Cosa si deve sapere prima di scegliere il condizionatore

Il condizionatore o climatizzatore è un elettrodomestico in grado di rinfrescare l’ambiente, controllando la temperatura, l’umidità e la qualità dell’aria.

Condizionatore

Con l’arrivo della stagione estiva e delle conseguenti alte temperature, comincia la caccia ai condizionatori per le proprie abitazioni.

Quest’anno infatti si passerà con tutta probabilità la maggior parte del tempo a casa, dato che le vacanze sono per lo più saltate a causa del Coronavirus, per cui non bisogna farsi trovare impreparati, rischiando di farsi sorprendere dalla calura.

La scelta della tipologia è molto soggettiva e non è particolarmente correlata a un fattore economico, quanto alle esigenze di climatizzazione dell’abitazione in relazione alle temperature che sono presenti nell’ambiente.

Si punta chiaramente al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi, che andranno anche a beneficio della bolletta elettrica, scegliendo climatizzatori con prestazioni elevate e che utilizzano gas refrigerante a impatto minimo.

Anche il design è un elemento che va preso in considerazione: il condizionatore deve inserirsi in maniera armoniosa all’interno della dimora.

Cos’è un climatizzatore?

Il condizionatore o climatizzatore è un elettrodomestico in grado di rinfrescare l’ambiente, controllando la temperatura, l’umidità e la qualità dell’aria.

Si compone di due parti principali: l’unità esterna che va collocata fuori dall’abitazione e contiene il compressore, motore del circuito, e l’unità interna che è collegata alla prima mediante due tubazioni, generalmente in rame, per isolamento termico.

In quest’ultima ci sono uno scambiatore e un ventilatore che hanno il compito di rinfrescare l’aria dell’ambiente ed essa può essere installata a pavimento, a soffitto o a parete in base alle esigenze del singolo.

Quando c’è un’unica unità interna si parla di monosplit, se ce ne sono di più di multisplit. La cosa importante da sapere è che con una sola unità esterna si possono alimentare più unità interne diverse: questo consentirà di creare un impianto personalizzato in grado di coniugare l’esigenza di avere la giusta temperatura in tutte le stanze e l’estetica.

L’unità interna a parete è quella più diffusa, facile e veloce da installare e per il cui funzionamento ottimale basterà rispettare le indicazioni del costruttore su come collocarla, in modo tale che l’aria venga distribuita nel migliore dei modi.

Nel caso di stanze di grandi dimensioni, dove si rende ancor più necessaria una distribuzione bilanciata dell’aria e una bassa rumorosità, è meglio orientarsi sulle unità a cassetta a 4 vie, molto discrete dal punto di vista estetico perché viene lasciato visibile solo il pannello frontale.

Al contrario, l’unità interna canalizzata offre un’elevata compattezza che le permetterà di essere installata in spazi contenuti, perfetta inoltre per le nuove abitazioni.

Per avere aria fresca ad altezza uomo, si vanno a sfruttare spazi inutilizzati con l’unità interna a soffitto o a pavimento.

Tipologie e loro funzionamento

Il condizionatore, in quanto macchina frigorifera, sfrutta i principi della termodinamica per effettuare in modo ottimale il trasferimento del calore dentro e fuori l’abitazione.

Il compressore nell’unità esterna ha il compito di comprimere il gas refrigerante e farlo passare allo stato liquido. Quest’ultimo transiterà tramite un circuito idraulico verso l’unità interna dove ci sarà un evaporatore che lo farà ritornare nuovamente gas.

Per effettuare questo passaggio è necessario prelevare dall’ambiente interno il calore, portando a un conseguente raffreddamento della stanza. Attraverso altri tubi il gas viene riportato all’unità esterna, in modo tale da cedere il calore accumulato e riprendere il circuito.

Essendo un elettrodomestico, il climatizzatore è dotato di un’etichetta energetica che ne descrive le prestazioni. Per consumi nettamente inferiori è meglio orientarsi sulla classe A+++: questo fa sì che venga ripagato l’investimento nel prodotto a favore del risparmio sulla corrente elettrica.

I climatizzatori moderni sono spesso dotati di una tecnologia inverter: una volta raggiunte le condizioni di refrigerazione ottimali, la macchina entra in modalità risparmio energetico, lavorando solo per il mantenimento delle condizioni imposte. Altro parametro che viene evidenziato nell’etichetta è la prestazione in freddo.

Tra le tipologie si trova il condizionatore monoblocco portatile, dotato di un tubo che espelle l’aria attraverso la finestra. Il suo consumo energetico è però molto elevato soprattutto se si vive in un territorio con estati lunghe e calde.

Per raffrescare più ambienti si può optare per un condizionatore monosplit: ogni coppia di macchine per la climatizzazione serve solo una zona, ma la distribuzione dell’aria fresca è particolarmente elevata. La versione portatile permette di spostare lo strumento dove vogliamo, riducendo i consumi.

I condizionatori veicolano il Coronavirus?

Insomma c’è una vasta possibilità di scelta in base alle esigenze di ciascun individuo, come mostra l’offerta di Sorelle Chiesa.

Negli ultimi tempi si è parlato di un possibile rischio di diffusione del Coronavirus tramite i condizionatori, i quali faciliterebbero il movimento delle goccioline nell’ambiente.

Le opinioni degli esperti sono divergenti, tuttavia basta utilizzare il buon senso e seguire alcuni piccoli accorgimenti, come quello di smontare i filtri del climatizzatore e pulirli con acqua e sapone, così come passare le pareti esterne con un prodotto igienizzante.

I motori esterni sono quelli più esposti allo sporco, per cui si consiglia di far effettuare una manutenzione da tecnici specializzati che andranno a utilizzare un sistema di sanificazione certificato.

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