Purificatore d’aria: è davvero utile?

Il purificatore d’aria, tanto di moda in questo periodo, è davvero efficace per proteggerci dal coronavirus? Lo scopriamo in questo articolo.

Purificatore d’aria Rowenta (Photo credit Amazon)

Cos’è un purificatore d’aria?

Il purificatore d’aria è un dispositivo utilizzato per sanificare l’aria di casa privandola di tutte quelle particelle non visibili a occhio nudo in grado di provocare disturbi alle vie respiratorie, in particolare per anziani, bambini e soggetti allergici:
• polveri sottili
• fumo
• formaldeide
• acari
• batteri
• virus
• composti organici volatili.

Si tratta in sostanza di un apparecchio in grado di limitare la presenza di sostanze inquinanti nell’ambiente domestico e di alleviare quindi quello che è definito l’inquinamento indoor.

In commercio si possono trovare purificatori a torretta o a forma di parallelepipedo, da ripiano o da pavimento. Da questo punto di vista il design la fa da padrone: potrai scegliere il tuo modello preferito senza che la forma influisca sulle prestazioni.

L’apparecchio può essere collocato in qualunque punto della casa. L’importante è che le sue griglie siano sgombre e non possano essere coperte da nulla.
Durante il funzionamento devono essere tenute chiuse tutte le finestre e anche la porta della stanza, per evitare di vanificarne gli effetti.

Come funziona un purificatore d’aria

Il funzionamento di un purificatore d’aria di tipo standard è piuttosto semplice. L’apparecchio non fa altro infatti che spingere l’aria tramite una ventola all’interno di grandi filtri.

I filtri possono essere di diverso tipo:
• antipolvere
• ai carboni attivi
• HEPA.

Il filtro antipolvere è una griglia fitta e sottile in plastica grazie alla quale è possibile filtrare le particelle più grossolane e preservare il retrostante filtro purificatore.

Il filtro ai carboni attivi sfrutta il principio fisico detto adsorbimento secondo cui, al passaggio dell’aria attraverso una miriade di micropori, alcune particelle vi rimangono attaccate senza penetrare all’interno.
Una volta raggiunta la saturazione, un filtro di questo tipo diventa completamente inefficace per cui deve essere periodicamente sostituito.

Anche per i purificatori possono essere usati i filtri HEPA, filtri ad alta efficienza di cui ti ho già parlato in un articolo dedicato, in grado di catturare e neutralizzare anche le particelle più microscopiche.

In aggiunta ai filtri, in alcuni modelli è possibile trovare una lampada ultravioletta sterilizzante.
Virus, batteri, muffe e altri agenti patogeni vengono neutralizzati al solo passaggio dell’aria sotto la luce ultravioletta.

Altro dispositivo presente in alcuni apparecchi è lo ionizzatore che attribuisce all’aria che lo attraversa una carica ionica negativa. Gli ioni negativi si legano alle particelle disperse nell’aria, aventi carica positiva, e le fanno aderire alla superficie più vicina.
In questo modo quindi le particelle non vengono neutralizzate ma semplicemente fatte depositare da qualche parte, in genere sul pavimento.

Il purificatore d’aria è pericoloso?

In qualche articolo diffuso in Rete potrai trovare un po’ di allarmismo in merito all’uso dei purificatori d’aria.

Il problema in realtà esiste solo per quelli equipaggiati con uno ionizzatore (del resto possibile anche per gli umidificatori che ne sono dotati).

Lo ionizzatore infatti genera anche ozono che, in una certa quantità, è dannoso per la salute umana, in particolare dei polmoni.
Per questo motivo sta scomparendo dagli elettrodomestici in cui prima era presente.

Caratteristiche tecniche del purificatore d’aria

Le prestazioni tecniche da tenere in considerazione al momento dell’acquisto sono le seguenti:
• consumi
• copertura
• flusso d’aria
• tasso di purificazione dell’aria.

L’apparecchio richiede per l’uso di essere acceso diverse ore al giorno. Per questo motivo è giusto stare attenti ai consumi indicati in etichetta.
L’assorbimento elettrico è comunque minimo e si aggira intorno ai 30-40 W. Può salire solo in presenza di ionizzatore o lampada ultravioletta, ma restando sempre al di sotto dei 100 W.

Per valutare la portata è invece necessario conoscere le dimensioni delle stanze in cui il purificatore sarà utilizzato.
Ci sono apparecchi che possono essere utilizzati per purificare i pochi metri quadri di una sola stanza e modelli che arrivano ad avere una portata di 100 mq.

Il CADR (Clean Air Delivery Rate), tasso di produzione di aria pulita, è un valore indicante il volume di aria priva di particelle inquinanti emessa da un purificatore in un certo arco di tempo.
A parità di copertura, il purificatore con il CADR più elevato è quello in grado di rendere l’aria più pulita.

Diverso dal CADR, il flusso d’aria indica la quantità di aria che passa in un minuto nel sistema di filtraggio dell’apparecchio e dà un’idea quindi del tempo che impiegherà a purificare l’ambiente.

Altra caratteristica da valutare attentamente è la rumorosità dell’apparecchio, di solito compresa in un range tra 25 e 70 dB. La differenza è sostanziale, perché mentre 25 dB corrispondono appena a un bisbiglio, a 70 dB arriviamo al rumore prodotto da una conversazione concitata. Pertanto, se intendi utilizzarlo durante le ore notturne, sarà bene fare attenzione all’entità di questo valore.

Il purificatore d’aria è efficace contro il coronavirus?

E veniamo dunque alla domanda più importante, visto che l’uso dei purificatori ha iniziato a diffondersi proprio in concomitanza con la pandemia: questo apparecchio può proteggerci dal coronavirus?

Sicuramente un purificatore dotato di filtro HEPA è in grado di catturare virus di ogni tipo ma non è sufficiente per proteggerci completamente dall’infezione.

L’uso dei purificatore, nei confronti del coronavirus, non ha alcun valore aggiunto rispetto al normale ricambio d’aria che possiamo ottenere aprendo le finestre.

Personalmente sono una grande sostenitrice del ricambio d’aria naturale, ma diciamoci la verità: nelle fredde giornate d’inverno o, peggio ancora, quando piove e c’è vento, è davvero difficile tenere aperte le finestre per quel minimo di tempo indispensabile.

Ecco allora che l’ausilio di un purificatore d’aria diventa davvero utile. Non in sostituzione dunque della ventilazione naturale, ma a suo supporto quando questa risulta difficile.

Dove acquistare il purificatore d’aria?

Molte case produttrici di elettrodomestici hanno a catalogo purificatori d’aria, così come le aziende che producono apparecchi per la climatizzazione, il riscaldamento e il trattamento dell’aria.

Il dispositivo si può quindi acquistare nei negozi di elettrodomestici, anche della grande distribuzione, e attraverso gli e-commerce.
È possibile ad esempio trovarne diversi tipi su Amazon:
Samsung AX34R3020WW/EU
DAIKIN MC55WVM
Leitz TruSens.

L’investimento economico è importante perché il prezzo di un prodotto di buona qualità non può essere inferiore ai 200 euro.




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