Bimby Vorwerk: la storia di un successo tutto europeo

Il robot da cucina Bimby è uno dei prodotti marchiati Vorwerk più conosciuti: fondamentale è la proposta di ricambi ed accessori a disposizione dei clienti.

Bimby della Vorverk©

Il robot da cucina Bimby

In un momento storico dominato dall’influenza del Nuovo Mondo, dalle sue mode in fatto di fashion alle rivoluzioni tech, è sempre piacevole riscoprire i successi europei che, ancora oggi, rappresentano porti sicuri per gli acquisti degli italiani, e non solo.

Tra questi ritroviamo, certamente, i prodotti marchiati Vorwerk, appartenenti, quindi, all’azienda tedesca, oggi anche sponsor della società di calcio della Fiorentina, fondata nel 1883 e operante nel settore della distribuzione diretta di prodotti per la casa e cosmetici.

L’impresa, a conduzione familiare, è attiva in oltre 60 Paesi e colleziona circa mezzo milione di addetti; i suoi prodotti più rappresentativi sono l’aspirapolvere Folletto e il robot da cucina Bimby, conosciuti, al di fuori dell’Italia, come Kobold e Thermomix.

Mentre l’invenzione del primo fu quasi conseguente allo sviluppo del marchio stesso, però, la storia del Bimby è molto diversa ed affonda le sue radici in tempi molto più vicini a noi.

L’elettrodomestico francese attraverso le sue evoluzioni, fino al Bimby

Era il 1971 quando lo svizzero Hans-Joerag Gerber venne colpito da un’idea che avrebbe per sempre cambiato il piccolo mondo della cucina: unire, in un unico apparecchio, un frullatore e un dispositivo per la cottura dei cibi. Fu proprio così che nacque il primo prototipo in assoluto del Bimby, in Francia, immediatamente distribuito prima nazionalmente e, poi, in Spagna e nella nostra Italia. Il nome iniziale fa quasi sorridere: mixer zuppa; eppure quel piccolo elettrodomestico innovativo, da allora, ne ha fatta tantissima di strada!

Inizialmente era composto da un boccale di un litro con coperchio, un misurino, manopole per la regolazione della velocità e della temperatura e una spatola per mescolare le pietanze site nel boccale, anche durante le attività, senza entrare in contatto con il gruppo coltelli; una vera rivoluzione.

Il modello successivo arrivò nel nostro Paese nel 1978 e si distingueva immediatamente dal precedente: era, infatti, di colore arancione e molto migliorato grazie alla presenza di un cestello (per evitare, se si desiderava, il contatto con le lame) e all’installazione di un thermos detto Thermopot.

Facciamo, poi, un salto negli anni ‘80 per ritrovare il terzo modello in successione temporale, il TM3300, con un aumento della capienza del boccale, base più solida, nuova manopola per la regolazione del timer e arresto automatico, oltre a 12 velocità, protezione contro il surriscaldamento e temperatura impostabile. L’elettrodomestico, insomma, cominciava già a prendere pieghe decisamente tech e moderne.

Negli anni ’90, poi, è arrivato il TM21, ancora oggi presente in alcune case grazie alla sua impareggiabile resistenza, con un design rinnovato, il Varoma adibito alla cottura a vapore, un nuovo tasto Turbo e una nuova funzione Spiga per preparare impasti lievitati, più una maggiorazione sulla velocità delle lame, un utensile denominato Farfalla, in grado di montare alimenti e cuocere il riso, e una bilancia elettronica integrata con display a sette segmenti.

Il quinto modello di Bimby arriva nel nuovo secolo e, precisamente, nel 2004, con la denominazione di TM31 e tantissime migliorie sia per quanto riguarda il design che il funzionamento: l’era digitale era, ormai, già iniziata da un pezzo, per cui l’elettrodomestico è stato completamente digitalizzato, abbandonando strumenti manuali ed equipaggiando una sola manopola meccanica e qualche tasto di piccole dimensioni.

Dieci anni dopo, nel 2014, è arrivata anche la variante TM5 con una serie infinta di novità: schermo tattile, memoria di archiviazione per le ricette, boccale da 2,2 litri e bilancia funzionante, all’occorrenza, anche durante l’attività delle lame. Insomma, il piccolo robot è diventato davvero il migliore amico delle casalinghe e, perché no, dei single, anche confacendosi alle ultime novità in fatto di tecnologia che avevano già conquistato tutto il settore, dagli smartphone alle TV diventate anch’esse, appunto, smart.

Inizialmente le ricette potevano essere caricate anche attraverso appositi Stick; poi, è stato proposto il gruppo Cook-Key, il modulo Wi-Fi che ha permesso al Bimby di entrare, finalmente, nel mondo dell’Internet Of Things, collegandosi alla piattaforma Cookidoo per visionare e scaricare ricette di ogni tipo.

Oggi sono disponibili infiniti servizi su questa scia, dal menù settimanale all’opzione svuota-frigo che consente di realizzare ricette con gli ingredienti presenti in quel momento in casa, ottimizzando spese e… gusto.

Bimby: la forza di un piccolo elettrodomestico

Ma come ha fatto un elettrodomestico del genere ad attraversare intere decadi e ad arrivare fino a noi, mantenendo intatto il suo successo e, anzi, ampliandolo?

Sicuramente punto di forza del Bimby è la sua voglia di rimanere al passo con i tempi, presentandosi sempre migliorato, contestualizzato nell’epoca in cui si rinnova.

Inoltre, fondamentale è anche la sua resistenza e la proposta di ricambi ed accessori veramente ampia che è sempre a disposizione dei clienti.

Sono, infatti, ancora tantissimi i modelli TM21 e TM31 in circolazione, oltre al super moderno TM5, che hanno potuto continuare a fare il loro dovere attraverso un’assistenza mirata e professionale e, soprattutto, grazie all’utilizzo di ricambi Bimby, originali o anche compatibili (purché garantiti), che li rendono potenzialmente eterni.

Insomma, se acquistare un Bimby può essere, per qualcuno, un investimento economico iniziale importante, non bisogna dimenticare che ciò che si guadagnerà in cambio è un validissimo compagno di cucina quotidiano (quasi) indistruttibile, in grado di risolvere anche le giornate più impossibili!

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