Come gestire il problema delle barriere architettoniche nei condomini

Il problema delle barriere architettoniche nei condomini è una questione da non sottovalutare, per assicurare l’uguaglianza tra i cittadini.

Il problema delle barriere architettoniche in un condominio rappresenta una questione che non può essere sottovalutata.

Ricordiamoci infatti che anche la nostra Costituzione sancisce un principio di uguaglianza, per cui è indispensabile rimuovere gli ostacoli di carattere strutturale per fare in modo che anche chi ha difficoltà di deambulazione possa accedere in maniera autonoma alla propria abitazione.

Spesso però si presentano molti dubbi che riguardano soprattutto le pratiche di carattere burocratico da espletare in questi casi. Gli amministratori di condomini Milano o di un’altra città italiana possono svolgere un lavoro di consulenza molto importante quando si tratta di risolvere dubbi o incertezze in merito alla possibilità dell’abbattimento delle barriere architettoniche in un condominio, anche per capire quali maggioranze occorrono in assemblea e come ripartire le spese.

Le maggioranze necessarie in assemblea di condominio

Rivolgendosi a Studio Bassi – Amministratori Condomini Milano, si può comprendere quale sia il ruolo fondamentale dell’amministratore di condominio quando sopraggiunge la necessità di discutere dell’abbattimento delle barriere architettoniche che ostacolano la vita di un disabile nell’ambiente del palazzo.

Ci possono essere anche questioni più specifiche, riguardanti ad esempio l’installazione di un montascale o la costruzione di una rampa per permettere un accesso più agevole per la sedia a rotelle.

In questo caso, l’amministratore di condominio ha un ruolo importante perché è tenuto a convocare l’assemblea per deliberare sulle opere. L’assemblea può essere convocata anche quando alcuni condòmini presentano una richiesta scritta. In questo caso l’amministratore ha l’obbligo di convocarla entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.

Per quanto riguarda le decisioni prese dall’assemblea, vale la regola di approvazione della delibera con la maggioranza del 50% più uno. Però il totale degli intervenuti che è favorevole deve rappresentare almeno la metà del valore dell’edificio, ovvero almeno 500 millesimi.

In questo modo si può procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’esecuzione dei lavori per agevolare la mobilità all’interno del palazzo.

A chi spettano le spese

Se l’esecuzione dei lavori viene approvata nel corso dell’assemblea, le spese relative a questi lavori vengono ripartite tra tutti i condòmini, tenendo conto dei rispettivi millesimi.

Si deve precisare a questo proposito che la ripartizione delle spese è obbligatoria per tutti coloro che abitano nel palazzo. Quindi anche gli eventuali condòmini che non sono d’accordo per l’abbattimento delle barriere architettoniche sono tenuti al pagamento delle spese, sempre in proporzione alla loro quota millesimale.

Cosa succede in caso di mancata approvazione

Può capitare anche che la maggioranza degli intervenuti in assemblea di condominio non deliberi a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche. In quel caso i diretti interessati, i soggetti portatori di handicap o chi ne esercita la tutela, possono decidere comunque di eseguire opere come l’installazione di servoscala o delle strutture mobili per agevolare la possibilità di movimento. É possibile anche per esempio far allargare gli ingressi o le porte, sempre per agevolare gli spostamenti. Le spese da sostenere per questi interventi spettano però in questo caso soltanto all’interessato.

La regola generale da rispettare è quella di non mettere a rischio la stabilità e la sicurezza dell’edificio. Quindi possiamo dire che coloro che sono affetti da una disabilità possono provvedere all’abbattimento delle barriere architettoniche in un condominio anche se non ottengono il consenso degli altri condòmini.
È fondamentale però che l’intervento non alteri la destinazione dell’edificio e non impedisca agli altri di farne uso allo stesso modo.

L’installazione di un ascensore in un condominio

È importante interpellare gli amministratori di condominio a Milano o in un’altra città italiana, anche nel caso in cui, sempre per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche, si renda necessario realizzare un ascensore.

L’ascensore può essere anche installato all’esterno, se all’interno dell’edificio non c’è spazio a sufficienza. Per la costruzione dell’impianto si devono rispettare le regole sulle distanze legali.

Come hanno stabilito varie sentenze, intervenute quando c’era disaccordo per deliberare sull’installazione dell’ascensore, è importante considerare che la maggioranza prevista dalla legge può essere applicata anche se nell’edificio non vivono soggetti disabili. Infatti l’ascensore è ritenuto importante perché può permettere un accesso agevole anche a disabili che si recassero temporaneamente nel palazzo e quindi non è finalizzato solo a una maggiore comodità di coloro che abitano stabilmente all’interno del condominio.

Rispettando le norme di legge, si ha veramente la possibilità di risolvere un problema che si presenta spesso in molti contesti. L’abbattimento delle barriere architettoniche è fondamentale per aumentare anche il valore economico di un edificio, perché contribuisce alle esigenze del vivere moderno, oltre a rivelarsi fondamentale per rispettare i diritti di tutti.

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