Come organizzare la postazione PC per lo smart working

Ormai in nessuna casa manca una postazione PC, per computer fisso o portatile, da utilizzare sia per lo smart working sia per altre attività.

Mobili USM Haller (photo credit Ghénos Communication)

La postazione PC per lo smart working

Il telelavoro è una pratica ormai diffusa da tempo, per cui sempre più persone hanno la necessità di ritagliarsi a casa propria uno spazio da cui lavorare con un personal computer.

Con l’a pandemia da Coronavirus, poi, lo smart working è diventata una vera e propria necessità. Per il prossimo anno il Governo ha prorogato il lavoro agile solo fino al 23 marzo e solo per alcune categorie di lavoratori. Sono tante comunque le aziende private che scelgono in autonomia questa strada.

Ma lavoro a parte, un elaboratore elettronico in casa serve sia a chi ha figli in età scolare sia per svolgere tutte quelle attività che ormai richiedono l’ausilio indispensabile di Internet, come:
• fare compiti e ricerche
• i giochi e lo svago
• leggere il giornale
• gestire l’economia domestica
• organizzare un viaggio
• coltivare un hobby.

Vediamo quindi dove e come organizzare una perfetta postazione PC per lo smart working.

Dove collocare la postazione PC per lo smart working

Se lavori da casa, la soluzione migliore sarebbe poter disporre di una stanza apposita da adibire a ufficio e luogo di lavoro. Ma anche se utilizzi il computer solo per la gestione della vita domestica, avere una stanza studio con una postazione PC sarebbe un’ottima opportunità.

Purtroppo, con le dimensioni ridotte degli appartamenti moderni, sono ben pochi i fortunati ad avere questa possibilità. Il caso più frequente è invece quello in cui la zona di studio o lavoro deve coesistere con altre attività.

Ci si può ritagliare allora lo spazio necessario in vari ambienti della casa:
• un angolo del soggiorno
• un disimpegno
• in camera da letto (anche se sarebbe meglio non avere apparecchiature elettroniche in questa stanza).

Anche se destinerai alla postazione PC solo una porzione di un’altra stanza, quindi, abbi cura che l’area sia adeguatamente illuminata.
In particolare, fai attenzione che la fonte di luce non provenga dalle spalle, perché in questo modo si genererebbero dei riflessi molto fastidiosi sullo schermo del monitor.

Scegli mobili semplici, di stile minimale e facilmente spostabili. Così, se per esigenze familiari dovrai trasferire il tuo angolo studio, non sarai in difficoltà né per lo spostamento né per l’abbinamento con i mobili di un’altra stanza.

Come organizzare la postazione per l’home working

Se utilizzi un computer fisso è opportuno collocare l’unità centrale in una posizione non visibile (in genere nella parte inferiore della scrivania). Lo stesso dicasi anche per router e modem che non dovrebbero essere in vista.

È importante tenere in ordine i cavi, che possono dare fastidio per le pulizie e rappresentare comunque un intralcio. A tale scopo esistono scrivanie con l’apposito vano portacavi. In alternativa, è possibile ricorrere a particolari reggicavi che permetteranno di raccoglierli tutti.

Puoi trovarne qualche esempio su Amazon:
Organizer per la gestione dei cavi con clip
ORICOOrganizzatore di Cavi
UGREEN Cable Drop.

Per evitare il problema dei cavi anche sul desk puoi optare per periferiche wireless, ma poiché queste funzionano con pile da sostituire periodicamente, ricordati di tenerne una scorta.

Come disporre le periferiche per lo smart working

Sul piano scelto dovrà esserci almeno un monitor. Dico almeno, in quanto è possibile, soprattutto per lavori di grafica, utilizzarne due, con cui avere il controllo dei diversi aspetti del lavoro.
Il monitor dovrà essere posizionato in modo da trovarsi all’altezza degli occhi e a una distanza compresa tra 50 e 100 cm.

Mouse e tastiera devono essere preferibilmente del tipo ergonomico, soprattutto se passi molte ore al computer. Il colore della tastiera, bianca con caratteri neri o nera con caratteri bianchi, non costituisce una discriminante essenziale e dipende soltanto dalle preferenze personali.

Il mouse non deve stare troppo lontano dalla tastiera, in modo da poter passare velocemente dall’uno all’altra.

Nei pressi di questi dispositivi è conveniente collocare anche la stampante. Oggi i modelli più diffusi sono quelli multifunzione, che fungono anche da scanner e fotocopiatrice. In un solo apparecchio quindi si possono racchiudere più funzioni utili al lavoro.
Vicino alla stampante vanno posizionate le vaschette dove conservare le risme di carta.

Un kit di cuffie con microfono e webcam potrà esserti utile se hai necessità di collegarti in audio o video conferenza. Tali dispositivi servono però anche in famiglia per poter raggiungere facilmente amici e familiari lontani.

Altri accessori per la postazione PC

Nella postazione è utile avere a portata di mano anche il telefono. Come il mouse, andrà collocato a destra o sinistra a seconda che tu sia destrimane o mancino.

Di fianco al monitor tieni a portata di mano un portapenne per:
• matite
• penne
• un evidenziatore
• una spillatrice
• una levapunti
• dei post it
• una gomma per cancellare.
Anche quando si lavora al computer è infatti necessario prendere appunti, schizzare schemi grafici e compiere altre operazioni che necessitano di questi oggetti.

La postazione dovrebbe essere completata da una cassettiera o un altro contenitore dove poter conservare i documenti cartacei, come fatture e bollette.
Nonostante oggi si tenda a eliminare il cartaceo, molti preferiscono tenere da parte sempre una copia stampata della documentazione più importante.

Last but not least, chi ama lavorare ascoltando musica come me non potrà fare a meno di posizionare sulla scrivania anche un paio di casse audio.
Se però condividi gli spazi con altre persone, per evitare di disturbarle, ripiega sull’utilizzo delle cuffie.

Suggerisco infine di utilizzare anche un gruppo di continuità. Questo apparecchio risulta molto utile in caso di improvvisi black out, per mantenere alimentati elettricamente i dispositivi ed evitare di perdere un lavoro non salvato. Non occupa molto spazio e per uso domestico si può trovare in vendita a partire da 30 euro.

(Prima pubblicazione 24 agosto 2015)




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2 Commenti. Nuovo commento

  • Sono daccordo su molte cose che di fatto ho anche messo in pratica.
    Per quanto riguarda l’unità centrale pesonalmente, penso che vada messa a vista, a meno che :
    1) venga concessa la giusta aria alle ventole di riscaldamento (oggi i nuovi microprocessori dissipano più calore e di conseguenza le ventole devono avere potenza maggiore e necessitare di una maggiore portata di energia in ingresso) non sono rari i casi di danno da surriscaldamento per mancanza di aria (sotto le scrivanie o un piede o un cestino spostato o una borsa o un qualsiasi oggetto fatalmente capitato o peggio non lo riteniamo pericoloso) una volta oggi e una domani tenendo conto che non siamo tutti uguali, avviene il “costoso” danno.
    2) si disponga di prolunghe con terminale a vista per consentire l’interfaccia di apparecchiature esterne in modo ergonomico.

    Per dimostrazione vorrei inviare una foto insieme al commento ma non so come.

    Rispondi
    • Salve, Alessandro. Grazie delle sue precisazioni, utili a completamento dell’articolo, a cui vorrei però aggiungere un ulteriore commento:
      1) per quanto riguarda i possibili danni dovuti a piedi o oggetti sotto la scrivania, ricordo che esistono scrivanie con l’apposito vano per l’inserimento del “case”, fermo restando la necessità di garantire adeguata ventilazione tutto intorno per dissipare il calore.
      2) alcuni chassis sono dotati di porte usb e di altro tipo anche nella parte anteriore, per collegare piccole periferiche senza necessità di prolunghe.
      Poichè per il momento non è possibile inserire immagini nei commenti, può inviarcele all’indirizzo [email protected] e, con il suo consenso, potremo pubblicarle nel corpo dell’articolo.

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