Guida all’acquisto dell’idropulsore dentale

Un idropulsore dentale, detto anche irrigatore o doccetta, è un piccolo elettrodomestico utilizzato per completare l’igiene orale quotidiana con spazzolino.

Idropulsore OralB Waterjet MD16

Cos’è l’idropulsore?

L’idropulsore dentale è un piccolo elettrodomestico utilizzato per completare la quotidiana igiene orale compiuta con spazzolino e filo interdentale. Viene chiamato anche irrigatore o doccetta.
È uno strumento usato da tempo in ambito professionale ma che solo da pochi anni inizia a essere acquistato per uso domestico.

L’apparecchio emette dei sottilissimi getti d’acqua, regolabili fino a una pressione di 3.000 pulsazioni al minuto, che consentono di rimuovere i residui di cibo rimasti dopo la normale pulizia.
Gli apparecchi più evoluti uniscono un getto d’aria a quello d’acqua, in modo da aumentare ancora di più l’azione antiplacca. L’ossigeno inoltre ha una funzione antibatterica che aiuta a mantenere sano il cavo orale.

L’idropulsore, il cui utilizzo non sostituisce le altre fasi dell’igiene, è molto utile soprattutto per i ragazzi quando indossano un apparecchio fisso o per chi ha un impianto dentale.

Per le indicazioni su come usare correttamente questo dispositivo vi rimando al vostro dentista, mentre qui vi darò alcune consigli per l’acquisto.

Come è fatto un idropulsore?

In commercio esistono diversi modelli e marche di idropulsori, ma sostanzialmente le componenti sono sempre le stesse.
Ciò che può fare la differenza sono la qualità dei materiali e il numero di accessori disponibili.

In genere nella confezione di un idropulsore trovate:
• il serbatoio, nel quale va messa l’acqua ed eventualmente anche il collutorio
• il micro motore: aziona la piccola pompa dell’acqua che crea la pressione e avvia il getto
• un manipolo anatomico per direzionare il beccuccio/ugello
• una manopola o dei pulsanti per regolare l’intensità del getto
testine di ricambio.

Quanto costa un idropulsore?

Il costo di un idropulsore dentale per uso domestico dipende ovviamente da vari parametri, quali i materiali usati per la costruzione, la grandezza, gli accessori disponibili e non ultima la marca.

I modelli base hanno un costo intorno a 50 – 60 euro mentre quelli più accessoriati, dotati di serbatoi più ampi e di batterie di lunga durata, possono costare più di 100 euro.

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Tipologie di idropulsore

Se dovete comprare un idropulsore, un semplice confronto tra i prezzi non basta per decidere quale apparecchio scegliere. Valutate attentamente tutte le caratteristiche e sceglietelo in base alle vostre esigenze.

In commercio esistono essenzialmente due tipologie di apparecchio:
• quello che funge esclusivamente da idropulsore
• quello che unisce le funzioni di idropulsore e di spazzolino elettrico (sono due strumenti distinti anche se molto simili).

Un’altra differenza va fatta tra:
• gli apparecchi con fili da usare a casa alimentati dalla corrente elettrica
• gli apparecchi cordless che si possono portare in viaggio, alimentati da comuni batterie usa e getta o da quelle ricaricabili (più costosi). Quest’ultima opzione è praticabile anche nel caso in cui non si disponga di una presa elettrica nei pressi del lavabo.

Come scegliere l’idropulsore

Altre caratteristiche da valutare sono:

• la possibilità di calibrare la potenza del getto, aspetto importante perché chi ha gengive delicate non potrà usare uno strumento dal getto troppo potente;

• la possibilità di cambiare le testine, in modo non solo di regolare la potenza ma anche di scegliere la sua tipologia, ad esempio il getto singolo pulsante o quello rotante delicato. L’intercambiabilità delle testine è importante anche nel caso in cui l’idropulsore sia usato in famiglia, per avere un ugello personale per ogni componente. A tal proposito è necessario verificare che siano presenti gli scomparti dove depositarli dopo l’uso. Anche se a uso personale, la testina andrebbe comunque sostituita una o due volte l’anno, per motivi di igiene;

• il timer, con cui è possibile impostare la durata del funzionamento, in modo da evitare eccessi rischiando di infiammare le gengive;

• la capacità del serbatoio: per una famiglia sarà necessario che contenga almeno 600 ml d’acqua, in modo da non doverlo riempiere più volte durante la giornata. I modelli portatili dispongono invece di un piccolo serbatoio nello stesso manico, di potenza piuttosto limitata. Alcuni apparecchi consentono di miscelare l’acqua con del collutorio;

• il peso: trattandosi di un accessorio da tenere in mano è utile assicurarsi che il suo utilizzo sia abbastanza comodo;

• la silenziosità: nel caso in cui si usi l’apparecchio la sera prima di andare a dormire è infatti importante compiere l’operazione in maniera discreta senza disturbare.

Manutenzione dell’idropulsore

L’idropulsore è un dispositivo piuttosto delicato e se non è sottoposto a un’accurata manutenzione può facilmente guastarsi. Informatevi quindi in fase d’acquisto se è fornito di una garanzia del produttore, in genere più lunga di quella rilasciata dal rivenditore.

Nel caso in cui ci si assenti da casa per un po’ di tempo è importante svuotare il serbatoio, qualunque sia la sua capienza, per evitare ristagni d’acqua e conseguente proliferazione di germi e batteri o depositi di calcare.




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