Guida all’acquisto di un aspirabriciole

Anche se molti vi diranno che potete farne a meno, un aspirabriciole può essere un alleato indispensabile per tenere pulita la casa e soprattutto la cucina.

Aspirabriciole Dustbuster (photo credit www.blackanddecker.it)

Aspirabriciole: è davvero indispensabile?

Saranno in molti a dirvi che se avete un buon aspirapolvere ricco di accessori, potete anche fare a meno di un aspirabriciole. Personalmente, invece, lo ritengo un alleato indispensabile per tenere pulita la casa e in particolare la cucina.

Prendere l’aspirapolvere, munirlo dell’accessorio adatto, pulire, poi ristaccarlo e conservare tutto, solo per aspirare qualche briciola prodotta dal pasto quotidiano, è un insieme di operazioni troppo lungo e complicato. Molto più semplice prendere un attimo il piccolo e apposito apparecchio!

Certo, se la vostra cucina è veramente di dimensioni ridotte, mi rendo conto che è complicato anche stivare un elettrodomestico così piccolo. Ma se lo spazio a diposizione è un minimo sufficiente, ritengo valga davvero la pena acquistarlo.

Gli aspirabriciole sono piccoli e maneggevoli e quasi sempre senza fili, per cui possono essere portati ovunque.

Oltre a servire per raccogliere le briciole dalla tavola, l’aspirabriciole può essere utile per svariati altri usi, come:
rimuovere la polvere dai cassetti
pulire il divano dai peli del cane o del gatto.
Potete usarlo anche per la pulizia dell’auto, anche se in questo caso deve avere una potenza adeguata.

Caratteristiche tecniche di un aspirabriciole

Per valutare la qualità di un aspirabriciole non si può fare a meno di analizzarne tre elementi fondamentali:
• la potenza di aspirazione del motore
• l’autonomia di funzionamento
• la velocità di ricarica.

La potenza di aspirazione è espressa in volt e possiamo distinguerne per gli aspirabriciole 3 livelli:
• bassa: dai 2 ai 7 V
• media: dai 7 ai 13 V
• alta: dai 13 ai 22 V.
Un aspirabriciole di buon livello deve avere una potenza di almeno 12 volt, ma se pensate di usarlo anche in auto serve qualcosa in più.

Alcuni modelli prevedono comunque la regolazione della potenza su due livelli di velocità, per cui si può selezionare quella che serve al momento.

Altro aspetto molto importante è l’alimentazione. Gli aspirabriciole possono essere alimentati:
• dalla rete elettrica
• a batteria.

Quelli con cavi elettrici hanno il vantaggio di non creare problemi per la durata del tempo di utilizzo. Di contro, però, la possibilità di movimento è limitata dalla lunghezza del cavo.

I modelli alimentati a batteria, quelli più diffusi, sono invece dotati di una basetta per la ricarica da collegare alla presa di corrente. Il loro svantaggio è quindi quello di avere un’autonomia di durata limitata.

Le batterie sono di tre tipi:
• agli ioni di litio (Li – Ion), sono le più leggere e hanno il vantaggio di poter essere ricaricate in qualunque momento, senza dover essere completamente scariche
• le Ni – MH sono invece più pesanti e soffrono dell’effetto memoria, ovvero devono essere scaricate completamente prima di essere ricaricate, altrimenti perdono di efficacia
• le Ni – Cd hanno una tecnologia ormai superata ma sono le più economiche, infatti vengono usate nei modelli di fascia bassa.

In alcuni modelli la base di ricarica va fissata al muro, in altri ha una posizione orizzontale, appoggiata su un piano.

L’autonomia di questi modelli varia generalmente tra i 15 e i 20 minuti, anche se i prodotti migliori possono anche superarla. Il tempo di ricarica può andare dalle 6 alle 15 ore.

Come per tutti gli apparecchi che aspirano polvere, è molto importante prestare attenzione al sistema di filtraggio, sia per evitare l’infiltrazione di particelle che possano danneggiarlo, sia per purificare l’aria reimmessa in ambiente.

Un buon aspirabriciole è dotato di ben due filtri:
• uno trattiene le briciole e lo sporco grossolano
• l’altro filtra le polveri e le particelle più sottili.

I migliori sono comunque i filtri HEPA, di cui ho parlato in un apposito articolo.

Tipologie di aspirabriciole

Non tutti gli aspirabriciole sono uguali. Si distinguono infatti non solo per la potenza ma anche per le caratteristiche di aspirazione.

La maggior parte degli apparecchi funziona grazie a una tecnologia ciclonica. In pratica al loro interno è presente una piccola elica che genera una specie di ciclone. Per la forza centrifuga da questo generata, l’aria viene separata dalle altre sostanze aspirate, per cui si ottiene una sorta di prefiltraggio.

I modelli ciclonici presentano il vantaggio di non avere il sacchetto da cambiare periodicamente, in quanto tutti i materiali aspirati vengono raccolti nel serbatoio che deve essere semplicemente svuotato direttamente nel cestino dei rifiuti.
In alcuni casi questo serbatoio è trasparente, per cui si ha la comodità di vedere quando è pieno e occorre svuotarlo.

Ci sono poi i modelli cosiddetti wet&dry, ovvero quelli che aspirano anche i liquidi. Sono dotati di due serbatoi separati, uno per i liquidi e uno per il secco, in modo da rendere più semplice la manutenzione.

Struttura di un aspirabriciole

La struttura dell’aspirabriciole è importante non solo perché influisce sul design dell’oggetto, ma anche per le sue prestazioni e, soprattutto, sul confort di utilizzo.

La prima qualità fondamentale è dunque la leggerezza, per non scoraggiare all’utilizzo dell’utensile.

Le dimensioni di un aspirabriciole sono piuttosto contenute (intorno ai 40 cm di lunghezza) ma il loro peso può variare. Mediamente è di circa 1 kg, ma esistono anche modelli da 700 g o più pesanti, fino a 1,8 kg. Considerate che andrà utilizzato con una sola mano, per cui scegliete un modello leggero.

L’impugnatura deve essere ergonomica e favorire l’accensione dell’apparecchio comodamente con il pollice. La presenza di un rivestimento antiscivolo è senza dubbio un plus.

La capacità del serbatoio è importante per rendersi conto di ogni quanto dovrà essere svuotato. Mediamente è compresa tra i 350 e i 500 ml, anche se ci sono serbatoi che arrivano a un litro di capacità. Nei modelli wet&dry i serbatoi sono ovviamente più piccoli, visto che ce ne sono due.

Accessori per aspirabriciole

Come l’aspirapolvere anche l’aspirabriciole può essere utilizzato su diverse superfici. Scegliete quindi un modello dotato di varie bocchette per un utilizzo più versatile.

Le bocchette più diffuse sono quelle:
• a spazzola
• a lancia
• telescopica.

La bocchetta a spazzola è utile soprattutto se intendete usare l’apparecchio per pulire divani e tappeti.
La bocchetta a lancia è una sorta di beccuccio in grado di raggiungere le fessure più anguste. Molto simile è la bocchetta telescopica, caratterizzata però da un beccuccio allungabile.

Quanto costa un aspirabriciole?

L’aspirabriciole è un elettrodomestico molto economico. Si parte da una fascia di prezzo bassa di poche decine di euro fino ad arrivare ai 150 euro circa di una fascia alta di prodotto.

Su Amazon potete trovare diversi modelli dei migliori brand:
BLACK+DECKER WDB115WA-QW Dustbuster
Ariete 2474 Bagless
Rowenta AC4769 Extenso Cyclonic.




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