Gli elettrodomestici di casa tendono a fare aumentare i consumi di energia elettrica: vediamo allora come usarli in maniera più parsimoniosa.
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Gli elettrodomestici di casa tendono a fare aumentare i consumi di energia elettrica: vediamo allora come usarli in maniera più parsimoniosa.
Al giorno d’oggi, le abitazioni private sono piene di elettrodomestici di ogni tipo. Proprio per questa ragione, i consumi di energia elettrica tendono ad aumentare notevolmente.
Ecco allora una serie di consigli per ridurre i consumi e risparmiare alla fine del mese.
Il primo passo è sempre quello di andare a controllare la classe energetica del proprio elettrodomestico. In questo caso stiamo facendo riferimento alla lavatrice e, di conseguenza, è necessario capire in che anno è stata comprata e quale sia la classe energetica che viene riportata in etichetta.
Ebbene, è importante mettere in evidenza che i consumi sia a livello idrico che di energia elettrica si sono ridotti del 50% per le lavatrici di nuova generazione rispetto ai modelli che hanno tra i 5 e i 10 anni in più.
Un altro ottimo consiglio è quello di usare dei ricambi per la lavatrice di qualità, nel momento in cui si deve sostituire qualche componente.
Ci sono poi alcuni suggerimenti che hanno a oggetto le modalità di utilizzo della lavatrice nella vita di tutti i giorni, che sono in grado, comunque, di garantire un ottimo impatto in bolletta.
Ad esempio, la lavatrice dovrebbe essere fatta partire solo a pieno carico, così come è meglio non puntare su quei programmi che vengono definiti a mezzo carico, dal momento che non comportano il dimezzamento dei consumi, ma spesso questi ultimi si avvicinano a quelli di un ciclo di lavaggio normale.
Meglio evitare anche il programma di prelavaggio, optando per un ammollo normale e scegliere temperature di lavaggio medio basse, che si aggirano tra 30 e 60 gradi.
È bene mettere in evidenza un aspetto molto interessante: tutti hanno la possibilità di asciugare i capi che sono stati lavati senza pagare nemmeno un centesimo ed è quello di stenderli all’aria aperta, sfruttando i raggi del sole.
È chiaro che, per chi non ha una simile possibilità, è necessario fare ricorso a un’asciugatrice. I modelli catalogati in classe A si caratterizzano per il fatto di non utilizzare più un sistema di resistenze per garantire il riscaldamento dei capi d’abbigliamento e per asciugarli, ma vanno a sfruttare una vera e propria pompa di calore che consente anche di ridurre notevolmente i consumi.
Detto questo, è abbastanza facile intuire come i consumi di energia elettrica per un ciclo di asciugatura sono sempre piuttosto alti. Quindi, quando è possibile, meglio stendere i panni e sfruttare l’azione riscaldante dei raggi del sole.
A partire dal 2011, i modelli più datati di lavastoviglie, quelli che fanno parte della classe B o classe D non possono essere più proposti sul mercato. Detto questo, nel caso in cui ne abbiate comprata una prima di quella data e ce l’aveste ancora in casa, sarebbe opportuno sostituirla con un modello più recente, in una classe energetica migliore e più efficiente.
Diverse indagini e ricerche svolte in ambito scientifico hanno messo in evidenza come l’impiego della lavastoviglie consente di diminuire notevolmente il consumo di acqua in confronto al lavaggio a mano, con un risparmio che si aggira intorno al 40%.
Detto questo, si può in ogni caso seguire qualche suggerimento per risparmiare anche energia elettrica. Ad esempio, il filtro della lavastoviglie andrebbe pulito spesso. Basti pensare che, quando il filtro è ostruito per colpa di qualche residuo, i consumi dell’elettrodomestico in questione tendono ad aumentare e non poco. Meglio optare anche per programmi di lavaggio piuttosto brevi e caratterizzati da temperature limitate.
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