Come tutelarsi quando si vende un immobile

Per tutelarsi efficacemente quando si vende un immobile è fondamentale affidarsi ai servizi di un team di esperti professionisti del settore.

Oggi più che mai, possedere un immobile da vendere rappresenta una preziosa risorsa per ottenere rapidamente un’ottima entrata economica, grazie alle favorevoli condizioni del mercato immobiliare attuale.

Ma l’operazione non è semplice come si potrebbe superficialmente pensare: è necessario infatti tenere a mente diversi aspetti per evitare errori e problemi legali e burocratici, per non parlare di possibili truffe, ed è importante conoscere vari aspetti tecnici necessari per completare la vendita.

Per questo, è buona norma affidarsi sempre a professionisti del settore, come il team di esperti dell’agenzia Bassi Immobiliare, che possano fare da intermediario e tutelare colui che vende il proprio immobile da tutti i possibili rischi.

L’agenzia immobiliare è infatti in grado di indicare tutti i passaggi da seguire e tutti i documenti da reperire per poter vendere in serenità la propria casa. Le vendite tra privati, infatti, spesso non vanno a buon fine e addirittura possono trascinare le due parti in tribunale, come si evince da una recente statistica che attribuisce al 4% il numero delle cause civili per vendite immobiliari tra privati in Italia.

Ma cosa bisogna fare, quindi, per poter vendere un immobile in tutta sicurezza e tranquillità? Vediamolo nel dettaglio.

Effettuare la valutazione dell’immobile

Innanzitutto, la prima cosa da fare è richiedere una valutazione economica dell’immobile, grazie alla quale un professionista del settore può attribuirgli il reale valore di mercato.

In questo modo il prezzo di vendita risulterà competitivo, ovvero né eccessivamente alto da essere sopra la media né eccessivamente basso da svalutarne il valore complessivo: è un delicato punto di equilibrio da individuare per una compravendita soddisfacente.

Eseguire piccole ristrutturazioni e migliorie

Un suggerimento per alzare il valore dell’immobile a fronte di un piccolo investimento economico è quello di eseguire alcune piccole migliorie e interventi di manutenzione dell’appartamento, come ad esempio la tinteggiatura dei muri, la riparazione di eventuali guasti, la sostituzione di componenti non funzionanti e via dicendo.

In questo modo la prima impressione che l’acquirente avrà dell’immobile sarà migliore e non gli si darà la possibilità di trattare al ribasso sul prezzo a causa dei piccoli lavori che dovrà sostenere.

Sistemare difformità e problematiche

È inoltre obbligatorio sanare le eventuali difformità urbanistiche e catastali che dovessero emergere dalla valutazione tecnica.

Essere trasparenti e onesti con l’acquirente, anche informandolo di possibili problematiche della casa o dell’edificio, è sempre una strategia vincente, che tutela il venditore dalle controversie che potrebbero nascere per questo motivo e potrebbero addirittura sfociare in cause legali.

Presentare la documentazione necessaria

Per l’operazione di vendita di un immobile, inoltre, è necessario presentare alcuni documenti specifici, che in alcuni casi sono difficilmente reperibili senza il supporto di un intermediario esperto.

La principale documentazione di cui essere in possesso è costituita da:

relazione tecnica di compravendita, obbligatoria in alcune Regioni, redatta da un professionista (architetto, ingegnere o geometra)
planimetria catastale
• attestazione di conformità urbanistica e catastale
certificazione energetica.

Gli altri documenti possono essere indicati di volta in volta dall’intermediario.

Attenzione al metodo di pagamento

Un capitolo a parte lo merita il metodo di pagamento: è bene richiedere una caparra come impegno all’acquisto anziché un acconto. I due termini, usati spesso come sinonimo, sono in realtà cose diverse.

La principale differenza tra acconto e caparra è che, mentre l’acconto non prevede alcun risarcimento in caso di mancata conclusione del contratto, la caparra impegna le parti e garantisce un rimborso nel caso in cui l’obiettivo concordato non venga raggiunto.
Pertanto, se il compratore decide di non procedere con l’acquisto, la caparra non deve essere restituita.

In fase di rogito, i metodo più sicuri sono l’assegno circolare non trasferibile o il bonifico irrevocabile.

Vendita di un immobile ricevuto in donazione

Rivolgersi a un professionista è particolarmente utile quando si intende vendere un immobile acquisito tramite donazione o successione.

Infatti, in queste circostanze il rischio di un’azione di riduzione può essere molto alto: i legittimari sono autorizzati appunto a far valere questa forma di tutela nel caso in cui la donazione vada a ledere la quota di legittima.

In questo scenario, l’immobile che è stato venduto verrebbe in automatico trasferito ai legittimari e l’acquirente si trasformerebbe in creditore rispetto al venditore dell’immobile.

Il caso degli immobili locati

Allo stesso modo, anche un immobile locato, cioè che risulta al momento abitato da affittuari, può risultare difficile da vendere. Compiere questa operazione è comunque possibile, tenendo ben presenti diversi aspetti legali e normativi tra cui, primo tra tutti, il diritto di prelazione a vantaggio del conduttore, cioè dell’inquilino.

Ma niente paura: un professionista esperto conosce in modo approfondito la normativa che consente la vendita di un immobile, con tutte le varianti del caso e le circostanze più specifiche, ed è dunque in grado di suggerire la strategia migliore per tutelare al massimo il venditore durante tutte le fasi di vendita di un immobile.

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