Se intendi usufruire dei bonus edilizi, è importante avvalerti della consulenza di un architetto e non solo di un esperto in materia fiscale.
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Se intendi usufruire dei bonus edilizi, è importante avvalerti della consulenza di un architetto e non solo di un esperto in materia fiscale.
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Ecco cosa troverai in questo articolo:
Sono ormai diversi anni che i bonus per la casa forniscono un ottimo incentivo alla realizzazione di interventi di ristrutturazione e all’acquisto di nuovi mobili.
Poiché si tratta di detrazioni fiscali, il contribuente che intende avvalersene, per farsi consigliare sulla procedura da seguire, si rivolge di solito:
• al proprio commercialista
• a un CAF di fiducia.
Con tutto il rispetto per questa categoria professionale, ho dovuto però constatare che alcuni di loro hanno dichiarato ai loro clienti vere e proprie sciocchezze, del tipo:
• per la sostituzione del manto di copertura di un capannone si può usufruire del bonus ristrutturazione
• per la costruzione di un box auto non si può usufruire di bonus perché si tratta di una nuova costruzione
• l’acquisto di elettrodomestici in classe A rientra nel cosiddetto ecobonus.
Queste informazioni errate possono far sorridere (o arrabbiare) l’architetto, ma per il contribuente rappresentano un rischio. Oltre a fargli perdere la possibilità di beneficiare di uno sconto fiscale, possono infatti essere causa di sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
I motivi per i quali, se intendi usufruire di bonus casa, devi rivolgerti a un architetto sono svariati e in questo articolo te li illustrerò in dettaglio.
Faccio però una precisazione forse scontata, ma doverosa: il discorso vale esclusivamente per le detrazioni fiscali legate all’edilizia. Per tante altre, il professionista di riferimento per il contribuente rimane sempre un esperto commercialista.
Il ruolo del consulente fiscale resta assolutamente insostituibile anche nel caso dei bonus edilizi, per supportare il richiedente in tutti gli adempimenti di carattere strettamente tributario, come:
• indicazione della modalità per l’effettuazione dei pagamenti
• inserimento delle informazioni richieste nella dichiarazione dei redditi
• cessione del credito e sconto in fattura
• archiviazione di fatture e ricevute di pagamento.
Il punto di partenza per godere dell’agevolazione è la distinzione dei lavori per i quali spetta il bonus.
Per il bonus ristrutturazione occorre individuare la categoria di intervento edilizio: i lavori di manutenzione ordinaria, ad esempio, sono detraibili se effettuati sulle parti comuni di un fabbricato, ma non sulla singola unità immobiliare.
Un professionista che non si occupi di edilizia, come un fiscalista, può non essere in grado di distinguere questa categoria da quella della manutenzione straordinaria, che presenta alcuni aspetti simili.
Per l’ecobonus la corretta individuazione degli interventi è ancora più importante, perché a diverse tipologie di lavori corrispondono diverse aliquote di detrazione e differenti massimali di spese detraibili.
Tra gli adempimenti richiesti per ottenere i bonus, molti sono di carattere tecnico:
• predisposizione della pratica edilizia o, se non necessaria, dell’autocertificazione
• presentazione della domanda di accatastamento o della variazione catastale a fine lavori
• invio della comunicazione all’ASL, quando previsto
• predisposizione dell’Attestato di Prestazione Energetica, per alcuni interventi di efficientamento
• invio della comunicazione ENEA per l’ecobonus
• diagnosi sismica per attestare la classe di rischio per il sismabonus.
Ma per quali lavori occorre un’abilitazione amministrativa e per quali invece essa può essere sostituita da una dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà resa dal contribuente?
In quali casi occorre l’invio della notifica preliminare ASL? Quando serve l’APE?
A queste e altre domande può rispondere senza indecisione solo un tecnico, come l’architetto.
Un altro aspetto per il quale non si può prescindere dal ricorso a un architetto è la contabilità dei lavori.
Quando si realizza un intervento edilizio, può capitare che alcune opere siano detraibili e altre no, oppure che sullo stesso immobile siano realizzate opere soggette a differenti tipologie e aliquote di detrazione.
Le imprese edilizie sono solite fatturare per stati di avanzamento lavori ed essere pagate per successivi acconti fino al saldo finale.
Siccome l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sui documenti fiscali, è bene che tu abbia fatture e relativi pagamenti distinti per ciascun tipo di bonus.
Per spiegarmi meglio, ti faccio alcuni esempi.
In una villetta unifamiliare, il proprietario decide di modificare la distribuzione interna e di realizzare alcuni lavori esterni, come la ritinteggiatura delle facciate, la sistemazione di grondaie e pluviali e la sostituzione di alcune tegole.
Gli interventi interni sono di manutenzione straordinaria e quindi detraibili, quelli esterni sono di manutenzione ordinaria e quindi non detraibili per una casa privata.
L’architetto dovrà contabilizzare i lavori in maniera distinta, in modo che l’impresa possa facilmente redigere fatture separate, semplici da verificare in caso di controlli.
Secondo esempio: per la stessa villetta, il proprietario decide di fare un intervento di miglioramento antisismico delle fondazioni, con aumento di una classe di rischio, la solita ridistribuzione interna e di apporre un cappotto termico sulle facciate.
Anche in questo caso l’impresa dovrà emettere fatture distinte, per evitare confusione, e quindi basarsi su una contabilità dei lavori separata.
Prima di concludere, ti svelo l’arcano relativo alle sciocchezze citate a inizio articolo:
1. Per la sostituzione del manto di copertura di un capannone non si può usufruire del bonus ristrutturazione, perché questa agevolazione fiscale è riservata all’edilizia residenziale.
2. La costruzione di un posto auto pertinenziale, come un box, è l’unica eccezione in cui si può applicare la detrazione anche a un immobile di nuova costruzione.
3. Il bonus mobili include anche gli elettrodomestici a risparmio energetico (classe A) ma non ha nulla a che vedere con l’ecobonus, la detrazione per interventi di efficientamento energetico degli edifici.
In conclusione, se devi realizzare interventi edilizi per i quali è possibile fruire delle agevolazioni fiscali, non puoi prescindere dal rivolgerti a questi professionisti:
• un architetto che sovrintenda a tutti gli adempimenti di carattere tecnico
• un commercialista o un centro CAF, che ti segua per lo svolgimento di tutti gli adempimenti fiscali.
Se dunque ti sei convinto di non poter fare a meno di un architetto per i bonus edilizi, puoi richiedere una mia consulenza.
Ah… dimenticavo! Naturalmente, è detraibile anche la parcella dell’architetto!
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9 Commenti. Nuovo commento
Buonasera Architetto, ho appena finito di ristrutturare casa e quindi chiuso tutte le pratiche ma volevo rifare la copertura del tetto visto che ci sono ancora le impalcature, cambiando i coppi con le lamiere grecate. Serve fare un permesso o posso fare in edilizia libera? E se non faccio il permesso posso usufruire lo stesso del bonus 50%?
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno Architetto. Approfitto della sua competenza per una domanda. Gli oneri di urbanizzazione per un cambio di destinazione d’uso a seguito di una ristrutturazione, devono essere pagati con bonifico ordinario o parlante. Grazie
Possibilmente parlante, ma se il Comune prevede una modalità diversa non si perdono le detrazioni.
Assolutamente con BONIFICO NORMALE! I Comuni NON sono soggetti alla ritenuta d’acconto! Vedasi circolare 3E dell’agenzia delle entrate! Anche se il bonifico e’ normale, gli oneri sono COMUNQUE DETRAIBILI!
Gli architetti non dovrebbero fare i fiscalisti….
Una domanda: la parcella dell’architetto legata ad una ristrutturazione è soggetta ad un IVA del 10% o ad IVA del 22%.
Grazie anticipata per la risposta.
Adriano decarli
La parcella di un professionista è sempre con Iva al 22%. Non c’è Iva agevolata per le prestazioni professionali.
Grazie mille per le informazioni sicuramente utili.
Grazie a lei.