Idroscopino per il bagno: cos’è e come funziona

Un idroscopino rappresenta l’alternativa, molto più pratica e igienica, al tradizionale scopino o scovolino in plastica per pulire il water.

NOBILI Ambientazione rubinetteria bagno a parete YOYO finitura Velvet Black (photo credit Threesixty Torino)

A cosa serve un idroscopino?

A molti sarà capitato di vedere in alcuni bagni, accanto al wc, una doccetta simile a quella che affianca il soffione nel box doccia. In tanti la scambiano, ahimè, per un accessorio per il bidet… invece è tutt’altro! La doccetta per il bidet è infatti qualcosa di diverso.

Ciò di cui sto parlando è invece un idroscopino, l’alternativa molto più pratica e igienica al tradizionale scopino o scovolino in plastica per pulire il vaso.

Come dice il suo stesso nome, la sua funzione viene esercitata grazie all’acqua. Il getto d’acqua è sottile ma ad alta pressione in modo da garantire una pulizia efficace fin sotto il livello dell’acqua e, in alcuni modelli, anche nella brida.

Fino a qualche anno fa potevi trovare gli idroscopini soprattutto nei bagni dei luoghi pubblici. Oggi, per fortuna, incominciano a essere presenti anche nelle nostre case.

Se hai in programma di ristrutturare il tuo bagno e quindi di rifare l’impianto idrico, ti consiglio caldamente di installarne uno, può davvero semplificarti la vita.

Come è fatto un idroscopino?

L’idroscopino si compone delle seguenti parti:
• una doccetta con pulsante
• un flessibile anticorrosivo
• una presa d’acqua.

Il doccino può essere di forma tonda, quadrata o rettangolare.
Il flessibile è un tubo lungo circa 150 cm di collegamento tra la presa acqua e la doccetta e permette di indirizzare in maniera precisa il getto.
La presa d’acqua è dotata di una chiave di arresto che funge da valvola di sicurezza per evitare fuoriuscite accidentali di acqua e può avere chiusura manuale o automatica.

A seconda del modello, la doccetta può avere il getto a pioggia, simile a quella di un soffione doccia, o laser, molto più intenso e concentrato.

Generalmente gli idroscopini sono realizzati in ottone o ABS, gomma EPDM per la meccanica di apertura e chiusura del flusso e acciaio inox per il flessibile. Non mancano collezioni in cui sono proposti con finitura nera, come quello della foto.

Oltre al modello più classico ed economico, puoi optare anche per il tipo incassato a scomparsa nella parete, inserito direttamente nella placca dei comandi del water. Si tratta di una tipologia più costosa, destinata a interni lussuosi.

Il funzionamento dell’idroscopino, che ha una impugnatura piuttosto ergonomica, è molto semplice: basta azionare una leva shut-off o un grilletto posti alla sommità per far fuoriuscire l’acqua dal foro. Quando non è in funzione, si ripone nell’apposito attacco.

Alcune tipologie consentono anche di regolare l’intensità del getto. All’inizio, l’utilizzo può sembrare provochi un po’ troppi schizzi fuori dal vaso ma in realtà è sufficiente acquisire una certa abitudine per indirizzare il getto nella maniera giusta.

Perché preferire un idroscopino allo scopino tradizionale

L’idrogetto, lo spruzzo diretto di acqua che parte dall’idroscopino, è potente e preciso e garantisce una pulizia del water davvero profonda che non lascia alcuna traccia sulla ceramica del sanitario.

Come ti ho detto in precedenza, è un’alternativa molto più igienica allo scopino di plastica perché non gocciola, non emana cattivi odori e, soprattutto, ti libera dall’incombenza di doverlo periodicamente pulire. Lo scopino idrico non accumula germi e batteri, poiché per il suo uso non è necessario un contatto diretto con il wc.

L’attuale offerta commerciale di rubinetterie garantisce poi un’ottima resa dal punto di vista del design. Non dovrai più nascondere in un angolo un antiestetico oggetto, ma all’apparenza avrai solo un rubinetto in più, perfettamente coordinato nelle linee e nelle finiture con miscelatori e rubinetti del resto della stanza.

Come installare un idroscopino

L’idroscopino ha un design discreto che si inserisce in maniera non impattante in qualunque bagno.

Ti ho suggerito di installarlo se devi ristrutturare il tuo bagno… Nulla vieta di farlo naturalmente anche se non hai in programma altri lavori. L’installazione richiede però l’aggiunta di un punto idrico dedicato, per cui può risultare in questo caso un intervento piuttosto invasivo.

A ogni modo, per procedere all’installazione in un bagno esistente, puoi inserire un pezzo speciale con un raccordo a tre vie o a T sfruttando gli attacchi degli altri sanitari, come il lavabo o il bidet o l’adduzione della cassetta di scarico del water. Ovviamente è preferibile scegliere il sanitario più vicino al wc.

Se il bagno presenta una cassetta di scarico del tipo esterno il collegamento è più semplice; con cassette interne è invece necessario demolire una parte di piastrelle e rompere il muro, per cui può risultare poco conveniente. L’intervento richiederà, oltre all’intervento dell’idraulico, anche quello di un muratore.

È sufficiente comunque un punto acqua fredda in quanto per il funzionamento non occorre l’acqua calda.
L’attacco va posizionato a circa 10-15 cm dal wc e tra i 50 e i 70 cm da terra.

Quanto costa un idroscopino?

Puoi trovare idroscopini in diverse fasce di prezzo, in base a materiale, tipologia e tecnologia di funzionamento.

Il costo può partire dai 45-50 euro ed arrivare a 200 euro. Il modello incassato può costare invece oltre 1.000 euro.

Puoi trovarne diversi modelli anche su Amazon:
Bossini 
Remer
OISE ART STORE.

Al costo del dispositivo dovrai aggiungere quello della manodopera necessaria per installarlo.

In ogni caso si tratta di una spesa che vale decisamente la pena affrontare per mandare definitivamente in pensione l’accessorio più odiato del bagno, lo scopino con il suo antiestetico e maleodorante portascopino.

Differenza tra idroscopino e doccetta per bidet

Un errore molto comune è quello di confondere l’idroscopino con la doccetta per il bidet, anche perché hanno una forma simile, ma si tratta di due accessori diversi non solo ovviamente per la funzione ma anche per l’aspetto.

La doccia per il bidet presenta diversi forellini per ottenere un getto più morbido e delicato, simile a quello della doccia, ed è anche dotata di un miscelatore termostatico, necessitando per la sua funzione di acqua calda. L’idroscopino ha invece un solo foro per avere un getto molto intenso in grado di eleminare le incrostazioni presenti sulla tazza.

In effetti, puoi utilizzare la doccetta del bidet anche per pulire il sanitario, sebbene con risultati meno soddisfacenti, ma, attenzione, non puoi fare il contrario! Non puoi assolutamente usare l’idroscopino per l’igiene personale.




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