Prima di scegliere il climatizzatore che fa al caso tuo prova a dare un’occhiata ai vari tipi di climatizzatori in commercio e ai loro costi.
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Prima di scegliere il climatizzatore che fa al caso tuo prova a dare un’occhiata ai vari tipi di climatizzatori in commercio e ai loro costi.
Quando si va incontro alla stagione estiva e alle giornate più calde si ha la necessità in casa o in ufficio di avere una ventata di aria fresca.
Prima di scegliere quello che fa al tuo caso, potresti dare un’occhiata alle varie tipologie di climatizzatori in commercio e ai loro costi, per non spendere troppi soldi e per non farti cogliere impreparato al momento dell’acquisto del climatizzatore.
Se hai deciso di acquistare un condizionatore, dopo che avrai valutato diversi aspetti e avrai deciso il luogo dove poterlo installare, per prima cosa devi valutare bene le varie tipologie esistenti, quanto sei disposto a spendere e infine come usarlo al meglio.
Se sei propenso all’acquisto dei modelli fissi, dovrai trovare un installatore serio e qualificato: una cattiva installazione può compromettere le prestazioni e in alcuni casi provocare seri danni.
Di seguito ti darò tutti i consigli utili su come procedere.
La prima cosa da valutare è la superficie del locale da rinfrescare, perché non tutti i condizionatori sono sufficienti a rinfrescare qualsiasi dimensione dell’ambiente. In base ai metri quadrati delle stanze, dovrai scegliere un climatizzatore che possa rinfrescare in modo efficace l’intero ambiente.
Questa caratteristica è importante da tenere conto per due motivi: sia per l’efficienza dell’apparecchio sia in termini di risparmio energetico.
Il parametro da considerare è il BTU, acronimo di British Thermal Unit, ovvero l’unità di misura energetica utilizzata nei paesi anglosassoni. A seconda dei metri quadrati della stanza da climatizzare si dovrà scegliere un dispositivo con un certo valore BTU in base alla seguente tabella:
Sul mercato sono presenti diverse tipologie di climatizzatori.
Puoi acquistare tutte le principali marche presenti sul mercato tra cui top di gamma molto costosi, come ad esempio i condizionatori Daikin o di altri produttori famosi.
Aspirano l’aria calda dalla stanza e la mandano fuori tramite un tubo che passa attraverso la finestra, che deve avere un foro apposito oppure deve restare aperta. Consumano molto, rinfrescano poco e sono rumorosi.
I prezzi sono indicativamente compresi tra i 200 e i 1.100 euro.
Sono due elementi uniti dal tubo in cui passa il fluido refrigerante. Uno dei difetti di questa tipologia è il rumore. Il tubo deve passare per la finestra, appositamente forata oppure lasciata aperta con conseguente dispersione del fresco.
I prezzi vanno da un minimo di 650 a un massimo di 1.200 euro.
Hanno un compressore esterno cui corrisponde un elemento interno montato fisso a parete nella stanza da rinfrescare. Ci sono modelli che servono solo per rinfrescare e altri, dotati di pompa di calore, che permettono anche di riscaldare l’aria in inverno.
Oltre ai modelli tradizionali esistono condizionatori (ormai sono i più diffusi) dotati di sistema inverter, che mantiene stabile la temperatura con costi energetici più contenuti.
I prezzi di questi modelli vanno da poche centinaia di euro (modelli low cost, ma attenzione alle spese di manutenzione) a 1.500 euro.
Il condizionatore senza unità esterna è la soluzione ideale per chi vuole salvaguardare l’estetica degli edifici storici. Esistono pochi modelli in commercio, i costi non sono molto competitivi e le prestazioni sono inferiori ai modelli con due unità. Il motore si troverà nel locale abitato e non fuori.
C’è un unico compressore esterno con due o più elementi interni. L’installazione è più complicata rispetto agli split fissi, il vantaggio è che si possono stabilire temperature diverse per i vari ambienti della casa, ma i consumi ne risentono.
I multi-split inverter con due unità e con pompa di calore hanno prezzi che vanno da un minimo di 600 euro a un massimo di 1.800 euro. Con tre unità si parte da 1.500 euro.
Per un utilizzo estivo che tende al risparmio, la temperatura ideale da impostare sui condizionatori è di 25°C: la raccomandazione valida è sempre quella di non scendere oltre i 6-7 gradi sotto la temperatura esterna, anche per evitare problemi di salute.
La funzione che permette di contenere i costi è sicuramente quella di deumidificazione che, spesso, può bastare per ottenere un clima più confortevole.
Dal 2020, grazie al Decreto Rilancio, per i contribuenti è possibile ottenere lo sconto immediato Bonus Condizionatori, pari al 50% o al 65% della spesa sostenuta per l’acquisto, in alternativa alle detrazioni fiscali da spalmare in 10 anni.
Ci sono due tipi di agevolazione fiscale:
1. Ecobonus 65% se i climatizzatori sono installati in sostituzione di un impianto di riscaldamento
2. Bonus ristrutturazione 50% negli altri casi.
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1 Commento. Nuovo commento
Grazie per la guida, ottimo feedback su diversi punti, riscaldamento, condizionamento etc.
Lo usato per capire di piu su impianti di condizionamento canalizzati e non.
Grazie
Saluti
Serafino