Superbonus 110% prorogato al 2026: scopri quali sono i requisiti e le condizioni che devi rispettare per poter accedere al beneficio fiscale.
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Superbonus 110% prorogato al 2026: scopri quali sono i requisiti e le condizioni che devi rispettare per poter accedere al beneficio fiscale.
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Ecco cosa troverai in questo articolo:
In questi giorni si parla di Superbonus 110% prorogato al 2026: ti sarai chiesto come sia possibile, dato che l’incentivo sembrava ormai in fase di definitiva dismissione.
La notizia ha infatti sorpreso, considerando che dal 2025 questo bonus fiscale è disponibile solo in forma ridotta e con condizioni molto restrittive.
Attualmente puoi usufruire del Superbonus esclusivamente a queste condizioni:
• aliquota del 65%
• fruizione come detrazione in dichiarazione dei redditi (niente più sconto in fattura o cessione del credito)
• attività avviate entro il 15 ottobre 2024.
Ma allora, come è possibile che ci sia stata una proroga dell’aliquota più elevata fino al 2026? La risposta si trova in una normativa molto specifica che riguarda una particolare categoria di immobili e situazioni eccezionali.
Il Superbonus 110% prorogato al 2026 non è frutto di un’estensione generale dell’incentivo, ma deriva da una precisa disposizione contenuta nell’articolo 4 del Decreto Legge 30 giugno 2025, n. 95, intitolato Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali.
Il decreto è attualmente in fase di conversione parlamentare e si attende solamente l’approvazione definitiva del Senato, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Una volta completato l’iter legislativo, la proroga diventerà operativa a tutti gli effetti.
La ratio che ha spinto il legislatore a prevedere questa particolare estensione è chiara: fornire un sostegno concreto ai cittadini che si trovano ancora alle prese con la ricostruzione delle proprie abitazioni danneggiate da eventi sismici.
La proroga non riguarda tutti gli immobili: puoi beneficiarne solo se la tua casa è stata colpita dal terremoto del 24 agosto 2016 che ha interessato le regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Questo evento sismico, che ha causato ingenti danni e vittime, ha segnato profondamente quei territori e molte abitazioni sono ancora in fase di ricostruzione o necessitano di interventi strutturali importanti. Il legislatore ha quindi ritenuto opportuno mantenere attivo l’incentivo fiscale più generoso per permettere di completare i lavori di messa in sicurezza.
Non si tratta del primo intervento di questo tipo: già in passato, infatti, sono state previste misure speciali per i territori colpiti da eventi sismici. Attualmente, per esempio, il Superbonus è fruibile fino al 31 dicembre 2025 con l’aliquota del 110% per i Comuni colpiti dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 2009.
Se la tua casa è ubicata in uno dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, devi comunque verificare che si siano verificate anche altre condizioni:
• deve essere stato formalmente dichiarato lo stato di emergenza
• devi aver presentato, a partire dal 30 marzo 2024, la domanda per ottenere i contributi pubblici destinati alla ricostruzione. (Il bonus si applica infatti alla parte di spesa che resta esclusa da questi contributi).
Ma c’è un ulteriore requisito fondamentale: devi essere in grado di dimostrare che la tua casa ha effettivamente subito danni a causa del sisma. Questa dimostrazione non può essere lasciata alla tua semplice dichiarazione, ma richiede una documentazione tecnica specifica.
Per provare il danno subito dall’immobile, dovrai richiedere a un tecnico abilitato la predisposizione della scheda AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica). Si tratta di un documento tecnico ufficiale che certifica che l’immobile è stato danneggiato dal terremoto e, nei casi più gravi, è diventato inagibile.
La scheda AeDES è uno strumento standardizzato utilizzato dalla Protezione Civile per valutare rapidamente l’agibilità degli edifici dopo un evento sismico.
L’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha evidenziato in un suo comunicato ufficiale che, dalla lettura letterale della norma, si evince che si può accedere alla proroga esclusivamente optando per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Quindi non è possibile fruirne come detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, spalmata in 10 anni.
Per rendere possibile la proroga, è stato infatti rimodulato lo stanziamento di 400 milioni di euro inizialmente destinato a finanziare proprio queste opzioni per il 2024. I fondi sono stati quindi dirottati per sostenere la proroga al 2026 per gli immobili colpiti dal sisma.
Tuttavia, l’ANCE ha sottolineato che rimane ancora da chiarire completamente l’interpretazione di questo aspetto normativo e ha richiesto una conferma ufficiale all’Agenzia delle Entrate. È quindi possibile che nei prossimi giorni arrivino ulteriori chiarimenti che potrebbero modificare o precisare meglio queste modalità di fruizione.
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C’è un’importante eccezione alla proroga: non è disponibile se hai optato per il cosiddetto Superbonus rafforzato. Questa particolare versione del bonus prevede la rinuncia ai contributi statali destinati alla ricostruzione post-terremoto in cambio di un aumento del 50% dei massimali di spesa per gli interventi.
Se hai scelto questa opzione, dovrai tenere presente che il Superbonus sarà fruibile unicamente fino alla fine del 2025 e solo come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Non potrai quindi beneficiare né della proroga al 2026 né delle modalità di sconto in fattura o cessione del credito.
La limitazione deriva dal fatto che il Superbonus rafforzato rappresenta già di per sé un beneficio aggiuntivo rispetto al regime ordinario e il legislatore ha ritenuto che non fosse opportuno cumularla con la proroga temporale.
Come avrai potuto constatare, la normativa del Superbonus, soprattutto in queste situazioni particolari legate ai territori colpiti da sisma, presenta una complessità notevole. Le condizioni da verificare sono molteplici e molto specifiche e un errore potrebbe costarti l’accesso al beneficio.
Affidarti alla consulenza di un architetto esperto in materia di bonus edilizi può fare la differenza tra il successo e il fallimento della tua operazione di riqualificazione.
Se il tuo immobile è ubicato in una delle zone colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e pensi di poter rientrare nelle condizioni per accedere al Superbonus 110% prorogato al 2026, non perdere tempo prezioso: contattami oggi stesso per una consulenza online sui bonus edilizi.
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