La pianta di limone può essere coltivata in vasi sistemati in terrazzo, in giardino o sui balconi anche se così tende a produrre meno frutti.
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La pianta di limone può essere coltivata in vasi sistemati in terrazzo, in giardino o sui balconi anche se così tende a produrre meno frutti.
Lettino ESSE di Lyxo (photo credit Ufficio Stampa Clara Buoncristiani)
Il limone è un frutto dotato di diverse proprietà benefiche:
• favorisce la digestione
• come tutti gli agrumi è ricco di vitamina C che aiuta l’organismo a prevenire malesseri come raffreddore e influenza.
Averne sempre di freschi a disposizione a casa può essere quindi molto vantaggioso.
La pianta di limone può essere coltivata con facilità in vasi, da disporre in terrazzo, in giardino o sui balconi. In linea generale, però, in questo modo tende a produrre meno frutti rispetto a quando è coltivata in piena terra.
Con gli accorgimenti opportuni, potrai comunque ottenere con poca fatica frutti freschi e profumati. Gli splendidi fiori bianchi che sbocciano in primavera e all’inizio dell’estate renderanno inoltre più bella la tua casa.
Dal punto di vista climatico, il limone si adatta bene un po’ in tutte le aree della Penisola, anche se nelle Regioni settentrionali è necessario spostare il vaso in posizione più riparata durante l’inverno.
Queste le varietà più adatte alla coltivazione in vaso:
• il limone lunario (detto anche quattro stagioni)
• la florentina (limone toscano)
• il limone salicifolia.
Quale vaso utilizzare per coltivare il limone? È preferibile non usare quelli in plastica, ma scegliere i vasi da giardino in pietra o in terracotta, per evitare che la pianta soffra.
Le dimensioni del vaso dovranno essere proporzionate a quelle della chioma, per cui un vaso per una pianta adulta potrà raggiungere il diametro di 80 cm.
In genere, è preferibile acquistare i limoni già in vaso, perché partire dalla semina richiede molta pazienza.
Tuttavia, se preferisci seminare direttamente la pianta, segui queste indicazioni.
La temperatura ideale perché avvenga la germinazione si attesta intorno ai 15 gradi, quindi i mesi primaverili sono il periodo ideale.
Procurati un vaso di almeno 30 cm di diametro, riempilo di terriccio e ponilo su un sottovaso.
Interra un seme e innaffia regolarmente per aspettare la germogliazione.
Di solito, occorrono dalle 4 alle 6 settimane a seconda della temperatura esterna. Durante questo periodo è necessario mantenere umido il terriccio. A tale scopo può essere utile usare un vaporizzatore.
Non appena la piantina è germogliata, concima il terreno, utilizzando un fertilizzante organico.
Durante la fase di crescita della pianta, procedi con innaffiature regolari avendo cura però di non esagerare per evitare i ristagni d’acqua nel terreno, che potrebbero compromettere la resistenza delle radici. Ricorda di svuotare sempre il sottovaso.
Quando la piantina ha raggiunto un’altezza di 15–20 cm, procedi con il rinvaso.
La fase di rinvaso dovrà essere effettuata anche se hai acquistato la pianta direttamente in vaso, come avviene in tuti i casi in cui si compra appunto una pianta in contenitore.
Tale fase è infatti fondamentale per le piante coltivate in questo modo, in quanto fornisce loro nuovo substrato e altri micronutrienti.
In particolare poi, quelle di agrumi in genere richiedono sempre un rinvaso periodico che consentirà loro di crescere rigogliose e sviluppare molti frutti.
Il rinvaso deve essere effettuato preferibilmente durante questi periodi:
• a maggio al Sud
• a giugno al Nord.
Successivamente, va effettuato:
• ogni 2 o 3 anni quando la piantina è ancora giovane
• ogni 4 anni quando è diventata abbastanza robusta.
Quindi, quando la pianta diventa adulta il rinvaso potrà essere più diradato.
A ogni rinvaso aggiungi nuovo terriccio e disponi sul fondo del contenitore uno strato di argilla espansa di almeno 3 cm. L’argilla è drenante e quindi evita la formazione di ristagni idrici e, allo stesso tempo, mantiene sufficientemente umido il terreno.
Al terriccio potrai aggiungere una parte di compost casalingo nella misura del 10%.
La fase di rinvaso terminerà quando dovrai utilizzare un contenitore di almeno 70–80 cm di diametro.
Le piante di limone coltivate in vaso tendono a soffrire sia per la siccità sia per il freddo, per cui va studiato il loro corretto posizionamento durante l’anno.
Colloca il vaso in un luogo in cui ci sia aria umida e sia possibile ricevere la luce solare per almeno 6-8 ore in estate e 4–5 ore durante l’inverno.
Il limone va posizionato in un luogo riparato dal vento, quindi di solito si tende a mettere i vasi a poca distanza dalle pareti perimetrali dell’edificio, lungo il lato più soleggiato.
Per proteggere il limone dal freddo e soprattutto dalle gelate, è sufficiente in inverno porre il vaso al riparo di una tettoia o, al massimo, spostarlo in un locale interno non riscaldato, come una taverna. Mai invece va riposto in un locale riscaldato, perché l’aria calda potrebbe seccare le foglie.
Se non è possibile spostare il vaso, provvedi con ripari provvisori come una copertura in tessuto non tessuto con cui ricoprire la chioma nelle ore del tardo pomeriggio e della notte.
Il trasferimento della pianta dall’interno all’esterno, o viceversa, dovrà comunque avvenire in maniera graduale, in modo che non subisca traumi.
Per garantire una buona crescita della pianta, durante la fioritura e la formazione dei primi frutti è necessario aumentare la frequenza di innaffiatura.
Al termine dell’inverno, devi provvedere alla potatura, in modo che la chioma possa assumere la forma desiderata e la pianta sia pronta a rigenerarsi all’inizio della primavera.
I rami secchi e spezzati vanno rimossi, mentre è sufficiente accorciare quelli irregolari.
La pianta va concimata almeno un paio di volte l’anno:
• quando spuntano i primi frutti piccoli e verdi oppure se vedi foglie dallo sviluppo ridotto, usa del concime a base di azoto
• se invece noti foglie gialle, aggiungi concime a base di ferro.
Il limone in vaso, così come tutte le piante per la cui irrigazione si utilizza acqua del rubinetto, può soffrire di clorosi ferrica. Questa malattia si manifesta con l’ingiallimento delle foglie.
I limoni temono particolarmente la clorosi, per cui andrebbero irrigati con acqua non calcarea.
Il parassita più insidioso per la pianta di limone è invece un fungo che fa ingiallire foglie e rami. Per curarla, è necessario potare i rami ed eliminare le foglie.
Un altro tipo di fungo colpisce invece la corteccia, generando formazioni gommose che possono estendersi fino alle radici.
Per eleminarlo, devi rimuovere le parti colpite della corteccia e porre sulle ferite dei sali rameici.
Per sconfiggere invece le cocciniglie, è necessario rimuovere la patina che formano sui rami e passarci sopra dell’alcol con un batuffolo di cotone.
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4 Commenti. Nuovo commento
i frutti piccoli diventano neri quale è la causa
Il problema dipende da un eccesso di acqua.
il mio limone che ho sul balcone si sta ammalando. Su molte foglie ha dei fitti puntini neri e alcune foglie stanno ingiallendo. l’anno scorso ha fruttato molti limoni, quest’anno ci sono si, ma pochi. E’ sufficiente lavare foglie con l’alcol oppure devo fare altro? Grazie.
Non dovrebbe essere cocciniglia, ma fumaggine. Quindi deve cercare un rimedio specifico.