Comunità Energetiche Rinnovabili: al via le domande

Dall’8 aprile 2024 sono aperti i portali del GSE per presentare le domande di accesso agli incentivi per le comunità energetiche rinnovabili.

Comunità Energetiche Rinnovabili

Photo credit Depositphotos

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono associazioni di cittadini, enti e imprese che decidono di autoprodurre da fonte rinnovabile l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, condividendola.

Per questi soggetti l’Unione Europea ha previsto un programma di incentivi economici, al fine di incoraggiare l’autoconsumo e compiere un ulteriore passo avanti verso la sostenibilità ambientale.

Anche nel nostro Paese quindi le CER rappresentano uno strumento in grado di fornire un contributo fondamentale alla diffusione di impianti a fonti rinnovabili, alla riduzione dell’emissione di gas serra e all’indipendenza energetica.

La normativa: il Decreto CER

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono state istituite con una direttiva Europea, la RED II, recepita dall’Italia tre anni fa.

La sua attuazione è avvenuta con il cosiddetto Decreto CER (Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 dicembre 2023, n. 414), entrato in vigore il 24 gennaio 2024, dopo un lungo e complesso iter.

Il decreto ha infatti dovuto attendere l’approvazione della Commissione Europea, prerequisito essenziale, e poi la registrazione della Corte dei Conti, prima di diventare finalmente operativo.

Con il Decreto n. 22 del 23 febbraio 2024, il MASE ha approvato le regole operative messe a punto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il GSE è infatti il soggetto gestore degli incentivi, che valuterà i requisiti di accesso ai benefici e potrà anche verificare l’ammissibilità in via preliminare.

Da ieri, 8 aprile 2024, il GSE ha aperto il portale attraverso cui è possibile presentare la domanda di accesso agli incentivi. Il portale sarà chiuso improrogabilmente il 31 marzo 2025, a meno che si esauriscano prima le risorse stanziate. Di ciò verrà comunque fornita evidenza, attraverso appositi contatori presenti sul sito.

Come richiedere l’incentivo

Se intendi usufruire di questo incentivo, devi trasmettere la richiesta per via telematica, accedendo all’area clienti del sito del GSE.
Puoi effettuare l’accesso utilizzando le credenziali (User ID e password) che ti sono state fornite dal GSE in fase di registrazione o tramite SPID.

Una volta effettuato l’accesso, dovrai selezionare il banner Attuazione Misure PNRR e da lì accedere al portale Comunità energetiche rinnovabili e Gruppi di autoconsumatori.

In questa sezione puoi consultare le FAQ, scaricare il manuale o richiedere supporto online per attivare la procedura.

In cosa consiste l’incentivo per le CER

Gli incentivi per le CER sono previsti in due forme:
• una tariffa incentivante ventennale sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa
• un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente).

La tariffa varia tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in base alla taglia dell’impianto e al valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista una ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica.

Il corrispettivo di valorizzazione è invece di circa 8 €/MWh e varia ogni anno in funzione dei corrispettivi determinati da ARERA per l’energia elettrica condivisa.

Per i Comuni entro i 5mila abitanti è inoltre previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili. Il contributo è finanziato con 2,2 mld di euro dal PNRR ed è cumulabile con la tariffa incentivante valida su tutto il territorio nazionale.

Per l’energia prodotta in eccesso rispetto ai consumi è riconosciuto solo il valore economico senza ulteriori incentivi.
In alternativa, l’energia prodotta in eccesso può anche essere accumulata tramite batterie per poter poi essere utilizzata in un secondo momento.

Chi può far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile?

Una CER aggrega produttori da fonti rinnovabili e consumatori di energia. Puoi quindi farne parte in qualità di:
produttore di energia rinnovabile: soggetto che realizza l’impianto
autoconsumatore di energia rinnovabile: soggetto che possiede l’impianto di produzione e produce energia per soddisfare i propri consumi e condividere con il resto della comunità l’energia in eccesso
consumatore di energia elettrica: soggetto che non possiede alcun impianto, ma che ha una propria utenza elettrica, i cui consumi possono essere in parte coperti dall’energia elettrica rinnovabile prodotta dagli altri membri della comunità.

Una CER può essere costituita per condividere l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di:
• piccole e medie imprese
• enti territoriali e autorità locali
• amministrazioni comunali
• cooperative
• enti di ricerca
• enti religiosi
• enti del terzo settore e di protezione ambientale
• comuni cittadini.

Pertanto, qualsiasi soggetto pubblico o privato può costituire una CER. Possono farlo anche, ad esempio, i membri di una compagine condominiale o gli abitanti di un quartiere.

Non possono invece farne parte le grandi imprese.

Come si costituiscono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Se vuoi costituire una Comunità Energetica Rinnovabile, il primo passo da compiere è l’individuazione di un’area su cui installare l’impianto. L’area, per essere idonea, deve essere ubicata nelle vicinanze della comunità che dovrà fruire dell’energia prodotta.

In secondo luogo, devi individuare gli altri soggetti a cui associarti per condividere l’energia.

A questo punto, devi procedere a costituire legalmente la CER, in modo che abbia la propria autonomia giuridica. Potrà quindi avere la forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro, ecc..

Ogni CER avrà quindi un atto costituivo e uno statuto. L’adesione di ogni membro potrà avvenire contestualmente alla costituzione o anche successivamente, in base a quanto stabilito dallo statuto. Sempre in base a ciò, viene data facoltà ai membri di uscirne quando desiderano.

Non necessariamente la CER deve essere anche proprietaria dell’impianto, ma questo può essere affidato a uno dei membri o anche a un soggetto terzo.

Una volta costruito l’impianto e connesso alla Rete, si può fare richiesta dell’incentivo.

Requisiti degli impianti

Solitamente si pensa alle Comunità Energetiche Rinnovabili in relazione agli impianti fotovoltaici.
In realtà, possono farne parte tutti gli impianti di produzione da fonte rinnovabile come eolico, biomasse, idroelettrico, ecc..

In tutti i casi l’impianto deve avere una potenza non superiore a 1 MW.

Gli impianti devono essere di nuova costruzione. Possono essere già esistenti solo se entrati in esercizio successivamente alla data del 16 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del D.lgs. 199/2021) e in ogni caso dopo la costituzione della CER.




Iscriviti alla Newsletter

Potrebbe interessarti anche
Guarda gli ultimi video

Dello stesso argomento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.