Addolcitore domestico per eliminare il calcare dall’acqua

La installazione di un addolcitore può godere della detrazione 50%, ma solo se effettuata nell’ambito di un intervento almeno di manutenzione straordinaria.

Addolcitore (photo credit www.newecosrl.com)

Addolcitore (photo credit www.newecosrl.com)

L’acqua di casa è ricca di calcare

L’acqua che scorre dai rubinetti di casa è potabile ma è spesso molto ricca di calcare e altri sali minerali cristallizzati.
Si tratta della cosiddetta acqua dura che provoca col passare del tempo l’ostruzione di tubazioni, rubinetterie e valvole e riduce l‘efficienza energetica degli elettrodomestici e della caldaia.

L’acqua é definita dura quando in essa sono disciolte significative quantità di minerali come magnesio, calcio, ferro, zolfo ecc.. Quanto più è alto il contenuto di questi minerali, tanto più aumenta la durezza dell’acqua.
La durezza si misura in gradi francesi (°f), dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua.

In particolare, calcio e magnesio, unendosi, formano proprio il calcare, causa di numerosi problemi nell’uso domestico di acqua. Il calcare si forma tanto più velocemente quanto più alta è la temperatura dell’acqua. Prime vittime di questo problema risultano quindi lavatrici, lavastoviglie, ferri da stiro, caldaie e boiler, cioè quei dispositivi che funzionano proprio con acqua calda.

La capacità pulente di lavatrici e lavastoviglie risulta, ad esempio diminuita, la brillantezza di piatti e bicchieri è compromessa e il bucato diventa grigio, opaco e duro.
Il calcare crea anche antiestetici depositi su rubinetti, sanitari e piastrelle, mentre l’acqua che usiamo per l’igiene personale danneggia i cappelli e rende secca la pelle.

A cosa serve un addolcitore per acqua?

Un addolcitore per acqua rappresenta quindi la soluzione ideale a questi problemi perché serve a privare l’acqua domestica della carica di calcio e magnesio di cui risulta ricca.

L’addolcitore è infatti un dispositivo da collegare all’impianto idrico domestico per rimuovere dall’acqua gli ioni di calcio e magnesio presenti, scambiandoli con minerali come il sodio o il potassio. In questo modo viene restituita acqua dolce, priva di calcare.

Si differenzia dai depuratori perché questi ultimi possono intervenire non solo sul calcare, ma su diversi tipi di impurità.

L’addolcimento si differenzia anche dalla demineralizzazione, perché i minerali presenti non vengono eliminati ma soltanto modificati chimicamente.

Come funziona un addolcitore per acqua

Il funzionamento di un addolcitore può avvenire in maniera:
• automatica
• semiautomatica
• manuale.

Esistono diverse tipologie di addolcitore domestico, da scegliere in base alla quantità di calcio da eliminare, ma tutte sono sostanzialmente dotate di:
• un serbatoio dove va inserita una soluzione di acqua e sale
• una bombola contenente delle particolari resine
• una valvola elettromeccanica o elettronica che serve per far passare l’acqua dall’addolcitore alle resine.

La normativa vigente richiede comunque che l’acqua trattata abbia un valore residuo di durezza pari ad almeno 15°f. Per tale motivo, gli addolcitori sono dotati di valvole per miscelare l’acqua a monte dell’impianto con quella trattata, facendo in modo che il calcio non sia completamente eliminato.

Addolcitore a scambio ionico

Il sistema tradizionale di addolcimento prevede l’impiego per il trattamento dell’acqua di particolari resine contenute in un cilindro. Queste resine possono essere:
• cationiche
• anioniche.

Le prime catturano gli ioni positivi di calcio e magnesio scambiandoli con ioni di sodio. Le resine anioniche hanno un funzionamento analogo, ma lo scambio avviene con lo ione cloruro.
Lo scopo è quello di sostituire sostanze che hanno effetti incrostanti con altre prive di questo difetto.

Dopo un certo numero di cicli di depurazione, le resine saranno cariche a loro volta di calcio e magnesio e il processo si bloccherà, per cui sarà necessario rigenerarle. Per questo motivo, anche se il processo avviene in forma automatica, è necessario periodicamente ricaricare con una soluzione salina l’apposito contenitore. Allo scopo potete utilizzare del comune sale da cucina che contiene appunto cloruro di sodio.

La ricarica delle resine con la salamoia avviene tramite il funzionamento di apposite valvole. Le ricariche possono essere:
• programmate in modo da avvenire a precisi intervalli, con valvole automatiche
• iniziare dopo il consumo di una certa quantità di acqua, con le valvole volumetriche.

La rigenerazione dovrebbe comunque essere effettuata almeno ogni quattro giorni.

Addolcitore magnetico

L’addolcitore d’acqua magnetico ha un funzionamento un po’ diverso rispetto a quello tradizionale. Sfrutta infatti un campo magnetico per trasformare il calcio in aragonite, un minerale a base di calcio ma molto meno dannoso e incrostante.

Quindi non si tratta di un vero e proprio addolcitore perché non riduce il livello di durezza dell’acqua.
Questa tecnologia, comunque, non è quella comunemente utilizzata per gli addolcitori a uso domestico.

Vantaggi dell’uso di un addolcitore per acqua

L’acqua addolcita, cioè privata di calcio e magnesio, contiene comunque tutti i minerali naturali di cui l’uomo ha bisogno, per cui si può tranquillamente bere.

Non è però consigliabile utilizzarla per preparare il latte in polvere ai neonati, perché potrebbe risultare troppo ricca di sodio.
Per decalcificare l’acqua serve infatti una quantità di sodio direttamente proporzionale alla quantità di calcio presente. Se quest’ultima è elevata, risulterà alta anche quella di sodio.

Al di là dell’uso potabile, però, l’acqua meno dura consente di:
preservare dal calcare tubazioni e serpentine degli elettrodomestici
• utilizzare una quantità minore di detersivi
• ottenere un bucato più pulito e morbido e stoviglie brillanti
eliminare aloni bianchi e incrostazioni da ceramiche, vetri e stoviglie
• avere un maggior risparmio energetico perché inibisce la formazione di quelle ostruzioni che possono limitare il rendimento della caldaia.

L’acqua addolcita aumenta l’efficienza anche di tutti gli altri impianti che la utilizzano per il loro funzionamento, come quello di climatizzazione o gli impianti solari termici.

Quanto costa un addolcitore per acqua?

I costi di un addolcitore domestico possono notevolmente variare e dipendono essenzialmente dalle dimensioni dell’impianto da trattare e dal grado di durezza dell’acqua.
A salire o far scendere il prezzo contribuisce come sempre la dotazione di accessori.

Potete acquistare su Amazon sia gli apparecchi sia i loro filtri e accessori:
W2B800 di Water2Buy
Sistema Alternativo per Ammorbidimento dell’Acqua
DOLCE ACQUA 20.

Il consiglio è comunque quello di non cercare di risparmiare, ma acquistare una macchina di buona qualità. Un buon addolcitore può infatti durare tanti anni richiedendo soltanto una limitata manutenzione periodica.

Detrazione 50% per l’addolcitore d’acqua

L’installazione di dispositivi per la riduzione del calcare nell’acqua domestica rientrano tra gli interventi soggetti a detrazione 50% IRPEF.

L’Agenzia delle Entrate ha però chiarito nella Circolare 20/E/2011 che l’installazione deve implicare modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dell’abitazione e/o degli impianti relativi.

In sostanza, non basta un semplice collegamento dell’apparecchio alla rete idrica dell’abitazione, ma l’allaccio deve comportare un intervento di rinnovamento con modifica strutturale dell’impianto idraulico esistente.

(Prima pubblicazione 18 giugno 2018)



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