus?
L’intenzione è mettere in sicurezza il fabbricato con tetto coibentato (tetto a vista su locali riscaldati), cappotto termico e finestre (completare quindi l’involucro) e poi proseguire i lavori con calma. Lo posso fare o devo avere comunque la funzionalità dell’immobile a fine pratica?
La ringrazio.
Certo che deve avere la funzionalità… altrimenti come fa a presentare l’APE post intervento?
Gent. Architetto,
preciso meglio un mio precedente commento:
Un fabbricato ha un impianto di riscaldamento e due caldaie entrambe non funzionanti, ma riattivabili; una a legna, sostituita, funzionalmente, con una a gasolio nel collegamento agli elementi radianti, ma entrambe esistenti nel fabbricato. Se fraziono questo fabbricato in modo che le due unità immobiliari derivate abbiano ciascuna una delle due caldaie, si può considerare che ciascuna unità abbia l’impianto di riscaldamento (da riattivare con manutenzione straordinaria) e ciascun proprietario possa attivare la pratica del 110% sostituendo ciascuna caldaia con una a pompa di calore? Ovviamente nell’ambito della manutenzione straordinaria saranno anche separati gli elementi radianti esistenti nella unità da frazionare. Spero di essermi spiegato.
Grazie e saluti.
Paolo de Majo
Se ho ben capito lei vuole frazionare un immobile esistente e poi chiedere il superbonus per le due unità ricavate… Ebbene in teoria si può fare, però posso dirle che l’AdE ha anticipato che farà molti controlli su casi di questo tipo, perchè viene visto come un tentativo elusivo per raddoppiare i bonus.
Buongiorno architetto,
Le chiedo cortesemente un chiarimento: per usufruire del bonus 110 per cappotto termico e contemporaneamente per sostituzione infissi, è necessario che tutti i locali, mi riferisco al sottotetto, abbiano solo l’impianto di riscaldamento oppure è indispensabile che vi sia anche l’abitabilità?
Grazie
Per i sottotetti non è più indispensabile nemmeno che siano riscaldati.
Buonasera architetto, la ringrazio intanto per i diversi suoi chiarimenti alle varie domande e sicuramente utili a tutti.
Vorrei sottoporle questo caso particolare, fabbricato plurifamiliare composto da 4 unità residenziali di diverse proprietà, quindi piccolo condominio, due unità riscaldare autonomamente, le altre due unità non ancora ultimate e pertanto non riscaldate. I miei dubbi per i quali chiedo gentilmente un suo parere:
1. Rientra nel superbonus l isolamento termico delle pareti dell intero fabbricato?
O rientrano solo le pareti disperdenti delle due unità ultimate mentre le restanti se isolate sono fuori dal superbonus?
2. Non possono rientrare nessuna delle opere nel superbonus in quanto il fabbricato essendo un condominio non e ultimato totalmente?
La seconda.
Buongiorno, volevo sottoporle il mio quesito:
Avrei intenzione di continuare la ristrutturazione della mia abitazione, iniziata nel 2011, con la demolizione e ricostruzione della stessa.
Al momento del inizio della ristrutturazione la casa aveva il camino e la stufa a legna, come sistema di riscaldamento.
Ci sono foto che attestano questo tipo di impianto.
Secondo lei posso far redigere l’Ape Convenzionale??
Sì.
gent. architetto,
si intende frazionare un immobile in 2 unità immobiliari indipendenti. l’mmobile ha un vecchio impianto di riscaldamento a gasolio, non funzionante da diversi anni, che potrebbe essere riattivato con manutenzione straordinaria. gli immobili ottenuti da frazionamento saranno intestati separatamente a ciascuno dei due comproprietari dell’immobile originario. ciascun proprietario intende fare i lavori di ristrutturazione previsti dal bonus 110%. E’ possibile, essendo presenti gli elementi radianti in ambedue le unità, sostituire la caldaia originaria centralizzzata con due caldaie autonome? in altre parole l’esistenza di una caldaia centralizzata per le due unità derivate da frazionamento risponde al requisito di impianto di riscaldamento preesistente all’inizio dei lavori con bonus 110%?
Se ho interpretato bene la domanda lei vorrebbe prima fare un intervento di frazionamento, separare le proprietà e, in futuro, ciascun proprietario fare i lavori che danno diritto al superbonus… Ebbene, trattandosi di un condominio minimo, se l’intervento è trainante l’impianto dovrà essere per forza centralizzato.
Buonasera l’immobile su cui è da fare l’intervento di Superbonus 110% ha attualmente come impianto di riscaldamento n. 3 split aria-aria. Posso prevedere come intervento trainante la loro sostituzione con caldaia a pellet 5 stelle che faccia anche acqua calda sanitaria e termosifoni? Grazie.
Sì.
Gentile Architetto,
Nell’articolo fa giustamente riferimento alla FAQ Enea n. 4 (che a sua volta richiama la circolare 24/E del 2020) in base alla quale sono agevolabili gli interventi realizzati unicamente negli ambienti riscaldati e non quelli effettuati nelle stanze non riscaldate. Che dire, però, se l’intervento è di demolizione e ricostruzione senza eccedere i volumi esistenti ma sagoma diversa? L’edificio che risulta dalla ricostruzione potrebbe avere “ambienti” del tutto diversi da quello pre-esistente e quindi rendere impossibile un confronto sulla base di stanze. Come si può applicare quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate? Basta fare riferimento all’APE pre-intervento sui volumi e superfici riscaldati, da paragonare a quelli ricostruiti? E se questi ultimi sono inferiori? In questi casi potrebbe essere più indicato utilizzare un APE convenzionale e quindi dell’intero edificio? Grazie
Non è che è più indicato… si DEVE utilizzare esclusivamente l’APE convenzionale.
Avevo inteso che l’APE convenzionale fosse da utilizzare per i condominii e non anche per i singoli edifici. Ritornando alla questione principale, con l’APE convenzionale si può ovviare al problema degli ambienti ricostruiti diversi da quelli pre-esistenti, riscaldati e non? Grazie.
Si considera cmq l’edificio nel suo insieme, che può avere caratterisiche diverse da quello preesistente.
Buongiorno architetto Granata,
in un condominio con 10 appartamenti all’atto della costruzione furono installati radiatori elettrici a parete per l’impianto di riscaldamento. La loro esistenza è dimostrabile con documentazione dell’epoca.
In tutte le unità immobiliari le piastre elettriche sono state rimosse e sostituite con impianti a radiatori alimentati con caldaia a gas o con split, tranne in due unità che attualmente sono prive delle piastre e di altri impianti di riscaldamento.
Le chiedo pertanto se è possibile usufruire del superbonus 110% (cappotto, coibentazione copertura ed infissi) anche per le due unità immobiliari che attualmente sono sprovviste degli elementi radianti ma che ovviamente potrebbero essere riattivati.
Grazie
Allo stato attuale no.
Buonasera, vorrei porLe un quesito. Ho un villino (ex casa cantoniera) costruito intorno agli anni 70 credo, riscaldato, con infissi vecchi e con una scarsa efficienza termica. Penso di avere tutte le caratteristiche per accedere al superbonus 110%, ma un dubbio mi attanaglia: posso mettere il riscaldamento a pavimento anche in due stanze accatastate come “ripostiglio” e quindi per norma non riscaldate? Che senso avrebbe munire tutti gli ambienti di riscaldamento a pavimento e quelle due stanze no? Potrei munire le stanze di termosifoni, visto che ci sono già le predisposizioni, per poter quindi usufruire del bonus, ma questo non potrebbe essere visto in futuro come una “difformità”? Grazie per la Sua disponibilità
Per evitare difformità o illeciti basta verificare se il regolamento edilizio consente di riscaldare questi ambienti. In caso positivo, potrà estendere l’impianto anche a essi, ma ovviamente dovrà scorporare la parte di spesa da quella detraibile.
Architetto buongiorno,
un caso un po’ particolare..
sto acquistando una casa “nuova” costruita però diversi anni fa e rimasta invenduta finora. Impianto di riscaldamento assente se non la predisposizione.
Ora se acquistassi una caldaia a condensazione posso usufruire del 50 o 65%?
Devo acquistarla dopo il rogito o posso anticipare l’acquisto?
La ringrazio
Cordiali saluti
Per l’installazione di nuova caldaia non ci sono agevolazioni.
Buon giorno, una casa indipendente disposta su due piani e dotata al piano terra di una stufa a legna e un di un scaldatore di acqua calda elettrico e a legna può rientrare nel superbonus?
Come si può dimostrare la presenza, naturalmente esistono i due camini.
Sì. Il sistema deve cmq avere un libretto di impianto.
La ringranzio per la risposta. Purtroppo si tratta di una casa di montagna acquistata da poco e senza libretto d’impianto. La stufa avrà almeno 15 anni
Buongiorno Arch. Carmen Granata
Volevo sottoporle il mio quesito, sono proprietario di un appartamento in condominio, alimentato da una caldaia a Metano a servizio di un Impianto di riscaldamento a pavimento.
Volendo sostituire la mia vecchia caldaia, con una nuova a Condensazione, quale delle due aliquote posso usufruire: 50% o 65%.
e quale documentazione devo produrre, a parte Visura e Planimetria Catastale.
la ringrazio anticipatamente, per la sua risposta.
Trova qui tutte le informazioni: https://www.guidaxcasa.it/detrazioni-fiscali-per-la-sostituzione-caldaia/
Posseggo una casetta di 60 mq un grage regolarmente sanato. Ho un caminetto con sportelli all’interno una caldaietta a tubi costruito negli anni 80 che serve l’impianto dei termosifoni, chiaramente senza certificazioni. Inoltre un forno di campagna senza licenza edilizia. Posso godere del superbonus 110%, Ringrazio.
Sì, dovrebbe verificare solo se il forno necessitava di autorizzazione ed eventualmente regolarizzare.
Buongiorno,
ho un abitazione unifamiliare nella quale la caldaia è stata smontata in quanto non riparabile. Posso installare una caldaia a condensazione con bonus 50 o 65 e successivamente nello stesso anno attivare bonus 110 con interventi molto più estesi come cappotto, infissi ed eventualmente una caldaia a pompa di calore? grazie
Non può avere il superbonus nello stesso anno per lo stesso intervento (sostituzione caldaia). Per altri interventi sì.
Buonasera
le rivolgo un quesito in merito ad una ristrutturazione di un immobile che voglio acquistare, un’abitazione costruita negli anni 40 con murature in sasso ovviamante prive di coibentazione, tetto con travi in legno e tavelloni privo di isolamento e come sistema di riscaldamento termoventilatori elettrici nelle varie stanze ed un camino in un salotto; APE classe G
le domande che le pongo sono 2
1 con il sistema di riscaldamento che attualmente è installato è possibile ottenere il superbonus per la coibentazione delle pareti interne tramite intercapedine, sostituzione infissi, e sostituzione impianto di riscaldamento?
2 per quanto riguarda la soffitta abitabile che anch’essa è provvista di riscaldamento con termoventilatori elettrici, il rifacimento del tetto è sovvenzionato per intero o viene sovvenzionato soltanto l’eventuale isolamento?
la ringrazio per l’attenzione
1 Sì.
2 Con l’ecobonus è agevolato (non “sovvenzionato”) solo l’isolamento, a meno che il rifacimento del tetto non si renda necessario per isolarlo.
Buongiorno,
ho una seconda casa sull’appennino la cui caldaia è rotta. Se la sostituisco magari utilizzando il bonus caldaie 65% posso poi attivare eco bonus e sisma bonus sempre che gli ulteriori interventi consentano il salto di due classi?
Grazie
Sì.
Buongiorno Architetto,
la mia casa non è particolarmente performante dal punto di vista energetico (non ha cappotto e tetto coibentato, infissi doppio vetro etc.), eppure l’APE redatta per la compravendita lo pone in classe D perchè riscaldato da caldaia a legna.
Ora vorrei sostituire questa caldaia con una pompa di calore, installare nuovi infissi doppio/triplo vetro e coibentare il tetto, ma il salto di due classi energetiche appare difficile per via della caldaia a legna preesistente; in pratica se avessi avuto una caldaia a gas non avrei avuto problemi. L’APE convenzionale redatta prima dell’intervento potrebbe tenere conto di questa situazione o deve per forza partire dalla classe energetica dell’APE redatta per la compravendita?
L’APE convenzionale deve tener conto della situazione esistente, non di quello che avrebbe potuto essere.
Gentile architetto,
le chiedo gentilmente di confermare che l’immobile sia considerato esistente anche “in corso di accatastamento al momento della richiesta di incentivo”
Sarebbe possibile avere il riferimento della FAQ o dell’interpello.
Grazie Mille
Lo confermo, ma aggiungo che la dizione “in corso di accatastamento” lascia il tempo che trova… consideri che da anni la procedura di accatastamento online si conclude nel giro di poche ore. Quindi un immobile o è accatastato o non lo è.
Buona sera Architetto,
Nel 2019 abbiamo avviato la ristrutturazione con demolizione di una abitazione unifamiliare costruita nei primi anni ’70 e sita in una marina del Salento.
Nella abitazione abattuta esisteva un camino in cucina con affaccio in cortile, mentre nelle le tre stanze ne erano sprovviste.
In fase di demolizione, ottobre 2019, i camini non erano considerati impianti termici, quindi i lavori hanno usufruito della detrazione del 50%. Con la nuova normativa sugli impianti termici che include i camini vorremmo utilizzare il superbonus del 110% per la realizzazione del cappotto termico su tutta la superficie verticale e sugli infissi come interventi trainati.
Riprendendo l’interpretazione della FAC4 ENEA dove lei scrive ” …se ad esempio in una casa è presente un camino in uno degli ambienti, potranno essere agevolati gli interventi realizzati unicamente in questo o in altri ambienti riscaldati da tale camino, ma non quelli effettuati nelle stanze non riscaldate.”, le pongo la seguente domanda premettendo che:
a) non prevedendo di dover redigere una APE prelavori non abbiamo provveduto ad una documentazione fotografica;
b) la forma della nuova abitazione è differente dalla precedente: i metri quadri delle superfici verticali esposte verso l’esterno della stanza corrispondente dove esisteva il camino è ora parte di due stanze di dimensioni differenti (interamente di una e parzialmente di un’altra)
c) il decreto legge 34 recita che l’applicabilità del superbonus e relativo agli “interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo”
Domando: su quali lavori è possibile usufruire del superbonus per cappotto ed infissi? Occorre predisporre il cappotto su tutte le pareti anche se l’agevolazione riguarderebbe solo una parte? Eventualmente la superfice che usufruirebbe del superbonus sarabbe quella corrispondente alle superfici delle stanze demolite o di quelle nuove costruite (che è diversa)? Secondo lei, è applicabile l’interpretazione fornita da ENEA anche per gli interventi dove era esistente un impianto termico valido sedondo la precedente accezione: normalmete nelle cucine non si prevedeva l’intallazione di un radiatore (almeno non al sud), per cui si potrebbe applicare il principio che gli incentivi in questo caso possano valer per tutte le stanze dove è presente un radiatore ma non per quelle sprovviste?
Per una consulenza dettagliata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno architetto, ho da poco comprato un appartamento sito in una mansarda con tetto spiovente di mia proprieta di un palazzo plurifamiliare. Alucuni appartamenti hanno la caldaia, altri la pompa di calore in una o piu stanze, altri solo la stufa a gas.
1) Possiamo accedere al superbonus per fare il cappotto?
2) io devo fare la ristrutturazione, posso includere il fotovoltaico e rifacimento bagni/pavimento irradiante nel bonus? (gli infissi li farebbe tutto il condominio)
grazie mille!
1) sì
2) può includere nel superbonus solo fotovoltaico e impianto a pavimento come interventi trainati. Il rifacimento bagno può andare al 50%.
Buongiorno, grazie per le risposte gia date. Ho detto al tecnico che dovrebbe fare la pratica che le stanze con la stufa o la pompa di calore potrebbero rientrare nel superbonus ma sostiene che solo se c’è la caldaia si considera ‘impianto termico’. C’è una circolare o un punto preciso della legge che posso fargli leggere per vedere questo dettaglio? Mi dice che se non c’è la caldaia non si può…. grazie mille
Gli faccia leggere questo articolo: ci sono tutti i riferimenti normativi.
Buonasera Arch. Granata,
ho da poco acquistato una villetta a schiera al mare di cui sono usufruttuaria (mio figlio nudo proprietario) e vorrei usufruire del super bonus 110%, rinnovando l’impianto di riscaldamento con impianto ibrido o solo con caldaia a condensazione classe A e cambiando gli infissi. La casa è classe G e ha in ogni stanza dei vecchi radiatori elettrici. Posso usufruire del superbonus?
Inoltre potrò evitare il cappotto termico, e fare solo i lavori relativi all’impianto riscaldamento e infissi?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta
Per avere il superbonus i lavori devono garantire un miglioramento di almeno due classi di efficienza. Con solo il riscaldamento è un po’ difficile, ma potrà saperlo solo con un’analisi di fattibilità.
buon giorno architetto
ho una caldaia a pellet che mi scalda l’acqua per i caloriferi, ho anche gia un fotovoltaico, se dovessi fare il cappotto e i serramenti posso essere sicuro che faccio il salto di qualità di due classi? oppure avendo già i pannelli e la caldaia a pellet è molto difficile? grazie
Par saperlo occorre fare un’analisi di fattibilità.
Ciao, io mi sono ritrovato nella tua stessa situazione, con caldaia a condensazione e fotovoltaico… Dallo studio di fattibilità è emerso che dovrebbe bastare il cappotto più gli infissi per fare il doppio salto, ma se vuoi essere sicuro l’architetto che mi sta seguendo mi ha fatto aggiungere l’isolamento al solaio
Buongiorno Architetto,
io abito in una villetta a schiera e ho già avviato le pratiche per il superbonus 110 con l’installazione del cappotto termico e sostituzione degli infissi. Ho già un impianto di riscaldamento con termosifoni e caldaia a condensazione. Ho pure una vecchia a stufa a pellet che non utilizzo più ma che potrei riattivare. Se volessi sostituire tale stufa a pellet con una di nuova generazione e magari integrarala nell’impianto dei termosifoni, potrei usufruire del superbonus 110? Grazie
Sì.
Buona sera Architetto Carmen Granata. Sono proprietario di una casa unifamiliare. Quando è stata fatta la ristrutturazione nel 2010, al pian terreno abbiamo messo pannelli radianti, al piano superiore termosifoni comandati entrambe da una medesima ed adeguata caldaia a condensazione. Al terzo piano che è un solaio ancora censito in cat C2 abbiamo a suo tempo provveduto a mettere infissi a risparmio energetico in previsione di futuri lavori, ed abbiamo altresì portato tutte le tubature del gas e dell’acqua per poter sistemare in seguito dei termosifoni. Ora chiedo se, avendo il tetto non coibentato ma solo con travi e tavelle in cotto e copertura in coppi, è possibile rendere riscaldato il piano avendo già caldaia attiva e tubature al piano al fine di poter usufruire in seguito del bonus 110 per la coimbentazione del tetto e facendo anche i cappotti laterali alla casa in quanto supererei il 25% superficie. Stessa situazione ho per un locale adiacente al piano terra sempre in cat C2 con serramenti posati e tubature al piano predisposte per termosifoni al quale vorrei coibentare la volta.
Deve verificare se nel suo Comune è permesso riscaldare locali accessori.
Buongiorno architetto Granata.
Due domande facili.
1) In un condominio di 8 unità immobiliari ce ne sono 2 che non hanno imp. di riscaldamento (solo un vecchio boiler elettrico per l’acs). E’ possibile eseguire cappotto e sost. infissi in tutte le unità sfruttando il 110? (credito ceduto).
2) In un rudere privo di imp. di riscaldamento e nel quale si sta progettando la demolizione e ricostruzione sfruttando il sisma bonus si può fare la pratica per l’eco-sisma bonus? Se la risposta è no, posso almeno tentare di fare entrare cappotto ed infissi nei 96000€?
Grazie
1) sì, ma le unità prive di riscaldamento non ne usufruiscono
2) No. Se ci riesce…
buonasera architetto. ho in comodato d’uso gratuito, un abitazione collabente f2, appartenente ad un proprietario e 3 particelle c2 adiacenti, appartenenti ad altri 2 proprietari. l’edificio è vetusto e volevo usufruire del superbonus facendo demolizione e ricostruzione ottenendo al termine dell’intervento una sola abitazione. posso fare io l’intervento o devono essere i proprietari? inoltre è presente una caldaia a gasolio che alimentava dei radiatori presenti all’interno delle unità. posso usufruire anche dell’ecobonus al 110%? demolendo e ricostruendo posso sostituire il tutto con impianto radiante a pavimento? se in qualche stanza ci sono solo i collettori ma mancano i radiatori in quanto oggetto di furto, posso usufruire lo stesso del bonus? grazie per le risposte
Per una consulenza dettagliata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno architetto,
se il mio condominio esegue dei lavori di cappottatura dell’involucro esterno dell’edificio pari al 25%, usufruendo dell’eobouns 110, io posso installare nuova caldaia e impianto radiante a pavimento?
La ringrazio.
Sì.
Buongiorno architetto,
io e mio figlio siamo proprietari di un edificio costituito da due unità accatastate come abitazione (entrambe inizialmente dotate di riscaldamento centralizzato) oltre ad alcuni subalterni (accatastati C3).
Mio figlio presentò tempo fa un PdC per l’ampliamento della sua unità immobiliare con ristrutturazione e ampliamento (intervento quest’ultimo da realizzarsi attraverso il cambio di destinazione d’uso trasformando in abitazione sue stanze accatastate come C3) ed avendone i requisiti il progetto fu approvato.
Successivamente abbiamo iniziato i lavori e smantellato gli impianti, gli infissi, ecc. ed avremmo provveduto a sostituire il tutto a nostre spese.
Adesso, vista questa nuova opportunità, vorremmo usufruire del superbonus 110% per realizzare il cappotto termico, rifare gli impianti e sostituire gli infissi, ma i vecchi lavori non sono mai stati chiusi.
Lei ritiene che si debbano prima chiudere i vecchi lavori, ottenere l’agibilità, accatastare e presentare una nuova pratica per il superbonus o potremmo in qualche modo “agganciare” la nuova pratica alla vecchia?
Qualora ciò non fosse richiesto, dovremmo scorporare dal computo del 110% tutte le spese inerenti le due stanze che precedentemente erano prive di riscaldamento e infissi?
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità e competenza e la saluto con cordialità.
Il problema è: questi lavori sono previsti dal vecchio PdC? Se non erano inclusi si dovrà almeno presentare una Scia in variante.
In ogni caso le ricordo che cmq gli ambienti non inizialmente riscaldati non possono usufruire di ecobonus.
Ho una casa in campagna, circondata da un oliveto di 1 ettaro e 10 are. Sto provvedendo al cambio di destinazione d’uso dell’immobile da non abitativo (C2 Deposito) ad abitativo. In un locale c’è un caminetto, in un altro una stufa a legna molto vecchia.
POSSO USUFRUIRE DELL’ECOBONUS (110%) PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA?
Cordialità
Sì.
salve,
ho un appartamento con una caldaia non funzionante, nella FAQ si parla della possibilità di riattivazione dell’impianto mediante manutenzione straordinaria. La sostituzione della caldai può essere considerato come intervento di manutenzione straordinaria e usufruire del superbonus?
Sì.
Mi spiego meglio posso utilizzare come intervento trainante la sostituzione di quella caldaia anche se non va? glielo chiedo giusto per essere sicuro.
Buongiorno
Ho una abitazione vecchia provvista di impianto di riscaldamento ma non funzionante perché non allacciato alle utenze.
Ovviamente, l’ape redatto ha l’impianto simulato ma, di fatto, l’impianto è presente e può essere riattivato con manutenzione straordinaria.
In questo caso è possibile sfruttare il super bonus in quanto l’impianto è presente fisso e riattivabile o è necessario riportare l’impianto a funzionante e redigere nuovo Ape prima di far partire i lavori?
Grazie
E’ sufficiente che l’impianto sia riattivabile.
@francesco: ma certo, il non funzionamento può essere motivo che determina la sua necessità di sostituzione.
Genentile Architetto,
le vorrei gentilmente sottoporre il mio caso per capire cosa posso e non posso fare nell’ambito del superbonus.
la casa in cui abito è una villa unifamigliare che è stata suddivisa in due unità immobiliari dal vecchio proprietario: le due unità sono indipendenti con ingressi separati. tuttavia è presente un sistema di ricaldamento “centralizzato”, come una specie di mini condominio: una caldaia che comanda le due unità, con contacalorie per verificare i consumi separatamente. é possibile tramite ecobonus intervenire per separare gli impianti e dotare ogni unità di una sua caldaia indipendente?
grazie in anticipo
Sì.
Buona sera architetto,
nell’eventualità di ottenere il 110% sulla riclassificazione del condominio col conseguente abbattimento delle due classi, io come condomino posso effettuare come lavoro trainato la sostruzione del caminetto vecchio stile (cioè senza vetro) con un modello di nuova generazione permettendomi di riscaldare anche altri vani.
Grazie anticipatamente
Solo se il condominio non ha l’impianto termico come trainante.
Gentile Architetto, a sua conoscenza Posso riscaldare un magazzino c2 (già predisposto con tubazioni) per poter accedere all’ecobonus? Ovviamente ammesso il salto delle 2 classi ed il contestuale cambio di destinazione d’uso a fine lavori.
Devo chiedere permessi particolari per montare la caldaia ed i termo in un magazzino c2?
Diciamo che è sbagliato il principio di andare a installare un impianto solo per poter usufruire del bonus… Cmq deve verificare se le norme locali consentono che i magazzini siano riscaldati.
Salve, sono in procinto di acquistare una casa indipendente avente l’impianto termico (tubi, radiatori ecc..) ma priva di caldaia. La casa in questione non è mai stata abitata, leggo che per il bonus 110% è necessario che l’abitazione sia provvista di impianto termico. Se comprassi l’immobile è successivamente installassi una caldaia (anche usata) prima dell’inizio dei lavori potrei usufruire del bonus? Sarei nella legalità? Grazie mille.
Per essere nella legalità dovrebbe rispettare alcune norme UNI molto difficili da seguire con una caldaia usata. Dovrebbe ripristinare l’impianto con una caldaia nuova.
Buongiorno, vorrei un’informazione riguardo al rapporto tra lavoro trainante e trainato. Se in un edificio condominiale sono presenti un impianto di riscaldamento centralizzato che può raggiungere ogni unità e contemporaneamente alcune di queste hanno anche un impianto autonomo, e possono decidere quale utilizzare (radiatori diversi), in caso di sostituzione dell’impianto centralizzato questo potrebbe trainare anche la sostituzione di alcuni degli impianti che servono le singole unità? Si tratterebbe in ogni caso di sostituzione di impianti esistenti. Oppure sono lavori che potrebbero essere realizzati sia con il 110 che successivamente con il 50% in un periodo successivo o andrebbero in contrasto?
Sinceramente non ho capito la domanda: come fanno ad avere sia l’impianto centralizzato che quello autonomo?
Hanno creato un impianto autonomo successivamente all’impianto centralizzato, in modo da poter avere un impianto da accendere in caso il centralizzato sia spento, e lo gestiscono autonomamente
E’ una cosa assurda… Cmq è agevolata la sostituzione di impianto termico tout court, una sola volta… Il secondo impianto non può essere agevolato neanche come trainato.
Buongiorno, vorrei sottoporle un quesito che penso non sia stato chiesto ad oggi da nessuno: acquistando a ottobre 2020 un appartamento sovrastante a quello di residenza (prima e unica casa) dotato di impianto di riscaldamento ma con caldaia idro a pellet prelevata dal precedente proprietario, procedendo come di seguito si può infine accedere al “superbonus 110%”? 1) pratica edilizia per unione delle due unita immobiliari con scala interna e collegamento degli impianti (elettrico, idrico e di riscaldamento a quelli in dotazione all’appartamento sottostante; 2) procedere con la pratica catastale inerente l’unione delle due unità immobiliari; 3) procedere, successivamente alla fine dei lavori delle pratiche di cui al punto 1 e 2 con le pratiche necessarie all’ottenimento del “superbonus 110%” (cappotto e sostituzione infissi). si specifica che le unita immobiliari appartengono a un condominio attualmente composto da 4 proprietari.
Cordiali saluti.
Sì.
Buonasera Architetto, ho dovuto sostituire la caldaia 3 anni fa’ in seguito ad un grosso guasto. In questi tre anni ho usufruito della detrazione del 50%.
Adesso vorrei utilizzare il superbonus 110% per sostituire la caldaia con pompa di calore abbinata a fotovoltaico che mi permetterebbe di aumentare di 2 classi l’efficienza energetica. Posso farlo?
La ringrazio tanto
Sì.
Buongiorno. Un quesito riguardante l’accesso al SuperBonus 110% nel caso di villetta unifamigliare riscaldata con camino (di pregio estetico) con il presupposto che esso sia considerato impianto di riscaldamento. L’intervento trainante previsto è il cappotto. Il Decreto incentiva la anche la SOSTITUZIONE dell’impianto di riscaldamento. Ma tale sostituzione è sufficiente che sia FUNZIONALE o deve essere necessariamente FISICA/MATERIALE?. Mi spiego meglio. Con la prima interpretazione il camino viene privato della sua funzione energetica (riscaldamento) ma non viene eliminato fisicamente conservando solo la funzione estetica. E’ sufficiente tale interpretazione o sono costretto a rimuoverlo?
Grazie
No, non è costretto a rimuoverlo.
Buongiorno Architetto,
possessore di casa a due piani che subirà intervento di demolizione per adeguamento sismico (intervento trainante) e una serie di interventi relativi all’ecobonus (cappotto, impianto riscaldamento, fotovoltaico). Ho tuttavia scoperto in questi giorni che l’APE fatta in precedenza ha l’impianto sia idrico che termico”simulati” (quindi, non presenti nell’edificio in quanto fatiscente).
Devo quindi considerare esclusi dal 110% tutti gli interventi energetici e riportarli invece al 50% (cappotto, riscaldamento, pannelli solari)?
La ringrazio.
Al di là di quanto riportato nell’APE, l’impianto termico esiste o no? Certamente se non esiste non potrà avere l’ecobonus ma solo il bonus ristrutturazione.
Gentile Architetto,
l’impianto termico esisteva, costituito da canna fumaria esterna all’edificio e da comignolo (la stufa era stata asportata dai precedenti proprietari). Mi esprimo al passato perchè l’edificio è già stato demolito a luglio, la presenza dell’impianto è oramai comprovabile solamente dalle (tante) foto fatte prima della demolizione.
Un saluto e grazie,
Alessandro
In questo caso non tenga conto dell’APE esistente, quello che va redatto per il superbonus è altra cosa e si può fare. Le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.guidaxcasa.it/ape-convenzionale-ante-e-post-intervento-per-superbonus-110/
Gentile Architetto,
la ringrazio infinitamente per l’aiuto, vado immediatamente a leggermi l’articolo.
Un saluto,
Alessandro M.
Gentile Architetto, non sono molto d’accordo sul non tenere assolutamente in considerazione l’APE precedente. Di fatto è un documento ufficiale in cui si dichiara l’assenza di un impianto. Ovviamente il caso del Sig Alessandro può essere “salvato” dal fatto che le stufe prima di Giugno 2020 non erano considerate impianto se 5kW e quindi dichiarare riscaldato tutto l’edificio, che immagino avesse necessità di una potenza maggiore. Quindi trovo possibile dichiarare riscaldata solo una parte dell’edificio, specialmente in assenza di un impianto di distribuzione vero e proprio. In caso di controlli si dovrebbe altrimenti dichiarare come errato l’APE precedente, il che porterebbe a rendere nulli gli atti ai quali era accompagnato (vedi es. compravendita). Che ne pensa?
Non è che l’APE precedente non abbia valore, ma semplicemente non va preso in considerazione per la questione superbonus, per la quale parliamo di APE convenzionale.
Sono d’accordo sul non prenderlo in considerazione per il valore della prestazione indicata, anche perché potrebbe rifarsi a calcoli redatti secondo normative non vigenti. Ma ha un grande valore nell’indicazione della presenza o meno dell’impianto di riscaldamento e della superficie riscaldata.
Egregio Architetto Granata, sono il proprietario di una palazzina con 8 unità abitative e due unità commerciali, nel caso vado a costutuire il condominio potrò usufruire dell’ecobonus. In caso negativo si può usufruirne facendo fare la richiesta a carico degli inquilini?
No.
Buongiorno gentile architetto. Unità immobiliare composta di: ingresso, 3 camere, bagno, sala e cucina. In cucina si trova un camino, nell’ingresso nulla (ma c’è predisposizione canna fumaria probabilmente c’era una stufa), in bagno scaldabagno solo acqua sanitaria, nelle tre camere sono presenti 3 termoconvettori da parete montati e funzionanti da 1KW (termico o potenza elettrica assorbita non lo capisco), per intendersi non sono condizionatori. Secondo lei questa situazione rientra nella definizione di “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale” tale da accedere a super ecobonus? Sono preoccupato per l’aspetto della faq 4 dell’ENEA che dice che l’impianto deve essere presente “negli ambienti” (plurale) oggetto dell’intervento. Il bagno e l’ingresso ne sarebbero privi, ammesso che il camino valga. Grazie mille.
Per una consulenza dettagliata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno architetto Granata,
ho un immobile (casa unifamiliare) con cantina comunicante tramite scala interna al resto della casa e provvista di split elettrico che fa da condizionamento invernale/estivo/deumidificatore.
E’ possibile secondo lei usufruire dell’Ecobonus (65% o 110% qualora con altri interventi si raggiungesse il salto di due classi) per i lavori di isolamento del pavimento della stessa tramite vespaio?
Grazie. Cordiali saluti
Sì.
Gent. Arch. Granata
Nel mio cortile in bifamiliare su suolo comune anni fà il mio vicino ha costruito una legnaia di circa 12mq con altezza max di 2.2m.
Non è accatastata ma è una struttura rimovibile fissata con piastre/bulloni e senza fondamenta
Può dare fastidio riguardo la parte abusi edilizi al bunus110?
Grazie mille e buon lavoro
No, non credo.
Buongiorno architetto Granata,
il mio appartamento (bilocale 2a casa in montagna) è riscaldato esclusivamente con 3 termoventilatori da parete fissi da 2Kw ciascuno. Avrei intenzione di fare interventi per Superbonus 110% (facciate, pannelli fotovoltaici, pompa di calore e pannelli radianti a soffitto), ma vorrei capire come devo considerare il riscaldamento presente in questo momento, visti i dubbi generati dalla faq 9.D dell’ENEA, dove risulta: “…….Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato a energia radiante.
Secondo lei dei termosifoni elettrici fissati a parete (uno per locale) sono a tutti gli effetti un “impianto di climatizzazione invernale”?
Grazie
Cordialmente
Se legge bene l’articolo, troverà il link alla FAQ n. 4 che ora bisogna prendere in considerazione per la questione degli impianti.
La sostituzione dei termosifoni fatta in un progetto di riqualificazione di un’unità unifamiliare che comprende entrambi gli interventi trainanti (sostituzione impianto di climatizzazione e isolamento termico) si può effettuare come intervento trainato, o deve rientrare nel massimale di 30.000 euro dell’intervento trainante?
Non capisco la domanda… se ha come intervento trainante la sostituzione dell’impianto di climatizzazione, i termosifoni rientrano in questo intervento.
Buongiorno, ho acquistato un appartamento 2 mesi fa, il vecchio proprietario ha portato via la caldaia, ma nell’appartamento sono ancora presenti tubazioni e radiatori. Come faccio a dimostrare il doppio salto di classe?
In effetti il suo è un impianto “funzionante con un intervento di manutenzione”, come richiesto da Enea.
Come dimostrare il salto di classi dovrà pensarci poi il termotecnico incaricato.
Gentile architetto, una domanda.
Ho una casa di due piani che ha un camino che presumibilmente può bastare per il riscaldamento. La domanda è: se come intervento trainante uso il cappotto, posso sostituire anche il camino e mettere una pompa di calore con riscaldamento a pavimento? Grazie.
In teoria sì.
Salve, vorrei una informazione, acquistato una casa da ristrutturare nel mese di Marzo 2020, per quando riguarda il sismabonus 110, ci rientro perchè faremo dei lavori strutturali come sostituzione tetto etc..
per quando riguardo ecobonus, la casa acquistata non tieni nessun impianto di termosifoni o caldaia.
Ci rientro nel ecobonus…? se no come posso fare per rientrarci…?
grazie anticip.
Non ha i requisiti, quindi non può fare niente.
Buonasera le scrivo in merito a una dubbio sulla installazione e posa di riscaldamento a pavimento sul vecchio pavimento (avendo l’altezza idonea) la posa, la manodopera e il materiale (piastrelle) rientrano nel bonus 110%?
I limiti massimi sono 30000€ sia per la sostituzione dell’impianto termico e della sostituzione caldaia? (con una pompa di calore).
Grazie in anticipo della risposta
Sì.
Buongiorno, sono proprietaria di una seconda casa unifamiliare di 4 stanze piu 2 bagni: ogni stanza è dotata di pompa di calore, tranne i bagni, installate dai tre ai dieci anni prima di oggi. Ho un impianto di riscaldamento che sostituito mi da diritto ad usufruire del bonus 110? Grazie
Sì.
Buongiorno Architetto ho nell’appartamento un impianto termico cosi costituito nei vari ambienti
4 termoventilatori da parete fissi da 2Kw ciascuno
2 pompe di calore riscaldam/raffrescamento da 12000 BTU ciascuno
Se cambio gli attuali infissi in metallo con vetro singolo con dei nuovi infissi a norma ho diritto all’agevolazione del 50%?
Grazie
Sì.
Buonasera Architetto
ho acquistato da poco casa e sto ristrutturando il tutto.
Nella stessa è già preesistente un impianto di riscaldamento con radiatori e caldaia a gas, installati più di 20 anni fà.
Ho intenzione di installare gli split nelle varie stanze e vorrei chiedere se per questi ultimi è possibile usufruire delle detrazioni del 65% o ecobonus del 110%.
Inoltre vorrei installare pannelli fotovoltaici da poter abbinare magari ad una caldaia con sistema ibrido energia elettrica/gas metano tale accoppiata permetterebbe di usufruire sempre del 110%?
Qualcuno mi ha detto che per poter usufruire dei bonus 65% o 100% dovrei per forza eliminare l’impianto dei termosifoni Le risulta?
Grazie per le risposte che potrà darmi
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno architetto Granata,
in una casa unifamiliare provvista di impianto riscaldamento a gas con termosifoni vorrei usufruire dell’Ecobonus 110% per sostituirlo con impianto a pompa di calore. Come intervento trainato, vorrei installare ex-novo un impianto di raffrescamento a pc con 5 splits interni (ho già la predisposizione): posso usufrire dell’ecobonus 110%? La ditta incaricata mi aveva prima “scritto” sì, per poi cambiare improvvisamente idea…. grazie e saluti – Carlo
In effetti tra gli interventi di efficienza energetica
di cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90 (quelli trainati), non ci sono gli impianti di raffrescamento.
gent.le arch. Granata,
brevemente: abito in un condominio di tre apartamenti uno sopra l’altro. Volevamo effettuare il cappotto termico esterno sfruttando il superbonus. Domanda: il vano scale non è riscaldato, rientra ugualmente nell’efficientamento energetico e quindi nella detrazione 110. Grazie cordiali saluti.
No, non rientra.
Ho un cammino, con tubi interni che creano una caldaia, vi è con circolatore e 3 termosifono, il sistema è a vaso aperto, limpianto è costruito prima del 1990 come va registrata sulla certificazione isolamento termico? E’ sufficiente un autocertificazione?
Non ho capito la domanda… Se deve fare una certificazione energetica, se ne deve occupare un tecnico.
Buongiorno Architetto,
in presenza di una ristrutturazione edilizia con Sisma+Eco bonus (detrazione 136.000,00 €) già completamente utilizzato, è possibile un ulteriore intervento di riqualificazione energetica (65%) in maniera da beneficiare subito del valore economico dell’incentivo fiscale, cedendolo in un’unica soluzione e sostenendo solo le spese della quota non incentivabile (35%). Grazie.
Sì, se si tratterà di un ulteriore intervento e non nella prosecuzione di uno in corso.
Buongiorno Architetto
avrei bisogno di un chiarimento in merito al Superbonus 110% per casa singola unifamigliare.
Dando per imprescindibili gli altri requisiti del decreto, a partire dall’innalzamento di due classi energetiche, avrei individuato come unico elemento trainante possibile nel mio caso la “sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria”.
Nel mio caso si tratterebbe di una caldaia a condensazione comprata a Febbraio 2020 e la vorrei sostituire con un’altra ibrida a pompa di calore abbinata all’installazione di un impianto fotovoltaico (come prescritto dal decreto).
Mi potrebbe confermare che ciò è possibile e appropriato considerato che il decreto non fa riferimento all’età/stato dell’impianto da sostituire?
Grazie
Glielo confermo. Non c’è nulla che lo vieti.
Buonasera Fabio e Arch. Granata,
Io ho lo stesso identico problema ma la mia caldaia a condensazione l’ho acquistata a gennaio 2020.
Mi sapete dare dei riferimenti più precisi per poter sostituire la mia caldaia a condensazione con un’altra ibrida a pompa di calore abbinata all’installazione di un impianto fotovoltaico (come prescritto dal decreto)? Grazie
Come riferimento posso dirle che in nessun documento l’AdE chiede che l’impianto esistente lo sia entro la data X.
Architetto buongiorno,
in un abitazione unifamiliare senza riscaldamento con APE già attestata prima dell’acquisto, ho intenzione di installare una stufa a pellet, usufruendo della detrazione del 50% entro l’anno.
Avrei in un secondo momento (inizio 2021), intenzione di fare lavori con il superbonus 110, in particolare cappotto su almeno il 25% delle superfici, impianto solare con accumulo, cambio infissi e direi anche fotovoltaico.
Secondo Lei mi spetta il 110 tenuto conto che la stufa è recentissima e che l’abitazione ha un ape (fatta prima dell’acquisto della casa) nella quale risulta essere senza riscaldamento?
Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti
Sì. L’intervento di isolamento sarà fatto in un altro anno, quando l’impianto di riscaldamento risulterà “esistente”. Non c’è alcun problema.
Salve architetto, volevo una informazione, ho ristrutturato casa 5 anni fa, ho fatto l’impianto di riscaldamento nuovo, ma non ho ancora comprato ne caldaia e nemmeno termosifoni.
La casa e di 130 metri fino ad oggi Abbiamo usato le pompe di calore, oggi se voglio acquistare una caldaia a condensazione e termosifoni posso sfruttare il bonus 110%?
No, le agevolazioni si hanno per le sostituzioni non per gli acquisti ex novo.
Buongiorno, sono proprietario – in un palazzo di 5 piani con 4 appartamenti a piano – di due appartamenti U.I. posti sullo stesso piano e affiancati, ognuno ha un ingresso autonomo sul pianerottolo, ed è identificato in catasto con una propria particella catastale, uno è la mia prima abitazione principale e il secondo è una UI a disposizione su cui cui pago IMU. La mia abitazione principale è dotata di caldaia a gas FUNZIONANTE e termosifoni per il riscaldamento invernale, il secondo appartamento invece ha solo i termosifoni per il riscaldamento invernale in quanto sono collegati e riscaldati dal medesimo impianto della caldaia a gas posta nella mia abitazione principale. Le chiedo secondo lei, ai fini della legislazione superbonus 110%, la mia seconda abitazione, è dotata di impianto di riscaldamento? La ringrazio per una sua risposta.
Sì.
Buonasera architetto Granata,
In merito agli impianti termici, in molti non li hanno registrati sul catasto energetico (assenza di libretto impianto).
Per dimostrare che l’impianto è esistente, bisogna farlo accatastare da un tecnico qualificato prima della sostituzione?
Distinti saluti
No, non è necessario.
Vi chiedo dove posso trovare i riferimenti che attestino che non è necessario il libretto di impianto, potete indicarmi qualcosa? Grazie.
Forse mi sono spiegata male: il libretto di impianto deve esserci, ma non in tutte le Regioni è attivo un catasto energetico, quindi può anche non essere registrato.
buongiorno ho iniziato una ristrutturazione con ampliamento prima di luglio 2020 ora vorrei usufruire del bonus 110 con intervento trainante la sostituzione dell’impianto termico che oggi non esiste perchè già demolito e smontato prima di luglio
Ne ho diritto e come dovrei procedere?
Grazie
Sì, ne ha diritto anche chi ha iniziato i lavori prima, ma solo per le spese sostenute a partire dal primo luglio.
Buongiorno Sig. Architetto
Le faccio una domanda, vorrei usufruire del bonus 110 nella mia abitazione.
Ho una piccola stanza che ora non è riscaldata e visto il possibile cambio di impianto vorrei aggiungere un termosifone, sulla legge 10 iniziale (ho una casa di recente costruzione) non è riportata come vano riscaldato.
Per essere in regola a livello di futuri controlli legato al 110 cosa si dovrebbe fare per essere idonei al 100% ed evitare sorprese con il fisco?
Si parla di verifiche EDILI-URBANISTICHE ma non saprei…
Il termotecnico che seguirebbe le pratiche deve fare una variante, un’integrazione all’attuale legge10 o bisogna muoversi in altra maniera
Aspetto se possibile riscontro
Grazie mille
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno richiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Salve Architetto,
complimenti per il suo blog e per le numerose risposte.
Sono possessore di una seconda casa sulla quale vorrei effettuare una ristrutturazione e possibilmente usufruire del superbonus 110%. Nell’immobile di circa 250mq su due piani è presente solo un vecchio caminetto al piano terra del quale non ho nessuna documentazione. È possibile usufruire del superbonus utilizzando il cappotto termico come intervento trainante?
Le consiglio di leggere la risposta che ho dato all’utente Gianni.
Scusate, ma volevo sapere un particolare per quanto riguarda il cambio della caldaietta di 24kv del mio appartamento, vorrei sostituirla con una da 35kv e rispettando tutte le regole del caso posso ancora godere del beneficio del 65%?. Faccio questa domanda perchè ho sentito che solo a parità di kv co quella originale si gode del beneficio del 65% Grazie.
Non ho mai sentito di questa limitazione… Se eventualmente ne sente di nuovo parlare, si faccia dare il riferimento normativo, in modo da poter fare una verifica.
Non può andare oltre il 10% della caldaia esistente fatta salva la dimostrazione del fabbisogno termico maggiore per il riscaldamento nella situazione di progetto
La ringrazio della precisazione, ma potrebbe indicarci anche il riferimento normativo, che potrebbe essere utile ai lettori?
Buonasera Architetto,
ho un terra tetto laterale sul quale verrà fatto il cappotto di 10 cm, verranno istallati dei pannelli fotovoltaici e cambieremo la vecchia caldaia.
Vorremmo far rientrare nei lavori anche i climatizzatori in quanto d’estate in camera ci sono anche 31°… l’idraulico e il tecnico mi hanno consigliato di istallare una caldaia ibrida e collegarla a dei condizionatori idronici in modo da poterli sfruttare sia d’estate che d’inverno… la mia domanda è, io non posso tenere anche i termosifoni vero? Perché la mia paura è di non riuscire a scaldare casa, circa 160 mq, con i soli split.
Altrimenti l’altra opzione è mettere comunque la caldaia ibrida collegata ai termosifoni e lasciar perdere i condizionatori.
Grazie mille
Secondo me la soluzione che le hanno prospettato è buona.
Cmq se vuole tenere sia i caloriferi che i condizionatori, consideri che per questi ultimi può chiedere la detraizone 50%.
Buongiorno, e grazie per l’articolo sempre molto esaustivo. ho solo un dubbio però che mi è venuto leggendo anche la FAQ di ENEA, che parlano di canne fumarie fisse come impianto di riscaldamento (funzionante o riattivabile”), quindi se io ho solo la canna fumaria basta come impianto di riscaldamento?
Grazie mille,
Paola
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Buongiorno Arch. Granata.
Stiamo sostituendo una stufa a legna. E’ stato realizzato l’impianto per i termosifoni ed è stata installata la caldaia a condensazione e valvole termostatiche. Possiamo usufruire delle detrazioni fiscali al 50%, al 65% oppure non possiamo usufruire di alcuna agevolazione? La ringraziamo.
Un cordiale saluto.
Se legge bene l’articolo, vedrà che l’ultimo aggiornamento della definizione di impianto termico include anche la stufa. Se il termotecnico attesta che la stufa riscaldava tutta la casa può avere l’ecobonus 65%, altrimenti il bonus ristrutturazione 50%.
Buonasera,
a casa mia (abitazione unifamiliare) ho installato nel 2009 una caldaia a condensazione, non sono sicuro della classe di efficienza, sulla scheda tecnica scrivono NOx5.
Se ora la sostituissi con una caldaia a condensazione con le caratteristiche richieste dal decreto e soddisfassi il salto di classi APE necessario, avrei accesso al bonus del 110%? Il dubbio è se avere già una caldaia a condensazione mi precluda l’accesso a tale possibilità.
Oltre a questo, nel bonus si potrebbero includere anche i costi per aggiungere il riscaldamento a pavimento su una porzione dell’appartamento?
Grazie infinite
No, il fatto di avere già una caldaia a condensazione non preclude l’accesso ai bonus.
Il problema è che la sola sostituzione della caldaia non è sufficiente per il salto di due classi della casa.
Buongiorno Arch. Granata
Le chiedo una informazione, io ho una caldaia di 18 anni, che adesso devo sostituire con una a condensazione, ed inoltre devo installare su tutte le stanze l’impianto a termosifoni che prima c’era solo la predisposizione delle tubazioni solamente. in base a ciò posso richiedere l’incentivo del 110% oppure solo quello del 65%. la ringrazio.
Mi sa che non può proprio avere l’ecobonus… L’ecobonus prevede infatti che deve esserci un impianto esistente e funzionante (mentre qui c’è solo la predisposizione per i radiatori).
Può avere cmq il bonus ristrutturazioni del 50%.
Buongiorno, sto ristrutturando casa usufruendo del superbonus 110 per la realizzazione del cappotto termico + infissi + impianto di riscaldamento. In origine l’impianto era alimentato da caldaia a gas in abbinamento ad un termocamino (ormai obsoleto). Posso usufruire del superbonus per la sostituzione di entrambi i generatori? In caso contrario potrei optare per la sostiuzione del termocamino tramite conto termico2.0?