Il ruolo del General Contractor per il Superbonus 110%

Quali possono essere i limiti se ci si affida alla gestione di un General Contractor per gli interventi che usufruiscono del superbonus 110%?

Cos’è un General Contractor?

La figura del General Contractor (o Contraente Generale, in italiano) è diventata di grande attualità con l’entrata in vigore del superbonus 110%. Ma di cosa si tratta?

Il General Contractor è in sostanza un soggetto, persona fisica o società giuridica, avente capacità organizzativa e finanziaria tale da essere in grado di gestire una procedura complessa come quella relativa al superbonus (ma non solo) dalla A alla Z e sollevare quindi il cliente da tutti gli aspetti burocratici.

Soprattutto per i grandi condomìni e per lavori particolarmente articolati è infatti difficile districarsi tra la complessità delle norme e i numerosi adempimenti necessari. Questa soluzione consente pertanto di ottimizzare tempi e costi.
Ci troviamo di fronte insomma a una sorta di regista capace di coordinare tutti gli attori coinvolti nel processo di costruzione o ristrutturazione dell’opera.

Dal punto di vista giuridico, la figura del contraente generale è stata introdotta nell’ordinamento nazionale nei primi anni duemila ma solo per i lavori pubblici ed è oggi disciplinata dal Codice degli appalti (D. Lgs. 50/2016).

In ambito privato non esiste invece una vera e propria disciplina dedicata e occorre quindi fare riferimento alle norme del Codice Civile e a quelle che in genere regolano gli appalti privati.

Esempi di General Contractor sono compagnie energetiche come ENI, EnelX, Energas e simili o società finanziarie con una elevata capienza fiscale, aventi quindi interesse all’acquisto di crediti fiscali.
Vediamo allora come si articola la loro attività.

Come funziona il General Contractor per il superbonus 110%?

Se per un intervento oggetto di superbonus ti affidi a un contrente generale, potrai contare su un unico referente che si occuperà di gestire tutte le pratiche amministrative da svolgere prima, durante e dopo l’intervento.

Il GC farà da interlocutore diretto sia con le imprese coinvolte nella realizzazione dell’opera sia con le varie figure professionali:
• professionisti tecnici (progettista, termotecnico, strutturista, direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza)
• professionisti fiscali (il professionista incaricato dell’apposizione del visto di conformità)
• eventualmente con l’amministratore nel caso di lavori condominiali.

Queste figure possono essere presenti nell’organico stesso della società, quindi alle loro dirette dipendenze, oppure liberi professionisti esterni, anche indicati direttamente da te.

Il GC potrà così occuparsi dell’intero processo di realizzazione dell’opera potendo contare su competenze diverse, multidisciplinari, quindi non solo quelle tecniche legate all’esecuzione dei lavori ma anche quelle di carattere commerciale o economico-finanziario.

In ogni caso, di solito il General Contractor paga direttamente questi soggetti, imprese e professionisti, per poi fatturare al cliente l’intera prestazione. Allora tu come cliente non pagherai nulla, perché la società applicherà lo sconto in fattura per poi recuperare il credito fiscale.
In poche parole, in questo modo potrai conferire un incarico chiavi in mano a un solo soggetto che si occuperà di tutto e ti restituirà l’immobile ristrutturato.

Tutto fantastico… se non fosse che questo tipo di operazione suscita qualche dubbio su cui l’Agenzia delle Entrate non si è per il momento minimamente pronunciata, ma potrebbe in futuro sollevare qualche contestazione.
Cerchiamo allora di chiarire meglio il tutto.

Costi del General Contractor non detraibili

Per prima cosa bisogna chiarire che non tutte le spese eventualmente fatturate dal General Contractor sono detraibili (e quindi scontabili).

Mi riferisco ai costi organizzativi e di coordinamento delle attività affidate. In una recente risposta a interpello n. 904-334 l’Agenzia delle Entrate della Regione Lombardia si è infatti espressa in senso negativo.

In base al Decreto Rilancio, ma anche a tutta la normativa pregressa per i bonus edilizi, sono infatti detraibili soltanto le prestazioni professionali strettamente connesse con la realizzazione dell’opera.
Va bene dunque la parcella dei tecnici e quella per il visto di conformità, ma l’eventuale attività organizzativa prestata dal Contraente, non strettamente necessaria a tal fine, non può essere oggetto di agevolazione fiscale.

General Contractor e onorari professionali

Chiarito dunque che i costi di gestione non sono da considerarsi detraibili, resta ancora il dubbio sulla questione degli onorari professionali.

Come detto in precedenza, il Decreto Rilancio prevede che siano agevolabili tutte le spese strettamente connesse con la realizzazione dell’opera, compresi i compensi professionali. Ma la domanda è: ciò vale anche nel caso in cui le prestazioni professionali non siano fatturate direttamente al committente bensì al Contraente Generale e poi da questo riaddebitate al committente?

Solitamente la fattura emessa dal General Contractor scaturisce dalla stipula di un contratto riguardante l’esecuzione di lavori e di servizi di architettura e ingegneria.
Se il Contraente ha caratteristiche di Società di ingegneria è assolutamente autorizzato a farlo in quanto rientra nella sua attività. In caso contrario però, se cioè il contraente è un altro tipo di società, potrebbe configurarsi il reato di esercizio abusivo della professione.

Come saprai, eventuali irregolarità ricadono in primis sul committente che rischia di dover restituire l’importo agevolato con l’aggiunta di interessi e sanzioni salatissime. Certo, il committente può poi rivalersi sui responsabili ma, nell’immediato, non si può nascondere che si tratti di una grana non indifferente.
L’Agenzia delle Entrate non ha ancora espresso un parere su questa questione, ma nel momento in cui se ne occuperà il rischio di un divieto potrebbe esserci.

Conclusioni

Alla luce di quanto detto, per essere veramente sicuro di non correre rischi, il mio consiglio è quello di incaricare e pagare direttamente i professionisti coinvolti.

D’altro canto la nostra normativa nazionale prevede esplicitamente che la nomina del direttore dei lavori e del coordinatore della sicurezza avvengano da parte del committente. Il Decreto Rilancio non ha introdotto alcuna deroga a tale norma, per cui appare opportuno continuare ad attenervisi.

In ogni caso, del resto, la parcella è comunque detraibile al 110%. Il professionista potrà fatturarti un importo nullo per acquisire il credito e poi cederlo, oppure potrai pagare la fattura e provvedere tu stesso a fare la cessione del credito a un altro soggetto.

Foto di Borko Manigoda da Pixabay




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41 Commenti. Nuovo commento

  • Ho incaricato una società che agirà da General Contractor e pagherà direttamente i professionisti per le operazioni del bonus 50 e 110. Per il bonus 110 mi farà lo sconto in fattura mentre il credito d’imposta del bonus 50 lo terrò io e lo porterò in detrazione nei prossimi anni. Il GC dovrà fare una fattura a parte per la quota dei professionisti in modo che sia evidente l’importo dei lavori e quota professionale? Oppure va bene fattura unica perchè il suo valore verrà detratto tutto al 50?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      12 Maggio 2022 19:43

      Visto che per la fruizione in detrazione non va fatta l’asseverazione delle spese, è possibile anche fare una fattura cumulativa.

  • Buon giorno, chiedo se è conveniente farsi una assicurazione sul valore delle spese lavori superbonus 110, oppure fare solo la tutela legale, questo per assicurarsi per eventuali sbagli degli asseveratori, grazie della risposta

    Rispondi
  • Buonasera, ho ricevuto un compito metrico da un GC, il quale ha utilizzato i relativi codici e costi del prezzario regionale. A questi prezzi ha caricato oneri tecnici, contributi di legge e iva per ben + 41%. Infine sul costo totale mi chiede un ulteriore 5% di gestione pratica.
    Mi sembrano eccessivi e chiedo a lei mediamente quali sono gli oneri richiesti da un GC. Grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      12 Gennaio 2022 19:53

      Non ho capito cosa vuol dire “ha caricato oneri tecnici, contributi di legge e iva per ben + 41%”… Gli “oneri tecnici” suppongo siano gli onorari professionali e, così come l’IVA, gli oneri comunali e tributi vari non sono dei “ricarichi”, ma degli importi dovuti per realizzare i lavori e oltretutto detraibili con i bonus.
      La percentuale del 5% per la gestione della pratica (non detraibile) invece mi sembra abbastanza normale.

    • Giuseppe Pisana
      12 Gennaio 2022 22:05

      Il GC ha aggiunto un +41% al prezzo previsto dal prezzario regionale di ciascuna categoria di intervento. Purtroppo non riesco a scorporare da questo 41% quanto è la componente IVA e quali sono gli oneri. comunque se la componente IVA dovesse essere il 10% deduco che il GC abbia aggiunto un 31% di oneri. Sinceramente mi sembra eccessivo, avevo sentito parlare di percentuali che si aggirano intorno al 22%. Chiedo, se questi oneri detraibili sono compatibili con il mercato. Grazie

    • arch. Carmen Granata
      14 Gennaio 2022 12:09

      Il GC deve dettagliare tutte le voci: lei deve essere in grado di comprendere se sono costi detraibili. Poi, le spese di gestione pratica, non detraibili, sono altra cosa e possono essere indicate in maniera generica.

  • Stefania Pigna
    7 Dicembre 2021 15:29

    Buon pomeriggio, la Cilas può essere annullata e ripresentata per cambiare azienda edile o GC? In caso di errore del tecnico che l’ha presentata nell’indicare GC o azienda edile? Lei seguirebbe lavori di unifamiliare o potrebbe indicarmi studi professionali? Grazie mille e complimenti per la chiarezza con cui risponde.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      7 Dicembre 2021 19:59

      Il GC non va indicato nella Cila-S… E’ un soggetto che “gestisce” l’intera pratica, al massimo si può indicare l’impresa o il tecnico legati al GC.

  • Quale assicurazione deve avere ilGC nei lavori del superbonus 110

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      1 Dicembre 2021 18:14

      Non è obbligato ad avere alcuna assicurazione.

    • Leggendo vedo che la legge sui lavori Superbonus110% il GC , general contrat che asseverazione anche i lavori , deve avere una assicurazione min. di euro 500mila , questo per poter assicurare i lavori al committente, è tutto vero?

    • arch. Carmen Granata
      9 Dicembre 2021 19:04

      Non è così… Il GC è una società, diciamo così. L’asseveratore è un tecnico abilitato (architetto, ingegnere o geometra) ed è questo soggetto che deve avere l’assicurazione.

    • Il GC non è detto che sua una società o una impresa, può essere anche un tecnico che ha il compito anche di asseverare. Quello che non riesco a capire se il General contrat deve avere una abilitazione per svolgere il compito.

    • arch. Carmen Granata
      9 Dicembre 2021 19:58

      Lei mi ha chiesto “quale assicurazione” deve avere il GC e io le ho detto nessuna, perchè l’assicurazione deve averla il tecnico asseveratore. Poi se questo tecnico fa anche da GC (non mi è mai capitato ma può essere), questo è un altro discorso.

    • Grazie delle risposte molte esaustive, il Superbonus 110 % è una occasione per tutti, ma bisogna premunirsi di una adeguata assicurazione tutele legale in caso di sbagli degli assicuratori, i primi a risponderne siamo noi committente . La domanda è è razionale premunirsi della tutela legale almeno per 10 anni?

  • Ute Evelina Brighenti
    27 Novembre 2021 10:55

    Buon giorno
    volevo chiederLe se il GC che abbiamo preso per il nosro condomio per il super bonus 110% e bonus facciata 90% è obbligato a presentarci il computometrico dei lavori o se basta un importo a forfait senza che noi possiamo controllare metrature e prezzi depositati .
    Tenendo conto che chiede €uro 5000 ai condomini sempre a forfait.
    Grazie Evelina

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      29 Novembre 2021 19:29

      Devono assolutamente fornirvi un computo dettagliato. Il concetto di “forfait” o “a corpo” non sta in piedi con questo tipo di agevolazione.

  • Salvatore Vaccaro
    8 Ottobre 2021 17:00

    Gradirei sapere se, nell’ambito di una delibera di condominio che affida a un General contractor una serie di lavori trainanti avvalendosi del superbonus 110%, la selezione dei fornitori per interventi trainati ammissibili dalla legge sull’appartamento di mia proprietà nel condominio spetta al GC oppure posso indicare al GC quali fornitori contrattualizzare per la fornitura degli interventi trainati. Grazie per la risposta.

    Rispondi
  • Tedone Massimo
    27 Settembre 2021 22:35

    Naturalmente ringrazio l’Architetto per la sollecita risposta, purtroppo mi sono spiegato male anche perchè, purtroppo, mi porto carenze linguistiche dalla scuola; e direi che qualche anno è passato.
    Indubbiamente si, trainante e a traino si riferiscono esclusivamente al superbonus, infatti il sisma bonus ha percentuali notevolmente diverse, credo massimo il 75% o forse meno.
    Il mio commento altro non voleva essere che un flebile tentativo di smorzare polemiche che a quanto pare si tentano. Cordiali saluti

    Rispondi
  • Tedone Massimo
    25 Settembre 2021 0:51

    Premesso che il condominio del quale sono uno dei proprietari ha, per il momento accantonato l’ipotesi del superbonus. Abbiamo optato per il rifacimento della copertura dove, alcune delle attività previste verrebbero affidate con cessione del 50%.
    Abbiamo optato per questa soluzione semplicemente perchè è stata ritenuta la più fattibile tra le varie possibilità.
    Ho letto da alcune parti, ma mi riferisco alla versione non aggiornata delle regole, che c’è una grossa differenza tra l’affidamento di tutto l’iter, dal primo studio all’esecuzione alla cessione, a un GC certificato ESCO e non certificato ESCO; ma, come già ampiamente dibattuto in precedenza con mia richiesta all’Architetto e confermata dalla stessa, il solo e unico responsabile è il Committente. Non facciamoci ingannare dalle belle parole, nel momento in cui un condominio o un privato affida l’incarico a un GC è automaticamente il Committente, cioè quel soggetto che, in caso di anomalia, deve rendere conto all’Agenzia delle Entrate. E’ un po’ una scaletta: io sono il Comm. del GC e il GC è il Comm. dei vari soggetti che ricevono da questi (e può solo lui dare direttamente l’incarico), ma il Committente principale è e resta il primo.
    Ho letto e non solo, che gli infissi possono rientrare nella copertura totale se e solo se con il lavoro primario, meglio detto cappotto o diversa soluzione, non si ottiene il miglioramento delle due classi energetiche; stesso discorso può valere anche per la caldaia. tutti questi lavori vengono riconosciuti come trainanti (cappotto) e a traino (tutti gli altri) ma attenzione, non tutti i lavori edili rientrano nel superbonus, infatti se leggiamo bene la cartellonistica di cantiere si legge “lavori eseguiti col superbonus 110 e sisma bonus”. Diverso è il discorso dell’ Eco bonus. Ma credo che la massima attenzione debba essere rivolta principalmente al ruolo del committente e aggiungo, anche in materia di sicurezza e igiene del lavoro.

    Rispondi
  • buongiorno,
    vorrei esporre un quesito..
    affidandomi ad un general contractor mi è stato detto che nel caso si ceda allo stesso il credito d’imposta il committente viene sollevato da ogni responsabilità procedurale e soprattutto amministrativa …….possibile? grazie

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      24 Settembre 2021 19:28

      Bisogna capire cosa si intende per “responsabilità procedurale e amministrativa”… Il Decreto Rilancio afferma esplicitamente che la responsabilità ricade sul committente e, per concorso dimostrato, anche sull’esecutore.

  • Buongiorno mi sono affidato a un G.C. per dei lavori 110% sto rifacendo cappotto termico fotovoltaico e finestre , e possibbile caricare tutte le spese tecniche sul preventivo degli infissi perchè su gli altri non ce capienza , grazie

    Rispondi
  • devo demolire un vecchio immobile ad 1 piano . Ho affidato tutto al GC che mi realizzerà un fabbricato a tre piani. Alla fine il credito verrà ceduto ad una Banca. La mia dichiarazione dei redditi annuale è intorno a 10 mila euro quindi imposizione fiscale di circa 2 mila euro. Posso maturare in 5 anni un bonus di oltre 11 mila euro. come fà il GC a vendere alla Banca un credito di 180 mila euro derivante dal mio vecchio immobile se io maturo solo 11 mila euro in 5 anni?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      25 Giugno 2021 19:09

      La sua capienza fiscale non c’entra niente. La cessione è stata introdotta proprio per consentire a chi non ha una capienza sufficiente di recuperare il più possibile.

    • Ma la cessione di cosa? Qual è il bonus allora. Siamo come l’URSS che lo Stato ci restaura la casa perchè siamo amici di qualcuno oppure perchè siamo furbi? Poi perchè, mi scusi, le richieste individuali rispondono alla detrazione personale mentre le cessioni possono riguardare gli evasori. Sopratutto. E’ un paese per furbi!!!!

    • arch. Carmen Granata
      1 Luglio 2021 16:37

      Ma che sta dicendo???? Le polemiche vada a farle da un’altra parte.
      Cessione del credito e sconto in fattura sono opzioni alternative per chi non avrebbe la capienza sufficente per beneficiare di detrazioni fiscali. Quindi la norma ha un intento postivo, poi i comportamenti fraudolenti ci sono e ci saranno sempre.
      In Italia siamo i maestri nel trovare l’inganno, fatta la legge.

  • Buon pomeriggio, sto per affrontare una pratica con superbonus 110% per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, cambio finestre e coibentazione del sottotetto,. Avrei intenzione di affidare tutto ad Uno studio di architetti che seguirebbe la pratica dalla A alla Z. La mia intenzione sarebbe quella di anticipare i costi per poi vedere il credito ad una banca. Mi chiedevo se ci fosse la possibilità di fare una fattura distinta per ogni professionista che salderei io recuperando la spesa totale a termine intervento cedendo il credito ad una banca. Le probabili fatture sarebbero quella della caldaia, quella dell’idraulico, della ditta edile che si occuperebbe delle opere murarie, del fornitore degli infissi etc. Molte grazie.

    Rispondi
  • Buongiorno Architetto, condominio di 3 piani, stiamo valutando di eseguire un intervento trainante tramite miglioramento energetico realzzando il cappotto esterno e un intervento trainato tramite realizzazione di ascensore esterno che avrà lo sbarco su pianerottoli, tali pianerottoli non sono posti a livello delle entrate degli appartamenti ma praticamente si devono fare in media 6 gradini per accedervi.
    La domanda è:
    Dopo aver eseguito un intervento trainante usfruendo del superbonus 110% è possible usufruire del superbonus 110% anche per l’installazione dell’ascensore considerando che lo sbarco sui pianerottoli non è a livello delle entrate ma si devono fare in media 6 gradini per accedere agli appartamenti? Grazie

    Rispondi
  • Tedone Massimo
    23 Aprile 2021 23:20

    Ringrazio vivamente per la sollecitudine nella risposta, purtroppo però ci sono molti soggetti che hanno fiutato l’affare, che in realtà non lo è.
    Premetto che non sono un professionista ma un pensionato che negli ultimi 20 anni si è occupato di appalti e di sicurezza, quindi parlo solo come condomino e il problema “Committente” è dato dal fatto che a molti non riesci a far capire che sostanzialmente il condominio delega il GC, il quale ha sicuramente le responsabilità del delegato, diventando lui stesso committente di tutta la filiera, ma il condominio resta committente del GC e quindi pienamente responsabile in quanto datore di lavoro .
    Addirittura qualcuno ha affermato che una ESCo non può essere GC mentre lo può essere una società di consulenze e questo nonostante aver spiegato, a modo mio, delle risposte 254 e 261 dell’Agenzia.
    Morale abbiamo accantonato tutto.
    Ringrazio nuovamente per la sollecitudine nella risposta.

    Rispondi
  • Tedone Massimo
    22 Aprile 2021 23:56

    Gent.ma Dottoressa, l’articolo è molto interessante, così come molti altri articoli pubblicati in rete sullo stesso argomento ma, secondo il mio modestissimo parere manca sempre una risposta chiara, che sembra sciocca ma non lo è: “il GC diventa il Committente su cui gravano doveri e obblighi del ruolo ovvero il Condominio resta sempre e comunque il “vero e unico” Committente, cioè il soggetto per il quale viene eseguita un’opera, un servizio o una fornitura, come citato nel T.U. e Codice Appalti?”
    Sa perché pongo questa domanda? Semplicemente perché da noi si è proposto un professionista il quale afferma che in presenza del GC il Condominio è assolutamente escluso dalle responsabilità in quanto non più Committente (premetto che io ho ribattuto che il Testo Unico e il Codice appalti non dice proprio così), ma non c’è stato verso, visto che altri condomini sono dubbiosi sulle mie affermazioni.
    E’ vero anche che il D. Rilancio, l’Agenzia Entrate e/o Enea non dicono nulla in proposito né tantomeno, propongono deroghe in proposito, cioè sul fatto che comunque il Committente è e resta il Condominio.
    Spero di essere riuscito a formulare un quesito in modo chiaro.
    Rinnovando i complimenti per l’articolo, ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione , spero, la risposta.
    Cordiali saluti

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      23 Aprile 2021 19:33

      Ma non c’è nessun dubbio: il committente è il condominio!

  • Buongiorno, vorrei sapere cortesemente, se faccio i lavori tramite un GC che mi permette l’opzione dello sconto in fattura. Volevo capire se in questo caso, il credito matura sul mio cassetto fiscale (committente) o va direttamente nel cassetto del GC.

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      23 Aprile 2021 19:31

      In quello del GC. Lei non matura nessun credito, visto che lo ottiene direttamente con lo sconto.

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