Tante sono le tecniche di decoro parietale della casa: vanno dalle più antiche alle più innovative, dallo stucco veneziano fino al dècoupage.
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Tante sono le tecniche di decoro parietale della casa: vanno dalle più antiche alle più innovative, dallo stucco veneziano fino al dècoupage.
Venezia, una città eterna, dove il tempo pare essersi fermato, incastonato tra le innumerevoli calli. Suoni, colori, profumi, una città dalle mille sfumature.
Venezia è un’opera d’arte vivente, attorniata dalle acque verdastre della laguna, i muri antichi realizzati in cocciopesto rovinati dalla salsedine.
Pareti rovinate, ma che conservano e raccontano la tradizione veneziana dello stucco.
Ebbene sì, il rivestimento con lo stucco veneziano è una tecnica che risale al XV secolo nata proprio in questa città.
Nonostante gli innumerevoli nomi che lo identificano, la sua composizione è sempre la stessa: una miscela di calce aerea e acqua e aggiunta di polvere di marmo.
La fama di questa tecnica è dovuta soprattutto alle sue proprietà tra cui l’impermeabilità all’acqua, fondamentale in un ambiente umido e lagunare come Venezia.
Tra le altre qualità si annoverano la composizione naturale del prodotto, la facilità di manutenzione, la resistenza nel tempo e per ultime, ma non da meno, l’eleganza e la versatilità.
È facilmente applicabile sia su pareti esterne sia interne: dopo aver pulito accuratamente la superficie, verificando che non vi siano residui di polvere o altre imperfezioni, è sufficente mescolare lo stucco con il colore scelto e stenderlo con delicatezza nella zona prescelta, in maniera che risulti uniforme.
Sarà necessario applicare altre due mani di stucco a intervalli di tempo differenti e infine lucidare per ottenere l’effetto desiderato.
Tornando ancora più indietro nel tempo, all’epoca degli antichi Greci, ecco che compare un tecnica molto più articolata, ma ugualmente affascinante: il trompe l’oeil.
Usata per la decorazione di muri, soffitti e porte, sfrutta il concetto della prospettiva (che all’epoca non era ancora stato concepito!) e la magia degli effetti chiaroscurali, per trarre in inganno la mente e manipolarla, creando l’illusione di qualcosa che in realtà non esiste. Attraverso di essa è possibile allargare lo spazio e inserire elementi come finestre, colonne, archi, liberando la mente e la fantasia.
La realizzazione di questo espediente va affidata a una figura esperta proprio alla luce della sua complessità.
Un altro salto nel tempo, questa volta in avanti, nell’Ottocento, ci porta all’arte dai toni francesi del découpage. Essa consiste nell’applicazione su pareti (ma non solo) di carta e tessuti che verranno poi ricoperti di colla e il risultato finale sarà un’esplosione di colori e forme.
In questo caso è necessaria un po’ di accortezza, poiché l’umidità potrebbe deturpare le decorazioni causando distacchi, meglio quindi evitare le zone del bagno o quelle maggiormente esposte al vapore.
Tra le tecniche più tradizionali di decoro parietale rientra sicuramente quella della spugnatura.
Molto semplice e adatta anche ai più inesperti, prevede due varianti: quella a mettere dove, dopo aver steso due mani di pittura, si impregna la spugna di colore e successivamente si tampona la parete con delicatezza.
La versione a togliere consiste invece nello stendere il prodotto di velatura con la pennellessa e picchiettare la parete umida con la spugna, in modo da asportare parte del colore e ottenere un effetto più evidente.
Infine, un diverso effetto può essere ottenuto a seconda della spugna sfruttata, che può essere di origine naturale oppure sintetica. A questa può sostituirsi uno straccio per un effetto spiegazzato.
Tante sono le tecniche utilizzate per decorare le pareti di casa, dalle più antiche alle più innovative, dallo stucco veneziano al dècoupage dell’Ottocento, ognuna caratteristica e unica a suo modo, tanto da rendere ardua la scelta finale.
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