Molti lo ignorano, ma per sostituire stufe e camini non ci sono solo i bonus e il Conto Termico: ecco tutti gli incentivi locali disponibili.
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Molti lo ignorano, ma per sostituire stufe e camini non ci sono solo i bonus e il Conto Termico: ecco tutti gli incentivi locali disponibili.
Stufa Curve di MCZ (photo credit Blu Wom Milano)
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Se stai pensando di sostituire il tuo vecchio impianto di riscaldamento a biomassa (stufe, camini o caldaie alimentate a legna, pellet o cippato), devi sapere che non esistono solo incentivi nazionali molto vantaggiosi, ma anche diverse opportunità di finanziamento a livello locale, spesso cumulabili con quelli statali.
Questo significa che puoi affrontare la sostituzione del tuo impianto quasi a costo zero, migliorando al contempo il comfort della casa, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.
Probabilmente conoscerai già gli incentivi nazionali come l’Ecobonus, il Bonus Ristrutturazione e il Conto Termico, che permettono di ottenere detrazioni o contributi per la sostituzione o la nuova installazione di impianti a biomassa.
Non tutti sono al corrente invece che diverse Regioni e Province Autonome hanno all’attivo una programmazione di incentivi locali, che possono essere sommati a quelli nazionali.
Questi incentivi sono pensati per favorire il cosiddetto turnover tecnologico ovvero la sostituzione dei vecchi apparecchi, spesso altamente inquinanti, con dispositivi di ultima generazione che garantiscono una riduzione significativa delle emissioni nocive.
L’obiettivo è quindi duplice: migliorare la qualità dell’aria e assicurare un riscaldamento efficiente e sostenibile. Per questo motivo, molte amministrazioni hanno stanziato fondi dedicati a questi interventi, con scadenze precise da non perdere.
Con il supporto delle informazioni fornite da AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, ti guiderò attraverso gli incentivi locali attualmente disponibili in Italia, così potrai valutare la soluzione più vantaggiosa per te.
Se risiedi in questa Provincia Autonoma, puoi approfittare del Bando Stufe, un’iniziativa mirata a migliorare la qualità dell’aria sostituendo i vecchi impianti obsoleti.
Il bando prevede un contributo che può coprire fino al 100% della spesa sostenuta, con importi differenziati a seconda del tipo di apparecchio:
• fino a 2.000 euro per l’acquisto di stufe con classificazione 4-5 stelle
• fino a 4.000 euro per caldaie a biomassa o impianti a emissioni zero
• un extra di 1.000 euro per adeguamenti alla canna fumaria.
Il fondo stanziato ammonta a 4,7 milioni di euro e la scadenza per presentare le domande è fissata al 31 dicembre 2025.
Nella Provincia Autonoma di Bolzano esiste un bando simile, ma rivolto specificamente ai Comuni non serviti da impianti di teleriscaldamento, tecnologia molto diffusa in Trentino.
Qui l’incentivo riguarda la sostituzione di caldaie a biomassa con potenza tra 35 e 500 kW, datate 2003 o precedenti, con nuove caldaie a 5 stelle e potenza nominale fino a 500 kW.
Il fondo disponibile è di 3,6 milioni di euro e il termine per aderire è il 30 giugno 2027.
Il Piemonte offre da qualche anno un contributo a fondo perduto, inserito nel Piano Regionale di Qualità dell’Aria e nel Piano Energetico Ambientale Regionale, per la sostituzione di generatori a biomassa legnosa.
Il contributo può arrivare fino a 3.000 euro per caldaie a 5 stelle, con scadenza prorogata al 30 settembre 2025.
La Lombardia, da diversi anni, incentiva la sostituzione di stufe e caldaie a pellet, legna o cippato con un bando che per il 2025 prevede alcune novità: riduzione delle aliquote di finanziamento e introduzione di massimali specifici per i condomìni.
Le condizioni di accesso variano in base all’altitudine del Comune, con limiti di emissione più restrittivi per le aree a bassa quota.
Il contributo, cumulabile con il Conto Termico, può coprire fino all’80% delle spese ammissibili, con massimali differenziati in base alle emissioni del nuovo impianto.
Il bando della Regione Lazio, attivo per il triennio 2024-2026, prevede un contributo fino al 50% dell’importo già riconosciuto dal Conto Termico, consentendo così di raggiungere una copertura massima del 97,5% delle spese.
Gli interventi finanziabili sono gli stessi ammessi dal Conto Termico, ma con la condizione che l’apparecchio sostituito abbia una classe prestazionale inferiore a 4 stelle.
In Campania, gli incentivi regionali si possono cumulare con quelli del Conto Termico e prevedono contributi fino a:
• 6.000 euro per pompe di calore
• 10.000 euro per caldaie a legna o cippato.
Ogni richiedente può presentare al massimo due istanze. Il bando è valido per gli anni 2025 e 2026, offrendo così un’importante opportunità per chi vuole rinnovare il proprio impianto in modo sostenibile.
In Emilia-Romagna il contributo regionale può coprire fino al 100% della spesa ammissibile per la sostituzione di caldaie, stufe e camini con dispositivi di ultima generazione di classe 5 stelle o pompe di calore.
Dopo l’esaurimento del precedente fondo, ne è stato stanziato uno nuovo da 19 milioni di euro, a disposizione per chi intende migliorare il proprio sistema di riscaldamento.
In Puglia, il bando è attivo solo nei Comuni di Torchiarolo e Francavilla Fontana e prevede contributi fino a 10.000 euro per la sostituzione di caldaie a legna o cippato.
Questi incentivi sono cumulabili con il Conto Termico e coprono il 100% delle spese ammissibili. Le domande possono essere presentate fino al primo dicembre 2025.
In Toscana, il contributo riguarda i Comuni della piana di Lucca per immobili situati al di sotto dei 200 metri sul livello del mare.
Le caratteristiche principali sono:
• contributo base di 3.000 euro, aumentabile in relazione all’ISEE
• cumulabilità con Conto Termico e detrazioni fiscali
• ammesse solo sostituzioni di impianti a 3 stelle o meno, iscritti al SIERT e in uso nel 2024/25.
Le domande possono essere presentate per spese sostenute a partire dal 23 aprile 2025, fino a esaurimento fondi.
Sostituire un vecchio impianto a biomassa non è solo un gesto responsabile verso l’ambiente, ma è anche un’opportunità concreta per migliorare il comfort termico della tua abitazione e ridurre i costi energetici nel medio-lungo termine.
Gli apparecchi di ultima generazione, certificati 4 o 5 stelle, garantiscono un rendimento superiore all’85% e emissioni molto più basse, contribuendo a una migliore qualità dell’aria nelle nostre città.
Inoltre, grazie agli incentivi, puoi ridurre drasticamente l’investimento iniziale, spesso azzerandolo completamente. Questo rende la sostituzione un’operazione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale.
Navigare tra le diverse opportunità di incentivo può sembrare complicato: ogni Regione ha le sue regole, i suoi bandi e le sue scadenze. Per questo è fondamentale affidarsi a una professionista esperta che possa guidarti passo dopo passo nella scelta dell’intervento più adatto alle tue esigenze e nell’ottenimento delle agevolazioni.
Con la mia esperienza nella consulenza per l’accesso ai bonus, posso aiutarti a:
• valutare la soluzione tecnica più efficiente e sostenibile per la tua casa
• individuare gli incentivi nazionali e locali più vantaggiosi per il tuo caso
• gestire tutta la documentazione necessaria
• ottimizzare i tempi e le procedure, evitando errori e ritardi.
Richiedi una consulenza online personalizzata. Con il giusto supporto, rinnovare il tuo sistema di riscaldamento a biomassa diventerà un investimento sicuro e vantaggioso, per te e per l’ambiente.
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