Il decoder a scomparsa ha dimensioni molto più ridotte e compatte di un apparecchio standard e la forma poco più grande di una chiavetta USB.
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Il decoder a scomparsa ha dimensioni molto più ridotte e compatte di un apparecchio standard e la forma poco più grande di una chiavetta USB.
Photo credit Amazon
Il decoder per il digitale terrestre è un dispositivo indispensabile per rendere compatibili i vecchi televisori con il digitale di seconda generazione DVB-T2 che sta progressivamente sostituendo il vecchio digitale terrestre.
In attesa del switch off definitivo, infatti, per continuare a ricevere molti canali, se non possiedi un televisore adeguato alla nuova tecnologia e non vuoi acquistarne uno nuovo, magari sfruttando i bonus governativi, dovrai ripiegare proprio sull’uso di questo dispositivo.
In particolare, già dal prossimo 8 marzo la maggior parte dei canali nazionali saranno trasmessi con il nuovo standard MPEG-4 e solo alcuni, per un periodo transitorio, continueranno a trasmettere con il vecchio MPEG-2.
Negli ultimi tempi si sta facendo strada una nuova tipologia di decoder per la televisione, il decoder a scomparsa o invisibile.
Ma perché si parla di decoder a scomparsa? Sono detti anche mini decoder o micro decoder perché sono di dimensioni molto più ridotte e compatte di un apparecchio standard e hanno una forma poco più grande di una comune chiavetta USB.
Le misure medie sono infatti di 7-8 cm di lunghezza e 2-3 cm di spessore.
Un decoder tradizionale, in confronto, sembra essere un apparecchio molto ingombrante anche se in realtà non è poi così grande.
Ma, dimensioni a parte, il motivo per cui sono detti a scomparsa è perché vengono installati in maniera tale da mimetizzarsi completamente con il televisore e risultare praticamente invisibili.
Vanno inseriti infatti nella porta HDMI posta dietro il televisore, direttamente o tramite una piccola prolunga. Non avendo un proprio alimentatore, devono essere alimentati mediante la porta USB del televisore.
L’unica cosa visibile sarà il piccolo ricevitore a infrarossi, necessario per inviare alla TV i segnali del telecomando.
Il device può essere utilizzato anche come media palyer, inserendo memorie esterne con film e musica attraverso la porta USB.
Alcuni modelli possono interagire con smartphone e tablet ed è quindi possibile controllarli da remoto.
La funzione smart screen permette di visualizzare sui display di tablet e smartphone i contenuti televisivi sintonizzati dal decoder.
Il decoder a scomparsa si collega nella parte posteriore della televisione in modo da integrarsi perfettamente all’apparecchio e sparire completamente alla vista.
Si tratta di una scelta praticamente obbligata per i televisori a schermo piatto installati a parete dove non esiste materialmente un ripiano su cui appoggiare il dispositivo.
L’inserimento nella parte posteriore attraverso la porta HDMI consente all’apparecchio di mimetizzarsi e non crea ingombri grazie allo spessore ridotto.
Naturalmente nulla vieta di utilizzarlo anche per quei televisori installati tradizionalmente su parete attrezzata, per risparmiare un po’ di spazio, vista la quantità di dispositivi che possono essere presenti in casa (decoder per TV satellitare, sound bar, smart speaker, ecc.) e per evitare l’antiestetica presenza di una scatoletta e di fili neri aggrovigliati.
Il decoder di questo tipo può essere utile, inoltre, quando non viene utilizzato in maniera costante ma deve essere trasportato (ad esempio per usarlo sporadicamente nella casa per le vacanze).
Se il tuo televisore non ha una presa USB disponibile, l’utilizzo di un decoder a scomparsa può risultare problematico.
Come detto in precedenza, infatti, questo tipo di dispositivo non ha una propria alimentazione e in mancanza della presa USB disponibile, sarà necessario utilizzare un caricatore da cellulare, vanificando di fatto quel risparmio di spazio che porta a scegliere proprio questo tipo di dispositivo.
In caso di uso prolungato inoltre, le dimensioni ridotte del decoder possono causare un leggero surriscaldamento. Questo problema, a dire il vero, può verificarsi soprattutto in stanze piuttosto calde.
L’eventuale surriscaldamento non renderà l’apparecchio completamente inutilizzabile, ma ne limiterà fortemente l’affidabilità e farà sì che non funzioni finché non si è nuovamente raffreddato. Per intenderci, un po’ quel che accade al cellulare se lo lasci sotto al sole.
Il prezzo di un decoder a scomparsa può essere leggermente superiore a quello di uno tradizionale in virtù della più costosa tecnologia di miniaturizzazione.
Parliamo in ogni caso di cifre che non superano i 30-40 euro.
Su Amazon puoi trovarne qualche esempio:
• Dcolor
• GB-220DG
• Dongle NANO T265.
Ovviamente in base alle diverse opzioni disponibili, i modelli possono salire di prezzo, quindi è sempre bene confrontare le offerte dei vari marchi di distribuzione del settore dell’elettronica oltre che dei siti di e-commerce.
Se hai acquistato un decoder di questo tipo avrai visto già dalle istruzioni che è davvero molto semplice da installare e configurare.
In pratica, dovrai semplicemente inserire il mini decoder nella porta USB e collegarlo all’alimentatore, dopodiché potrai continuare a ricevere i tuo programmi preferiti.
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