Vantaggi e svantaggi della cucina a isola

La cucina a isola è una soluzione di grande tendenza e di notevole valore estetico, ma non è adatta a tutte le case: vediamo pregi e difetti.

Cucina Musa di Scavolini (photo credit Studio Roscio)

Cos’è una cucina a isola?

In TV proliferano le serie (per lo più provenienti dai paesi anglosassoni) dedicate alle ristrutturazioni di case. Il leit motiv di tutti gli interventi però sembra essere uno: abbattere le pareti tra cucina e soggiorno per creare un open space con una grande isola centrale.

Insomma, la grande isola in cucina è decisamente di tendenza nell’interior design attuale e non c’è dubbio che rappresenti una soluzione estetica di grande valore.

L’isola è un blocco centrale che in genere comprende lavello, piano cottura con cappa sovrastante e contenitori per la raccolta differenziata nelle basi. Le pareti libere potranno così accogliere il frigorifero, il forno e la dispensa.

In questo modo le operazioni di cottura e di preparazione del cibo si spostano a centro stanza. A volte si spostano anche i pasti stessi, visto che in alcuni casi l’isola funge anche da tavolo o bancone con sgabelli.

L’isola è quasi sempre utilizzata anche come elemento divisorio tra cucina e zona living della casa.

La cucina a isola però non è adatta a tutte le abitazioni. Vediamo quali sono i requisiti di una cucina per potervi inserire l’isola e quali possono essere gli eventuali svantaggi di questa scelta.

Quando è possibile realizzare una cucina a isola

Cucina a isola con mobili a C©
Cucina a isola con mobili a C©

Affinché gli spazi siano organizzati in maniera funzionale, per accogliere l’isola la cucina deve avere preferibilmente forma quadrata, di almeno 300 – 350 cm di lato. Intorno al bancone deve essere lasciato lo spazio sufficiente per potersi muovere in maniera agevole.

In particolare:
• deve esserci almeno un metro di spazio tra l’isola e i mobili a parete
• sugli altri lati dell’isola deve esserci uno spazio di almeno 90 cm per consentire il passaggio e i movimenti
• ogni lato dell’isola deve essere largo almeno 70 – 80 cm
• gli sportelli sia dell’isola sia dei mobili a parete, nonché quelli di elettrodomestici come forni e lavastoviglie, devono potersi aprire facilmente.

Esistono diverse tipologie di cucina a isola:
• con i mobili disposti a C (quindi lungo 3 pareti). L’isola centrale potrà essere ridotta al minimo e sarà costituita da un semplice bancone, in quanto gli elettrodomestici saranno sistemati lungo le pareti
• disponendo i mobili a L con l’inserimento del lavello, si potrà mettere sull’isola il piano cottura, ma essa dovrà essere più grande e necessiterà degli attacchi elettrici e del gas
• con la disposizione dei mobili in linea l’isola andrà di fronte e accoglierà anche il lavello e possibilmente una lavastoviglie. Sarà quindi necessario portarvi gli impianti di carico e scarico dell’acqua, oltre quello elettrico.

Vantaggi della cucina a isola

Cucina a isola con mobili a L©
Cucina a isola con mobili a L©

Estetica

I vantaggi di una cucina a isola sono numerosi, a partire da una notevole resa estetica.

La cucina a isola rappresenta un modo di arredare che conferisce un aspetto più professionale ed efficiente a questo locale di servizio. Non c’è dubbio infatti, che il bancone a centro stanza ricorda un po’ le cucine dei ristoranti e per chi ama cimentarsi nell’arte culinaria rappresenta la condizione ideale.
Non a caso i designer si sono ispirati proprio a tale tipo di cucina professionale per creare questi nuovi modelli.

Uno dei vantaggi più decantati da chi preferisce questa soluzione o quella con penisola, è la possibilità di essere in contatto visivo con la zona living mentre si lavora in cucina e non girati di spalle.
La visione diretta è un elemento psicologicamente importante per chi non vuole sentirsi isolato dagli ospiti mentre è alle prese con la preparazione dei pasti, ma è anche un fattore fondamentale quando contemporaneamente si desidera tenere d’occhio bambini piccoli presenti in casa.

Funzionalità

La posizione centrale, poi, permette a più persone di lavorare contemporaneamente in maniera agevole e senza compiere troppi spostamenti.

L’isola in cucina consente di avere a disposizione delle basi contenitore in più dove conservare non solo piatti e stoviglie, ma anche tanti piccoli elettrodomestici il cui uso è sempre più diffuso.

In alternativa, le basi possono essere utilizzate per collocare i bidoni della raccolta differenziata, un compito obbligatorio e indispensabile ma che diventa difficile da mettere in pratica se in casa non si hanno spazi bene organizzati.

Dal punto di vista funzionale, portare al centro stanza alcune operazioni che si svolgono in cucina, come la cottura e la preparazione dei cibi, significa lasciare più spazio alle pareti dove collocare colonne, quindi frigoriferi più grandi, forni rialzati e dispense sempre utili.

Svantaggi della cucina a isola

Cucina a isola con mobili in linea©
Cucina a isola con mobili in linea©

Di contro, la cucina a isola presenta anche qualche svantaggio.

La prima difficoltà per poter inserire un’isola in una cucina sono naturalmente le dimensioni del locale, che devono essere abbastanza generose.

Se proprio ami questa soluzione ma non hai in cucina lo spazio sufficiente, l’unica alternativa è estendere lo spazio anche a un eventuale soggiorno adiacente, abbattendo una parete e inserendo l’isola come elemento divisorio.
Se ti occorre un progetto di ristrutturazione per l’inserimento di una cucina a isola puoi richiederlo qui.

Un altro degli svantaggi della cucina a isola è quello di dover portare gli scarichi e gli allacci di impianti idrici, elettrici e del gas a centro stanza per poter raggiungere gli elettrodomestici.

Se la casa è di nuova costruzione ciò non costituisce un problema, ma può diventarlo in fase di ristrutturazione.

Certamente si tratta di una difficoltà risolvibile, ma vale la pena di affrontarla solo se è in corso di realizzazione una ristrutturazione abbastanza consistente, poiché sarà necessario rimuovere il pavimento per far passare gli impianti e realizzarne uno nuovo.

Naturalmente il problema nasce solo nel caso in cui l’isola accolga il piano cottura, con relativa cappa, o il lavello. Se invece è semplicemente costituita da un mobile bancone, non ci sarà la necessità di alcuna modifica agli impianti, se non quella per portare la giusta illuminazione al di sopra di esso.

(Prima pubblicazione 20 gennaio 2016)




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2 Commenti. Nuovo commento

  • Cinzia Pagano
    25 Dicembre 2020 9:03

    La cucina a penisola è una via d mezzo. Sono indecisa sulla scelta. E comunque, vorrei un consiglio sull ubicazione del lavello e della cucina. Le posiziono sull isila/penisola, oppure sul muro?

    Rispondi
    • arch. Carmen Granata
      26 Dicembre 2020 11:54

      Dipende dall’entità dei lavori di ristrutturazione che è disposta ad affrontare.

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