Un idropulsore dentale, detto anche irrigatore o doccetta, è un piccolo elettrodomestico utilizzato per completare l’igiene orale quotidiana con spazzolino.
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Un idropulsore dentale, detto anche irrigatore o doccetta, è un piccolo elettrodomestico utilizzato per completare l’igiene orale quotidiana con spazzolino.
L’idropulsore dentale è un piccolo elettrodomestico utilizzato per completare la quotidiana igiene orale compiuta con spazzolino e filo interdentale. Viene chiamato anche irrigatore o doccetta.
È uno strumento usato da tempo in ambito professionale ma che solo da pochi anni inizia a essere acquistato per uso domestico.
L’apparecchio emette dei sottilissimi getti d’acqua, regolabili fino a una pressione di 3.000 pulsazioni al minuto, che consentono di rimuovere i residui di cibo rimasti dopo la normale pulizia.
Gli apparecchi più evoluti uniscono un getto d’aria a quello d’acqua, in modo da aumentare ancora di più l’azione antiplacca. L’ossigeno inoltre ha una funzione antibatterica che aiuta a mantenere sano il cavo orale.
L’idropulsore, il cui utilizzo non sostituisce le altre fasi dell’igiene, è molto utile soprattutto per i ragazzi quando indossano un apparecchio fisso o per chi ha un impianto dentale.
Per le indicazioni su come usare correttamente questo dispositivo vi rimando al vostro dentista, mentre qui vi darò alcune consigli per l’acquisto.
In commercio esistono diversi modelli e marche di idropulsori, ma sostanzialmente le componenti sono sempre le stesse.
Ciò che può fare la differenza sono la qualità dei materiali e il numero di accessori disponibili.
In genere nella confezione di un idropulsore trovate:
• il serbatoio, nel quale va messa l’acqua ed eventualmente anche il collutorio
• il micro motore: aziona la piccola pompa dell’acqua che crea la pressione e avvia il getto
• un manipolo anatomico per direzionare il beccuccio/ugello
• una manopola o dei pulsanti per regolare l’intensità del getto
• testine di ricambio.
Il costo di un idropulsore dentale per uso domestico dipende ovviamente da vari parametri, quali i materiali usati per la costruzione, la grandezza, gli accessori disponibili e non ultima la marca.
I modelli base hanno un costo intorno a 50 – 60 euro mentre quelli più accessoriati, dotati di serbatoi più ampi e di batterie di lunga durata, possono costare più di 100 euro.
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Se dovete comprare un idropulsore, un semplice confronto tra i prezzi non basta per decidere quale apparecchio scegliere. Valutate attentamente tutte le caratteristiche e sceglietelo in base alle vostre esigenze.
In commercio esistono essenzialmente due tipologie di apparecchio:
• quello che funge esclusivamente da idropulsore
• quello che unisce le funzioni di idropulsore e di spazzolino elettrico (sono due strumenti distinti anche se molto simili).
Un’altra differenza va fatta tra:
• gli apparecchi con fili da usare a casa alimentati dalla corrente elettrica
• gli apparecchi cordless che si possono portare in viaggio, alimentati da comuni batterie usa e getta o da quelle ricaricabili (più costosi). Quest’ultima opzione è praticabile anche nel caso in cui non si disponga di una presa elettrica nei pressi del lavabo.
Altre caratteristiche da valutare sono:
• la possibilità di calibrare la potenza del getto, aspetto importante perché chi ha gengive delicate non potrà usare uno strumento dal getto troppo potente;
• la possibilità di cambiare le testine, in modo non solo di regolare la potenza ma anche di scegliere la sua tipologia, ad esempio il getto singolo pulsante o quello rotante delicato. L’intercambiabilità delle testine è importante anche nel caso in cui l’idropulsore sia usato in famiglia, per avere un ugello personale per ogni componente. A tal proposito è necessario verificare che siano presenti gli scomparti dove depositarli dopo l’uso. Anche se a uso personale, la testina andrebbe comunque sostituita una o due volte l’anno, per motivi di igiene;
• il timer, con cui è possibile impostare la durata del funzionamento, in modo da evitare eccessi rischiando di infiammare le gengive;
• la capacità del serbatoio: per una famiglia sarà necessario che contenga almeno 600 ml d’acqua, in modo da non doverlo riempiere più volte durante la giornata. I modelli portatili dispongono invece di un piccolo serbatoio nello stesso manico, di potenza piuttosto limitata. Alcuni apparecchi consentono di miscelare l’acqua con del collutorio;
• il peso: trattandosi di un accessorio da tenere in mano è utile assicurarsi che il suo utilizzo sia abbastanza comodo;
• la silenziosità: nel caso in cui si usi l’apparecchio la sera prima di andare a dormire è infatti importante compiere l’operazione in maniera discreta senza disturbare.
L’idropulsore è un dispositivo piuttosto delicato e se non è sottoposto a un’accurata manutenzione può facilmente guastarsi. Informatevi quindi in fase d’acquisto se è fornito di una garanzia del produttore, in genere più lunga di quella rilasciata dal rivenditore.
Nel caso in cui ci si assenti da casa per un po’ di tempo è importante svuotare il serbatoio, qualunque sia la sua capienza, per evitare ristagni d’acqua e conseguente proliferazione di germi e batteri o depositi di calcare.
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