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Cos’è il gasatore per l’acqua?
Chi ricorda negli anni Settanta le polverine come l’Idrolitina o la Cristallina, utilizzate per rendere effervescente in maniera economica l’acqua del rubinetto?
Oggi per farlo si usa il gasatore per l’acqua, un piccolo elettrodomestico chiamato anche saturatore o carbonatore.
L’acqua frizzante ottenuta in questo modo è anche migliore di quella imbottigliata, le bolle di gas sono infatti più grandi e pare che ciò contribuisca a migliorarne il gusto.
Naturalmente, con un gasatore si possono fare anche tante altre bibite frizzanti per gli amanti delle bollicine.
Come funziona un gasatore per l’acqua?
In realtà, esistono diversi modelli di gasatore, alcuni dei quali funzionano senza energia elettrica o batterie.
I più diffusi necessitano invece dell’alimentazione elettrica per il loro funzionamento, mentre quelli di tipo professionale possono essere collegati direttamente al lavandino.
In tutti i casi, comunque, il funzionamento è legato all’utilizzo di cartucce per l’immissione di anidride carbonica.
La gasatura è infatti resa possibile addizionando all’acqua potabile anidride carbonica. Questa sostanza può inibire lo sviluppo di batteri e permette di bere anche acqua non filtrata.
Il gasatore di tipo manuale consente di gasare circa un litro di acqua per volta, per cui può risultare poco funzionale. Quello automatico permette invece di avere un’erogazione continua di acqua frizzante.
Il consumo energetico per i gasatori elettrici è di circa 100 W nei modelli più piccoli ma può arrivare a 200 W in quelli più grandi.
Perché comprare un gasatore per l’acqua?
Negli ultimi tempi in Italia si sta registrando un vero e proprio boom nelle vendite di questo elettrodomestico.
Il motivo è presto spiegato. Se da un lato può non avere utilità per chi come la sottoscritta beve esclusivamente acqua liscia, dall’altro risulta molto conveniente per chi la preferisce gasata.
Infatti, numerosi sono i vantaggi:
• risparmio economico rispetto all’acquisto di acque imbottigliate
• più sicurezza per l’acqua del rubinetto
• meno fatica per trasportare pesanti cassette dal supermercato fino a casa
• meno ingombro per stivare le scorte in casa
• riduzione dell’impatto ambientale dovuto alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie di plastica.
Al momento dell’acquisto valutate quanto spazio avete in cucina, per decidere se sceglire un apparecchio da appoggiare sul piano o uno del tipo installabile sottolavello.
Potete acquistare il gasatore qui:
• Sodastream Power Black
• Beghelli La macchina dell’acqua Plus
• Kitchenaid Artisan Sodastream.
Come usare il gasatore per l’acqua
La condizione principale per avere un buon prodotto finale è la qualità della materia prima, ovvero l’acqua fornita dal vostro acquedotto. Per prima cosa quindi assicuratevi dal Comune o dal competente ufficio di gestione che l’acqua che sgorga dal rubinetto sia potabile.
In secondo luogo, i risultati ottimali si ottengono procedendo alla gasatura di acqua molto fredda (eventualmente raffreddata in frigo primo dell’uso). Infatti, le basse temperature contribuiscono a eliminare gli agenti inquinanti.
Molto importante è poi la potenza dell’apparecchio, che consente di scegliere diversi livelli di gasatura, in base alle vostre preferenze.
Altre condizioni essenziali per l’uso corretto del gasatore sono:
• una buona pulizia dell’ambiente in cui avviene l’imbottigliamento
• il consumo preferibilmente in giornata dell’acqua ottenuta.
In dotazione sono fornite delle bottiglie da utilizzare proprio per l’imbottigliamento, per le quali sono specificate nella confezione particolari regole di pulizia.
Di solito, è consigliato il lavaggio in lavastoviglie a temperature non troppo elevate e l’eliminazione alla data di scadenza riportata.
Se le bottiglie appaiono danneggiate, quindi deformate, scolorite, screpolate o graffiate, provvedete alla loro sostituzione.
Quanto costa un gasatore per l’acqua?
Il prezzo medio per un aggeggio di questo tipo si aggira intoro ai 70 euro. Esistono però anche modelli più elaborati, che prevedono funzioni aggiuntive, come quella di depurazione a osmosi e di filtraggio. In questo caso il costo può arrivare anche a 200 euro.
Ovviamente i prezzi cambiano anche a seconda si tratti di un modello da collegare direttamente al rubinetto o funzionante a elettricità e nel primo caso sono maggiori.
I costi di utilizzo sono legati all’approvvigionamento periodico delle bombolette di anidride carbonica. I prezzi delle ricariche si aggirano mediamente intorno ai 7 euro per ogni 35 litri di acqua da gasare.
Le cartucce di CO2 possono essere acquistate direttamente dal produttore. Esistono però anche ricariche universali, adattabili a diversi modelli di gasatore, acquistabili in supermercato o nei negozi di casalinghi che costano di meno.
Se si ipotizza un consumo di acqua minerale di un litro al giorno e si considera che il prezzo medio delle acque imbottigliate è di ca. 30 centesimi al litro, si ottiene una spesa pari a 109,5 euro l’anno.
Tale spesa equivale più o meno al costo di un gasatore più 5 cartucce di ricarica, per cui si comprende facilmente come l’acquisto dell’elettrodomestico sia ammortizzabile in breve tempo.