Fine del Regime di Maggior Tutela: slitta per l’elettricità

A fine anno il Regime di Maggior Tutela per le forniture di gas avrà termine; per l’elettricità l’entrata nel mercato libero slitta a luglio.

regime di maggior tutela

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Cos’è il Regime di Maggior Tutela?

Il Regime di Maggior Tutela o mercato tutelato è costituito dalle forniture di gas ed energia elettrica a prezzi e condizioni contrattuali definite dall’ARERA. Quest’ultima è l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che fissa tali prezzi in base all’oscillazione del valore delle materie prime sul mercato.
Fu creata nel 1995 per garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nei servizi di pubblica utilità, tutelando al contempo gli interessi dei consumatori.

A breve, il mercato tutelato avrà termine e si entrerà definitivamente nel cosiddetto mercato libero (in realtà già attivo e coesistente con quello tutelato da diversi anni) dove i prezzi sono decisi autonomamente dalle società private.

Pertanto, se le tue forniture di luce e gas provengono ancora dal mercato tutelato, potresti trovarti a dover scegliere tra uno dei fornitori del mercato libero, a meno che tu non rientri in alcune categorie che potranno continuare a essere ancora tutelate.

Leggi pertanto l’articolo per capire quali sono le scadenze prossime e cosa dovrai fare.

Quando avrà termine il Regime di Maggior Tutela?

Le date da tenere a mente a sono due. Infatti, il mercato tutelato avrà fine:
• il 31 dicembre 2023 per il gas
• il 30 giugno 2024 per l’energia elettrica.

La scadenza in precedenza prevista per il mercato tutelato della luce era quella del 30 marzo. Lo slittamento a luglio è stato deciso da ARERA in una riunione del 19 dicembre. Si tratta di un rinvio tecnico, dovuto al fatto che per aprile non si farà in tempo a far partire il Servizio a tutele graduali.

Le associazioni dei consumatori hanno a più riprese richiesto una proroga delle scadenze, dopo quelle che già ci sono state, ma quest’idea è stata decisamente respinta dal Governo. Sulle scadenze c’è infatti un impegno preso con l’Unione Europea nell’ambito del PNRR ed è quindi necessario rispettarle.

Al massimo, si pensa a mettere in piedi una procedura allungata, in modo da rendere la transizione verso il mercato libero più morbida per le famiglie italiane.

La lettera che annuncia la fine del Regime di Maggior Tutela

Molti utenti domestici stanno ricevendo in questo periodo una lettera dai propri fornitori di gas e luce. Se a te non è ancora capitato, probabilmente la comunicazione ti arriverà a breve.

I venditori, oltre a ricordare le prossime scadenze, illustrano ai propri clienti le offerte di cui potranno avvalersi.
La lettera arrivata a casa cambia in base alla tipologia di destinatario: utente vulnerabile o utente non vulnerabile.

Ora ti spiego quali sono i soggetti che appartengono alle due categorie e cosa bisogna fare in ciascun caso.

Gli utenti vulnerabili

Tra gli utenti vulnerabili rientrano tutti quei cittadini che si trovano in una di queste situazioni:
• condizioni economiche svantaggiate (come i percettori del bonus sociale sulle bollette)
• soggetti con disabilità
• utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi
• età superiore ai 75 anni.

Se ricadi in una di queste situazioni, non dovrai fare nulla perché sarai automaticamente trasferito nel servizio di tutela della vulnerabilità, con condizioni contrattuali ed economiche definite dall’ARERA, quindi del tutto analoghe al mercato tutelato.

Tali condizioni consistono in un prezzo variabile su base mensile, determinato dalla media dei valori consuntivi al prezzo sul mercato all’ingrosso italiano. A questo prezzo si sommano le tariffe per:
• il trasporto delle materie prime
• la commercializzazione
• gli oneri generali di sistema
• le imposte previste dalla legge.

Ciò non toglie però che, se vuoi, potrai scegliere un contratto nel mercato libero sia con il tuo attuale venditore sia con un altro operatore.

Gli utenti non vulnerabili

Se invece non presenti uno dei requisiti elencati sopra, rientri nella categoria dei soggetti non vulnerabili.
In questo caso potrai passare al mercato libero in due modi:
• conservando il contratto con il tuo attuale fornitore, ma a condizioni economiche diverse
• stipulando un nuovo contratto con un altro fornitore.
In base alle informazioni fatte circolare da ARERA, la prima dovrebbe essere una scelta più vantaggiosa dal punto di vista economico.

Esiste anche una terza strada che è possibile percorrere ed è quella di non fare nulla.
Se quindi non esprimerai alcuna scelta, per quanto riguarda il gas, dal primo gennaio 2024 sarai trasferito automaticamente a una fornitura cosiddetta placet, con prezzo libero ma condizioni equiparate di tutela, con lo stesso venditore attuale.

Il contratto avrà le seguenti caratteristiche, analoghe a quelle del mercato libero ma vigilate dall’autorità:
• il prezzo sarà liberamente deciso dal venditore e rinnovato ogni anno
• la struttura di prezzo è stabilita dall’autorità ed è inderogabile
• le condizioni contrattuali (ad esempio garanzie e rateizzazione) sono stabilite dall’autorità e sono inderogabili.

Dopo un anno passerai a un altro regime, detto placet ordinario, meno vantaggioso.

Per quanto riguarda invece l’energia elettrica, sarai indirizzato automaticamente nel servizio a tutele graduali (STG), della durata di 3 anni.

In questo regime le tariffe sono fissate dall’ARERA e calcolate in base al PUN, il prezzo unico nazionale.
Il PUN dipende da vari fattori, quali ad esempio:
• l’andamento dei consumi elettrici
• il costo di produzione delle centrali
• il prezzo all’ingrosso degli altri mercati europei
• fattori esterni internazionali o geopolitici.

Conclusioni

La fine del mercato tutelato non deve essere letta necessariamente in maniera negativa ma, come sempre, devono essere valutati pro e contro.

Il mercato libero potrebbe portare infatti a una maggiore competitività tra i fornitori di energia, incoraggiando l’innovazione e la diversificazione delle offerte.
La liberalizzazione stimola la concorrenza tra i fornitori di energia e può quindi condurre a tariffe più competitive.
I consumatori potranno scegliere così il proprio fornitore di energia scegliendo tra le tariffe più convenienti, come avviene da anni per la telefonia.
Nel mercato libero, inoltre, i fornitori possono sviluppare offerte personalizzate per adattarsi alle esigenze specifiche dei clienti.

Di contro, per alcuni consumatori, la vasta gamma di opzioni nel mercato libero può essere complicata e difficile da navigare.
Mentre la competizione può portare a tariffe più basse, in alcuni casi potrebbero essere più volatili rispetto al mercato tutelato.
I consumatori più vulnerabili potrebbero avere difficoltà a negoziare e ottenere le migliori tariffe, portando a una disparità nell’accesso a prezzi convenienti.

(Prima pubblicazione 28 novembre 2023)




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