Redditi alti e bonus casa 2025: le strategie per ottimizzare le detrazioni fiscali oltre i 75.000€. Esempi pratici e consigli dell’architetto.
Iscriviti alla Newsletter
Redditi alti e bonus casa 2025: le strategie per ottimizzare le detrazioni fiscali oltre i 75.000€. Esempi pratici e consigli dell’architetto.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Se hai un reddito superiore a 75.000 euro e stai pianificando lavori di ristrutturazione o miglioramento energetico della tua abitazione, devi assolutamente conoscere le nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2025.
La modifica dell’articolo 16-bis del TUIR ha infatti introdotto dei limiti specifici alle spese detraibili per i contribuenti con redditi alti, una novità che impatta direttamente sui principali incentivi per la casa.
Le nuove regole interessano i principali strumenti di agevolazione fiscale che probabilmente conosci già:
• bonus ristrutturazione
• bonus mobili
• ecobonus
• sismabonus
• superbonus.
La normativa mantiene invariate le aliquote e i limiti di spesa specifici di ciascun bonus, ma introduce un tetto massimo complessivo che limita l’ammontare totale delle detrazioni fiscali che puoi ottenere annualmente.
L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare 6/E del 29 maggio 2025, ha chiarito molti aspetti pratici di queste nuove regole, fornendo indicazioni preziose per non perdere benefici fiscali importanti.
Un aspetto fondamentale che devi conoscere riguarda il calcolo del tuo reddito di riferimento. La buona notizia è che non tutto il tuo patrimonio immobiliare viene considerato: il reddito derivante dalla tua abitazione principale e dalle relative pertinenze (garage, cantina, soffitta) viene escluso dal calcolo.
Questo significa che se possiedi l’appartamento dove vivi, il suo valore catastale non influenzerà negativamente il calcolo dei limiti.
Un altro chiarimento importante riguarda i contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale: per il calcolo dei limiti non devi considerare il reddito concordato con l’Agenzia, ma quello che effettivamente percepirai nell’anno.
Il sistema prevede due fasce principali di reddito, ciascuna con limiti specifici:
• reddito compreso tra 75.000 e 100.000 euro: il limite base è di 14.000 euro annui di detrazioni fiscali complessive
• reddito superiore a 100.000 euro: il limite si riduce a 8.000 euro annui di detrazioni fiscali complessive.
Questi importi rappresentano il budget totale di detrazioni che puoi utilizzare ogni anno, ma attenzione: non sono fissi. Vengono infatti modulati attraverso coefficienti che tengono conto della composizione del tuo nucleo familiare.
Il sistema prevede coefficienti moltiplicatori dei redditi alti che riconoscono le maggiori necessità delle famiglie con figli.
Il limite di base va quindi moltiplicato per i seguenti coefficienti:
• 0,50: se non hai figli fiscalmente a carico
• 0,70: se hai 1 figlio fiscalmente a carico
• 0,85: se hai 2 figli fiscalmente a carico
• 1,00: se hai più di 2 figli fiscalmente a carico o almeno 1 figlio con disabilità.
Per determinare il coefficiente corretto puoi considerare anche situazioni particolari:
• i figli che non puoi più portare in detrazione per effetto dell’Assegno Unico Universale contano comunque
• i figli conviventi del coniuge deceduto, se fiscalmente a carico, sono inclusi nel calcolo
• vengono considerati anche i figli a carico solo per una parte dell’anno.
Per renderti tutto più chiaro, analizziamo due situazioni concrete che possono verificarsi.
Tizio ha un reddito di 80.000 euro (prima fascia) e nessun figlio a carico. Decide di ristrutturare la sua abitazione principale spendendo 90.000 euro.
Normalmente, con il bonus ristrutturazione avrebbe diritto a detrarre il 50% della spesa (45.000 euro) in 10 rate annuali da 4.500 euro ciascuna.
Con le nuove regole, il suo limite annuale è: 14.000 × 0,50 = 7.000 euro.
La detrazione annuale si riduce a: 50% di 7.000 = 3.500 euro (invece di 4.500).
Caio ha un reddito di 120.000 euro (seconda fascia) e un figlio a carico. Stessa spesa di ristrutturazione: 90.000 euro.
Il suo limite annuale è: 8.000 × 0,70 = 5.600 euro.
La detrazione annuale: 50% di 5.600 = 2.800 euro.
Se l’ammontare complessivo delle tue detrazioni supera il limite consentito, hai il potere di scegliere quali far valere prioritariamente. Questa flessibilità ti permette di ottimizzare i benefici fiscali, privilegiando le agevolazioni con aliquote più vantaggiose.
Prendiamo l’esempio fornito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare citata: un contribuente con reddito di 80.000 euro e due figli a carico ha un tetto di detrazione pari a 11.900 euro (14.000 × 0,85). Nel 2025 sostiene le seguenti spese:
• ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale: 90.000 euro (rata annuale 9.000 euro; detrazione 50%)
• spese di istruzione per i figli: 2.000 euro (detrazione 19%)
• erogazione liberale a partiti politici: 4.000 euro (detrazione 26%).
La strategia ottimale prevede di:
• imputare per intero la spesa per ristrutturazione (9.000 euro) ottenendo 4.500 euro di detrazione
• nel residuo disponibile (11.900 – 9.000 = 2.900 euro), inserire parte dell’erogazione liberale ottenendo 754 euro di detrazione aggiuntiva.
Questo approccio permette di massimizzare il beneficio fiscale complessivo, privilegiando le detrazioni più convenienti.
Se stai già portando in detrazione le rate di un intervento di ristrutturazione iniziato negli anni scorsi, puoi tirare un sospiro di sollievo: l’importo continua a essere detraibile integralmente, anche se il tuo reddito supera i 75.000 euro.
Questa tutela garantisce che gli investimenti già programmati e avviati non vengano penalizzati dalle regole mutate. Solo le spese sostenute dal 2025 saranno soggette ai nuovi massimali.
La corretta pianificazione degli interventi edilizi è diventata oggi ancora più importante. La complessità delle nuove regole richiede una valutazione attenta di tutti gli aspetti: dalla tempistica degli interventi alla scelta delle tipologie di bonus da utilizzare, dalla distribuzione delle spese nel tempo alla composizione del nucleo familiare.
Investire nella casa non è mai stato così complesso dal punto di vista normativo, ma le opportunità rimangono enormi per chi sa come muoversi. Le detrazioni fiscali continuano a essere uno strumento potentissimo per migliorare il comfort, l’efficienza energetica e il valore del tuo immobile.
La chiave del successo sta nella pianificazione integrata: architettonica, tecnica e fiscale. Solo così puoi trasformare la tua abitazione nel modo più intelligente ed economicamente vantaggioso possibile.
Hai un progetto di ristrutturazione in mente e vuoi massimizzare i benefici fiscali disponibili?
Non lasciare nulla al caso. Prenota subito una consulenza online personalizzata per analizzare la tua situazione specifica e sviluppare la strategia più vantaggiosa per i tuoi interventi edilizi.
Iscriviti alla Newsletter