Risolvere i ponti termici è un passo fondamentale per migliorare la salute della tua casa e il tuo benessere: puoi farlo con l’insufflaggio.
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Risolvere i ponti termici è un passo fondamentale per migliorare la salute della tua casa e il tuo benessere: puoi farlo con l’insufflaggio.

Photo credit Depositphotos
Hai notato quelle fastidiose macchie di muffa negli angoli del soffitto? O quella sensazione di muro gelido anche con i termosifoni accesi?
Questi non sono problemi separati, ma due sintomi dello stesso colpevole: il ponte termico.
Il ponte termico è il nemico numero uno del comfort e del risparmio energetico. È un problema strutturale, ma la buona notizia è che non sempre servono interventi drastici come un cappotto esterno per risolverlo.
Spesso, la soluzione più efficace, rapida e meno invasiva è guardare all’interno del muro: l’insufflaggio.
Ma come può un intervento del genere risolvere un problema così complesso? Facciamo chiarezza.
Ecco cosa troverai in questo articolo:

Un ponte termico non è un ponte fisico, ma una vera e propria autostrada per il freddo (o per il caldo, d’estate).
Immagina l’isolamento della tua casa come un piumone. Se il piumone è continuo, ti tiene al caldo. Ma se ha delle cuciture rade o degli strappi, in quei punti sentirai freddo.
I ponti termici sono le cuciture della tua casa: sono i punti in cui l’isolamento si interrompe o si indebolisce.
I punti più classici sono:
• i pilastri in cemento armato
• le travi
• gli spigoli tra pareti e soffitto
• la base dei balconi.
In questi punti, il freddo esterno passa più facilmente e raffredda la superficie interna del muro.
L’aria calda e umida della tua casa (generata respirando, cucinando, facendosi la doccia) tocca quel punto freddo e condensa, trasformandosi in goccioline d’acqua.
E dove c’è acqua, prolifera la muffa.
C’è un ponte termico che spesso non viene considerato: il muro a cassa vuota.
Moltissimi edifici costruiti tra gli anni ’60 e ’90 hanno le pareti perimetrali fatte da un doppio strato di mattoni con uno spazio vuoto (l’intercapedine) nel mezzo.
Un tempo si pensava che quell’aria ferma isolasse. La realtà è che l’aria non è mai ferma: al contrario, si muove in moti convettivi, trasportando il freddo dalla parete esterna a quella interna.
Di fatto, l’intera parete si comporta come un gigantesco ponte termico diffuso, rendendo la casa gelida e le bollette salate.
Qui entra in gioco l’insufflaggio. Questa tecnica consiste nel riempire completamente quell’intercapedine vuota con un materiale isolante ad alte prestazioni (come fibre minerali, cellulosa o schiume espanse).
Il meccanismo è semplice ed estremamente efficace:
1. Si blocca il movimento dell’aria: l’isolante ferma i moti convettivi.
2. Si crea uno strato isolante: il materiale riempie ogni centimetro, creando una barriera continua che prima non c’era.
3. La temperatura del muro si alza: la parete interna non è più gelida, perché non è più a contatto con l’aria fredda. La sua temperatura superficiale può aumentare anche di 5-7°C.
4. Si supera il punto di rugiada: essendo il muro più caldo, l’umidità presente nell’aria non trova più una superficie fredda su cui condensare.
In pratica: niente condensa, niente muffa. L’insufflaggio non cura il sintomo (la muffa), ma elimina la causa (il muro freddo).

Questo tipo di intervento è chirurgico e rapido, ma deve essere eseguito a regola d’arte.
È fondamentale affidarsi a ditte specializzate nell’insufflaggio termico: un sopralluogo con endoscopio e termocamera permette di mappare i ponti termici e garantire che il materiale saturi completamente la cavità, senza lasciare zone vuote.
A differenza di un cappotto, l’insufflaggio si esegue in una sola giornata, senza ponteggi e operando dall’interno con piccoli fori che vengono poi richiusi.
Risolvere i ponti termici con l’insufflaggio non è solo una questione estetica o di salute, ma un vero e proprio investimento. I benefici immediati sono:
• Risparmio energetico: meno dispersioni significa che la caldaia lavora meno. Il risparmio in bolletta può essere notevole, spesso tra il 30% e il 50%.
• Comfort immediato: la sensazione di muro gelido scompare e la temperatura in casa diventa stabile e omogenea.
• Bonus Fiscali: è un intervento di efficienza energetica a tutti gli effetti, che rientra pienamente negli incentivi e nei bonus per la casa.
• Valore dell’immobile: una casa senza muffa e con una classe energetica migliore ha un valore di mercato decisamente superiore.
Risolvere i ponti termici, quindi, non è solo una spesa per eliminare un fastidio, ma un passo fondamentale per migliorare la salute della casa e il benessere di chi ci vive.
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