Sospensione mutuo con Decreto Cura Italia: come richiederla

Tra le misure del Decreto Cura Italia c’è un capitolo dedicato alla sospensione mutuo prima casa per chi si trova in difficoltà per il pagamento delle rate.

Sospensione mutuo

Sospensione mutuo: cosa prevede il Decreto Cura Italia

Il Decreto Cura Italia dello scorso 16 marzo è una manovra del Governo che prevede una serie di misure straordinarie a sostegno dei cittadini, soprattutto quelli colpiti in maniera particolare dalla pandemia dovuta al Coronavirus.

Tra queste misure c’è anche un capitolo dedicato a coloro che in questo momento si trovano in difficoltà col pagamento delle rate per i mutui prima casa.

In particolare, la platea dei beneficiari della sospensione delle rate è stata estesa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, potenziando il meccanismo di strumenti già in vigore, quali:
• il Fondo di garanzia
• il Fondo di solidarietà mutui prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini).

Il Fondo di solidarietà è stato istituito con la legge 244 del 2007 ed è rivolto a quei soggetti che si trovano in difficoltà con il pagamento delle rate per i seguenti motivi:
• cessazione del rapporto di lavoro
• sospensione o riduzione dell’orario di lavoro
• decesso
• grave infortunio.

La sospensione riguarda solo la quota capitale della rata e non gli interessi.

Come funziona la sospensione mutuo con il Decreto Cura Italia

Il Decreto Cura Italia estende il periodo di sospensione previsto dal Fondo di solidarietà per altre due volte e per un totale complessivo non superiore a 18 mesi.

Il Fondo provvederà poi al pagamento del 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.

A differenza di quanto avveniva con le norme in precedenza previste per la sospensione dei mutui, in questo caso non sarà necessario presentare il modello ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).
Infatti, per i prossimi nove mesi (all’incirca quindi fino alla fine dell’anno) è stato eliminato il tetto dei 30.000 euro di reddito per poter accedere alla sospensione.

Chi può beneficiare della sospensione mutuo con il Decreto Cura Italia

Come detto, di questa sospensione possono beneficiare sia i lavoratori dipendenti sia gli autonomi e i liberi professionisti.

In particolare, nel primo caso, possono beneficiarne coloro che, a seguito del diffondersi dell’allarme dovuto al COVID-19 hanno subito:
• la sospensione del lavoro
• la riduzione dell’orario di lavoro.

I lavoratori autonomi e i liberi professionisti, invece, dovranno preparare un’autocertificazione in cui attestino una riduzione del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019, a seguito della chiusura della propria attività o alla riduzione del lavoro verificatesi in questo difficile periodo.
Tale riduzione deve essere registrata nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020.

Il richiedente deve essere titolare di un contratto di mutuo stipulato per l’acquisto di un immobile adibito ad abitazione principale, del valore non superiore a 250.000 euro.

Al momento della presentazione della domanda di sospensione, il mutuo deve essere in ammortamento da almeno un anno.

Il soggetto può essere anche già in ritardo con il pagamento delle rate, ma il ritardo non deve superare i 90 giorni consecutivi.

Come richiedere la sospensione mutuo con il Decreto Cura Italia

Anche se il decreto è già attuativo, siamo in attesa di alcuni chiarimenti, per cui di fatto non è ancora possibile presentare la domanda.
Nel frattempo, vi spiego ad ampie linee come si svolgerà la procedura e vi invito a raccogliere la documentazione necessaria.

La domanda di sospensione del pagamento delle rate del mutuo va presentata alla stessa banca che ha erogato il finanziamento.
Va redatta utilizzando l’apposito modulo che potete scaricare sul sito della Consap Spa (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), la società che gestisce il fondo, allegando la documentazione attestante i requisiti richiesti.

Sarà poi la banca a inoltrare la domanda alla Consap, che effettuerà tutte le verifiche necessarie per poter rilasciare il nulla osta entro 15 giorni.

Documentazione da presentare a corredo della domanda di sospensione mutuo

Come detto, i titolari di partita IVA dovranno presentare una autocertificazione attestante la riduzione del proprio fatturato di almeno il 33%, per la quale si attendono chiarimenti per capire quale dovrà essere esattamente il periodo di confronto.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che hanno subito la sospensione del lavoro o la riduzione dell’orario, si attende un decreto attuativo che dovrebbe specificare la documentazione da presentare a riguardo.

In ogni caso, per certificare queste condizioni servirà un’attestazione del datore di lavoro.

Sospensione muto: iniziative delle banche

Indipendentemente dal Decreto, la maggior parte delle banche si sono attivate per poter aiutare i propri clienti in questo delicato momento.

Intesa Sanpaolo, ad esempio, per gestire le pratiche di sospensione del mutuo, ha attuato una modalità a distanza mediante telefono e posta elettronica. L’invio dei documenti in originale può avvenire attraverso posta tradizionale tramite corriere o invio di e-mail.

La sospensione può essere chiesta per la sola quota capitale o per la rata inizialmente per tre mesi, con possibilità di proroga di altri 3 o 6 mesi in base allo stato dell’emergenza.

Anche la Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha comunicato ai suoi clienti la possibilità di poter chiedere la sospensione dal pagamento delle rate con un procedura semplice che non prevede di recarsi in agenzia (anzi è espressamente sconsigliato di farlo) ma si può gestire via e-mail.

In questo caso la sospensione, della sola quota capitale o della rata, può essere chiesta per un massimo di 12 mesi.

Convenienza della sospensione mutuo

Visto che manca ancora un po’ di tempo prima di poter presentare la domanda di sospensione del mutuo, è il caso di valutare se questa scelta sia quella più opportuna.

Occorre infatti considerare che per la durata della sospensione il fondo si sobbarcherà il 50% degli interessi, mente il restante 50 % resterà a carico del titolare del mutuo.
Ricordate allora che i mutui più datati hanno una quota capitale più alta da restituire e tassi più bassi.

In secondo luogo, se scegliete di chiedere la sospensione del mutuo, potreste poi trovarvi in difficoltà a chiedere eventualmente una surroga. Ѐ già accaduto infatti in passato che le banche abbiano rifiutato la surroga o la rinegoziazione del mutuo a chi si era avvalso della sospensione.
Se ne avete la possibilità quindi potrebbe essere consigliabile non sospendere i pagamenti per il momento, per poi avere la possibilità di rinegoziare le condizioni a vostro favore nei prossimi mesi.

Image by mohamed Hassan from Pixabay



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