Guida all’acquisto della impastatrice planetaria

Durante una lunga quarantena in cui molti italiani si sono riscoperti fornai e pizzaioli, la planetaria è diventata un vero e proprio oggetto del desiderio.

Impastatrice planetaria (photo credit www.girmi.it)

Impastatrice planetaria (photo credit www.girmi.it)

Cos’è una impastatrice planetaria?

L’impastatrice planetaria non è altro che una macchina per impastare e amalgamare composti di vario genere per preparazioni alimentari.

Rende infatti più semplici le lavorazioni necessarie per approntare cibi dolci e salati, come pane, pizza, focacce e torte di vario genere. Risulta utile anche per confezionare preparazioni da consumare fredde, come creme, mousse e spume.

Durante questa lunga quarantena, in cui gli italiani si sono scoperti tutti fornai e pasticcieri, questa macchina ha rappresentato per molti un vero e proprio oggetto del desiderio.

Una precisazione però va fatta in merito alla sua denominazione. Sovente è chiamata alternativamente impastatrice o planetaria, come se un termine fosse sinonimo dell’altro.
È opportuno invece chiarire che la planetaria è solo una tipologia di macchina impastatrice. Ne esistono molte altre (a spirale, a forcella, a bracci tuffanti), ma quella di cui mi occuperò in questo articolo è la più diffusa in ambito domestico.

Come funziona una planetaria?

La planetaria si chiama così perché, nel suo funzionamento, riproduce il duplice movimento rotatorio dei pianeti.

Il moto dell’attrezzo si compone infatti di una doppia rotazione:
• una su se stesso
• un’altra intorno a un punto fisso, il centro della ciotola.

Questo tipo di movimento consente di mescolare in maniera efficace e uniforme tutto il composto, anche la parte a contatto con le pareti.

In base a marche e modelli, le macchine possono avere più o meno programmi. Spesso sul corpo sono presenti luci LED che indicano quello in azione, oltre alla temperatura e potenza di funzionamento.

L’alimentazione elettrica della macchina, a seconda dei modelli, può variare dai 700 ai 1800 Watt degli apparecchi più professionali. La scelta della potenza dovrà dipendere dalla consistenza del tipo di impasto che dovrai andare a trattare.

Come è fatta una impastatrice planetaria

La struttura di una planetaria è composta da un corpo centrale, o scocca, in plastica o in metallo. Alla scocca si aggiungono la ciotola di lavorazione, un braccio meccanico e una serie di accessori a esso agganciati.

Il materiale con cui è realizzata la scocca definisce anche la qualità della planetaria, perché naturalmente una scocca in plastica è più leggera ma anche più instabile rispetto a una in metallo.

Gli accessori base solitamente forniti in dotazione sono tre tipi di fruste:
• k o a foglia
• a gancio
• a filo.
Le macchine più accessoriate hanno anche la frusta gommata.

La frusta k, in acciaio inox, è detta così perché al centro presenta proprio questa forma, progettata per sostituire i movimenti del cucchiaio di legno e quelli manuali.
Va bene per mescolare ingredienti di media densità, come farina, uova e burro, infatti si utilizza prevalentemente per i dolci.

Il gancio, dalla forma a uncino, si utilizza invece per composti più densi e pastosi. È utile quindi per i composti da forno, come il pane, ma anche per fare la pasta.

La frusta a filo è composta da un groviglio di fili metallici e viene utilizzata invece per composti più leggeri, come creme, spume e vellutate. Consente di effettuare un movimento leggero, ma può essere utilizzata più a lungo rispetto agli altri accessori.

La frusta gommata è invece una sorta di paletta in metallo ricoperta di silicone o altro materiale plastico. Serve soprattutto a raccogliere i residui che si accumulano sui bordi della ciotola, raschiandoli via.

Un altro elemento che distingue tra loro i vari modelli è la capacità della ciotola. Una planetaria per le esigenze di una famiglia media dovrebbe avere una capacità di almeno 5-6 litri.

Pulizia e manutenzione della planetaria

Gli accessori della planetaria sono smontabili e possono essere lavati in lavastoviglie.
Il corpo centrale della macchina deve invece essere pulito dopo ogni utilizzo con un panno inumidito per rimuovere tutti residui. Prima di farlo, non dimenticare di staccare la spina dalla corrente.

A proposito di sicurezza, è bene dire che questi elettrodomestici sono equipaggiati con dispositivi che ne impediscono la messa in funzione quando gli accessori non sono agganciati bene, così da impedire ogni incidente.

In ogni caso, quando la macchina è in funzione può essere pericolosa per mani inesperte. Per questo, tienila sempre lontano dalla portata dei bambini durante l’uso.

Quali elementi valutare al momento della scelta

Se dedichi molto tempo alla preparazione di dolci e prodotti da forno fatti in casa, indubbiamente questo è l’elettrodomestico che fa per te.
Vediamo allora a cosa devi fare attenzione al momento dell’acquisto.

Il peso della macchina dovrebbe essere di almeno 6-7 kg, perché se fosse inferiore non sarebbe troppo stabile sul piano di lavoro durante il funzionamento.

Scegli una macchina con corpo in metallo, garanzia di migliore qualità. Se per ragioni di budget devi ripiegare su un modello in plastica, verifica almeno che la ciotola sia in metallo.

La potenza dovrà essere commisurata alla frequenza d’uso: solo se credi di utilizzarla spesso, scegli una potenza intorno ai 1200 Watt.
Una buona macchina deve avere almeno tre livelli di velocità (lenta, media e rapida) anche se le planetarie professionali possono arrivare fino a 10 livelli.

Non tutte le macchine sono dotate del blocco motore, un optional che ne ferma il funzionamento in caso di sollevamento accidentale del braccio. Preferisci i modelli che hanno questo dispositivo di sicurezza.
Fondamentale anche la presenza di un coperchio paraschizzi, per evitare di imbrattare la cucina durante l’uso.

Una nota: molte macchine definite planetarie inglobano altre funzioni, come la cottura, il frullatore, lo sminuzzatore, ecc.. In quel caso sforiamo a mio avviso nel campo dei veri e propri robot da cucina, per cui in questo post non me ne occupo.

Quanto costa una planetaria?

Il prezzo di una planetaria può variare dai 100 euro circa dei modelli più semplici, fino agli oltre 500 delle versioni più avanzate che, però, a volte inglobano anche altre funzioni, proprie come detto di un robot da cucina.

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